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Autore: cassiana    29/06/2022    3 recensioni
David e Crystal si sono conosciuti al festival dell’Isola di Wight e tra un’esibizione e l’altra si trovano molto affiatati. Ora è il momento di tornare a casa e David fa di tutto affinchè Crystal sia l’ultima da accompagnare.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Gilmour, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: ovviamente non possiedo nessuno dei Pink Floyd (sob). Questo è un lavoro di finzione e nulla di quanto raccontato è realmente accaduto. Nessuna diffamazione o calunnia è intesa. I personaggi sono la mia rappresentazione di fantasia delle persone reali, ma non c’è nessuna pretesa di verità dei dati biografici o storici.


Titolo: Suona proprio come un piano
Fandom: Pink Floyd
Rating: T
Relazione: David Gilmour/OFC
Note: Questa storia partecipa l’iniziativa #200 SUMMER PROMPTS @Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom FB con i prompt Baci al mattino/“Sei mio ospite”/Pioggia
Questa storia è il seguito di Come un fiore inaspettato che si trova all’interno della raccolta Schegge d’Autunno, ma può essere tranquillamente essere letta anche da sola.
Warning: fluff, un po’ di leggerissimo smut non grafico, timeline estate del 1970
Sinossi: David e Crystal si sono conosciuti al festival dell’Isola di Wight e tra un’esibizione e l’altra si trovano molto affiatati. Ora è il momento di tornare a casa e David fa di tutto affinchè Crystal sia l’ultima da accompagnare.




Suona proprio come un piano




Si erano conosciuti solo un paio di giorni prima al festival dell’isola di Wight ed erano stati inseparabili. Crystal gli era praticamente rovinata addosso mentre tentava di fuggire da quello che era diventato il suo ex ragazzo e lui che al momento era single si era ritrovato sempre più attratto da lei. Non solo perché era così carina, con il nasino all’insù punteggiato da efelidi e i riccioli biondi legati alti, ma per la sua personalità frizzante che lo aveva conquistato. Avevano ascoltato gli artisti sul palco, fumato e mangiato i suoi biscotti, pomiciato sotto la luna e condiviso la tenda di David: anche se poi alla fine non avevano combinato molto, stanchi com’erano. David guardava ora di soppiatto il profilo della ragazza che viaggiava sul sedile del passeggero e non voleva separarsi da lei. Aveva guidato per oltre tre ore e aveva fatto di tutto per far si che Crystal che abitava a Edmonton, un sobborgo a nord di Londra, rimanesse per ultima dopo aver depositato il fratello e gli amici nelle rispettive abitazioni. David era stanco e aveva caldo, l’aria si era fatta via via più afosa e qualche gocciolina erratica aveva iniziato a rigare il parabrezza. Lui si grattò il naso, mentre la ragazza si sporgeva in avanti a cambiare stazione radio. Si fermarono a un semaforo e David sporse in avanti le labbra. Crystal gli sorrise con i dentini aguzzi a vista, neanche lei voleva separarsi dal ragazzo, era gentile e timido e baciava da dio. Lei sapeva che forse era un comportamento avventato, ma quando mai non era stata impulsiva nella vita! Così si arrotolò un ricciolo intorno al dito e si lanciò:

“Se vuoi, puoi fare una sosta da me. Hai guidato tanto e poi sta iniziando a piovere forte.”

David aprì le labbra in un pieno sorriso, sapeva che lei condivideva un appartamento con altre due ragazze, impiegate ai Grandi Magazzini come lei, ma che al momento erano in vacanza: la ragazza era stata un flusso ininterrotto di informazioni. Se in un altro periodo tutte quelle ciance lo avrebbero stancato, il modo di fare chiacchierino di Crystal invece lo divertiva così tanto che non gli importava che lei avesse monopolizzato per gran parte del tempo la conversazione. Fosse stato per lui sarebbero rimasti in silenzio l’intero viaggio.

“Fico, grazie! Qui dietro dovrei avere qualche disco della mia band e la chitarra, potrei farti ascoltare qualcosa.”
“E io dovrei avere un po’ di birre a casa e possiamo prendere qualcosa da asporto sulla via.”
“Suona come un piano!”

Quando David fermò l’auto davanti agli appartamenti di Crystal la pioggerellina si era trasformata in un vero acquazzone estivo e i due corsero come poterono con le mani ingombre di pacchi di cibo cinese, i rispettivi zaini e la chitarra di David. Una volta dentro David lasciò scivolare dalla spalla il fodero fradicio della chitarra mentre Crystal rabbrividiva, erano zuppi dalla testa ai piedi e David avvolse la ragazza in un abbraccio bollente nel tentativo di riscaldarla. E poi finalmente la baciò come aveva desiderato di fare da ore, Crystal rispose con entusiasmo passandogli le dita tra le ciocche fradice e stringendosi a lui, incurante per il momento degli abiti bagnati. Con un gemito Crystal si staccò da lui e scoppiò in una risatina:

“Guarda, stiamo creando una laguna qua sotto!”

David si massaggiò la nuca ghignando:

“Forse è il caso che ci togliamo di qui…e anche questi vestiti bagnati, si?”

Crystal sentì il calore diffondersi delicatamente lungo il collo e salire fino alle guance e senza parlare lo guidò di sopra. David aveva raccolto le buste del cibo e la chitarra e si guardò intorno nel salotto dai colori caldi delle ragazze, un po’ disordinato, probabilmente già ammobiliato con il divanetto imbottito a fiori e la moquette beige. Crystal prendendo le buste di cibo dalle mani di David gli indicò una porta:

“Dammi questi, lì c’è il bagno, così ti puoi mettere dei vestiti asciutti. Sei mio ospite: usa pure tutto quello che vuoi. Io vado nella mia stanza a cambiarmi, intanto.”
“Ma…da sola?”

David impostò il viso nella sua migliore faccia da cucciolo, le labbra piene tirate all’ingù e gli occhioni brillanti che la guardavano imploranti. Il cuore di Crystal saltò un battito e fece una capriola, dio era così carino! Non poteva resistergli. Si avvicinò a lui e gli baciò un angolo delle labbra, sussurrò suggestiva:

“Forse, dopo, potremmo fare la doccia insieme.”

Il viso di David si aprì in un largo sorriso e catturò le labbra di Crystal stringendola in un abbraccio passionale, fece scivolare le dita sotto al camiciotto della ragazza accarezzandole la schiena con i polpastrelli ruvidi. Crystal rabbrividì e gemette. David le morse un lobo dell’orecchio soffiando:

"Perché non adesso.”

Crystal capitolò e trascinò David con sé in bagno. La doccia era stato un affare scivoloso e rovente e non per la temperatura dell’acqua. Avevano fatto a malapena in tempo a liberarsi degli abiti tra dita e baci impazienti.

“Te l’avevo detto che ti avrei fatto impazzire.”

Le aveva sussurrato David con un sorriso sornione sul viso mentre soddisfatti si lasciavano cadere sulla moquette in salotto avvolti solo dagli ampli teli da bagno.

“Sbruffone!”

Aveva ritorto Crystal con un sorriso. David aveva messo sul piatto del giradischi uno dei suoi lp e mentre le note risuonavano nella stanza Crystal aveva riscaldato la loro cena al microonde. Fuori la pioggia continuava a sferzare i vetri, ma era dentro la temperatura era tiepida e loro si stavano davvero godendo quell’inusuale picnic casalingo. Si rubavano bocconcini di lo mein e xiao mai, si imboccavano l’un l’altra con le bacchette, alternando baci a sorsi di birra.

“Allora, ti piace la nostra musica?”

Le chiese David in una pausa dei loro giochi: le note discordanti di un gong e le urla della chitarra portata al massimo, mescolate a quelle di una tastiera, il tutto sovrastato dal ritmo percussivo e ossessivo della batteria confondevano Crystal che si tirò indietro i capelli e non volendo ferire David scelse una risposta diplomatica:

“E’ mmh piuttosto particolare. Non proprio il mio genere, scusa.”

Aggiunse osservando le labbra di David piegarsi all’ingù:

“Allora la tolgo. Mi sa che sei più tipo da Kinks e Beach Boys.”
“Lo dici come se fosse un’offesa!”

Crystal incrociò le braccia al petto e David per trarsi d’impaccio le fece un sorriso e le baciò in fretta le labbra. Poi si allungò a prendere la chitarra e interrotto il disco, iniziò a cantare per lei. La sua voce era così dolce e melodica e le sue dita volteggiavano sulle corde così sinuose che Crystal premette le mani tra loro incantata. Cantò Green is the color e Grantchester Meadows, le dedicò Cymbaline e le fece ascoltare in anteprima la sua nuova canzone che parlava del sole e non aveva ancora un titolo. Era tardi quando David terminò l’ultima canzone, appoggiò la chitarra al muro e si sollevò, l’asciugamano scivolò a terra mostrando il suo corpo nudo squisitamente cesellato e le porse la mano aiutandola a sollevarsi a sua volta. Crystal per un momento tenne l’asciugamano stretto al petto; quando lo lasciò cadere rivelando i seni pieni e i fianchi rotondi, gli occhi di David erano due zaffiri brillanti nella penombra della camera, oscure pietre velate di lussuria, ma il suo sorriso era dolce e rassicurante. Fecero l’amore con tenerezza assaporandosi senza fretta fino a addormentarsi esausti. La mattina seguente li trovò abbracciati, le lenzuola ingarbugliate tra le gambe. Crystal sentì le labbra di David baciarle una spalla e si voltò a guardarlo. Era così bello con quell’espressione assonnata e tutto arruffato! Gli rubò un bacio e poi un altro mordicchiando le morbide labbra. David le sorrise e soffiò:

Bonjour ma belle.”
“Mmmh, ciao!”

La finestra lasciata aperta faceva entrare l’aria tiepida che profumava di asfalto bagnato e ozono, David si voltò a osservare il cielo e Crystal gli chiese:

“Sta piovendo ancora?”
“Già… oppure di nuovo. Comunque, hai progetti per oggi?”

Si rovesciò su di lei strofinando il naso lungo il suo collo e lei ridacchiò:

“No. Tu?”
“Mmmm, pensavo: potremmo fare colazione, poi pomiciare un po’, poi potrei suonare ancora qualcosa per te e poi potremmo tornare qui che ho ancora delle cose da farti vedere.”

Le fece l’occhiolino e Crystal scoprì i dentini in un sorriso birichino:

“Beh, suona proprio come un piano!”

Scoppiarono a ridere e rimasero ancora un po’ a baciarsi nella luce caliginosa del mattino.





Angolo Autrice:

Potevo non approfittare della challenge per scrivere una romanticheria su David? Crystal mi sta simpatica e mi sembrava giusto darle un seguito con lui… E poi i prompt erano perfetti! L’album che David mette su è A Saucerful of Secrets e la canzone che non piace a Crystal è proprio la title track, mentre la canzone nuova sarebbe diventata Fat Old Sun.
   
 
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