Questa storia ha partecipato al Writober 2021

Prompt: Cuddling (pumpFIC)

COCCOLE

Sono cose che non capitano spesso. 

Hera ha detto “Chiudi la porta, dai”, e Kanan Jarrus, come si fa chiamare da anni perfino da lei, ha resistito a stento all’istinto di far partire il cronometro nel suo chrono.

Quanto durerà, stavolta, prima che qualcuno li disturbi, che arrivi un segnale di soccorso, che si ritrovino addosso un paio di caccia TIE o che, semplicemente, Zeb ed Ezra ricomincino a discutere, a urlare, a correre su e giù per la nave?

Ma la porta è chiusa. Sigillata. E Hera dice “Vieni vicino a me. Ho bisogno di coccole.”

Coccole. Ha usato il termine “coccole”. Il che vuol dire che il cronometro è inutile. Perché saranno solo coccole. 

Va bene. Sei tu il capo.

Non è frustrato. Non più di tanto. Le coccole gli piacciono. Gli piace farle ad Hera. Quindi si siede sulla sua branda, stende le gambe e se la stringe addosso. 

“Coccole…” le ripete ricoprendole le guance di baci.

“Che bello…” Lei sorride poi si lascia baciare le labbra. Piano piano. Gentilmente. Delicatamente. A prova di coccole.

E poi i lekku. I lekku sono il suo punto debole. E portano sempre oltre le coccole. Kanan ne accarezza tutta la lunghezza poi li ricopre di baci leggeri.

“Sei sleale” dice lei con la voce che vibra. “Forse potremmo…”

“Kanan! Dove sei? Zeb ha preso il mio casco da pilota imperiale e ci sta giocando a palla!”

La voce di Ezra oltre la porta è stridula, invadente  e familiare.

“Forse dovremmo andare” dice Hera saltando giù dalla branda. Poi si volta e gli strizza l’occhio. “Finiremo il discorso stasera.”