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Autore: Robin Stylinson    04/07/2022    0 recensioni
Venerdì 31 gennaio 2020, Rivermountain, Wyoming.
Elisabeth viene assassinata nella sua farmacia e il colpevole sembra aver sistemato malamente la stanza per inscenare una rapina andata male. Il detective Christian Wood si ritrova ad indagare sui segreti di una piccola cittadina sperduta in mezzo alla campagna. Nessuno sembra essere colpevole ma tutti hanno un segreto da nascondere che li collega alla vittima. Si uccide per amore, per soldi e per vendetta, ma Elisabeth per cosa è morta? Forse il passato è tornato a bussare alla porta e la vittima non ha potuto fare altro che aprirgli e pagare il suo debito.
Genere: Mistero, Noir, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mercoledì 15 gennaio 2020
Quindici giorni prima dell'omicidio
 

Quella mattina Rachel si era alzata di malumore e con una nausea fortissima. 
Si era vestita di fretta, aveva indossato il suo cappotto rosa preferito, una sciarpa, il berretto ed era uscita di casa per incamminarsi verso la fermata del pullman che si trovava oltre il fiume. L’aria gelida di gennaio che le pungeva il naso, la nebbia invernale era calata su quasi tutto il paese e l'assenza del sole rendeva tutto molto cupo ed inquietante, a tratti ricordava un film dell'orrore.
Il liceo di Blawind distava pochi chilometri da Rivermountain ed era frequentato da tutti i ragazzi del paese, compreso Peter, il fidanzato di Rachel. 
La struttura era imponente, grigia e anche un po’ malinconica, ma nonostante tutto era accogliente. Gli adolescenti lo erano di menò, sempre pronti a giudicare e a puntare il dito, attratti da quell'irrefrenabile voglia di sapere tutto di tutti, di mettersi nei guai e affrontare sprezzanti il pericolo senza pensare a conseguenze. Rachel questo lo sapeva benissimo, lei per prima si era ritrovata in mezzo ad una tempesta, una peripezia che doveva e voleva affrontare da sola: era incinta. 
La ragazza lo aveva scoperto da poco, la pancia ancora non si vedeva e nessuno, a parte i suoi genitori, ne era a conoscenza, ma sapeva che doveva informare il padre del bambino il prima possibile per decidere che cosa fare e prendere in considerazione tutte le opzioni. 
Rachel era entrata a scuola da poco quando in lontananza vide una figura alta e massiccia accanto alla macchinetta del caffè e decise di avvicinarsi, sicura che fosse la sua dolce metà.
«Dobbiamo parlare» gli disse subito Rachel. Il ragazzo aggrottò la fronte e si girò perplesso a guardarla.
«Non si saluta?» le chiese poi lui. 
Rachel scosse la testa e fece spallucce, aveva altri pensieri in quel momento e non aveva voglia di scherzare. 
«È successo qualcosa di grave?» chiese poi lui guardando Rachel dritta negli occhi.
«C’è un posto in cui possiamo parlare da soli?»
Il ragazzo sempre più preoccupato prese Beth per un braccio e la trascinò nella prima aula vuota che trovò.
«Mi vuoi dire che cosa diavolo sta succedendo?» le chiese nuovamente a bassa voce incrociando le braccia sul petto.
«Sono incinta» rispose lei senza mezzi termini con la voce tremante. Aveva il cuore in gola, non sapeva come avrebbe reagito alla notizia ed era piuttosto spaventata. Nonostante si sentisse un'adulta, non aveva ancora compiuto i diciotto anni. Alla scoperta della gravidanza aveva pensato di essere ancora una bambina per poter intraprendere quel viaggio e aveva avuto un attacco di panico.
«Cosa?»
«Hai capito perfettamente.»
«Sei sicura che sia…»
«Sì.» 
Il ragazzo si mise le mani nei capelli e imprecò, aveva il cuore in gola e sembrava che volesse esplodergli nel petto tant’è che Rachel lo vedeva pompare sotto i suoi muscoli pronunciati. 
«Adesso cosa facciamo?» gli chiese la ragazza impaurita. «Vuoi che abortisca?» continuò poi. Voleva che rispondesse di sì, ma voleva anche che rispondesse di no. Rachel aveva troppa confusione in testa che per un momento si maledì per non essere stata più prudente. 
Il ragazzo non rispose immediatamente e si avvicinò a Rachel per stringerla in un forte e caloroso abbraccio. La ragazza aveva affondato il viso contro il suo corpo e a ogni respiro sentiva il suo profumo invadergli le narici. «Risolveremo le cose insieme.» 
Dopo quelle parole Rachel scoppiò a piangere, sollevata per quanto gli era appena stato detto.
  
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