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Autore: KawaTengu_Ronin    14/07/2022    0 recensioni
Nella vecchia Germaneighia del Medioevo due pony cercano casa e si ritrovano vicino ad una città, portano con loro una puledrina, una puledrina molto speciale.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Le pegaso Cuordidrago'
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Das Treffen mit dem sanften Dieb
L'incontro con il ladro gentile
 
Le povere Gelbes ed Helen oramai senza più una casa o un posto dove stare erano costrette a vivere in un vicolo della città, dove si erano costruite un riparo con delle casse di legno, dei barili e delle lenzuola vecchie, e non potendo mangiare erano costrette a chiedere l’elemosina, ma purtroppo non tutti i pony erano generosi, e quello che riuscivano a conservare bastava giusto per una pagnotta.
Helen andò a comprare del pane con quello che avevo mendicato, ne diede un pezzo più grande alla madre.
 
-“ Tieni mamma, mangia“-
-“Ma…piccola mia, sei tu quella che deve mangiare di più“-
-“Ma tu stai mangiando poco, mi hai dato più pane l’altra volta“-
-“Ja, ma….tu sei più piccola, oh cielo, se solo non fossimo in questa situazione, mi manca tuo padre, ed anche Hunk, se penso al giorno in cui ci ha permesso di vivere qui, e dora tutto è finito, per colpa di un incendio“-
-“Non è stata solo colpa dell’incendio, ma anche dell’assasino di papà, che ha ucciso anche Hunk“-
-“Ma ora lui ti darà la caccia, ti sei messa in un bel guaio Helen“-
-“ Io un’idea l’avrei, potremo partire per la città di Eichel“-
-“Per fare cosa, piccola mia?“-
-“Hunk conosceva un certo Padre Arthur, potremo stare lì, lavoreremo in cambio di vitto e alloggio, siamo pony poveri ci aiuteranno“-
-“Ma è un viaggio lungo di due o tre giorni, potremo trovare banditi e mostri, noi non sappiamo difenderci“-
-“Ma io sì“-,

Helen fece vedere il pugnale che Hunk le aveva regalato, sua madre volle sapere da dove veniva, così la piccola pegaso raccontò delle volte che Hunk le insegnava a combattere col pugnale, persino della cvolta che ha combattuto contro i Wolpentinger.
Inutile dire che la madre non fu contenta della cosa, ma poi si calmò,
 
-“Anche se sai combattere, non vuol dire che potresti sconfiggere mostri molto più grandi di te, se trovassimo un Troll, un branco di Lupi del legno o dei Wechselbalg cosa faresti?“-
-“Li colpirei velocemente, sono veloce con il pugnale“-
-“Se solo sapessi dove si trovi Eichel, avrei tano voluto darti l’istruzione che meritavi Helen, non volevo che fossi analfabeta come me“-
-“Ma io so già leggere e contare“-
-“Ma sei ancora agli inizi, hai bisogno di qualcuno che abbia studiato, come i monaci, e poi chissà quanto chiederebbero per la tua istruzione“-
-“Mamma? Abbiamo forse scelta? Dobbiamo partire da qui, se rimaniamo qui quell’unicorno potrebeb uccidermi, e poi anche se siamo stanche dobbiamo provarci, non abbiamo più nulla da perdere, questa città non ci appartiene più“-
-“Però, sei molto saggia per avere sette anni“-,

Gelbes stava pensando all’opportunità di andare ad Eichel anche se sarebbe stato un viaggio lungo e pieno di pericoli, ma Helen aveva ragione, se qualcuno poteva aiutarli quelli erano proprio i frati del Monastero di Eichel, anche perchè pure se non era l’unico monastero del regno, il frate che gestiva quel monastero conosceva Hunk, e quindi loro due potevano trovare aiuto grazie a quel vecchio amico di Hunk.
Gelbes si addormentò, ma Helen aveva ancora fame quindi pensò di fare una cosa per sua madre, voleva tornare alla loro fattoria, e prendere un pò di frutta dai loro alberi.
Helen si ricordava che gli alberi si erano salvati dal fuoco, e avevano molte mele sui rami, in realtà lei non stava per rubare, dato che la fattoria non era ancora stata messa in vendita.
Arrivata alla fattoria, vide che tutti gli animali erano stati portati via, e vide che come ricordava bene gli alberi erano pieni di mele, e così volò per prenderne un pò.
Ne prese una decina, anche se faceva fatica a portarle tutte, ma prima di andarsene sentì dei rumori, Helen guardò sul retro della fattoria, e vide dei Wechselbalg (Mutanti) che avevano accerchiato un piccolo drago color marrone.
Helen si sentì qualcosa dentro di sè, lasciò le mele e prese il pugnale per andare a proteggere il draghetto.
 
-“Hey, ihr hässlichen Monster, raus hier (Ehi, brutti mostri, andatevene via da qui)“-, I Mutanti la sentirono e le ringhiarono contro, Helen aveva paura, ma si fece coraggio, erano in cinque ed uno alla volta le volarono contro.

Ma Helen era molto veloce, a volte li schivava e a volte li colpiva varie volte col pugnale, anche se i Mutanti si rialzavano Helen riusciva a colpirli subito, uno di loro lo infilzò varie volte a terra mentre cercava di alzarsi.
Per fortuna quei Mutanti non avevano elemento erano Mutanti semplici, ma erano comunque coriacei, e gli ultimi due decisero di colpire la puledra insieme, volarono subito contro di lei, Helen si mise in posa, ma poi arrivò un tizio con un mantello marrone che colpì entrambi i Mutanti, era un unicorno verde e usava due pugnali con la magia, ma poi ne prese uno per colpire un Mutante in pieno petto.
L’unicorno salvò Helen, lui si girò verso di lei, aveva gli occhi blu e la criniera e coda verdi, oltre al mantello indossava una giacca dello stesso colose e una maschera sul suo muso, quando guardò Helen si tolse la maschera e la richiamò,     
 
-“Was machst du hier? Du warst kurz davor zu sterben(Che ci fai qui? Stavi quasi per morire)“-
-“D…danke per avermi salvata, volevo solo salvare quel draghetto“-
-“I Wechselbalg sono esseri maligni, che si nutrono del sangue delle creature e della loro linfa vitale, non dovresti trovarti qui“-
-“Ma questa qui era la mia fattoria“-
-“Davvero? Credevo che qui ci vivesse il vecchio Hunk“-
-“Tu….lo conoscevi?“-
-“Lascia che mi presenti, il mio nome è Axel Juwel, e sono un ladro“-, Helen vide un disegno ricamato sul mantello interno, era un picchio rosso.
-“Quel disegno…tu sei del Roter Specht(Picchio Rosso), ecco perchè conoscevi Hunk, lui mi ha fatto vedere quel disegno“-
-“Come conoscevi Hunk?“-
-“Lui era mio nonno“-
-“Interessante, raccontami di te“-.

Per qualche strana ragione Helen sentiva che poteva fidarsi di quel ladro dato che apparteneva al Roter Specht(Picchio Rosso).
Così le raccontò tutta la sua storia, e di come erano ridotte lei e sua madre.
Lui fu colpito dalla storia.
 
-“Senti Helen, io forse posso aiutarti, sono in questa città perchè devo parlare con un pony, si chiama Dottor Hans“-
-“Lo conosco, è lui che ha cercato di salvare mio padre ed Hunk“-
-“Per il momento prendi questo sacchetto di monete e compra qualcosa per tua madre, una volta che avrò parlato con il dottor Hans, ti verrò a cercare, hai detto che volevi andare ad Eichel, vero?“-
-“Ja, volevo andare lì“-
-“Ti chiedo di darmi un solo giorno, devo parlare col dottore, poi verrò a cercare te e tua madre, perchè io vengo da Eichel, potrei portarti lì, in quella città non c’è la Piuma Nera, e poi c’è una base del Picchio Rosso, cerca solo di avere pazienza“-.

Così Axel accompagnò Helen in città, però entrambi notarono che il draghetto li stava seguendo,
 
-“Cosa vuole quel draghetto?“-
-“Credo che stia seguendo me, perchè gli ho salvato la vita“-
-“E quindi tu hai rischiato la vita per un draghetto?“-
-“Era in pericolo ed io volevo salvarlo“-, Helen prese il draghetto e se lo mise in groppa,
 
-“Come è carino, credo che lo chiamerò Stachel, sarà mio amico“-
-“E‘ un drago di roccia“-
-“Un drago di roccia?“-
-“Fidati, ne ho visti di diversi tipi, li conosco, sono draghi con la pelle di roccia, sono molto forti e molto resistenti, e sono anche molto scorbutici“-
-“Lui non mi sembra così male“-
-“Adesso, ma poi crescerà“-.

Axel andò alla casa del Dottor Hans, mentre invece Helen comprò diverso cibo per lei e sua madre con i soldi che Axel le aveva dato.
Helen raccontò dell’incontro con Axel alla madre.
 
-“Hai incontrato un ladro? E sei stata attaccata da dei Wechselbalg? Sei impazzita?“-
-“Mamma? Lui mi ha salvata, e poi ora abbiamo un nuovo membro in famiglia“-
-“Cioè un’altra bocca da sfamare“-
-“Però guarda quanti soldi ci ha dato, non è un ladro cattivo, fa parte del Picchio Rosso, quindi è buono come lo era Hunk, e poi ha promesso di portarci ad Eichel, ci difenderà lui dai pericoli“-
-“Preferirei parlare io con lui per sapere meglio le sue intenzioni“-.
In quel momento Helen vide che la madre stava cucinando con del fuoco delle strane verdure,
-“Da dove vengono quelle?“-
-“Oh, un soldato mi ha regalato queste strane verdure, potremo mangiare queste oltre al cibo che hai comprato“-.
Verso sera nel vicolo arrivò Axel, il quale al momento alloggiava a casa del dottor Hans, Gelbes volle parlargli.
 
-“ E così tu saresti il ladro che ha salvato mia figlia?“-
-“Ja, signora, Helen mi ha raccontato tutto, sarò felice di accompagnarvi al monastero di Eichel, al momento non c‘è Padre Arthur,è in viaggio, però c’è Padre Rufus che dirige il monastero al posto suo. Se c’è un frate di cui fidarsi quello è proprio Rufus“-
-“Quindi mi stai dicendo che porterai noi e il dottor Hans?“-
-“Ja, è così“-
-“ Come mail ui vuole lasciare la citta?“-
-“Non dovrei dirvelo, però lui ha visto in faccia un membro della Piuma Nera e quindi è meglio se lui scappa da qui, lo stesso discorso per sua figlia“-
-“Beh, se tu sei un ladro buono come lo era Hunk, posso fidarmi“-
-“Partiremo domani mattina, tenetevi pronte“-
-“Danke, Axel“-.

Axel tornò da Hans, mentre Gelbes, Helen e Stachel si stavano preparando a mangiare.
Helen trovò molto gustose quelle strane verdure che la mamma aveva avuto da un soldato, forse non tutti i soldati erano cattivi, anche il piccolo Stachel mangiava quelle verdure.
Avevano ancora da mangiare grazie ad Axel, ma gelbes pensò di tenere da parte le provviste per il viaggio, Helen era d’accordo però d’un tratto si accorse di qualcosa di strano, la madre stava cominciando a tossire, si mise lo zoccolo al petto e sputò sangue.
Helen si spaventò,
 
-“ Mama? Was ist los?(Mamma? Che cosa ti succede?)“-
-“ Ich weiß nicht, Helen(Non lo so Helen), però non mi sento bene, è come se mi bruciasse lo stomaco“-.
Gelbes svenne per terra, ma Helen con tutte le sue forze se la caricò addosso,
-“Ti porterò dal dottor Hans, sarà sicuramente una malattia, resisti“-.

Helen andò dal pony dottore e gli spiegò tutto quello che era successo.
Il dottor Hans era sorpreso,
 
-“Ma..ha cominciato a tossire all’improvviso?“-
-“Ja, e ha detto che si sentiva bruciare dentro“-
-“Devo portarla nella mia stanza per i pazienti, tu Helen, rimani qui con Axel“-.

Axel abbracciò la piccola Helen per consolarla.
 
-“Helen? Ma cosa è successo?“-
-“Non lo so, avevamo finito di mangiare e poi si è sentita male“-
-“Cosa avete mangiato?“-
-“Delle strane verdure che sembravano sassi, le hai viste anche tu, mamma le stava cuocendo sul fuoco, ma non abbiamo mangiato altro“-
-“Ah, parli di quelle verdure?“-
-“Perchè? Le conosci?“-
-“Ehm…..no, non credo di averle viste“-
-“Anche io e Stachel le abbiamo mangiate ma non ci è successo niente“-,

Passò il tempo e il dottor Hans non aveva buone notizie.
 
-“Helen, mi dispiace, ma tua madre non ce la farà, è stata avvelenata“-
-“Avvelenata? Come è possibile?“-
-“Deve aver mangiato qualcosa di avvelenato, sapevo che i soldati stavano avvelenando le famiglie povere per strada, ma non sapevo come“-
-“Come è possibile? Io e il mio draghetto abbiamo mangiato le sue stesse cose e non siamo avvelenati“-
-“Evidentemente siete stati miracolati, purtroppo a tua madre rimane poco tempo, giusto un’ora di vita, quindi stasera stessa la porteremo al cimitero, la farò seppellire assieme a tuo padre e a tuo nonno Hunk“-
-“Nein, nein, io non voglio vivere senza mia madre “-
-“Mi dispiace, ma non ho gli antidoti giusti per questo veleno“-,

Helen andò dalla madre, la puledrina l’abbracciò piangendo, la madre volle parlarle,
 
-“Helen? Piccola mia, il dottore è stato chiaro, e purtroppo non mi rimane molto tempo “-
-“Nein, mamma, non mi lasciare, mi sei rimasta solo tu“-
-“Non ti preoccupare, presto potrai andare ad Eichel, se quel Axel è davvero buono come sembra potrai avere l’istruzione che volevo che avessi“-
-“Ma…ma io voglio che tu sia lì con me“-
-“Non piangere, devi essere forte, abbi sempre fede nella vita, ora sono qui oggi, ma forse se il Pony Misericordioso me lo permetterà io domani ti sorveglierò come un angelo, lassù nel Ponyparadiso, promettimi che sarai forte, e che userai la testa e il cuore, che sarai giudiziosa e forte, devi essere forte, non potrei morire felice nel vederti piangere“-.

Poi Gelbes prese due anelli d’oro dal suo zoccolo e li diede ad Helen.

-“Tieni, Helen, questi anelli me li regalò tuo padre quando ci fidanzammo, ora voglio che li abbia tu, abbine cura, così sarà come se io sarò sempre con te, piccola mia“-
-“Ja, mamma, sarà come se su fossi sempre con me“-.

Helen abbracciò di nuovo la madre, ma cercò di non piangere per lei, perchè non voleva vederla piangere.
Era oramai sera inoltrata, Axel, Hans ed Helen con Stachel erano al cimitero con un frate che stava pregando per la povera Gelbes che oramai era morta e la bara era già giù nel fosso.
Helen cercava di non piangere ma qualche lacrima le scendeva giù, e Stachel cercava di consolarla leccandole le lacrime, questo faceva il solletico ad Helen.
Dopo il funerale, Hans decise era venuto il momento di lasciare Kieselstein e così chiese a tutti di tornare a casa sua, però Helen si fermò, vide Axel che guardava la tomba di Hunk.
 
-“Che stai facendo Axel?“-
-“Stavo solo…solo salutando un pony che conoscevo“-
-“Tu conoscevi Hunk?“-
-“Ja….ma è troppo complicato da spiegare, quindi non ci pensare“-.

Tutti andarono a casa di Hans.
Il dottore pensò che forse era meglio riposarsi prima di partire di notte, Axel decise di dormire assieme ad Helen, ma l’unicorno verde faceva la guardia invece di dormire.
Helen continuava a pensare a sua madre, si era infilata gli anelli nel suo zoccolo sinistro e pensava a lei, ora aveva perso tutta la sua famiglia, le era rimasto solo il suo nuovo amico drago, e non sapeva come avrebbe fatto senza i suoi genitori, ma non poteva certo rimanere lì dato che era in pericolo di vita, doveva lasciare la città della sua infanzia.
All’improvviso, si sentirono dei rumori da una stanza ed un urlo, helen corse a vedere.
Aprì la porta e vide che la stanza del dottor Hans era in disordine come se ci fosse stata una rissa, andò ad aprire un’altra porta e vide un brutto spettacolo, il dottor Hans era per terra sanguinante, e vicino lui c’era un unicorno col mantello strappato, Helen non aveva dubbi era l’assassino di suo padre e di Hunk.
  
-“Tu…..hai ucciso il dottor Hans, Du bist ein böses Wesen (Sei un essere maligno)“-, l’unicorno blu la vide,
-“TI ho trovata, molto bene ora posso uccidere anche te“-.

Helen cominciò ad indietreggiare, cerò di prendere il pugnale di Hunk, ma l’unicorno le prese lo zoccolo con la magia ed era pronto per ucciderla.
 
-“ Begrüßen Sie Dr. Hans aus dem Jenseits (Salutami il dottor Hans dall'aldilà)“-,

Helen urlò, ma per fortuna l’unicorno non la toccò perchè in quel momento, arrivò Axel, che lo attaccò con i  suoi pugnali,

-“Te la prendi con i puledrini? Vediamo come sei forte contro di me“-.
Helen era salva, ma non poteva fare niente era impaurita, abbracciò Stachel e chiese aiuto, in quel momneto Stachel si illuminò e sputò una potente fiammata che colpì l’unicorno malvagio, il qualre urlò dal dolore e scappò da una finestra.
Axel approfittò del momento,

-“Svelta Helen, dobbiamo scappare subito da qui, ormai non posso fare niente per il dottore, ma tu sei ancora viva e giuro sul mio onore che ti porterò via da qui sana a salva“-.
Helen seguì in fretta Axel e mentre correva teneva in groppa Stachel, quando furono fuori controllarono che non ci fossero altri membri della Piuma Nera.
 
-“Perchè non sei venuto subito ad aiutare il dottore?“-
-“C’erano altri sgherri della Piuma nera fuori, mi hanno trattenuto, ora dobbiamo portarti via di qui“-.

Uscirono dalla città ed arrivarono alla fattoria di Hunk, dove Helen prese il vecchio carretto del nonno.

-“Cosa vuoi farci, Helen?“-
-“Questo posto era mio, quindi questo carretto mi appartiene e poi potrebbe servirti“-
-“Però hai proprio le qualità di un ladro“-
-“Non credo, però così potrò portarmi un pezzo della fattoria“-
-“Dai Sali sul carretto ti porto via“-
-“ma non hai nemmeno riposato“-
-“Non importa, riposerò per il tragitto, è molto lunga la strada per Eichel, ed io ti porterò in nuovo posto che tu potrai chiamare casa“-
-“Ma senza i miei genitori“-, Axel la guardò negli occhi,
-“Ascolta Helen, anche io ho perso i miei genitori, ero un pò più grande di te, però sono cresciuto al monastero di Eichel e sono cresciuto bene“-
-“Vuol dire che tu vivi davvero lì? Tu? Un ladro? “-
-“Avevi detto che sapevi che Padre Arthur era un ladro una volta“-
-“Ja, ma adesso è un frate“-
-“Ma usa il monastero come una delle basi segrete del Picchio Rosso, ed è lì che io e due miei amici viviamo, sono sicuro che ti accoglieranno bene“-
-“Ne sei sicuro?“-
-“Padre Rufus è sempre stato come un padre per me, e lui è il più buono die frati in quel monastero, sono sicuro che lui ti accetterà, ora svelta, tu e Stachel salite sul carro e partiamo“-.
Così Axel portò il carro e uscì dalla città, Helen si guardò indietro, e salutò la città dove era cresciuta, e dove aveva lasciato tutto, con la speranza che Axel avesse ragione, ma comunque lei doveva essere forte, proprio come promesso a sua madre.
 
 

Continua….
 
 
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