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Autore: Alex Ally    15/07/2022    0 recensioni
Michiru Kaiou è la guerriera Sailor Neptune, la compagna di Haruka e una famosa violinista.
Ma quall'è il suo passato? E la sua famiglia?
Qui per voi la mia idea di come è stata la vita di Michiru prima di diventare una Sailor.
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Michiru/Milena
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 8.

Come poteva spiegarlo ai suoi genitori?
Watanabe era stato ricoveratto d'urgenza, ma non sembrava avere ferite gravi nel frattempo Michiru cercava un modo per dire ai suoi genitori la sua decisione, di certo sua madre avrebbe datto di matto però lei aveva una missione da compiere e non poteva sottarsi al suo destino.
Il trasloco fu rimandatto di alcuni giorni e questo diede a Michiru più tempo per pensare, ma anche quel tempo aggiuntivo stava per volgere al termine e cosi due gironi prima che la famiglia dovesse andare in Europa, Michriu comunico durante la cena la sua scelta.
«Io non vengo in Europa con voi rimango qui.» disse.
Gli occhi di tutti si puntarono su di lei e le espressioni dei suoi genitori erano identiche: sgomento e incredulità e anche una traccia di paura.
«Michiru non puoi rimanere qui.» disse Masato.
«Sono abbastanza grande e matura per farlo.» sottolineo Michiru. «Vi chiedo solo di mettermi a dispozisione un appartamento in uno degli edifici che possediamo, per favore.»
«Michiru sono felice della tua voglia di avere più autonomia, ma guarda in faccia la realtà non possiamo lasciarti qui.» continuo suo padre.
Michiru si morse il labbro non poteva dire ai suoi genitori il vero motivo per cui voleva rimanere in Giappone e se suo padre non era d'accordo allora era finita.
«Michiru vienni con me un'attimo.» disse sua madre alzandosi dalla tavola e portando la figlia nella stanza in cui da piccola le faceva lezioni di violino.
Michiru era già preparatta a una scenatta e invece vide sua madre tirare fuori qualcosa da un cassetto.
Era la custodia di un violino e quando Nanami la apri Michiru non potè fare a meno di guardare lo strumento con fare rapito. Era uno stradivari e lo riconobbe come il violino che sua madre suonava in gioventù, era impossibille per lei non riconoscerlo visto quante volte aveva osservato i poster della madre.
«È tuo.» disse Nanami.
«Perchè?» chiese Michiru.
«Forse non lo pensi, ma io ti conosce Michiru e so che se vuoi rimanere qui c'è un motivo.» rispose la madre. «Mi preoccupo per te sono tua madre è naturale, ma mi fido perciò... perciò parlero con tuo padre per convincerlo a farti rimanere qui.»
Michiru sorisse e abbraccio la madre, non si sarebbe mai aspettata tanta complicità da parte sua e invece si era sbagliata.
Poteva rimanere e aveva anche un nuovo presiozo violino.

Lo trovava ironico, ma era la prima volta che lasciava il Giappone nemmeno quando suonava era mai andata fuori dal paese e adesso invece lo stava facendo. Stava andando via con la sua famiglia e lasciando dietro di sé la figlia maggiore però stranamente non era preoccupata aveva visto la risolutezza negli occhi di Michiru quando aveva annunciato la sua decisione e in quel momento al posto di una liceale aveva visto una donna in grado di badare a se stessa.
Nanami senti Masato prenderle la mano e sorriderle, in passato l'aveva fatta soffrire, ma dopo aver perso Yoichi era cmabiato tutto sembrava che il marito facesse di tutto per risparmiarle qualsiasi tipo di dolore.
Lo amava e lo aveva perdonato.
Izumi stava già dormendo nonostante il volo fosse appena iniziato e Nanami chiuse anche lei gli occhi sentendosi stranamente in pace per la prima volta da tanto.

Il suo sguardo era ancora rivolto verso il cielo nel qualle qualche ora pirma il volo della sua famiglia era partito.
Una parte di lei era felice che se n'è fossero andati, se avesse fallito nella sua missione tutto il mondo sarebbe stato condanatto però almeno la sua famiglia non si sarebbe trovata nel luogo diretto dello scontro.
Era una magra consolazione, ma almeno aveva quella.
Mentre le onde le bagnavano i piedi Michiru fece un respiro profondo e si tolse la felpa rimanendo in costume. Chiuse gli occhi e poi si tuffo cominciando a nuotare come se non avesse mai smesso e mentre lo faceva si sentiva felice.
  
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