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Autore: ineffable    25/07/2022    1 recensioni
Edward è solo un ragazzino quando viene reclutato sulla nave di Hornigold, lì fa la conoscenza di un altro ragazzo poco più grande di lui, tra loro nascerà una bella amicizia che potrebbe nascondere anche qualcosa di più.
IzzyxEdward
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Calico Jack, Edward Teach/Barbanera, Izzy Hands
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La distanza tra di noi



Edward Teach aveva appena sedici anni quando aveva iniziato a navigare sulla nave di Hornigold, era il più giovane di tutti e l'ultimo arrivato quindi per questo motivo veniva messo a fare le faccende più disgustose e trattato come se fosse un cane randagio, a lui non piaceva ma lo aveva accettato perché sapeva che il modo migliore per sopravvivere su una nave non tua era non dare troppo nell'occhio almeno all'inizio, avrebbe avuto tutto il tempo del mondo per farsi valere.
C'era un altro ragazzo poco più grande di lu, doveva avere sì e no vent'anni che sembrava essere il pupillo del capitano, Edward lo aveva inquadrato da subito constatando che se avesse voluto fare carriera sarebbe diventato un ottimo primo ufficiale, gli uomini gli portavano rispetto almeno in apparenza sembrava così, si chiamava Israel Hands ed era un bravo spadaccino, lo osservava spesso allenarsi da solo o con Hornigold che ci andava giù veramente pesante ma quel ragazzo non sembrava infastidito da quel trattamento.
Una sera in cui la razione di cibo era stata più scarsa del solito aveva di intrufolarsi in cucina per prendere qualcosa da mettere sotto i denti, mentre apriva i mobiletti e prendeva qualche pezzo di pane ancora commestibile era stato scoperto da Hornigold che non sembrava particolarmente in sé, Edward aveva capito che era ubriaco e quella costatazione lo aveva riportato con la mente a quando suo padre rincasava in condizioni orribili e se la prendeva con lui e con sua madre, era rimasto immobile con i pezzi di pane tra le braccia.
<< Ehi ragazzino che cazzo stai facendo? >> aveva detto bevendo un sorso di liquore.
<< I-io avevo solo fame. >>
<< Stavi rubando il mio cibo. >>
<< No, lo rimetterò al suo posto. >>
Hornigold si era avvicinato a lui prendendolo per la maglia, il suo alito puzzava e da quella posizione poteva benissimo vedere le cicatrici che aveva sul volto, la aveva sbattuto contro il mobile e il pane gli era caduto per terra, il capitano aveva ringhiato in un modo spaventoso spingendo Edward sul pavimento.
<< Raccoglilo stupido ragazzino. >>
Quando aveva allungato la mano per prendere quei pezzi di pane Hornigold gliela aveva pestata facendolo gemere per il dolore, sicuramente non era finita lì lo sapeva.
<< Avanti riprovaci moccioso >> rideva e sicuramente quella situazione di superiorità lo faceva sentire come se fosse intoccabile mentre Edward si sentiva solo umiliato, qualcuno però aveva aperto la porta, lui da quella bassa posizione non poteva vedere chi era ma ne riconosceva la voce.
<< Capitano. >>
<< Che cazzo vuoi Izzy non vedi che sono impegnato! >> aveva urlato strattonando Edward per farlo rialzare, i loro occhi si incontrarono per un breve istante poi il ragazzo più grande era tornato a gurdare il suo capitano.
<< Sì lo so avevo sentito delle voci e volevo solo imparare. >>
<< Imparare a fare che? >> chiese Hornigold.
<< A...dare una lezione a chi se la merita. >>
<< Mh... >> il capitano ci aveva pensato su guardando il ragazzino che teneva per la maglia, aveva deciso che era una buona idea e lo aveva lasciato andare ma una volta vicino a Izzy lo aveva preso per i capelli facendogli sbattere la testa contro la parete, aveva avvicinato il volto al suo facendo accellerare il respiro del ragazzo.
<< Quante volte ti ho detto Israel che se vuoi imparare qualcosa devi chiedermela in privato. >>
<< Mi dispiace signore, ha ragione ma la prego non mi chiami così >> aveva supplicato deglutendo guadagnandosi però un'altra spinta contro il muro che gli aveva tolto il fiato.
<< Ti piace solo a letto vero puttanella? >>
<< Sì signore >> aveva risposto Izzy sentendo lo stomaco tremare.
<< Molto bene, ti aspetto in camera mia quando hai finito >> detto questo era uscito dalla cucina sbattendo la porta sotto lo sguardo impietrito di Edward.
Izzy una volta ripreso dall'incontro con il suo capitano si era voltato verso il ragazzino che era lì che ancora lo fissava.
<< Non mi farò trattare come un verme da te >> aveva detto Edward con lo sguardo serio velato da una lieve paura, Izzy gli aveva sorriso,  gli piacevano i ragazzi con del carattere e quel ragazzino ne aveva da vendere, si era avvicinato a lui con passo lento osservando le reazioni dell'altro che però non avvenivano, non si era spostato di un millimetro e questo lo faceva sentire soddisfatto, forse aveva trovato qualcuno con cui valeva la pena parlare.
<< Tranquillo se avessi voluto farlo lo avrei già fatto. >>
Edward aveva sollevato le sue sopracciglia scure con un'aria interrogativa.
<< E allora perché sei intervenuto? >> gli aveva domandato.
<< Tu perché non regisci mai? >> aveva rigirato la domanda Izzy.
<< Non sono un idiota, so che i primi tempi su una nave sono duri e non si deve dare troppo nell'occhio. >>
<< Mossa astuta ma così non ti farai mai notare o rispettare. >>
Le spalle di Edward si erano alzate e abbassate poi aveva voltato il viso di lato.
<< Parli tu che ti fai scopare dal capitano, perché non ti ribelli invece di dare consigli a me? >>
Izzy a quel punto era scoppiato in una sonora risata.
<< Perché dovrei ribellarmi scusa? >>
A quel punto gli occhi del ragazzino erano di nuovo su di lui.
<< Non ti obbliga? >>
<< No, credi davvero che mi farei mettere sotto da qualcuno se non voglio? >>
Edward aveva semplicemente sollevato le spalle.
<< Pensavo fosse una delle regole per continuare ad essere il suo pupillo. >>
<< Mi farà diventare primo ufficiale un giorno >> aveva confessato Izzy con gli occhi che gli brillavano.
<< Per questo lo fai? >>
<< No ma lo hai visto? E' un gran figo e in più ha visto qualcosa in me. >>
<< Senti scusa se te lo dico ma a me sembra solo un pazzo, un capitano non dovrebbe trattare così il suo equipaggio >> Edward ci credeva davvero a ciò che aveva detto, pensava che i metodi di Hornigold avrebbero portato la ciurma a ribellarsi prima o poi.
<< Lo è ma tutti lo rispettano perché è un grande pirata, Edward la vita in mare ti cambia, forse un giorno anche tu ti ritroverai a dover prendere delle decisioni che possono sembrare crudeli. Vuoi diventare capitano? >>
<< Io sarò un capitano questo è sicuro >> il tono con cui lo aveva detto, il suo sguardo avevano fatto vibrare delle corde in Izzy che non erano mai state toccate e con il suo capitano aveva avuto modo di variare ed esplorare molte cose ma quel ragazzo lo aveva appena toccato in un punto che non sapeva nemmeno di avere.
<< Io invece me ne vado a dormire >> aveva detto Izzy alzandosi ma quando era stato in prossimità della porta Edward lo aveva fermato.
<< Allora buona notte Izzy o preferisci Israel? >> lo aveva detto con un sorrisino furbo e Izzy in tutta risposta gli aveva lanciato una mela addosso facendolo ridere, una volta uscito dalla cucina aveva sorriso, gli piaceva davvero quel ragazzo.
Hornigold aveva accettato di buon grado che fosse proprio il suo preferito a occuparsi dell'addestramento di quel ragazzino, si fidava di lui e quando gli aveva chiesto il permesso di allenarlo non aveva trovato nulla in contrario.
<< Non ci andrò piano Edward >> gli aveva detto brandendo la spada.
<< Se lo fai ti uccido >> gli aveva risposto poi si era legato i folti capelli neri e aveva estratto a sua volta la spada, il combattimento era iniziato nel migliore dei modi e come promesso il ragazzo più grande non ci era andato leggero mentre il più giovane si era beccato la sua prima pugnalata, fortunatamente non era troppo profonda.
<< Rimani troppo esposto e tenti di attaccarmi anche quando dovresti stare lontano. >>
Edward si teneva il fianco ansimando appena.
<< Se non ti attacco sarai tu a farlo, è la tecnica dello sfinimento >> gli aveva risposto stringendo i denti.
<< D'accordo ma devi imparare i giusti tempi o finirà sempre così >> aveva indicato la sua ferita.
<< Fammi dare un'occhiata a quel taglio >> si era avvicinato a lui posando la spada sotto lo sguardo attento del più giovane, una volta vicini Edward aveva tirato fuori il suo pugnale, spinto Izzy contro un barile e puntato la lama alla gola.
<< Ora chi tiene bassa la guardia? >> Izzy sentiva il fiato venirgli meno per la sorpresa con cui lo aveva colto, non se lo aspettava davvero ed erano solo alla prima lezione, era rimasto di sasso e il suo sguardo aveva ballato prima sulla lama e poi negli occhi profondi di Edward.
I due ragazzi erano stati interrotti da un applauso che si era elevato dal fondo della nave, si erano entrambi voltati vedendo sbucare proprio il loro capitano che sicuramente aveva visto tutto il duello, Edward era stato il primo a spostarsi mentre Izzy si era pettinato i capelli scompigliati dall'incontro.
<< Molto bene i miei due giovani marinai promettono bene, Izzy non è nemmeno un giorno che lo alleni e già ti sei fatto mettere nel sacco non è da te. >>
<< Lui non è stato professionale >> aveva risposto il ragazzo sentendosi umiliato.
<< Edward se continui così farai grandi cose, forse non sei solo un misero ladruncolo >> prima di ritirarsi gli aveva dato una pacca sulla spalla e poi era sparito sottocoperta, anche Izzy se ne era andato senza dirgli una parola e lui sperava di non esserselo fatto nemico o era sicuro gli avrebbe reso la vita impossibile.
Dopo quella notte la vita di Edward sulla nave era cambiata, non di moltissimo ma il trattamento che gli riservava il capitano era migliore, lo prendeva in considerazione per qualche abbordaggio, le razioni di cibo erano aumentate e anche le punizioni seppur pesanti però erano meno frequenti, era sempre l'ultimo arrivato sì ma Hornigold sapeva di avere per le mani una futura stella che gli avrebbe dato molte soddisfazioni per cui la sua salute non doveva essere troppo precaria.
Mentre erano da soli sul ponte della nave Edward aveva deciso di affrontare Izzy per cui si era diretto da lui prendendolo per un braccio e facendolo voltare.
<< Di un po' lo hai fatto di proposito? >>
<< Di che cazzo parli? >> Izzy lo aveva guardato in maniera confusa.
<< Ti sei fatto battere così il capitano avrebbe smesso di trattarmi male. >>
Izzy aveva riso.
<< Perché ora ti tratta bene? >>
<< No ma meglio di prima. >>
<< Secondo te io ho fatto la figura dell'idiota solo per salvare il tuo bel faccino >> aveva alzato una mano e sfiorato il mento del più giovane con le dita, gesto che Edward aveva rifiutato spingendogli via la mano.
<< Non ho bisogno di essere protetto da te Israel, so cavarmela da solo. >>
<< Oh ho visto come te la sei cavata fino ad ora, comunque non ho fatto niente del genere, non sono uno sciocco rammollito che si sacrifica per gli altri mettitelo in testa moccioso. >>
<< Quando sarò capitano e tu sarai costretto a leccarmi gli stivali ti passerà la voglia di parlarmi così >> nei suoi occhi c'era una fiamma che bruciava, fiamma con la quale Izzy non aveva paura di scottarsi.
<< Io ti parlerò sempre così e mi divertirò un mondo a prenderti per il culo e a farti arrabbiare >> nel suo tono di voce c'era una strana vibrazione, lo stava sfidando per vedere fino a che punto si sarebbe spinto, con una mano gli aveva scompigliato i capelli << divertiti moccioso >> aveva detto prima di voltargli le spalle e andarsene.
Edward a quel punto non ci vedeva più dalla rabbia e gli era corso dietro spingendolo a terra, iniziarono ad azzuffarsi dandosi pugni o tirandosi i capelli, rotolavano sul pavimento della nave come se fossero un corpo solo, alla fine anche se Edward era più basso la sua muscolatura più forte lo aveva fatto predominare e Izzy era rimasto sotto, entrambi sanguinavano e avevano i capelli spettinati, quelli del più giovane ricadevano verso il basso appiccicaticci per colpa del sudore.
<< Edward >> gemette Izzy.
<< Che cosa c'è Israel non riesci a respirare? >> gli aveva domandato spingendosi ancora di più sopra di lui, Izzy aveva allungato il braccio risalendo fino ad afferrare i capelli di Edward alla radice, lo aveva tirato verso di sé e i loro visi erano vicinissimi.
<< Non è così facile battermi stronzetto >> aveva detto senza riuscire a non ansimare, la voce gli era uscita ruvida e lasciva cosa che aveva causato più di un brivido lungo la spina dorsale del ragazzo più giovane.
<< Peccato che ci sono io sopra di te, puoi anche strapparmeli i capelli non mi interessa, rimarrò qui fino a quando non ammetterai che sono il più forte. >>
Izzy si era lasciato andare ad una sonora risata.
<< Allora sarà una lunga giornata >> aveva detto il più grande tirandolo tanto vicino che i loro nasi si sfioravano e il fiato caldo si mescolava l'uno con l'altro, la sfida però non era destinata a durare per molto perché altri pirati caltri pirati li avevano costretti a separarsi, ma Edward che del comandante aveva la stoffa si era avvicinato ad Izzy per sussurragli qualcosa all'orecchio.
<< Sarai sempre sotto di me Izzy Hands ricordalo >> e si era allontanato lasciando il ragazzo con le gambe molli e il cuore che aveva cominciato ad accelerargli nel petto, non era riuscito a sentire nemmeno quello che gli aveva detto Hornigold tanto era impegnato a guardare la figura di Edward che si allontanava, desiderava un altro incontro e lo desiderava subito, inutili erano stati i tentativi di prendere sono la notte perché aveva sempre in testa le parole che quel ragazzino gli aveva detto con tanta determinazione.
"Sarai sempre sotto di me Izzy Hands."
<< Vaffanculo >> aveva urlato lanciando il cuscino a terra, si sentiva frustrato e aveva ancora così tanta adrenalina in corpo che non sapeva come sfogare, non poteva andare dal capitano perché non era lui a decidere quando incontrarsi così aveva deciso di risolvere il problema alla radice andando a svegliare l'oggetto della sua frustrazione.
<< Alzati. >>
Edward aveva aperto gli occhi lamentandosi di quel brusco risveglio.
<< Ma che vuoi? >>
<< Dobbiamo combattere. >>
<< Adesso? >> aveva chiesto con gli occhi ancora semi chiusi.
<< Sì. >>
<< Lasciami dormire Izzy >> si era voltato dandogli le spalle ma Izzy lo aveva strattonato ancora.
<< Dobbiamo farlo Edward. >>
<< Perché!? >>
<< Ne ho bisogno. >>
Edward si era alzato sbuffando fronteggiando quel ragazzo che in quel momento gli stava dando molto sui nervi.
<< Senti non è un mio problema se non riesci a digerire la sconfitta...->>
<< Non è questo cazzo >> aveva risposto stringendo i denti per mascherare la sua voce carica di eccitazione e di adrenalina.
<< Ho un'idea migliore, siamo attraccati giusto? Andiamo noi per primi a cercare quella cava che sta cercando Hornigold e domani vedrai quanto sarà felice. >>
<< E' buio idiota sarebbe solo un suicidio, una cosa da pazzi >> lo aveva rimproverato Izzy.
<< Già ma pensavo che a te piacesse fare follie >> il tono con cui aveva parlato era lascivo e dopo aver deglutito il più grande gli era andato dietro incapace di resistere a quel pizzicore che provava ogni volta che faceva qualcosa di sconsiderato o avventuroso, erano scesi dalla nave con una luce a testa e si erano incamminati all'interno di quella fitta vegetazione.
<< Hornigold si arrabbierà perché abbiamo disobbedito agli ordini >> aveva cercato di dirgli Izzy mentre camminavano.
<< Sì può essere e magari ti darà un extra di sculacciate >> aveva ridacchiato.
<< Piantala di dire idiozie. >>
<< Come se ti dispiacessero >> Edward si divertiva a provocarlo, era il modo migliore per far sentire inferiore qualcuno dandogli la sensazione di non poter vincere una conversazione, ma con Izzy non lo faceva per quello lo stuzzicava perché gli piaceva battibeccare con lui, era l'unico con cui poteva avere vere conversazioni, tutto a un tratto si era fermato e Izzy inevitabilmente gli era finito addosso.
<< Perché ti sei fermato? >>
<< Credo sia quella >> aveva detto sollevando il lume e illuminando un enorme entrata che però stava in alto.
<< Come ci arriviamo? >> aveva domandato Izzy? >>
Edward si era spostato cercando con la luce un'entrata e alla fine spostando rami e foglie rampicanti aveva trovato un buco dove potevano passare.
<< Da qui >> non aveva aspettato la risposta di Izzy e si era infilato subito a carponi all'interno di quel tunnel, il ragazzo più grande dopo aver alzato gli occhi al cielo lo aveva seguito ma dopo poco qualcosa era crollato sotto di loro facendoli precipitare su un pavimento polveroso, davanti a loro si apriva una fessura dove all'estremità si vedeva una luce.
<< Dobbiamo passare da lì >> aveva detto Edward.
<< Ma sei pazzo ci hai quasi fatto ammazzare. >>
<< No Izzy siamo solo stati fortunati e abbiamo trovato una scorciatoia, quindi ora o vieni o significa che sei un cacasotto. >>
Si era incamminato verso quella fessura lasciando la lampada a terra, Izzy lo aveva seguito imprecando ad alta voce e una volta dentro si erano ritrovati spiaccicati uno di fronte all'altro mentre i muri si stringevano sempre di più.
<< Perché cazzo non sei rimasto dietro? >> gli aveva domandato Edward cercando di muoversi per liberare almeno la cassa toracica da quella stretta trappola rappresentata dal corpo del suo compagno di avventura.
<< Come facevo a sapere che saremmo finiti così!? >> aveva risposto Izzy iniziando a sentire caldo e non solo per il fatto di essere intrappolato tra due muri con l'unica via d'uscita distante metri e metri da loro, sembrava molto più corta da fuori mentre invece una volta dentro era stato come se si fosse allungata di proposito, Edward non lo stava affatto aiutando con tutti quei movimenti.
<< Vuoi stare fermo! Che cosa cerchi di fare? >>
<< Non eccitarti troppo, voglio solo salire sopra di te e una volta in alto striscerò verso terrà così saremo liberi di proseguire >> aveva spiegato Edward.
<< E' un'idea stupida! >> aveva urlato Izzy ma Edward non lo ascoltava.
<< Ne hai una migliore? No, bene allora si fa come dico io. >>
<< Sì signore >> aveva risposto ironicamente Izzy ma probabilmente il più giovane aveva problemi a coglierla.
<< Bravo ti stai già abituando. >>
Izzy aveva alzato gli occhi al cielo intimandogli di muoversi, così Edward aveva iniziato la sua arrampicata fatta di spinte e spintoni fino a raggiungere con le ginocchia le spalle di Izzy, aveva le mani appoggiate alla parete ma non era ancora il momento giusto per il salto o avrebbe fatto cadere entrambi, doveva in qualche modo mettersi in piedi.
<< Ho le tue palle sulla mia cazzo di faccia >> si era lamentato Izzy agitando le braccia per aiutare l'amico a spingersi verso l'alto e togliersi da sopra di lui.
<< Goditele finché ci sono. >>
<< Edward sei in una posizione pericolosa, se fossi in te non farei battute. >>
<< Altrimenti? Me lo strappi a morsi >> aveva riso spingendosi un po' più su.
Qualche movimento più avanti erano ancora intrecciati, ma Edward almeno era riuscito ad appoggiare un piede sulla parete, gli serviva solo qualche altra spinta e presto sarebbe riuscito a saltare, doveva fare presto perché iniziava a mancargli il respiro.
<< Izzy mi stai toccando il culo. >>
<< Se devo spingerti come cazzo devo fare mi spieghi? >>
<< Muoviti e spingi di più. >>
<< Dio questa frase è così ambigua cazzo >> Izzy non riusciva più a respirare e tentava in tutti i modi di spingere quell'idiota che sembrava farlo apposta a non sbrigarsi.
<< Vuoi spingermi Izzy! >>
<< Ti spingo cazzo >> aveva urlato con frustrazione e con una mossa lo aveva spinto verso l'alto permettendogli di saltare e strisciare giù, solo che era stato troppo irruento e la faccia di Edward aveva avuto uno spiacevole incontro contro il muro.
<< Contento adesso? >> anche in quel caso Izzy era ironico.
<< Mi hai fatto strisciare la mia cazzo di faccia lungo tutto il muro. >>
<< Non può che essere migliorata, ora cammina se non ti dispiace, non abbiamo fatto tutta questa fatica per stare qui a discutere. >>
Una volta fuori le prime luci dell'alba stavano incominciando a sorgere, i due ragazzi si guardarono intorno individuando l'ingresso della cava, Edward emozionato si era messo a correre saltellando ed evitando i rami e le erbacce, Izzy invece se l'era presa più comoda maledicendo il momento in cui aveva deciso di seguirlo, ci avevano messo tutta la notte a trovare quel posto e ora sicuramente i loro compagni si erano svegliati e loro non erano ancora rientrati.
Quando anche lui era dentro aveva trovato una sorpresa ad accoglierlo, Edward era circondato da altri pirati capitanati da una donna.
<< Anne Bonnie. >>
<< Izzy tu conosci questa tizia? >>
<< Che ne facciamo di questi bambini? >> aveva detto uno dei pirati.
<< Non siamo bambini >> aveva urlato Edward pestando un piede a quello che lo stava tenendo stretto.
<< Edward sta zitto e lascia parlare me. >>
La donna nel frattempo si era avvicinata a d Izzy.
<< Allora cosa ci fanno due ragazzini da soli da queste parti? >>
<< Non sono affari tuoi. >>
<< Mmm che caratterino >> gli altri pirati avevano iniziato a ridacchiare in maniera sguaiata.
<< Hornigold ti taglierà la testa! >> di nuovo Edward che aveva così attirato l'attenzione della pirata.
<< Hornigold? Voi lavorate per lui >> un sorriso si era acceso sul suo volto.
<< Se è lui che vi manda sicuramente sa dell'oro, possiamo fare un accordo, voi due scavate e trovate le pepite, noi ve ne lasceremo una parte e prenderemo il resto. O questo o la morte decidete pure con calma. >>
Izzy sapeva che con lei era meglio non scherzare e soprattutto non sottovalutarla, così aveva deciso di accettare l'accordo e si misero a scavare uno vicino all'altro mentre gli altri pirati si riposavano appoggiati alle rocce o sdraiati a terra.
<< Izzy vuoi davvero dargliela vinta? >>
<< Sta zitto, ho già fatto l'errore di venire qui con te, pensa a scavare. >>
<< Io ho un piano >> aveva bisbigliato Edward.
<< Non me ne importa un cazzo del tuo stupido piano >> aveva sbottato facendo attenzione a non farsi sentire.
<< Ma funzionerà, ti prego dammi retta un'ultima volta se non funziona...- >>
<< Se non funziona moriremo Edward. >>
<< Funzionerà amico te lo prometto. >>
Izzy con un sospiro di frustrazione e con una sana dose di disagio mentale che si era diagnosticato da solo in quel momento aveva deciso di ascoltare per l'ennesima volta che cosa aveva in mente quel pazzo di Edward sperando che non fosse qualcosa che li avrebbe portati a morte certa.
<< Prepariamo i sacchi con le pepite, in una ne mettiamo di più e nell'altra meno. >>
<< E poi? >>
<< Vedi quel masso laggiù? Quanto sei bravo a sparare? >>
<< Molto bravo >> aveva risposto Izzy.
<< Bene, io prendo il sacco grande, colpisco quell'uomo e mi allontano, tu spari a quel masso pericolante che crollerà proprio davanti a loro e noi avremo una via di fuga. >>
<< Ma potrebbe causare una frana o...- >>
<< Potrebbe non significa che accadrà >> negli occhi di Edward si era accesa una luce brillante e focosa che Izzy non poteva evitare di ammirare e seguire, chiunque con quello sguardo doveva sapere bene quello che diceva così aveva deciso di dargli fiducia pregando di non pentirsene.
Tutto era andato secondo i piani e loro erano riusciti a scappare fuori, avevano corso talmente forte senza guardarsi indietro troppo eccitati dall'adrenalina che gli scorreva in corpo, avevano trovato una via alternativa che gli permetteva di non passare da quella fessura angusta e quando finalmente erano giunti fuori dalla foresta cavevano cominciato a ridere gettandosi a terra buttando così fuori tutta la tensione accumulata fino a quel momento.
<< Tu sei un pazzo Edward Teach >> aveva continuato a dire tra una risata e l'altra.
<< Non so come diavolo hai fatto ad escogitare un piano così elaborato in poco tempo. >>
<< Che posso dirti talento naturale. >>
Izzy aveva riso scuotendo la testa e poi si era alzato.
<< Andiamo signor modestia. >>
<< Aspetta Iz...sei tutto sporco >> si era avvicinato leccandosi un pollice e aveva iniziato a passarlo sullo zigomo di Izzy che lo guardava incapace di mettere ordine nella sua testa, quel gesto lo aveva mandato completamente in tilt.
<< Devi essere presentabile signor Hands >> aveva detto Edward abbassando la mano e posandola sulla spalla dell'amico, erano ancora molto vicini e qualcosa nella mente di Izzy lo aveva spinto ad agire, aveva abbassato la testa avvicinandola a quella di Edward, l'obbiettivo erano le sue labbra ancora dischiuse mentre il più giovane capendo che cosa stava per succedere era rimasto senza fiato e aveva socchiuso gli occhi ma la voce di qualcuno aveva interrotto quel momento, Izzy si era allontanato subito voltandosi verso il loro capitano che li stava guardando dalla spiaggia mentre Edward lo aveva mandato sotto voce nel posto peggiore che conosceva.
<< Ragazzi non vi abbiamo trovato questa mattina, pensavamo...- >>
<< Sì io e Edward volevamo fare una cosa per te, siamo andati alla cava e abbiamo preso l'oro. >>
Hornigold lo aveva guardato stupito e sorpreso.
<< Davvero? >>
Izzy aveva annuito voltandosi poi verso l'amico che era rimasto indietro con il sacco.
<< Ed vieni. >>
Edward si era avvicinato fissando il capitano dritto negli occhi, aveva sbattuto con malgrazia il sacchetto sulla sabbia guadagnandosi un'occhiataccia da Izzy, Hornigold si era abbassato, aveva aperto il sacco e si era meravigliato scoprendo che davvero era come diceva il suo sottoposto.
<< Capo come sappiamo che non avevano intenzione di rubarlo? >> aveva domandato un pirata.
<< Perché altrimenti non saremmo qui idiota, saremmo scappati >> aveva risposto Izzy.
<< Ha ragione, ora visto che questi due ci hanno risparmiato un sacco di fatica dirigiamoci a Nassau dove brinderemo per festeggiare >> quelle parole avevano suscitato grida di gioia da parte di tutti, Izzy aveva sorriso incamminandosi accanto al suo capitano verso la nave, Edward invece con poca voglia era salito per ultimo avendo cura di rintanarsi nell'angolo più nascosto, non aveva voglia di partecipare ai festeggiamenti che ci sarebbero stati sul ponte.
<< Ed che cosa ci fai qui? >>
I suoi piani di rimanere da solo erano stati fatti fallire dall'arrivo di Izzy.
<< Niente. >>
<< Come sarebbe? Non vieni a festeggiare? Il capo vuole che ci sia anche tu, è stato anche merito tuo se abbiamo portato a casa l'oro. >>
<< Non me ne frega un cazzo della vostra stupida festa, perché non te ne torni da lui e mi lasci in pace, sono stanco. >>
Izzy non capiva il motivo di quello strano comportamento, fino a prima andava tutto bene, almeno a lui era sembrato così, aveva cercato di avvicinarsi chinandosi poi verso di lui ma Edward era scattato come una molla spostandosi e spingendolo.
<< Voglio che tu te ne vada Izzy. >>
<< Ma cosa cazzo ti prende Edward? Dovresti essere felice invece...- >>
Edward si era alzato di scatto fronteggiandolo.
<< Davvero non ci arrivi Izzy? >>
<< A dire il vero no, non so ancora leggere nella mente. >>
Sulle labbra di Edward era comparsa un'espressione di amara delusione.
<< Vai a farti scopare da Hornigold, in quello sei molto bravo. >>
Dopo avergli rivolto quelle parole lo aveva superato e aveva cercato un altro luogo dove poter rimanere tranquillo, si era seduto e strinto le ginocchia contro il petto, aveva chiuso gli occhi e ripetuto la parola idiota figurandosi l'immagine della faccia di Izzy, intanto il ragazzo era rimasto fermo sul posto molto confuso da quello che era appena successo.
Una volta giunti a Nassau tutta la ciurma era scesa allegra e pronta a rilassarsi, Edward aveva deciso di rimanere dietro lontano dal gruppo così da non dover parlare con nessuno, erano entrati in uno dei migliori locali, avevano preso posto e mentre tutti mangiavano il più giovane teneva gli occhi puntati su Izzy che stava guardando Honigold mentre raccontava una storia con una tale ammirazione da fargli venire la nausea.
<< Quel giorno non ce l'avrei fatta a venirne fuori senza questo ragazzo >> aveva continuato il capitano afferrando Izzy e scuotendolo con affetto.
<< Ma per piacere >> aveva brontolato Edward sicuro di averlo detto a bassa voce ma quando si era trovato gli occhi di tutti puntati addosso aveva capito di aver parlato troppo forte.
<< Hai qualcosa da dire Teach? Lo sai che non mi piace essere interrotto. >>
<< Lo so mi dispiace è solo che non mi sento bene, vado fuori >> aveva detto ed era uscito di gran fretta, Hornigold gli era andato dietro innervosito da quel comportamento.
<< Voglio che ora torni dentro e porti rispetto al tuo capitano mentre sta parlando. >>
Il ragazzo si era voltato verso di lui, lo aveva guardato senza paura.
<< Non mi va, ne ho abbastanza di sentire i tuoi racconti, e sai una cosa un giorno Izzy capirà che sei solo un pallone gonfiato che si diverte a terrorizzare la gente senza avere la minima idea di come dovrebbe comportarsi un capitano, e quel giorno è me che seguirà. >>
La fine di quella conversazione si poteva prevedere, Edward gli aveva mancato di rispetto dicendo quello che pensava e sapeva che Hornigold non avrebbe reagito bene, infatti si era risvegliato dopo tre giorni pieno di lividi, fasciature e qualche osso rotto, gli faceva male dappertutto ma non si era affatto pentito di quello che aveva fatto, il dolore però era così forte che aveva deciso di provare a dormire quando il rumore della porta aveva attirato la sua attenzione.
<< Io non so se tu sei più stupido, squilibrato o pazzo, come ti è saltato in mente di provocarlo? >>
Era Izzy.
<< Cosa sei venuto a fare? >>
<< Volevo vedere come stavi e dirti anche che sei un imbecille. >>
Edward aveva socchiuso gli occhi troppo debole per tenerli aperti.
<< Lo ha fatto ora vattene. >>
<< Ed mi dici cosa ti prende? Lo sai adesso cosa farà? Non credere che non ti abbia ucciso per compassione, lui preferisce che siano gli altri a supplicarlo di porre fine alle loro vite, ti massacrerà così ogni volta che ne avrà voglia. >>
<< Vorrà dire che me ne andrò via, e se fai la spia giuro che non mi darò pace fino a che non ti avrò ucciso. >>
Le cose non erano andate come Izzy aveva previsto, Edward era entrato nelle simpatie di Hornigold quel genere di simpatia che si prova per gli stolti, così aveva deciso che non rappresentando un vero e proprio pericolo per lui poteva usarlo come divertimento personale e poi quel ragazzo aveva delle abilità che avrebbero potuto tornargli utili.
<< Allora Teach visto che hai detto che sei meglio di me come capitano, ti lascerò un giorno a capo della nave. >>
<< Che cosa? >> il giovane lo aveva guardato come se fosse diventato pazzo.
<< Sì, così ti renderai conto di cosa significa o vuoi disobbedire di nuovo? >>
Edward ci aveva pensato bene e tornare a rompersi le ossa e rimanere a dormire per chissà quanto altro tempo non era una buona idea, se voleva solcare i mari da solo un giorno doveva essere in piena salute così aveva deciso di accettare l'invito del suo capitano, ma dopo aver detto sì Hornigold gli aveva appoggiato sulla testa un cappello nero da corsaro.
<< Ecco il vostro nuovo capitano, non è carino? >> aveva detto scuotendolo per le spalle, tutti avevano riso e persino sulle labbra di Izzy era passata l'ombra di una risatina, Edward non ci vedeva più dalla rabbia, si era tolto il cappello sbattendolo a terra ed si era allontanato a passo svelto.
<< Dove vai ragazzino un capitano non abbandona la nave >> e di nuovo un coro di risate si era acceso.
<< Edward! >>
<< Lasciami in pace Izzy o giuro che ti butto in mare. >>
<< Sarai tu a finire in mare se non ti fermi >> lo aveva raggiunto e preso per il braccio << la nave non è così lunga >> aveva detto sorridendo.
<< Senti Ed...- >>
<< Per te sono solo uno stupido ragazzino ma un giorno farò il culo a tutti voi idioti! >> Izzy non lo aveva mai visto così arrabbiato, aveva gli occhi lucidi colmi di lacrime, i pugni stretti e respirava a fatica tentando invano di trattenere quella forte emozione che gli stava esplodendo dentro.
<< D'accordo ma adesso cerca di calmarti, non otterrai niente da morto. >>
<< E a te che cosa importa se muoio o no >> aveva detto voltandosi a guardare il mare.
<< Mi importa, non voglio vedere morire un futuro grande pirata, non per una stupidaggine. >>
<< Io lo odio Hornigold, non vedo l'ora di andarmene da questa nave >> la sua voce era bassa ma determinata, parlava guardando le onde e chissà perché il pensiero di vederlo andare via aveva fatto provare una sensazione di disagio a Izzy, non aveva risposto a quella frase perché non sapeva che cosa dire, avrebbe dovuto accettare la sua decisione senza alcun diritto di opporsi se mai fosse giunto il momento della sua partenza ma fino a quel momento aveva deciso che si sarebbe preso cura di lui, per questo una sera aveva deciso di parlare con il capitano dicendogli che Edward era solo un ragazzino che doveva imparare a stare a bordo di una nave e che una volta diventato un pirata capace sarebbe potuto essere utile a tutti.
<< Che hai fatto all'occhio? >> aveva chiesto il mattino dopo Edward a Izzy vedendo quel livido violaceo.
<< Niente che ti riguardi, finisci di mangiare e dopo vieni sul ponte, il tuo allenamento è stato affidato a me e voglio che impari il più in fretta possibile così potrai andartene. >>
Quella frase aveva ferito Edward più di quanto immaginava ma che cosa poteva aspettarsi, Izzy era più grande, aveva un capitano che ammirava e con cui si intratteneva in altri modi, sarebbe diventato presto primo ufficiale della nave era ovvio che non aveva voglia di perdere tempo con lui che non aveva niente da offrirgli.
Una sera dopo l'allenamento si erano seduti vicini con la schiena appoggiata alla fiancata della nave, le loro spalle si toccavano ma Edward aveva comunque freddo e tremava, Izzy si era tolto la sua giacca e gliela aveva appoggiata addosso.
<< Non voglio ti prendi un raffreddore, dovremmo rallentare e ricominciare da capo altrimenti. Dovresti rinforzarti, un pirata deve imparare a resistere con ogni tipo di clima. >>
<< Sì lo so >> aveva risposto con lo sguardo vacuo, gli incubi erano tornati e lui si stava lasciando divorare da quel peso che portava.
<< Ho ucciso mio padre Iz...sono un mostro >> aveva confessato scoppiando poi a piangere, Izzy era rimasto di sasso come poteva immaginare che quel ragazzino portasse dentro di sé un segreto così grande e doloroso.
<< Avrai avuto i tuoi motivi Edward, anche io ho ucciso delle persone. >>
Il più giovane si era asciugato gli occhi con la manica sgualcita e aveva guardato negli occhi quel ragazzo che era stato l'unico su quella nave a interessarsi a lui, si divertivano insieme e a volte gli piaceva immaginare che fossero solo loro due su una bella nave a solcare i mari ed essere i pirati più temuti del mondo.
<< Per me non sei un mostro, sei solo ferito come tutti noi del resto. Senti ho una cosa per te, te la volevo dare da tempo ma poi sono successe un sacco di cose >> aveva cercato nella sua tasca e ne aveva tirato fuori una collana dorata, Edward aveva spalancato gli occhi, l'oro brillava nelle sue pupille e nel petto sentiva un calore così bello che quasi lo spaventava.
<< L'ho fatta fare quando ci siamo fermati a Nassau, è fatta con una pepita d'oro di quelle che abbiamo preso noi due, speravo ti ricordasse di me e della nostra avventura. >>
Edward aveva sorriso come mai prima.
<< E' fantastica, ma Izzy non dovevi io...non ti ho fatto niente. >>
Izzy aveva alzato le spalle sorridendo.
<< Non importa, sono io il più grande, devo pensare io a te e non il contrario, posso? >> aveva domandato allungando la collana verso di lui per avere un consenso di potergliela mettere, Edward aveva annuito e Izzy gliela aveva infilata al collo.
<< E' davvero bella, grazie >> aveva detto Edward guardando la collana e poi si era slanciato verso Izzy stringendolo in un abbraccio.
<< Mi raccomando non la perdere >> gli aveva detto con l'intenzione di prenderlo un po' in giro.
<< Non sono mica un poppante! >>
Dopo qualche momento di silenzio Edward aveva ripreso la parola.
<< Izzy? So come ricambiare, è l'unico modo che ho >> le guance gli si erano velate di rosso, Izzy continuava a guardarlo con le sopracciglia corrugate perché non voleva che lui ricambiasse.
<< E come? >>
A quel punto Edward aveva stretto le mani intorno alla giacca di Izzy, lo aveva tirato a sé chiudendo la distanza con un bacio, il ragazzo più grande dentro di sé sapeva che avrebbe dovuto allontanarlo ma desiderava quelle labbra da tempo e non aveva avuto la forza di staccarsi anzi aveva ricambiato il bacio con un mugolio, con la fronte corrugata si era avvicinato a lui posandogli una mano su quel viso circondato da una lieve peluria, quando si staccarono Edward dopo averlo guardato un istante negli occhi era corso via e Izzy che stava per riavvicinarsi era scivolato verso terra.
Non avevano più parlato di quel bacio perché entrambi pensavano che sarebbe stato meglio lasciare le cose come stavano senza complicarle, così erano passati quattro anni in cui Edward aveva continuato ad allenarsi facendo carriera sulla nave di Hornigold, era salito di livello e da quando aveva compiuto vent'anni nessuno più lo trattava come un ragazzino, si era guadgnato il rispetto e aveva deciso di farsi crescere la barba.
<< Che cos'è quella cosa? >> gli aveva domandato Izzy trovando divertente quella novità, il suo amico sembrava più un bambino che giocava a fare l'adulto ma doveva ammettere che non gli stava male.
<< Sei diventato cieco per caso? >>
<< No ma perché questo cambiamento? >>
Edward aveva incrociato le braccia, erano più muscolose e incredibilmente aveva avuto uno scatto di crescita tale da farlo diventare più alto di Izzy anche se per ora lo superava solo di pochi centimetri ma erano sufficienti per fare sentire il ragazzo più grande una specie di tappetto.
<< Sono un adulto ormai e poi voglio farmi un nome, voglio essere ricordato come quei pirati leggendari che hanno soprannomi fichi. >>
<< Mmm e come ti faresti chiamare Barba incolta? Oppure il grande pirata ehi guardatemi sono un adulto ora! >> quanto si divertiva Izzy a prenderlo in giro, la loro amicizia era cresciuta ed erano così uniti che combattevano sempre l'uno affianco all'altro, facevano le missioni insieme e anche se Izzy era diventato primo ufficiale non si era montato la testa, almeno non con Edward.
<< Ma sta zitto, sei solo invidioso perché sono più alto di te >> aveva detto il più giovane mettendosi le mani sui fianchi con un sorrisetto derisorio.
<< Ti piacerebbe fossi invidioso Barbetta >> si era avvicinato e lo aveva tirato piano per la barba, quella vicinanza aveva fatto capire a entrambi che qualsiasi cosa c'era stata tra loro, quella tensione non se ne era mai andata ma le cose erano destinate a cambiare e tutto era accaduto dopo che un nuovo ragazzo che aveva più o meno l'età di Edward si era unito alla ciurma, si chiamava Calico Jack e lui ed Edward avevano legato da subito.
Passavano le giornate ad azzuffarsi, ridere, bere, fare giochi stupidi come saltare dall'albero della nave, far combattere granchi e tartarughe, il più delle volte avevano rischiato di farsi seriamente male o se ne erano fatto, a Hornigold non interessava ciò che facevano l'importante era che facessero bene il loro lavoro, e visto che erano iniziati tempi duri per i pirati il tempo che doveva passare Izzy a lavorare o fare strategie era aumentato di parecchio e così con Edward passava insieme forse un'ora o due se erano fortunati.
<< Ed la polvere da sparo è finita. >>
<< E allora? >> Edward lo aveva guardato come se davvero non sapesse cosa voleva da lui.
<< Come sarebbe e allora? Ti avevo detto di controllare. >>
<< L'ho fatto, cioè ho deciso che lo avrei fatto dopo. >>
Izzy aveva alzato gli occhi al cielo.
<< Dopo quando? Se veniamo attaccati siamo senza difese...- >>
<< Ci sono i cannoni...- >>
<< Non bastano cazzo Edward! >>
<< Datti una calmata amico >> aveva detto Calico frapponendosi tra i due, Izzy lo aveva fulminato con lo sguardo, aveva iniziato ad odiare quel tipo dal momento in cui si era preso Edward coinvolgendolo nelle sue idiozie.
<< Non osare rivolgerti a me con quel tono. >>
<< Altrimenti che mi fai? Non sei il capo Iggy >> aveva riso bevendo un sorso di rum, Izzy gli aveva fatto volare a terra la bottiglia.
<< Chiamami ancora Iggy e ti farò fare la fine di quella bottiglia, e tu >> aveva detto poi rivolgendosi ad Edward << torna a lavoro adesso. >>
A Edward sembrava strano quel comportamento, era vero che a volte il primo ufficiale si era dimostrato un po' nervoso ma mai così e ancora meno con lui.
<< Iz ti stai comportando da stronzo lo sai? >>
<< Ah io? Forse perché te lo meriti tu e quell'altro coglione, non siete su una fottuta nave di ricchi snob, è una nave pirata e voi dovete fare il vostro dovere. >>
<< Quanto la fai lunga, per una volta che ho dimenticato una cosa. >>
Izzy a quel punto si era fermato e gli aveva puntato un dito contro il petto.
<< Un errore potrebbe esserci fatale e tu passi troppo tempo con lui lasciatelo dire, ti sta trasformando in un idiota proprio come lui. >>
<< Qual è il problema Izzy sei geloso? Se non sbaglio non sono io quello che ha avuto una promozione e se ne sta tutto il tempo a leccare i piedi al capitano. >>
<< Io sto lavorando per tutti noi, se non te ne sei accorto quelli che ci danno la caccia sono aumentati! >>
<< Stammi bene a sentire accetto di essere rimproverato da te solo per un reale motivo, Calico è mio amico che ti piaccia o no non sono affari tuoi, hai fatto la tua scelta Izzy io la mia >> detto questo lo aveva superato fingendo di stare bene ma le ginocchia gli tremavano e anche le mani, non gli era mai piaciuto litigare con Izzy e sembrava che dall'arrivo di Jack non facessero altro, sua madre gli aveva detto che un giorno quando sarebbe stato grande avrebbe trovato una persona da amare e che lo avrebbe amato, ma lui non ci aveva mai creduto e forse nemmeno lei vista la brutta esperienza con il marito, poi era diventato un pirata e l'idea di provare quei sentimenti si era allontanata ulteriormente, non facevano per lui come tutte le cose belle d'altronde.
Quando si era convinto che quelle emozioni non potessero toccarlo Izzy aveva sfondato le sue barriere senza nemmeno saperlo e lui si era ritrovato coinvolto in qualcosa che su una nave pirata non va oltre al semplice sesso, a lui non dispiaceva essere sensibile, non si sentiva debole se a volte piangeva ma in mezzo a tutti quegli uomini abituati a combattere si era dovuto adattare e rinchiudere la sua natura più delicata in un angolo del suo cuore, tante volte aveva sognato di poter parlare con Izzy rivelandogli quello che provava ma avrebbe ottenuto solo una sonora risata, però aveva dovuto ammettere che gli mancavano i momenti in cui erano uguali e potevano godersi giornate spensierate, bé per quanto possano essere spensierate le giornate di un pirata.
Era andato sul ponte dove Hornigold doveva fare un annuncio importante, lui e Izzy si trovavano nel piano superiore della nave dove c'era il timone, sembravano perfetti insieme due dei pirati più forti che formano una perfetta squadra, lo sguardo di Edward aveva incontrato per un istante quello di Izzy ma Edward lo aveva subito abbassato incapace di sostenerlo e chissà come Izzy doveva aver capito qualcosa perché il suo volto fiero aveva cambiato espressione diventando triste.
<< Pirati ascoltatemi bene voi siete la ciurma più forte che abbia mai navigato il mare e tra pochi giorni daremo del filo da torcere a quelli che continuano a metterci i bastoni tra le ruote, incroceremo una nave della marina inglese e la porteremo alle fiamme! >>
Tutti gli uomini avevano urlato tranne Edward che era rimasto sconvolto da quella notizia, non sarebbero mai sopravvissuti, una volta finito il discorso era andato dietro a Izzy che era sceso nella sua stanza.
<< Vi ha dato di volta il cervello? Lo sai che moriremo, sei il primo ufficiale cazzo devi fare qualcosa! >>
<< Credi che non ci abbia provato? Quando Hornigold si mette in testa qualcosa nessuno può fargli cambiare idea >> aveva detto togliendosi la maglia e sedendosi sul letto, Edward aveva passato per un attimo lo sguardo su quel corpo perfetto rimanendo imbambolato poi si era riscosso subito.
<< Tu puoi fargli cambiare idea, hai un'influenza su di lui. >>
Izzy si era alzato bruscamente e gli era andato di fronte.
<< Solo perché me lo porto a letto!? E' questo che pensi Ed, che basti così poco per far cedere qualcuno, Hornigold è il capitano e così come è il tuo è anche il mio, devo stare ai suoi ordini, non c'è niente che possa fare. >>
Edward aveva scosso la testa sentendosi un po' in colpa.
<< Non intendevo questo. >>
<< Bé allora fai pace con quello che dici perché sembra sempre che vuoi farmela pagare per questa cosa. >>
Aveva riso nervosamente il più giovane.
<< E perché dovrei? Tu puoi fare quello che ti pare, non me ne importa niente. >>
Lo sguardo di Izzy era stato attraversato da un'emozione che era rimasta lì per troppo tempo.
<< Non sembrava la pensassi così quattro anni fa quando ti ho dato questa >> aveva detto indicando la collana dorata.
<< Ero un ragazzino e i ragazzini commettono degli errori >> si era pentito all'istante di ciò che aveva detto, sentiva le lacrime pungergli gli occhi ma non le avrebbe lasciate scendere, non sapeva nemmeno lui perché era così tanto duro con Izzy, forse era solo paura di venir rifiutato o di non essere scelto.
<< Sì ha ragione Edward è stato un errore. >>
<< Un consiglio Ed se non hai intenzione di combattere come si deve vattene questa notte, non dirò niente ma se resti sappi che dovrai dare tutto te stesso. >>
Edward aveva stretto i pugni.
<< Non ho bisogno dei tuoi consigli del cazzo! >> era uscito sbattendo la porta, Izzy si era preso la testa tra le mani sospirando, quando si era imbarcato non aveva certo pensato che si sarebbe trovato in una situazione così assurda da romanzi da quattro soldi, lui era un pirata non poteva farsi soggiogare così da un ragazzino che nemmeno sapeva ciò che voleva.
Il giovane stava preparando la sua pistola nervosamente mentre Calico si era avvicinato a lui.
<< Ehi amico che ti ha fatto quella pistola? >>
<< Non vuole collaborare >> aveva detto cercando di mettere insieme due parti ma non riuscendoci l'aveva sbattuta sul tavolino.
<< Da qua ci penso io, che ti prende? >>
<< Quello stronzo crede io voglia andarmene senza combattere, come un cazzo di codardo, ma glielo farò vedere quanto cazzo so essere codardo. >>
<< Chi Hornigold? >> aveva domandato Jack.
<< No Izzy. >>
<< Ah è un vero cazzone, lascialo perdere >> gli aveva ridato la pistola ora perfettamente funzionante e intatta.
<< Senti ma c'è qualcosa tra voi due? >>
Edward lo aveva guardato sgranando gli occhi.
<< No perché? >>
<< Che ne so vi girate sempre intorno e lui ti guarda come se fossi di sua proprietà. >>
<< Non dire stronzate, non c'è niente e nemmeno vorrei, se dovessi scegliere tra tutti lui sarebbe l'ultimo >> aveva detto cercando di ridere ma era uscita più una smorfia soffocata.
<< Allora che ne dici se prima della grande battaglia noi due... >> gli aveva appoggiato una mano sul viso guardandolo in modo lascivo, Edward aveva deglutito, il cuore gli batteva forte per la tensione, stava per non accettare ma poi gli era venuto in mente Izzy ed essendo che ce l'aveva particolarmente con lui aveva deciso di dire di sì, un po' di divertimento non gli avrebbe fatto male.
Mentre andavano in stanza Edward voleva togliersi un dubbio.
<< Se ci fosse stato qualcosa tra me e Izzy non ci avresti mai provato? >>
<< Non lo so amico non avevo molta voglia di trovarmi una pallottola su per il culo. >>
Edward aveva riso.
<< Sarei stato comunque libero di scegliere >> aveva detto mentre si infilavano in stanza.
<< Allora avresti accettato? >> aveva domandato Jack.
<< Forse chissà >> si erano messi a ridere e poi avevano incominciato a spogliarsi, non erano molto silenziosi e le loro voci si udivano forti e chiare al di là della porta, Izzy stava passando da quelle parti quando sentendo quei rumori si era fermato e aveva riconosciuto le voci, una vampata di gelosia lo aveva attraversato, sentiva il fiato bloccato in fondo alla gola e una voglia matta di entrare dentro e sparare, aveva appoggiato una mano sulla maniglia, poteva entrare e fermare qualsiasi cosa stesse succedendo ma poi l'orgoglio lo aveva fermato, se Edward voleva farsi sbattere da un idiota chi era lui per impedirglielo e così si era allontanato con il cuore spezzato e l'odio crescente per Calico.
Il mattino dopo Ed e Jack erano entrati insieme in cucina e lì avevano trovato Izzy che stava mangiando qualcosa, Edward si era bloccato per un attimo vedendo in Izzy uno sguardo accusatore e solo per qualche secondo si era sentito colpevole, ma poi aveva allontanato quella sensazione e si era preso qualcosa da mettere sotto i denti.
<< Che brutte facce avete, dormito male? >> aveva domandato il primo ufficiale.
<< In realtà non abbiamo afatto dormito >> aveva risposto Calico ridendo furbescamente e dando piccole spinte con il gomito al braccio di Edward.
<< Ah nottata intensa quindi >> aveva detto Izzy con il tono di chi la sapeva lunga, Edward non aveva risposto a nessuna di quelle domande o provocazioni che fossero.
<< Edward tu non dici niente? >> Izzy provava l'insano desiderio di fargli confessare la verità, che gli sbattesse in faccia tutto ciò che aveva fatto la notte precedente.
<< Non c'è niente da dire, niente che ti riguardi perché non sono affari tuoi Israel. >>
Calico aveva spostato lo sguardo prima sull'uno e poi sull'altro.
<< E' così che ti chiami, che cazzo di nome >> aveva riso e si era ritrovato un coltello puntato alla gola.
<< Abbassa quel coltello Izzy >> aveva detto Edward posando la tazza.
<< Altrimenti? >>
Edward si era semplicemente alzato, aveva appoggiato la mano sopra quella di Izzy stretta intorno al pugnale e gliela aveva abbassata.
<< Andiamo Jack. >>
Lui si era alzato e lo aveva seguito mettendogli un braccio intorno alle spalle.
<< Che idiota >> era stato Jack a dirlo mentre ridacchiava e usciva stretto all'uomo che aveva appena dimostrato di avere un forte ascendente su di lui, glielo aveva detto anni prima che sarebbe stato sempre sotto di lui e Izzy aveva provato un brivido di eccitazione ma quella volta solo una rabbia cieca.
<< Non sopravviveremo mai alla marina Jack, a meno che non giochiamo d'astuzia >> aveva detto Edward mentre erano sul ponte di vedetta.
<< Come pensi di fare? >>
In quel momento stava passando una nave più piccola della loro e un piano si era formato nella sua mente.
<< Ho un'idea, sei con me? >>
<< Sempre amico. >>
Erano scesi fuori bordo con una piccola scialuppa, avevano attaccato la nave e le poche persone che c'erano dentro, Edward aveva calcolato che avrebbero fatto in tempo a seguire la loro nave che si allontanava e così avevano fatto.
<< Perché non hai voluto dire a nessuno del tuo piano? >> aveva chiesto Jack.
<< Perché quegli idioti non avrebbero mai accettato o ci avrebbero rallentati, così l'effetto sorpresa è più efficace. >>
Quando la nave di Hornigold aveva incrociato quella della marina avevano messo in atto la loro strategia ma si erano accorti che mancavano due membri dell'equipaggio.
<< Dove sono Teach e Calico? >> aveva domandato il capitano.
<< Non lo so, probabilmente sono fuggiti. >>
<< Che codardi >> aveva detto il capo.
Izzy non si sarebbe mai aspettato che Edward avrebbe seguito il suo consiglio, sicuramente Jack gli aveva fottuto il cervello ma una parte di lui era sollevata che fosse al sicuro ma l'altra lo avrebbe voluto lì con sé a combattere al suo fianco, probabilmente sarebbe morto quel giorno e anche se quell'idea era smielata e sdolcinata l'ultima persona che avrebbe voluto vedere era proprio Edward.
Il combattimento stava continuando senza sosta con morti e feriti, la nave pirata poteva contare un gran numero di uomini forti e allenati ma la marina non scherzava, si stavano mettendo male le cose quando da lontano si avvicinava una luce simile a una palla di fuoco, tutti si erano fermati per capire che cosa stava succedendo e quando finalmente era abbastanza vicina avevano capito che si trattava di una nave che andava in fiamme, sul ponte c'erano Edward e Calico pronti ad agire secondo il piano.
<< Teach? >> Hornigold era sorpreso, la nave in fiamme era in rotta verso quella della marina, quando avevano capito che cosa stava per succedere avevano iniziato ad urlare di allontanarsi, molti si erano buttati in mare prima dello schianto, anche Calico ed Edward erano in acqua vicino alla loro nave, si sentivano le urla dei soldati che bruciavano o tentavano di salvarsi.
<< Tirateli su! >> aveva urlato Hornigold e i suoi uomini erano corsi a salvare i due ragazzi.
<< Che spaccone >> aveva detto Izzy rivolto ad Edward che aveva tirato su lo sguardo e gli aveva fatto un occhiolino con tanto di sorrisetto.
Subito dopo Edward aveva raccontato a tutti del suo piano dicendo loro che avevano dovuto agire velocemente e per avere un effetto sorpresa migliore non potevano essere coinvolti troppi uomini, Hornigold si era dimostrato molto soddisfatto e fiero dei suoi ragazzi ma soprattutto di quel ragazzino che un tempo aveva osato sfidarlo.
<< Ti sei dimostrato leale Teach, mi sbagliavo sul tuo conto, un giorno sarai un grande capitano. >>
Edward si era limitato a sorridere e poi aveva visto Izzy sbuffare e brontolare un "ma per piacere" e questo anche se non voleva ammetterlo gli aveva causato una fitta di dolore al petto, si aspettava qualcosa da lui anche solo una semplice pacca sulla spalla ma Izzy lo aveva completamente ignorato anzi sembrava addirittura infastidito dalla sua impresa.
<< Ragazzo va a prendere qualcosa da bere per i nostri giovani eroi >> aveva ordinato il capitano al primo ufficiale.
<< Del veleno va bene? >> aveva risposto tra sé e sé ma Calico lo aveva sentito.
<< Che hai detto Iggy? >> di nuovo quella provocazione e questa volta Izzy aveva reagito saltandogli addosso, avevano iniziato a strattonarsi ma Hornigold era intervenuto separandoli trattenendo Izzy per le braccia.
<< Calmi calmi, non è tempo per litigare, stiamo festeggiando. >>
<< E' solo invidioso di non essere stato lui a salvare la situazione >> aveva detto Jack, Izzy aveva sputato per terra urlando << zitto verme schifoso! >>
Edward aveva sospirato stanco sia per la tensione che stava iniziando a scemare nel suo corpo dopo che il piano era andato in porto sia di quella situazione, si era allontanato scompigliandosi i capelli umidi mentre quei due continuavano ad urlarsi addosso, si era seduto sopra uno scatolone di legno e prevedeva già come si sarebbe svolta la serata, avrebbero bevuto tanto tutti quanti, ci sarebbe stata una rissa tra Izzy e Jack con probabilmente qualche ferito, lui non aveva voglia di partecipare, dei passi si stavano avvicinando a lui, era il capitano che gli si era seduto vicino e gli aveva messo una mano sulla spalla.
<< Che ti prende Teach hai appeno salvato il culo a tutti noi e te ne stai qui da solo. >>
<< Non sopporto quei due. >>
<< Izzy e Jack, sono solo un po' esuberanti. >>
<< Esuberanti capitano? Non fanno altro che litigare. >>
Hornigold aveva ridacchiato.
<< Sai come sono fatti i pirati, è normale amministrazione o forse ti da fastidio perché sono tuoi amici. >>
Edward aveva risposto alzando le spalle.
<< Attento ad affezionarti ragazzo, in mare non ci sono amici ma solo persone che sono pronte a fottersi a vicenda alla prima occasione. >>
<< Vale anche per te capitano? >> gli aveva domandato guardandolo negli occhi, anche se era buio era riuscito a vedere il lieve sussulto che aveva avuto.
<< Per me più di tutti, se tutti questi uomini si ammutinassero sarebbe la fine e potrebbero farlo da un momento all'altro per questo dormo sempre con un occhio aperto. Quando avevo la tua età ho commesso l'errore di essere debole, mi sono legato a qualcuno che poi mi ha voltato le spalle, pensavo fossimo amici, più che amici e invece mi ha solo usato per raggiungere il suo scopo abbandonandomi alla prima isola. >>
Per quale motivo non lo sapeva ma quel discorso gli aveva fatto venire in mente Izzy, e se anche lui aveva mantenuto le distanze perché aveva paura di rimanere fregato?
<< Bene ora vado a bermi qualcosa. >>
<< Grazie...capitano >> aveva detto Edward.
Quel discorso gli era rimasto in mente e ogni giorno qualsiasi cosa faceva ripensava a quelle parole, aveva accuratamente deciso di evitare Izzy impegnandosi nelle faccende così facendo si era risparmiato i rimproveri ed eventuali litigi, i momenti liberi li passava con Jack evitando di rimanere troppo a lungo da solo ma un giorno che era rimasto a dormire più a lungo degli altri gli era toccato scontrarsi proprio con l'ultima persona con cui desiderava farlo.
Erano tutti scesi sull'isola per divertirsi o rilassarsi, pensava di essere da solo sulla nave ma non era così, una voce alle sue spalle lo aveva fatto sussultare.
<< Izzy per l'amor di Dio >> aveva detto mettendosi le mani sul petto.
<< Sei suscettibile questa mattina, non è da te spaventarti per così poco. >>
<< Ti saresti spaventato anche tu se qualcuno ti fosse spuntato alle spalle come un cazzo di gatto! >>
<< Mmm siamo nervosi, che c'è Jack ti ha dato buca stanotte? >>
Edward lo aveva guardato male.
<< Ma vaffanculo >> lo aveva spinto << stronzo! >> era sceso dalla nave e a passo veloce attraversava quel ponte di legno, Izzy che da giorni tratteneva un peso sullo stomaco lo aveva seguito, non gli importava se avessero litigato anzi sarebbe stato molto meglio almeno avrebbe potuto sfogarsi.
<< Perché te la prendi tanto Ed? Ti da fastidio sentire la verità sbattuta in faccia? >>
Edward a quel punto si era fermato ed era tornato indietro.
<< Io vorrei sapere il tuo di problema con questa cosa >> Edward sperava di arrivare alla verità in un modo o nell'altro.
<< Nessun problema, ma sai essere rimpiazzato così in fretta ammetto che mi ha lasciato perplesso tutto qui. >>>
<< Rimpiazzato? Izzy io...- >>
<< Era con me che di solito escogitavi i tuoi piani e li abbiamo sempre portati a termine con grande stile. >>
<< Ahh ho capito è questo il problema, ha ragione Jack sei invidioso di non essere più il protagonista. >>
Izzy aveva scosso la testa alterato dal fatto che Edward sembrava non arrivarci.
<< Sei fuori strada...eravamo noi due Ed, io e te eravamo la squadra di questa nave. >>
<< Le cose cambiano Izzy, non sono stato io ad allontanarmi per primo, se mi volevi...- >>
<< Cosa cazzo dovevo dirti Edward!? Pensavo che fosse chiaro il fatto che...eri mio amico, il mio migliore amico su una cazzo di nave pirata, Hornigold mi aveva avvisato che era meglio tenere tutti a distanza ma io con te non l'ho fatto >> la voce di Izzy tremava e ci mancava poco che le lacrime lasciassero i suoi occhi, non poteva credere alla freddezza che vedeva sul volto di Edward.
<< Sai ha detto la stessa cosa anche a me e non ha tutti i torti, meglio non avere amici. >>
Izzy aveva alzato e abbassato le braccia.
<< E allora Jack? >>
<< Puoi considerarlo un'eccezione o quello che ti pare, finché dura mi sta bene ma da ora in avanti io penso alla mia vita. >>
<< E tra noi? >>
<< Ma quale noi Izzy? Non c'è mai stato un noi, tu non lo hai mai...- >>
<< Smettila di dare solo la colpa a me! >>
<< E va bene! >> aveva urlato Edward aprendo le braccia << è colpa mia, io ho sbagliato e ti chiedo scusa >> si era avvicinato guardandolo dritto negli occhi, quelli di Izzy erano lucidi e tremavano, aveva le labbra strette in una linea sottile, Edward gli aveva messo una mano sul viso << scusa per averti ferito, usato e allontanato, scusami... >> aveva fatto un istante di silenzio << Edward. >>*
Izzy aveva riaperto gli occhi di scatto realizzando quello che gli aveva appena detto, lo aveva spinto via con rabbia.
<< Sei un folle! >>
<< Sai cosa? Non vedo l'ora che ti levi dal cazzo e te ne vai da questa cazzo di nave Edward. >>
Il più giovane aveva sorriso ma nel suo sguardo non c'era traccia di divertimento.
<< Presto Izzy. >>
Era incredibile pensava Edward mentre era steso sulla brandina come riuscissero a litigare e farsi del male ogni volta che aprivano bocca, si chiedeva se era colpa sua, se sbagliava qualcosa nel modo in cui tentava di approcciarsi e forse era davvero stato troppo duro con lui, ma si era scoperto incredibilmente ferito e geloso, e non riusciva proprio ad essere gentile perché desiderava qualcosa da Izzy, quella cosa che un uomo di mare non può nominare senza essere deriso, desiderava il suo amore e si sentiva immensamente stupido per questo era così arrabbiato, non passava giorno in cui si sentiva umiliato quando lo guardava con occhi troppo dolci, quando si ritrovava a sospirare o a desiderare che gli parlasse, non voleva ridursi a un ammasso di carne piagnucolante e debole, non per un ragazzo che non voleva le stesse cose.
Un giorno mentre era uscito dalla cucina e si stava dirigendo nella stanza per pulire le palle di cannone aveva visto Izzy essere spinto fuori dalla cabina di Hornigold e dall'espressione del ragazzo doveva essere successo qualcosa di brutto, Edward si era avvicinato e Izzy gli aveva rivolto una debole occhiata.
<< Tutto bene? >>
<< Lascia perdere >> aveva risposto Izzy allontanandosi, il giovane non voleva seguirlo ma poi dopo aver visto che Izzy si passava una mano sul viso in corrispondenza degli occhi aveva capito che stava piangendo e allora gli era andato dietro, si erano fermati in un punto della nave dove non c'era nessuno, Izzy aveva le mani strette al bordo di legno e le lacrime stavano cadendo copiose rigando quel viso sottile.
<< Che cosa è successo Izzy? >>
<< Non cercare di fare il carino con me dopo quello che mi hai detto, anzi perché non ridi e ti prendi gioco di me!? >>
<< Perché non voglio prendermi gioco di te e mi dispiace per...quello che ti ho detto. >>
Izzy si era voltato asciugandosi le ultime lacrime.
<< Chiudi quella cazzo di bocca, perché ti ostini tanto a fingere eh? >>
Il cuore di Edward batteva forte all'interno del suo petto.
<< Perché se ti dicessi la verità tu mi allontaneresti, e allora preferisco fingere che non mi importi niente, preferisco dirti cose orribili che non penso piuttosto che dirti quello che provo davvero. Perché Izzy se io ti dicessi che odio litigare con te, che vorrei passare l'intero giorno in tua compagnia, che quando me ne andrò l'unica persona che voglio con me sei tu e che da quanto ti ho visto la prima volta non sono più riuscito a dimenticarti e che mi sento un idiota melodrammatico in questo momento, se ti dicessi tutte queste cose tu mi odieresti. >>
Sentiva il battito del suo cuore persino nel cervello da quanto era agitato, deglutiva e non aveva la forza di alzare lo sguardo mentre Izzy era rimasto completamente spiazzato da quelle parole e soprattutto dal comportamento di Edward, sembrava così diverso dal ragazzo determinato che gli dava risposte taglienti, era come se fosse tornato un ragazzino indifeso e di fronte a questo non sapeva come reagire.
<< Ed...- >>
<< Izzy non devi rispondermi, anzi non devi dire niente...- >>
<< Edward...- >>
<< Davvero non ce n'è bisogno...- >>
<< Vuoi stare zitto! >> aveva alla fine sbottato ed Edward aveva alzato di scatto il viso.
<< Avvicinati >> aveva detto Izzy ma il più giovane sembrava incollato sul posto.
<< Devo ordinartelo? >>
Edward aveva alzato gli occhi al cielo e poi si era avvicinato.
<< Adesso con il tuo permesso posso fare una cosa che avrei voluto fare, anzi che stavo per fare quella notte ma tu sei scappato via non dandomene il tempo? >>
Le sopracciglia scure di Edward si erano sollevate in maniera interrogativa.
<< Sì >> aveva risposto con titubanza.
Izzy aveva sorriso, si era leccato le labbra per poi chinarsi a baciarlo posandogli una mano sul viso, Edward era rimasto rigido per un attimo ma poi aveva chiuso la distanza stringendogli le spalle e baciandolo con più foga, si erano stretti l'un l'altro esplorandosi con le mani, accarezzandosi le braccia e il petto mentre le loro bocche imparavano a conoscersi a vicenda, dopo essersi staccati Izzy aveva sorriso dolcemente.
<< Hai intenzione di correre via di nuovo? >>
Edward lo aveva colpito con una lieve spinta ma sorrideva e aveva anche le guance rosse per l'imbarazzo.
<< Se lo facessi? >>
<< Ti correrei dietro ma solo perché non mi va di passare altri anni a discutere senza parlare sul serio >> aveva risposto Izzy sorridendo.
<< Io non avevo capito che tu...- >>
<< Ed...la verità è che nessuno dei due è stato abbastanza chiaro. >>
<< Pensavo che stessi bene con Hornigold, che ti bastasse quello e poi vedi...il fatto è che io non voglio solo...lo so che è stupido per un pirata ma non voglio solo un rapporto fisico, non mi va di scopare e poi vederti andare via come se niente fosse. Se tu non vuoi quello che voglio io lo rispetto e prometto che non ti stuzzicherò più, potremmo essere solo amici ma volevo tu lo sapessi. >>
Izzy era rimasto in silenzio ponderando le cose da dire.
<< Con il capitano è finita e comunque anche se mi sembra impossibile tutt'ora se posso stare con te nemmeno io voglio un rapporto come quello che avevo con lui, non aspettarti stupide serenate o bigliettini sdolcinati però >> aveva detto ridacchiando e anche Edward aveva riso.
<< Davvero lo vuoi anche tu? >>
<< Non ti avrei regalato questa altrimenti >> aveva risposto Izzy accarezzandogli il petto in corrispondenza della collana.
<< Allora è...deciso? Noi due siamo... >> si sentiva così insicuro e stupido.
<< Vuoi che ti faccia un disegnino Teach? >> lo aveva preso in giro bonariamente.
<< Comunque la mia risposta è si >> aveva detto Izzy.
<< Allora io posso...posso darti un bacio perché muoio dalla voglia di farlo e oddio cosa sto dicendo. >>
<< Vieni qui ragazzino >> Izzy lo aveva tirato per le braccia e lo aveva baciato prima dolcemente e poi in modo più intenso e vorace, avevano tanto tempo da recuperare e non volevano perdere nemmeno un altro secondo.
Senza nemmeno il bisogno di dirlo il loro rapporto era migliorato, erano tornati ad essere un'ottima squadra con l'aggiunta di tanto in tanto di un terzo componente, Izzy aveva smesso di odiare Calico anche se non gli stava comunque particolarmente simpatico, ma aveva deciso di tollerarlo visto che ad Edward sembrava andare a genio e poi era arrivato anche un altro grande momento.
<< Dici che Hornigold ci lascerà andare? >>
<< Sì, lui supporta sempre i nuovi pirati >> aveva detto Izzy, così erano andati a dire al loro capo che loro avrebbero lasciato la nave per proseguire le loro avventure per conto proprio, come previsto Hornigold era stato ben contento di dargli la sua benedizione e li aveva fatti scendere al primo porto, i due ragazzi avevano rubato una nave ed erano partiti alla ricerca di nuove emozioni, la loro destinazione era la repubblica dei pirati dove avrebbero reclutato una ciurma.
<< Hai poi deciso il tuo nome da pirata? >>
Edward aveva sorriso incrociando le braccia.
<< Barbanera, sarà questo il mio nome. >>
Izzy aveva sorriso guardandolo con ammirazione e dolcezza.
<< Barbanera eh? Mi piace >> aveva detto, poi aveva alzato lo sguardo sulla loro bandiera con il teschio lancia e ampolla che sventolava alta nel cielo, la loro avventura era appena iniziata e Izzy si era sentito l'uomo più fortunato del mondo ad aver potuto assistere alla nascita di quello che sarebbe stato il più grande pirata della storia.
<< Sai Ed un capitano ha bisogno di un primo ufficiale. >>
<< Hai ragione...serve qualcuno che sia leale, onesto, che metta il bene della nave e del capitano prima di tutto il resto, mmm sarà difficile trovare qualcuno così >> Izzy lo aveva guardato sbattendo le palpebre ed Edward era scoppiato a ridere così Izzy lo aveva rincorso per tutta la nave, ridevano e quando finalmente lo aveva raggiunto aveva iniziato a fargli il solletico.
<< E va bene va bene, sarai tu il primo ufficiale ma questi non sono modi professionali, è più un estorsione. >>
<< Vuoi dire un ricatto >> aveva puntualizzato Izzy.
<< Pignolo >> aveva brontolato Edward alzando gli occhi al cielo.
<< Caprone >> aveva ribattuto Izzy.
<< Na-net-to >> come sempre Edward aveva l'arma vincente e Izzy aveva ripreso a rincorrerlo, era l'inizio per loro e sicuramente avrebbero avuto una bella vita solcando quei mari ancora inesplorati, la storia era ancora tutta da scrivere ma come sempre accade si deve partire con il primo passo e loro lo avevano fatto insieme.


Fine



P.s: *Questa scena è presa da Master of Sex.
   
 
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