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Autore: susiguci    27/07/2022    0 recensioni
ll MERTHUR ll CIRCUS ll INIZIO SEC. XX ll CRACK PAIRING ll
Dal primo capitolo:
["Piacere, io sono Arthur!" si sporse allungando la mano verso il ragazzo.
"Merlin!" disse il più giovane, allungandosi a sua volta e stringendogli la mano con poca forza.
"Dai, non fare quella faccia. Non è poi così terribile qui! Almeno avrai qualcosa da mettere nello stomaco tutti i giorni!"]
Dal terzo capitolo:
[Il pubblico applaudiva e mentre il biondo aiutava Merlin a scendere, il ragazzo si fece prendere in braccio e gli schioccò un bacio sulla bocca. Il pubblico rideva e urlava. Arthur era rimasto a occhi e bocca spalancati...]
Dal quarto capitolo:
[Arthur si inginocchiò e si apprestò a slacciare la cintura dell'altro...
...Arthur chiuse gli occhi. Non sopportava di vedere quel che stava per fare...]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Gwen, I Cavalieri della Tavola Rotonda, Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Malice










 

La mattina dopo Merlin si alzò molto presto. 

'Ovvio' pensò 'sono andato a letto con le galline'* 

In più non aveva cenato e aveva i crampi allo stomaco dalla fame.

 

Tutto per non dover affrontare Arthur. Aveva visto i suoi occhi sbarrati dopo che lui l'aveva baciato per così dire 'a tradimento'! Era sicuro che non sarebbe finita lì. Merlin aveva più volte insistito con Alined, per poter avvertire Arthur prima del loro numero, ma il capo si era mostrato irremovibile. 

 

Ma forse era tutto nella sua testa. Arthur doveva essere abituato a quel genere di cose. Non stava lì già da un anno? Forse stava ingigantendo la cosa. Magari  Arthur non ne avrebbe nemmeno parlato e dopo lo stupore iniziale, probabilmente non ci pensava neanche più.

 

Non credeva che Arthur sarebbe arrivato a colpirlo, ma non ne era neanche sicuro. La veritá è che si sentiva molto a disagio all'idea di trovarselo di fronte, e non avrebbe voluto fare una figura meschina di fronte a tutti, magari balbettando qualcosa o peggio, scappando, suscitando l'ilarità generale.



 

Gwen era seduta su uno sgabello ed era intenta a cucire.

"Cosa fai?"

"Ho parecchi costumi da rammendare e qui fuori la temperatura è molto piacevole, mentre dopo farà troppo caldo. E tu come stai? Sei ancora eccitato dal successo di ieri sera?"

"Credo di sí. Non avevo mai provato tante emozioni tutte insieme: paura, eccitazione, gioia…è stato tutto così strano!"

"La prima volta è sempre così, se va tutto bene e direi che a te è andata magnificamente. Ora dovrai rifarlo talmente tante volte che ti abituerai."

"Dovrò rifarlo ancora?" disse Merlin un po' sgomento.

"Beh, esibizione di successo, non si cambia. Almeno questo è quel che in genere dice Alined."

 

"Non ci avevo pensato. Credevo che ogni volta cambiasse. Se non del tutto, almeno in parte."

"Sei preoccupato per qualcosa?"

"No, però ho avuto qualche difficoltà a causa dell'ingombro del costume. E credo anche Arthur."

"Non so chi l'abbia cucito ma secondo me le curve sono troppo esagerate. Se vuoi posso provare a ridurle un po'. Si tratta solo di tagliare un po' di gommapiuma qua e lá…"

"Non so…è stato Alined a farlo…"

"Se vuoi posso parlargliene io…"

"Mi faresti davvero un grande piacere."

"Se hai fame, c'è rimasta dell'uva e anche del pane di ieri sera."

"Dio, sì!"



 

Alined si fece vedere poco dopo e parlò ai presenti con un moto di orgoglio:

"Siamo fortunati. Avevo lasciato dei biglietti da vendere alla locanda dove abbiamo cenato, in cambio della promessa di consumare da loro tutti i nostri pasti finché fossimo rimasti in zona. Ieri sera li hanno veduti tutti. È la prima volta che mi accorgo davvero che la guerra è finita: in questo paese, la gente esce la sera! Tra non molto potremo ricominciare con gli spettacoli serali e credo sia un'ottima notizia.

Probabilmente c'è stato un passaparola  da parte di chi ha visto lo spettacolo. Per cui si oggi si replica. Come premio, vi allenerete un po', ma per il resto avrete la giornata libera."



 

Una volta che  il direttore si fu allontanato Merlin disse a Gwen: "Io e Alined abbiamo lavorato sodo per questo nuovo spettacolo dei clown. Ma abbiamo sottovalutato molte cose."

"Per esempio?"

"Gli stivaletti! Primo, mi fanno un male cane. Sono stretti e i lacci sono un inferno. Secondo, devo aver distrutto le spalle del povero Arthur con i tacchetti!"

"Beh, mi sembra giusto che ti preoccupi di lui…siete innamorati!" e la ragazza si mise a ridere di gusto.

"Vedi? Ecco perché ho detto ad Alined che non volevo farlo!"

"Cosa? No, Merlin. É stato il momento migliore dello spettacolo!"

"Perché due uomini si sono baciati?"

"Io credo che la maggioranza ti percepisse come donna. Eri molto convincente!"

"Non sono sicuro che questo mi faccia piacere. Ho detto al capo che avrei voluto indossare le calze a righe, come quelle che usi anche tu, ma è stato irremovibile. Ho i polpacci piuttosto sottili ma pieni di peli neri e questo può fare venire il dubbio che io sia un uomo!"

"Forse Alined vuole che a una parte del pubblico rimanga questo dubbio. Se ci pensi, è geniale!"

"Geniale? Non vorrei fosse pericoloso e che qualcuno andasse a denunciare l'accaduto."

"Secondo me ti preoccupi troppo. Non mettono certo in prigione due attori per un bacetto che fa parte del loro copione. Dovresti parlarne anche con Arthur, secondo me."

"Arthur? Vuoi scherzare? C'è rimasto malissimo, gliel'ho letto in faccia. Appena finito il numero sono scappato. Temevo mi avrebbe preso a sberloni."

"Ma se si è messo a ridere!"

"Si, ma dal nervoso!"

"Quindi è per quello che non ti sei fatto vedere a cena?"

"Direi!"

"Ma oggi dovrete rifare gli esercizi e … durante lo spettacolo …non solo quelli!"

"E adesso?" Merlin si sentiva afflitto e avrebbe tanto voluto smaterializzarsi.

"Hai un'unica scelta. Affrontare Arthur e dirgli chiaramente cosa pensi, proprio come hai fatto con me. Sa essere più comprensivo di quel che sembra: vedrai!"

 

Merlin non sapeva più cosa pensare ma forse ciò che Gwen gli aveva suggerito non era poi un'idea così strampalata.

 

"Mi aiuterai con le scarpe?"

"Lascia fare a me!"


 

Dopo colazione, Merlin sarebbe stato pronto per gli esercizi o per affrontare Arthur, ma il bel biondo tardava. Strano che il loro capo non l'avesse ancora tirato giù dal suo carro.

Gwaine gli disse con tono strano: "Se aspetti Arthur credo tarderà. Quando va da Alined la sera, il capo gli permette di dormire fino a tardi il giorno dopo…”

“Strano, però! A me non ha mai concesso questo privilegio…”

“Si vede che tu non fai per lui ciò che fa Arthur…” sorrise sornione il giocoliere.

“Gwaine!” lo riprese Gwen duramente, poi si rivolse a Merlin più dolcemente: “In un certo senso, Gwaine ha ragione. Voi avete preparato la scenetta, cucito i costumi, svuotato decine di uova…”

“Ecco perché abbiamo mangiato quintali di frittata per tutta la settimana” rise Gwaine.

“Mentre Arthur viene impiegato da Alined per lavori pesanti, lavori di forza.” concluse la ragazza.

“Non è che ci voglia poi tutta questa forza …” aggiunse Gwaine sorridendo malizioso.

“Eppure tu ti sei rifiutato, quando venisti qui. Sei forse pentito? Potresti chiedere ad Alined di prendere il posto di Arthur, così ogni tanto potresti dormire al mattino fino a tardi…” ribatté con fervore Gwen.

“No, no. Non ci penso proprio. Piuttosto mi sveglio alle cinque di mattina per tutta la vita! E comunque io … non sono bello come Arthur… non é vero, Gwen?”

 

“Ma cosa centra il fatto che Arthur sia più o meno bello di te?” chiese Merlin frastornato dal colloquio degli altri due, capendoci sempre di meno.

“C'entra, perché Alined ha un raffinato gusto estetico e se può si circonda di cose belle e di belle persone!” disse Gwaine.

“Sarà per compensare la sfortuna di essere così … poco esteticamente attraente!” concluse Merlin.

 

Gwaine e persino Gwen si misero a ridacchiare. 

Merlin continuò: “E poi non credo sia questo il motivo. Arthur è bello, ma anche tu lo sei…”

“Ti dispiacerebbe ripeterlo a voce più alta, in modo che chi c’è qui attorno possa sentirti bene?” chiese il ragazzo ravviandosi il lungo ciuffo con una mano.

 

“Oh!” si fece uscire Merlin.

 

C’erano solo loro tre e Merlin capì solo in quel momento che Gwaine stava stuzzicando la ragazza, anche se lei, almeno in apparenza, sembrava non ne volesse proprio sapere. 

Chissà come una ragazza carina e in gamba come lei, riusciva a cavarsela con tutti quei ragazzi a portata di mano. Forse le interessava qualcuno, si chiese Merlin.

 

“Ti prego Gwaine, non adesso! E comunque, Merlin, anche tu hai avuto dei vantaggi non da poco da Alined” aggiunse la donna. “Non ti ha mai fatto fare lavori pesanti, anzi finora non hai fatto nessun lavoro, se si esclude quello per la scena dei clown!”

“Me ne sono accorto e ho cercato di dare una mano quando ho potuto, ma in effetti non sono mai stato molto assieme voi…”

“Avrai modo di ripagarci! Appena al capo passa la fregola per te!” rise Gwaine.

“Sei sempre molto garbato! Davvero un gentiluomo!” lo fulminò la ragazza.

“Non si è mai abbastanza volgari quando si parla di Alined!”

 

Merlin ci rimase quasi male e si allontanò con una scusa. Non capiva le parole così dure di Gwaine verso il loro datore di lavoro. Alined era sicuramente un uomo autoritario, ma l’aveva trattato con rispetto e l'aveva incoraggiato più di una volta. L’aveva considerato e fatto sentire importante e gli aveva dato fiducia, forse come non era più successo da tanti anni, ormai. Forse solo sua madre l’aveva sostenuto e valorizzato più di quell’uomo. 

 

Il capo fu di parola. Siccome il circo era già montato e gli esercizi a un buon livello, li lasciò stare, facendosi vedere solo a pranzo. 

 

Arthur non si presentò nemmeno per mangiare e questo a Merlin scocciò parecchio. Non vedeva l’ora di sistemare la faccenda “bacio e affini” che gli pesava concretamente sullo stomaco.

 

Alined, una volta finito di mangiare disse rivolto ai presenti: “Avrete notato che non ho avuto rivalse nei confronti di Merlin, anche se ha disatteso le mie aspettative!”

A Merlin prese un colpo. In cosa lo aveva deluso?

“Parlate della colonna a quattro?” disse Percival, stranamente, visto che interveniva di rado.

“Certo!”

“Spero non vogliate che provino a farla stasera!” aggiunse Lancelot con circospezione.

“No! Merlin ha fatto bene così, se non se la sentiva. Ho fiducia in lui.”

Merlin sospirò di sollievo.

“Ovviamente il fatto che abbia voluto provare e sia riuscito a fare la presa con una mano sola a testa in giù ha affievolito di molto la mia amarezza. Dovete fidarvi di me quando vi dico che l’adrenalina e l’eccitazione salgono moltissimo durante lo spettacolo e questo vi dà la possibilità di superare i vostri limiti. Merlin, almeno in parte, ve l’ha dimostrato. Ed era il suo primo spettacolo.”

 

Merlin non era contento. Prima quelle cose dette su Alined, poi Arthur che era sparito, e ora l’intransigenza di Alined anche se velata di belle parole. Doveva immaginarlo. Le cose buone non duravano mai molto, nella sua vita.

 

Nel pomeriggio il caldo afoso aveva costretto tutti all’ombra degli alberi o dentro ai carri, per riposare.

Merlin si era spostato e sdraiato all’ombra vicino al fiume, quasi a pelo dell'acqua, che portava un minimo di refrigerio.

 

Sentì uno sciacquìo vicino. Aprì gli occhi e vide sopra di lui, una testa bagnata piena di capelli a coprire il viso.

“La mia dama!”

‘Ohi, ohi! Mi sa ci siamo!’ pensò Merlin.

 

Arthur immerse la testa per tirare indietro i capelli. Merlin rimase per un attimo incantato. Decisamente Arthur era un uomo bellissimo in qualunque modo ti si presentasse. 

"Perché non ti bagni anche tu? Quest'acqua è fantastica!"

"Grazie, ma non mi va di fare il bagno."

"Peccato! Avrei avuto bisogno di parlare con te, ma non ho intenzione di perdermi questo bagno."

Arthur fece qualche passo allontanandosi.

"Tu indossi il costume. Io non ce l'ho!" gli urlò dietro Merlin.

"Ci siamo solo noi qui. Puoi spogliarti!"

 

Per tutta risposta, Merlin cavò le scarpe ed entrò in acqua completamente vestito.

"Ma cosa fai?" lo guardò Arthur sorpreso.

"Va bene anche così! Se vuoi saperlo, anch'io volevo parlarti."

"E di cosa?"

"Se vuoi darmi un pugno, puoi farlo ora!"

Arthur fece un piccolo sorriso storto.

"Ti dirò, ieri sera ero sul punto di dartelo ma poi ho pensato che non ne valesse la pena!"

"Avrei voluto avvisarti, ma lui me l'ha impedito … Alined è un terribile testardo."

"A chi lo dici!"

 

Merlin alzò il tono della voce, inalberandosi.

"E non è giusto! Non mi piace affatto che tu venga qui a dire -la mia dama!- E gli altri non mi hanno dato tregua. Pensa che Gwen è stata la piú discreta e ci ha definito 'innamorati'!"

Arthur si mise a ridere: "A me ha detto che eravamo…deliziosi!" poi domandò secco: "Ti piace Gwen?"

Merlin rimase sinceramente stupito e confuso.

"Ma cosa ti viene in mente? No, non mi piace… anche se non mi dispiace. Certamente il bacio avrei preferito darlo a lei!"

Arthur fece una faccia offesa. "E io che credevo di piacerti, visto la passione che ci hai messo!"

"Ma quale passione! Era un bacio a stampo. Ho dovuto premere un po' solo perché il capo voleva che imprimessi sulla tua bocca la forma del cuore che avevo fatto con il trucco sulle mie labbra."

 

"Detta così risulta quasi romantica!"

Merlin allargò le braccia sconfitto.

"Non dire certe cose! Stasera mi darò cosí tanto rossetto che mi basterà sfiorarti per passartelo!"

Arthur aggrottò le sopracciglia.

"Ti rendi conto che è da malati il fatto che voi abbiate pensato a tutta questa sorta di dettagli! Poi che significa 'stasera'?"

"Non l'hai saputo? Stasera ci sarà il bis! E comunque io non volevo baciare te, più di quanto tu non volessi essere baciato da me, credici!"

"Lavati bene i denti, allora!"

"Come osi? Io li lavo sempre."

"Una cosa positiva c'è però…" disse Arthur sorridendo.

"Con il costume ti trovo decisamente più appetibile. Anche se sei un po' troppo formosa per i miei gusti."

Merlin era così sconvolto da non riuscire a ribattere.

"Ti prego però di cambiare le scarpe. Ho le spalle coperte di lividi blu!"









 







*Andare a letto con le galline = andare a dormire molto presto, come fanno appunto le galline.


Ciao, un altro capitolo di passaggio. Mi serve per fare conoscere meglio i personaggi. Rileggendolo ho notato che é un capitolo ricco di malizia. Gwaine sta sempre lì, vicino al bordo, parlando di Alined: dice e non dice. Merlin non riesce a capire perché nella sua testa non può assolutamente immaginarsi una cosa del genere. Finalmente verso fine capitolo Merlin e Arthur riescono a beccarsi. Arthur potrebbe annientare l'altro in due e due quattro e invece dà il via un rincorrersi di battutine un po' cattive e si diverte molto a far impazzire Merlin. Nel prossimo capitolo capiteranno diverse cose…

Un grande abbraccio!

 
   
 
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