Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: tbhhczerwony    28/07/2022    0 recensioni
[1/3 Arcs | OC-centered | ship varie, shonen battles!]
dal diciassettesimo capitolo:
Il principe dai capelli rosa sembrava aver notato la leggera tensione tra il gruppo, ciò non sembrava interessare al padre a fianco a lui che continuava a mangiare, chiacchierando con Krystal. A quanto pare era lei il soggetto delle preoccupazioni di Saleh. Dopotutto era comunque amica di sua madre. La fata della natura sentì una vibrazione venire dal suo telefono. Pensava fosse Atan ma, in realtà c’era qualcosa di mai visto nell’app delle note.
Il pianeta Zeldris e il suo Tempio della Vita sono presi di mira da Xanard, un misterioso ragazzo con i poteri di ghiaccio che Jandor e i suoi amici del Winx GX Club dovranno affrontare. Che segreto si cela dietro il puzzle del tempio, e perché Xanard vuole prendere possesso della Fiamma del Drago?
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Icy, Nuovo personaggio, Winx
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Jigentō'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
e rieccoci qua con il terzo capitolo! da qui in poi, inizierò piano piano a mettere i disegni dei miei oc invece delle icon randomiche che c'erano prima. infatti, siccome il protagonista titolare del capitolo è lui, il ragazzo nell'icon è aimon! figlio di aisha, e quindi principe ereditario di andros. ieri ho anche postato dei concept/reference con tre delle winx adulte su tumblr (cliccate se siete curiosi sdjsddsk) nonostante il burnout e lo stress della vita reale sono fiero di esserci riuscito, vorrei fare anche le altre winx compresa roxy, e anche le trix! nel mio tumblr troverete anche altri disegni dedicati a loro (sotto l'hashtag #winx per vederli meglio, filtrati). spero che questo capitolo vi piaccia e buona lettura!!
 
 



La nuova vita di Aimon


 

Quella sera Atan stava ancora pensando a ciò che era successo nel bosco vicino alla Palude di Melmamora. Quel temporale bizzarro, il terremoto e poi quello strano ragazzo apparso dal nulla. Nonostante tutto, quel ragazzo sembrava familiare. Pensò successivamente alle parole di Aimon…

Non ho mai visto un cielo così oscuro, da quando mia madre mi aveva parlato di Torrenuvola

Aisha era amica con le sue madri, giusto? Atan abbassò lo sguardo per poggiare la penna in mezzo al libro che stava leggendo, alzandosi dalla sedia davanti alla sua scrivania. Quando uscì da camera sua, avanzò notando Musa e Tecna in sala da pranzo ridendo e scherzando insieme.

«Madre, Mama…?»

Le donne si voltarono istintivamente verso di lui insieme.

«Oh, tesoro» lo chiamò Musa, «Hai chiuso la porta della tua stanza per tanto tempo e pensavo non uscissi più»

Atan si grattò la testa in imbarazzo, «Scusa, stavo pensando a quello che era successo oggi» ammise, «Vi ricordate di Aisha, vero? La Regina di Andros, era vostra amica quando frequentavate Alfea insieme, giusto?»

«Certo che ci ricordiamo di lei» rispose Tecna.

«Ho incontrato suo figlio oggi, quando Jandor e io ci siamo persi—c’era anche il figlio di Flora»

Atan smise di parlare vedendo la reazione scioccata delle madri dopo l’ultima frase. Le guardò confuso, inarcando un sopracciglio.

«Il figlio di Flora?» domandò Musa, voltandosi verso sua moglie, «Ma… non aveva una figlia, l’ultima volta?»

Tecna sbatté le palpebre incredula, «Forse ha avuto un altro figlio, non la vediamo da quasi dodici anni, dopotutto»

Atan scosse la testa, mettendo le mani avanti, «Okay, ehm—» atttirò l’attenzione delle due, «Come stavo dicendo, ho incontrato Aimon e mi ha detto di non aver visto un cielo così buio da quando Aisha gli aveva parlato di Torrenuvola»

«In effetti era simile…» disse la scienziata.

«Pensi che sia opera delle Trix?» chiese Musa.

«Potrebbe essere, ma sono inattive da più di dieci anni» mormorò Tecna, «Forse c’è qualcun altro dietro…»

Atan alternò lo sguardo tra loro, «Mi dispiace di aver iniziato questo discorso, ero solo curioso, ma grazie comunque» disse, «Buonanotte»

Musa e Tecna lo guardarono tornare nella sua stanza, ricambiando la buonanotte. Anche se le possibilità sembravano essere basse, le Trix avrebbero potuto essere nuovamente attive.

Ma comunque, non erano sicure.


 

***


 

Aisha ed Aimon non parlarono di ciò che successe il giorno prima. La regina non sapeva cosa pensare, mentre il principe andava avanti con il suo allenamento specializzato per le frecce di Morphix con il suo arco. I bersagli erano vuoti, ma con evidenti buchi e fossi che dimostravano il suo talento.

Dopo che il principe colpì l’ultimo bersaglio, lasciò cadere l’arco per terra con fare stanco, ansimando leggermente quando si lasciò cadere anche lui stesso. Incrociò le gambe, prendendo una bottiglia di acqua fresca da bere.

«Aimon!»

Una voce familiare lo chiamò, e quando Aimon si voltò, notò Jandor che si avvicinava. Aimon si alzò da terra, con la bottiglia ancora in mano.

«Ehi, che ci fai qui?»

«Volevo solamente farti visita» Jandor si guardò intorno, «Wow… il castello è così diverso dalle foto che ho visto»

«Mia madre ha fatto un ottimo lavoro nel rinnovarlo» Aimon diede uno sguardo al castello, per abbassare lo sguardo successivamente, «Certo, lei stessa non può dire lo stesso per il resto…»

Jandor lo guardò perplesso da dietro, Aimon sorrise e si voltò verso di lui, «Scusa, non parliamo di questo. Ti dispiace se ti invito dentro casa?»

Il ragazzo dai capelli rossi scosse la testa con un sorriso, «No, no! Ti seguo»

Il principe lasciò la bottiglia per terra vicino all’arco e guidò il suo amico dentro il castello, portandolo nella sua stanza. Era grande, con un grosso letto al centro della stanza e due armadi. Le finestre aperte diedero entrambi la vista del campo di battaglia e il grande, caratteristico mare del pianeta.

«È stupenda!» complimentò Jandor.

Aimon ridacchiò, «Mi piacerebbe vedere anche il tuo regno, un giorno»

«Ti inviterò di sicuro! O puoi venire anche senza invito come ho fatto io»

I due ragazzi risero insieme e si fermarono non appena sentirono qualcuno bussare alla porta.

«Chi è?» domandò Aimon.

La porta si aprì, rivelando Aisha davanti a loro. Il principe accennò un inchino, seguito da Jandor.

«Buongiorno, Madre» salutò, «So che può sembrare improvviso, ma un mio amico ha voluto farmi visita oggi»

Jandor sorrise, «Sono Jandor! È un onore incontrarla, Sua Altezza»

Aisha annuì, ricambiando il sorriso, «Sono contenta che tu stia facendo amicizia a scuola, Aimon»

«Oh, no,» rispose suo figlio, «Non è un compagno di classe. Lui frequenta un’altra scuola, quella accanto alla mia»

«Ah, capisco. Ancora meglio, allora»

Aisha assottigliò appena lo sguardo. Anche se era sicura di averlo incontrato solo quel giorno, era sicura che il volto del ragazzo fosse familiare.

«Non dovresti allenarti con il Morphix, tesoro?» domandò lei.

Aimon s’inchinò, «Certamente, Madre. Jandor può restare a guardare?»

Aisha alternò lo sguardo tra i due, «Perché no?» rispose con un sorriso.


 

Si spostarono al campo di battaglia, dove Aimon ricominciò a fare pratica con l’arco e le frecce Morphix. Aisha e Jandor guardarono l’allenamento, sedendosi insieme sulla panchina. La regina gli offrì del tè con dolci locali del suo pianeta, e lui li mangiò con piacere assistendo all’allenamento dell’amico.

«Parlami di te, Jandor» Aisha lo invitò a parlare, Jandor si voltò verso di lei, ingoiando il boccone per prendere parola.

«Uhm… cosa potrei dire?» si guardò intorno confuso, «Beh, so che lei e mia madre eravate amiche»

Aisha sgranò appena gli occhi dalla sorpresa, non immaginava che la sua teoria fosse corretta.

«Bloom, vero?» sorrise, «Non ci vediamo da molti anni. Come sta? E tuo padre?»

«Molto bene» rispose lui, «Mi stanno allenando, mio padre mi sta insegnando a combattere con le spade… mia madre invece mi sta insegnando a gestire la Fiamma del Drago»

«Come immaginavo» la regina annuì, «Dove vivi?» chiese successivamente, «Stavo pensando di far trasferire Aimon vicino alla sua scuola. Viaggia sempre molto da Andros a Magix. Sono quasi trent’anniluce di distanza… è di sicuro più vicino di altri pianeti, ma lo stanca molto»

L’espressione di Jandor si illuminò, «Vivo vicino a Magix City! Potrebbe vivere con me e la mia famiglia»

Aimon origliò la loro conversazione e si distrasse un secondo, la freccia Morphix andò direttamente sul bersaglio senza che se ne accorgesse.

«Oh, stavo pensando ad un hotel…» mormorò Aisha, «Ma se lui e i tuoi genitori vogliono, potrebbe vivere con voi»

Il principe si avvicinò, lasciando cadere l’arco per terra, «Madre… siete sicura?»

«Mi dispiace che abbia dovuto scoprirlo così…» si scusò Jandor.

«Non preoccuparti, va tutto bene» gli disse Aimon, «Ma se andassi con lui… come potrei allenarmi? E quando potrei rivedervi di nuovo?»

Aisha sbatté appena le palpebre, «So che può essere difficile, ma tu puoi sempre allenarti con il padre di Jandor: è specializzato in spade, ma può sicuramente aiutarti con il tuo allenamento»

Il ragazzo abbassò lo sguardo, «Non è per questo…» mormorò, «Io non voglio assolutamente lasciarvi sola»

Gli occhi della regina si illuminarono, successivamente abbassò anche lei lo sguardo, alzandosi dalla panchina. Si avvicinò a lui, mettendogli le mani sulle spalle.

«Non devi preoccuparti, non sono sola» lo rassicurò, «E se vorrai, ti chiamerò ogni settimana per vedere quanto sei migliorato, d’accordo?»

Aimon restò in silenzio per qualche secondo, poi annuì, «Va bene»

Jandor non capiva perché Aimon fosse così triste al lasciarla—o almeno, lasciarla sola. Probabilmente c’era qualcosa che non sapeva.

«Jandor,» lo chiamò il principe, «Vorresti farmi da guida per la tua città?»

La sua voce lo riportò alla realtà, «Oh, sì!»


 

***


 

Saleh era rimasto a casa da solo per un po’ di ore. I suoi genitori stavano ancora lavorando ad Alfea e lui passò il tempo a prendersi cura delle piante e leggere libri riguardanti esse—molte erano di Palladium, visto che aveva lasciato dei libri fuori dagli scaffali, a differenza di Flora che aveva i suoi tutti perfettamente organizzati.

Il ragazzo versò dell’acqua dentro i vasi con attenzione; il suolo morbido diventò umido e assorbì velocemente l’acqua. Avvicinandosi a una delle piante più grandi, vide una foglia più scura delle altre. Non si ricordava se la pianta fosse del padre o della madre—e chi lo sa come avrebbero reagito.

Ma Saleh lo fece comunque. Strappò gentilmente la foglia, mettendosela in bocca. Non aveva bisogno di masticare molto, era morbida e la ingoiò facilmente. Il ragazzo lo fece spesso quando alcune foglie di certe piante cominciavano a morire, era un po’ nella sua natura da elfo.

Il suono della porta principale che si aprì lo fece sussultare e ritornò a sedersi sul divano, facendo finta di leggere un libro di botanica. Quando si aprì, Flora e Palladium entrarono chiudendo la porta dietro di loro.

«Ciao, tesoro!» lo salutò Flora.

«Mamma, papà!» Saleh si avvicinò ai due, abbracciandoli.

«Che stavi facendo?» chiese Palladium, prendendo entrambe la sua e la giacca di Flora per appenderle.

Saleh indicò il libro, scrollando le spalle, «Niente, studiavo botanica»

Flora ridacchiò e gli baciò la fronte, prima di dirigersi in cucina, «Sono contenta che tu stia meglio, dopo quel viaggio»

Palladium si avvicinò alle piante, notando che una foglia dalle piante di Flora mancava. Si voltò velocemente verso Saleh, che fece finta di nulla. Il padre si mise le mani sui fianchi e indicò la pianta facendo cenno con la testa, il mezz’elfo si arrese e annuì, mimando come se l’era precedentemente mangiata.

«Quindi, pensavo—» Flora tornò in salotto, vedendoli gesticolare per qualche secondo, finché non si fermarono e prestarono attenzione alla donna, «Che succede?»

«Oh, haha,» Palladium ridacchiò nervosamente, «Niente, cara. Che stavi dicendo?»

La fata assottigliò gli occhi pensierosa, successivamente sorrise ai due, «Sto per preparare la cena. Volete qualcosa in particolare?»

Padre e figlio sospirarono mentalmente di sollievo e le sorrisero.

«Mi va bene qualsiasi cosa, mamma» le disse Saleh.

«Anche per me»

Il sorriso di Flora si allargò leggermente, «Bene!»

Quando tornò in cucina, i due poterono sospirare di sollievo.

«Ci è mancato poco…»


 

***


 

In un paio di giorni, Aimon arrivò a Magix City e Jandor lo guidò nel paese in cui viveva. Non era troppo lontano dalla città, ed era abbastanza accogliente. Jandor gli fece un breve tour, non c’erano molti negozi a parte piccoli mercatini, ma ad Aimon piaceva. Quando poi andarono a casa del ragazzo dai capelli rossi, Brandon non sembrava essere in giro e, probabilmente, neanche Bloom.

«Oh, siamo stati fortunati!» Jandor ridacchiò, «Vieni con me, ti mostro la mia stanza»

Aimon annuì, guardandosi intorno, «Mi piace, sono sicuro che sarà perfetto per allenarsi»

«Non pensare solo ad allenarti!» gli disse Jandor, aprendo la porta di camera sua, «Siamo tutti insieme ora, come… una famiglia allargata? Si chiama così?» poi scosse la testa, sorridendo, «Devi anche riposarti»

«Anche Madre me lo ripete spesso» disse il principe, «Tiene molto al mio allenamento con il Morphix ma vuole anche che non mi stanchi troppo»

«E ha ragione!» gli rispose, facendolo entrare nella sua stanza, «Dormiremo insieme! Ho due letti, come puoi vedere»

Aimon annuì, «Hai organizzato bene la tua camera, non vedevi proprio l’ora che arrivassi, vero?»

Jandor si grattò la testa, le sue gote divennero appena rosse, «Mi piace ricevere amici a casa»

Il principe si lasciò scappare una risatina, «È comprensibile» si avvicinò poi al suo letto per appoggiare il bagaglio, «Ti ringrazio infinitamente per la tua ospitalità» e accennò un inchino.

«Di nulla!» il ragazzo dai capelli rossi gli sorrise, «I miei genitori dovrebbero tornare tra un po’, ma è ancora troppo presto per cenare. Possiamo mangiare qualcosa per riempirci un po’ lo stomaco»

«Per me va bene»

Jandor batté le mani, «Ah, ho un’idea! Atan vive qui vicino, perché non lo invitiamo?»

«Certamente. E Saleh?»

«Purtroppo lui vive su Linphea. Non penso che sia facile per lui raggiungerci qui…» sospirò, «Sarebbe stato divertente uscire tutti insieme, però»

«Avremo altre opportunità, forse dopo scuola. Possiamo videochiamarlo» suggerì Aimon.

«Buona idea! Andiamo»

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: tbhhczerwony