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Autore: LadyYuna94    02/08/2022    0 recensioni
"Ogni notte, da ventun anni oramai, faccio sempre il solito sogno, è così strano.
/.../ La scena è sempre la stessa: un prato, alba appena inoltrata, io che rincorro un bambino con una casacca arancio acceso e i capelli neri. /.../ Corre ad una velocità assurda, non riesco mai a stargli dietro, i suoi capelli sono così strani, come se stessero sparati in aria per qualche forza misteriosa. Non so come si chiama, non so, in generale chi è. Di solito si sogna ciò che nella maggior parte delle cose si conosce, soprattutto quando si ha tre anni, ma evidentemente non è il mio caso..."
Maya è la figlia adottiva dei Brief e lei e Bulma sono inseparabili. Tra chiacchiere tipicamente femminili, caffè e decisamente troppe sigarette, l'ultima estate prima della laurea un incontro inaspettato con i nuovi investitori della Capsule Corporation, che nascondono un segreto inconfessabile, cambierà per sempre le loro vite e anche il loro modo di percepire la realtà...
(E' LA PRIMA LONG SU DRAGON BALL DELLA MIA VITA, SCRITTA UNA DECINA D'ANNI FA E RIVISITATA, CHIEDO GIA' SCUSA PRIMA DI PUBBLICARE XDXD)
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Radish, Vegeta
Note: Lemon | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 13:

Negli ultimi giorni ho riflettuto spesso sul fatto che era tutto molto più facile fino a qualche anno fa, quando decidere dove andare in vacanza con i nostri cugini, Yamcha e Tenshinhan alla fine della sessione estiva era il nostro problema più grande. Tutto sommato, erano bei tempi. Non che adesso non lo siano, anzi, ma come si dice? Tanta fretta di crescere, per poi accorgersi che restare ragazzini e spensierati è la cosa più bella.
E, tanto per non farci mancare nulla, i nostri nuovi vicini hanno sconvolto tutti gli equilibri, aggiungendosi come ulteriore distrazione, quando la voglia di studiare già ha abbandonato me e mia sorella alla fine dell’ultimo esame e ora tirare avanti e destreggiarci tra scartoffie, preparazione della tesi e quant’altro sembra un’impresa titanica.
Con Radish le cose procedono abbastanza bene, anche se io ci vado con i piedi di piombo più del solito.
Abbiamo preso un innocente caffè insieme un paio di giorni fa, mentre ieri sera siamo stati a cena al ristorante indiano con Bulma e Vegeta, nessuna traccia di Goku e Chichi.
E a proposito di quest’ultimo, se anche ci incrociamo nei corridoi dell’azienda, o da qualche altra parte, a stento ci salutiamo.
"Non so per quale motivo mi stia evitando ancor più apertamente di prima..."
La discussione di qualche settimana fa avuta fuori dal locale, l’ultima volta in cui abbiamo veramente parlato è fuggita via dalla mia mente come non fosse mai esistita, eppure nei giorni seguenti mi sono sentita davvero uno schifo a riguardo, soprattutto per il modo brusco in cui mi sono staccata da lui.
"Avessi saputo che quella sarebbe stata probabilmente l’ultima volta in cui avrei sentito il suo tocco, avvertito il suo calore, così vicino a me, mi sarei comportata diversamente..."
L’unica spiegazione plausibile a questo gioco del silenzio cominciato da Goku e che mi ha permesso di restare sana di mente (si fa per dire) negli ultimi tempi è che lui ha scelto di mettere una distanza tra noi per farmi capire che non appoggia la mia frequentazione con suo fratello, ignorando altamente i suoi moniti a riguardo. In ogni caso, ogni volta che Goku mi è anche solo a qualche metro, sento il vuoto allo stomaco e una sensazione inspiegabilmente strana mi assale e più ci sto lontano, più sto peggio.
La parte irrazionale di me come sempre mi ha spinta a buttarmi in una situazione fatta di una serie di cose impasticciate, alle quali al momento cerco di non pensare con la scusa di gettarmi a capofitto nello studio, poiché ogni volta che sono con Radish, soprattutto dopo l’inaspettato quanto passionale bacio di quest’ultimo ieri sera, tutto ciò che vorrei è che ci fosse Goku con me e non suo fratello.
"E questa cosa è un bel casino..."
Cerco di convincermi del fatto che forse tra me e Radish non è ancora del tutto scattata la scintilla, o che quando mi ha affondato la lingua in gola non ho avvertito alcuna particolare emozione, ma è come se una parte di me avesse dato credito a ciò che Goku pensa di lui e di conseguenza, io non riesco a lasciarmi totalmente andare.
Certamente, come dice anche Bulma, ora siamo adulte e questo comporta anche darsi tempo in una conoscenza e che non è mica detto che bisogna sentire le farfalle nello stomaco ed essere totalmente fuori controllo solo alla presenza di colui che bramiamo.
La mia mente però, scartando tutte le possibili ipotesi, arriva sempre alla stessa ed unica conclusione.
Penso ancora, troppo, sempre a Goku e a tutte le scintille, le farfalle e i pianeti che collidono quando mi posa, anche solo per un attimo gli occhi addosso e forse per questo sto cercando di illudermi, sforzandomi di farmi piacere suo fratello a tutti i costi, come se dovessi dimostrare qualcosa a lui, o a qualcun altro, o peggio ancora, a me stessa.
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Giunti ormai ai primi e afosi giorni di luglio, inizia a prendere piede in me una leggera ansia riguardo la stesura della tesi.
"Sì, lo so, sono una secchiona di prima categoria..."  e mi sento tremendamente in colpa per aver tralasciato le ricerche per l’esame finale, con tutti i pensieri che hanno affollato la mia mente ultimamente.
Sono sempre stata una da “prima il dovere e poi il piacere” ed è pur vero che mancano cinque mesi abbondanti alla laurea, ma io e Bulma siamo ancora a zero spaccato e l’unico obbiettivo raggiunto nelle ultime settimane è stato fare a gara di shottini con C e James. Così per evitare di pensare troppo a tutte le dinamiche amorose che si stanno venendo a creare in questo periodo, stamattina ho detto stop alla procrastinazione e mi sono dedicata alle ricerche, in modo da tenere la mente impegnata su qualcosa di importante, cercando inoltre di ignorare i continui messaggi di Radish, facendo finta per un po’ che lui e Goku non esistano.
- Heilà, terra chiama Maya!- la voce argentina di Bulma mi desta.
Alzo gli occhi dal portatile e la guardo interrogativa. È rilassata sulla sua poltroncina gonfiabile in piscina, con gli occhiali da sole e un succo alla carota in una mano, che aiuta e attiva la vitamina C per l’abbronzatura, o almeno così sostiene di aver letto su una rivista scientifica, da allora non fa che abbuffarsi di cibi color arancio.
Bulma abbassa un po’ gli occhiali da sole e mi lancia uno sguardo accusatore.
- Sei incollata a quel computer da ore, si può sapere cosa stai facendo?- chiede stranita
- Ehm...sto cercando di capirci qualcosa di questi appunti, sai volevo iniziare a buttare giù qualcosa per la tesi- dico vaga, facendo roteare la matita tra le dita.
- Che cosa, scusa? Le mie orecchie hanno sentito bene?- chiede, togliendosi gli occhiali allibita.
- Cosa c’è di male?- ribatto in mia difesa, assolutamente poco preparata ad una sua ramanzina.
​- C’è di male che ci sono cinquanta gradi all’ombra, una piscina invitante, la tua famiglia qui riunita e tutto il tempo del mondo, tra un paio di mesi, per scrivere la tua preziosa tesi- sottolinea volutamente le ultime parole.
- Lo so, ma...- cerco di ribattere, ma lei mi interrompe ancora.
- Niente ma. Adesso ti togli i pantaloncini, la smetti di fare la sauna su quel lettino, entri qui dentro e ci spieghi cos’è o chi vuoi evitare, tentando la via di fuga nello studio. Sappi che con me non attacca- conclude Bulma sorridente, sapendo di averla avuta vinta. Del resto, chi meglio di lei mi conosce.
- Perché dovrei voler evitare qualcuno?- chiedo innocentemente, sapendo di star facendo esattamente quello, tenendo il cellulare a faccia in giù sulla sdraio.
- Eppure pensavo che dopo il bacio con Radish ti sentissi meglio, più appagata...- ricomincia mia sorella, per poi fare un sorso dalla sua bevanda. James molla per un attimo il suo Instagram, mentre C si gira a guardarmi sorpresa.
- Momento, momento, momento! Hai baciato Radish e non ci hai detto niente?! È oltraggioso tutto questo!- commenta James stridulo, facendo la parte dell’offeso.
- Ma come veniamo qui ogni estate con l’intenzione di caricarci di pettegolezzi e non ci racconti i migliori? Cattiva, Maya!- mi redarguisce la bionda con un sorrisetto sghembo.
James si alza e viene verso di me, strappandomi malamente il computer dalle mani e poggiandolo sul lato.
- Allora? Com’è stato? Romantico? Dolce? Violento? Passionale? Dicci, dicci!- mi incita, al massimo della curiosità.
- Non c’è… molto da dire, in realtà…- comincio imbarazzata
- Ma se stavate per mangiarvi!- interviene Bulma, beccandosi una mia occhiataccia torva.
- Ma vuoi stare zitta?! Che fai, adesso spii?- chiedo allarmata
- Ci siamo persi uno spettacolo piccante, a quanto pare- commenta James, voltandosi verso sua sorella che da un cenno d’assenso.
E mentre loro ridacchiano, io ripenso alla scena della sera precedente. Bulma deve aver bevuto un po’ troppo vino mi sa, o io che ero la diretta interessata non ho notato nulla del genere.
"Tutto fuorché passione è stato quel bacio..."
Entro in piscina lentamente, altrimenti tra il terzo grado e il caldo mi verrà un gran mal di testa a breve.
- Ragazzi, ad essere onesta...- comincio, guardando l’acqua cristallina della piscina e muovendo le mani, come a spostare qualcosa di invisibile.
- Non è che abbia provato poi chissà che- confesso, catturando l’attenzione di tutti i presenti
- Non fraintendetemi, lui è molto bello, simpatico, ma non lo so, è come se volesse possedermi per qualche motivo a me non chiaro- ammetto, sentendomi un pochino fuori posto a parlare di quelle sensazioni che avverto in presenza di Radish.
- Definisci “possedermi” ti prego- chiede James con fare sensuale e non posso fare a meno di sorridere alle sue solite battute a doppio senso.
- Ovviamente intendo fisicamente, mentalmente, ma anche spiritualmente. Insomma, non riesco a spiegarlo- dico in tono frustrato.
"Ultimamente mi sembra che le parole mi sfuggano per descrivere più di una cosa..."
- E per te è una cosa brutta? In genere succede quando qualcuno ti piace tanto- osserva C ovvia
- Certo, ma per quanti sforzi faccia ancora non riesco a fidarmi completamente di lui- decido di aprirmi completamente, mentre Bulma è stranamente in silenzio ad ascoltare e non è da lei.
- Secondo me le ragioni possono essere diverse- esordisce James uscendo dalla piscina. Afferra un telone e poi inizia a frizionarsi i i capelli, lasciando il pensiero sospeso per qualche secondo.
- Primo: è da tanto che non esci con qualcuno che ti piace e, quindi, potresti sentirti non imbarazzo, ma impacciata per certi aspetti- mi dice, con fare da uomo vissuto, ma intanto ha catturato l’attenzione di noialtre.
- O, secondo e cosa molto più probabile, pensi ancora che con Goku le cose possano cambiare, perché inutile negarlo, lui ti ha presa dal primo secondo, come una sorta di colpo di fulmine- conclude, facendomi sospirare pesantemente.
- Oppure...- interviene nuovamente mia sorella interrompendo il moro
- Stai iniziando a convincerti di ciò che Goku pensa di Radish, come se una parte di te volesse credere a ciò che lui ti dice sul suo conto-
Sospiro ancora una volta, incapace di difendermi.
"Hanno perfettamente ragione, ma devo pur dire qualcosa..."
- Davvero non lo so- mormoro affranta
- So solo che al momento mi sento parecchio confusa e ho bisogno di un po’ di tempo per schiarirmi le idee. Per adesso mi piace stare con Radish, non cerco di avere pretese e lui neanche, quindi vivo il momento, ve l’ho detto- faccio notare.
- Ovviamente e… cerca di fare la brava- si raccomanda C con una punta di ironia.
- Anzi, non fare la brava, in questo caso- riprende James.
- Siamo alle solite- commento, alzando gli occhi al cielo
Poi la conversazione si sposta sul fronte Bulma-Vegeta.
- E tu, cara la nostra Bulma? Non hai nulla da raccontarci?- dice James inchidandola con lo sguardo.
Lei se ne sta in silenzio come se quella domanda non la toccasse minimamente, il solo rumore udibile è quello della cannuccia che cerca di succhiare via le ultime gocce di succo di frutta.
- Dai, ti prego, mi piace ascoltare le storie pornografiche- la sprona su di giri James.
- Ci fosse qualcosa di pornografico, sarei ben lieta di condividerlo- comincia Bulma, ridacchiando brevemente
- Ma Vegeta si fa desiderare e, al momento, sembra che stia corteggiando io lui e non viceversa- ammette
- Sapevamo già che sarebbe andata così, si sta rivelando una sfida tosta- osserva C aggrottando le sopracciglia
- Già, ma niente che la divina Bulma non possa conquistare- risponde mostrando i muscoli, per poi tornare di colpo seria.
- Come ho detto anche a Maya, Vegeta mi prende tantissimo e voglio giocarmi tutte le carte possibili prima di gettare la spugna, c’è da lavorare, perché ha davvero un caratteraccio- conferma facendo una smorfia
- Tu non sei di certo una santa, questo è sicuro- aggiunge James, interrompendola e puntandole contro l’indice
- Di sicuro, ma con lui, se dovesse andare tutto liscio, voglio fare sul serio- dice e tutti noi vediamo un sorriso spuntare sulle sue labbra.
- Le mie bambine sono cresciute- mormora James facendo finta di piangere
- Piantala!- gli urliamo in coro io e Bulma.
- Sapete invece che io ho visto Crilin molto cambiato l’altra sera?- esordisce C e noi ci voltiamo a guardarla increduli. Cerca di fare la vaga, ma sapevamo che voleva prendere l’argomento da un po’ senza averne il coraggio.
- Vero! Hai notato? Aveva una leggera peluria sulla testa- commenta James mettendosi pensoso e facendo dell’umorismo neanche troppo velato.
- Dico davvero, è maturato, è più adulto- riprende lei, sottolineando il concetto, per poi mettersi a morto a galla
- Vuoi finalmente dargliela? Sarebbe un evento!- dice euforico suo fratello
​- Vedremo...- risponde lei con fare disinteressato
- Tu non me la racconti giusta…- conclude James guardando sua sorella e socchiudendo gli occhi.
*********************************************************
Quel pomeriggio

Abbiamo finito da poco di pranzare e ho messo su un caffè. Di solito usiamo la macchinetta automatica, ma James odia prendere il caffè così, soprattutto quando è qui da noi e io, da brava donna sudamericana cresciuta nella cultura del caffè, lo accontento. Così ce ne stiamo io e il bruno dei gemelli in cucina a sorseggiare la bevanda.
- Adoro quando casa è invasa da questo profumino di caffè fresco preparato dalle tue sapienti manine...- dice James, accomodandosi su uno degli sgabelli posizionati accanto all’isola super moderna della cucina.
- E’ una delle poche cose che mi riesce-
- Non dire sciocchezze, che sei un asso in cucina!- mi rimbecca lui
- Intendo, in generale nella vita- commento con finta amarezza
- Ti sottovaluti troppo, mia cara. Facciamo una bella Instagram story dai!- il suo brio, proprio come quello di Bulma riesce a strapparmi sempre un sorriso.
"A volte vorrei avere un pizzico della loro frivolezza, così tanto per godermi di più i momenti..."
- Ora arriveranno miliardi di notifiche!-  mormoro e, dopo un breve silenzio, chiedo curiosa a James...
- Ma come fai? Il tuo cellulare sembra impazzito quando posti qualcosa- ricordandomi che ho preferito tenere il mio in modalità silenziosa per evitare certi messaggi.
- No insta no party- risponde sorridente e a proposito di telefoni, il mio inizia purtroppo a vibrare insistentemente.
"Ecco, neanche il tempo di pensarci…"
James allunga una mano sul bancone e afferra l’aggeggio prima di me.
- Vediamo chi ti cerca alle tre del pomeriggio...- mormora alzando un sopracciglio
- Ti prego dimmi che non è...- comincio affondando la testa nelle spalle, sentendo ormai ogni via di fuga svanire.
- E’ Radish- mi informa, girando il display nella mia direzione.
"Mi arrendo."
- Dai qua- gli dico con un gesto della mano
James mi passa il cellulare che continua a squillare e io sto lì, in piedi, appoggiata al piano della cucina, aspettando forse un’illuminazione divina.
- Che aspetti a rispondere?- chiede lui stranito
- Pronto?- rispondo, fingendo entusiasmo
- Hey, bambola, che fai?- chiede senza la minima curiosità
La sua voce profonda è come una bomba che esplode dall’altro capo del telefono.
- Ricerche per la tesi, tu?- butto lì vaga mordendomi un labbro, sperando che se la beva e che, tirando in ballo lo studio, forse smetterà di pressarmi.
- La tesi, di già? Ma non devi discuterla a dicembre?- domanda sospettoso
- Certo, ma mica posso iniziare a scriverla a novembre?- gli faccio notare tagliente
- Dai, che pizza, rilassati! Se alleni solo la mente, il corpo cade a pezzi, lo sai?- commenta, sussurrando quasi.
- E tu se alleni solo il corpo e mai la mente, anche quella va in pezzi e potrebbe essere anche peggio…- dico di rimando, James fa una faccia estasiata e mi fa l’ok col dito, fiero delle mie frecciatine
- Vai forte!- sillaba mio cugino sottovoce, non posso fare a meno di sorridere.
- Touchè- risponde il giovane dall’altro capo del telefono e io sospiro brevemente.
- In ogni caso, mi annoio a morte e fa un caldo tremendo, ti va di venire qui da me?- propone, bypassando completamente gli impegni di cui gli ho appena parlato.
"Egoista."
Anche se questo invito mi appare, in un primo momento, del tutto innocente, qualcosa mi dice che non è così.
- Proprio stamattina hanno ultimato la piscina, così non dobbiamo rompere sempre a voialtri per farci un bagno. Ci tenevo a provarla con te…- aggiunge suadente, facendomi deglutire a vuoto.
James mi guarda e mi fa cenno di andare, facendo gesti eloquenti con le mani. Tutto quello che ho detto poche ore prima riguardo il non fidarmi di lui, sembra essere finito completamente nel cesso, a giudicare dalla troppa euforia che ci sta mettendo mio cugino nello spingermi ad andare a questo appuntamento.
- Ehm…ok… dammi una decina di minuti però, ok?- cerco di negoziare
- Vuoi che vengo a prenderti?- chiede cortese
- Credo di essere ancora in grado di camminare per cento metri da sola, ti ringrazio- rispondo con un sorrisetto tirato
- Come vuoi, ti aspetto qui allora, dai. Fai in fretta- e chiude la telefonata senza darmi nemmeno il tempo di ribattere.
- Secondo te sto per fare una puttanata?- chiedo seria a James
- Certo che no! Ti stai andando solo a divertire un po’ nella nuova piscina del ragazzo con cui ti frequenti, che c’è di male?- mi incoraggia, facendo apparire il pomeriggio che mi aspetta come un incontro senza alcun secondo fine apparente.
- Non c’è niente di male, però in virtù di ciò che abbiamo detto stamattina, non penso che il mio stato confusionale ne giovi di questa cosa…- cerco di convincerlo a farmi cambiare idea.
"Vorrei che a volte ci mettesse meno entusiasmo quando si parla di possibili scopate..."
- Maya, adesso ascolta- comincia lui terribilmente serio
- Se non hai più voglia di vederlo, o non ti senti sicura, o oggi in piscina, o domani sera al ristorante, non credo cambi molto, quindi tronca prima che la cosa si faccia più intima, altrimenti goditi la giostra, baby. Così va la vita- suggerisce accennando anche a qualche breve passo di danza.
- Dai, ti accompagno a scegliere un supersexy e sgambatissimo costume da bagno- propone, alzandosi dallo sgabello
- Questo che indosso andrà benissimo- spengo ogni sua mania da stilista prima ancora che cominci, soprattutto perché so benissimo che avrebbe tirato fuori quel trikini che non ho mai avuto il coraggio di mettere: tre pezzi di tessuto in croce che a stento coprono il tutto. È decisamente troppo imbarazzante.
Faccio per andare via, ma torno indietro.
- Mi spiace lasciarti qui da solo, però...- dico lamentosa, ma James mi spinge via
- Non inventare scuse, Maya, ti conosco troppo bene, ora fila, su-
Io sbuffo
- Me ne andrò in camera a fare qualche cartamodello, ho un po’ di ispirazione, sai?- mi informa
- Ottimo, quando torno voglio vedere il risultato, allora a più tardi, pare...- lo saluto con la mano e mi dirigo all’ingresso.
- Ciao zuccherino- risponde, con la voce che fa eco nella cucina vuota.
Apro la portafinestra che da sul giardino e mi dirigo da Bulma e C che stanno ridendo su non so cosa. Credo se ne staranno a mollo per un altro paio d’ore…
- Ti sei decisa! Maya, non è da te il fatto che sia luglio inoltrato e tu non sia ancora super abbronzata- osserva seria
- Sono d’accordo, unisciti a noi, dai!- si accoda C
- Vorrei tanto, ma… sono venuta a prendere l’asciugamani- le metto al corrente, recuperando le mie cose sparse per il solarium.
Loro restano in silenzio, per farmi continuare.
- Mi ha chiamata Radish e mi ha invitata da lui, hanno appena messo a punto la piscina e…-
Charlotte mi interrompe
- E voleva farsi un bagno con te, capisco…- risponde con uno sguardo un po’ da pervertita, ma la notizia sembra mandar su tutte le furie la mia celestiale sorella.
- Cosa? Hanno finito? Vegeta non mi ha detto nulla, perché non mi ha invitata anche lui?! Ora gliene dico quattro!- dice nervosa.
- Perché tu ce l’hai già una piscina, sciocca!- le fa notare la bionda, mantenendo lo stesso tono di poc’anzi.
- Cosa c’entra? Il bagno romantico è un po’ difficile farlo qui, visto che siamo in tanti- confessa la turchina, mettendo il muso
- A pensarci bene, non è che a casa loro siano due gatti- mi metto pensosa
- Evidentemente Vegeta e suo padre sono qui in giro in laboratorio e Radish sarà da solo, chi lo sa?- mi dice in tono eloquente.
- Già, Goku sarà andato a studiare da Chichi...- dico facendo spallucce
- Il tono della telefonata era abbastanza chiaro- aggiungo ripensandoci
- E allora che cosa aspetti? Vai, e più tardi vogliamo ogni singolo dettaglio, grazie!- mi urla Bulma, mentre mi allontano dal giardino.
- Ciao Maya, mi raccomando, usate precaupapàni!- si aggiunge C, mentre io scuoto la testa.
Ridono entrambe e io allontanandomi, faccio loro il dito medio con un sorriso forzato.
- A più tardi!- urlo uscendo dal cancelletto sul retro.
"Che stia davvero per fare una puttanata?!"

 

 

   
 
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