Vorrei solo averti accanto ora.

Vorrei che tu fossi qui per vedere come mi sono ridotta, come sono diventata senza te.

Mi manchi sai?

Non c’è giorno, non c’è attimo che io non pensi a te.

Invadi i miei pensieri.

Invadi il mio cervello.

Non capisco più nulla senza di te.

Senza i tuoi occhi.

Senza le tue rassicurazioni.

Senza le tue mani pronte ad asciugarmi le guancie.

Vorrei trovare solo una persona come te.

Che mi ricordi te.

Loro non lo sanno.

Non sanno quanto ho sofferto, quanto soffro.

Tutto questo perché tu non sei qui con me.

Mi ricordo il tuo corpo steso su quel letto, steso su quella bara.

Bianco come il latte.

Freddo come il ghiaccio.

I tuoi occhi nocciola chiusi, avvolti nelle tenebre.

I fiori, i fiori che profumavano tutta quella stanza.

Coprivano l’odore della tua pelle, ma nulla gli poteva rendere giustizia.

Nulla gli potrà mai rendere giustizia.

Il tuo odore dolce, farinoso come quello di un bimbo.

Il tuo sorriso.

Avevi il sorriso stampato sulle labbra.

Eri felice.

Felice di aver chiuso gli occhi per sempre.

Felice di non dover più soffrire.

Felice di non dover più sentire il dolore.

Quel dolore lancinante che ti spezzava l’anima, che ti faceva piangere ogni attimo delle tue ultime ore di vita.

Quante lacrime hai versato pregando che tutto questo finisse?

Quante volte hai pensato di ucciderti tu stesso per porre fine all’agonia?

Quante volte non l’hai fatto pensando al male che avresti provocato?

Ma hai vinto ora.

Ti sei portato via tutto.

Il mio cervello.

Il mio cuore.

La mia anima.

Ricordo quando mi hanno annunciato che tu non avresti più riaperto i tuoi splendidi occhi.

Nell’esatto momento che si chiusero per sempre il mio cuore si spezzò in due.

L’amore che provavo non era in grado di tenerti in vita.

L’amore che provo non è in grado di riportarti da me.

A cosa servo ora?

Dimmi Bill, a cosa servo ora?

Il mio unico compito era fare felice te.

Non farti andare via da me.

Ci ho provato davvero, e ho fallito.

Avrei voluto che un attimo prima di morire mi pugnalassi.

Mi avvelenassi.

Sarebbe stato più semplice per me.

Non avrei visto il terrore nei tuoi occhi sapendo che non gli avresti più riaperti.

Non avrei visto il tuo sorriso di sollievo.

Non avrei visto più nulla.

Proprio come te.

Mi hai ucciso Bill.

Mi hai lacerato l’anima.

Come la prima volta.

Come la prima volta che ti vidi in quella pozza di sangue.

Nulla può rendere giustizia al dolore che mi fai provare. Pensavi che andando via da me mi avresti portato sollievo perché così io non avrei più dovuto stare appresso a te, non avrei più dovuto amare te.

Quanto ti sbagliavi.

Quanto ti sbagli Bill.

Le lacrime che tu hai versato sono il niente confronto alle mie.

Il respiro che hai spezzato non è solo il tuo.

Ciò che mi uccide maggiormente è quello che non ho fatto.

Quello che non ho mai avuto il coraggio di dire pensando che ti avrebbe solo fatto soffrire.

Ma forse sarebbe servito a tenerti in vita.

Ti Amo Bill.

Come nessuno ha mai fatto.

Come un essere umano non potrà mai amare.

Come un angelo non potrà mai pretendere.

E quando sei venuto l’altra notte, quando mi sei venuto a trovare in sogno Bill, ho sorriso.

Mi hai detto

 “ Mi Basta Vedere I Tuoi Occhi Per Capire Cosa Provi E ... Sei Morta. Morta Dentro. Vieni Da Me E Sarai Felice. Felice Davvero.”

E adesso arrivo Bill. Ritorno da te. Il dolore che proverò non sarà mai nulla in confronto a quello che mi spetterà dopo.

Dietro le nuvole grigie, la luce mi sta aspettando.

E non potrò più tornare indietro, ma mai vorrò farlo.

Aspetto solo il dopo Bill.

Perché dopo riusciremo ad essere felici davvero.

Dopo esisteremo solo io e te fino all’eternità.