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Autore: Iwazaru    11/08/2022    0 recensioni
Racconto ambientato nel 2019, l'amicizia online decennale tra Nicole e Amanda che finalmente culmina in un incontro tra le due ormai trentenni. Amanda, statunitense doc, farà trascorrere a Nicole la migliore estate oltre oceano che potesse mai desiderare.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Difficile spiegarne la ragione, ma fare una doccia tiepido calda mentre da fuori il rumore della pioggia rimbomba è qualcosa che mi ha sempre rilassata. Soprattutto tenendo le luci spente nel bagno.

Messi un paio di pantaloni della tuta leggeri ed una maglietta maniche corte neutra nera, mi accomodo sul divano dove Amanda ha già preparato una ciotola contenente snack di vario genere: Twix, Sneaker, Reese’s, Hershey’s e altri che fatico a riconoscere.

“Conosco la tua avversione per il tè per cui ti ho preparato una tazza di latte caldo” dice mentre mi sistemo sul divano accanto a lei.

La sua gentilezza e cortesia rimangono le stesse che ho conosciuto in questi dieci anni.

“Grazie” dico con un sorriso diverso dagli altri, più grato che allegro.

Prendendo la tazza con entrambe le mani mi è impossibile non notare la sagoma di Stitch -della Disney- a lato con il suo sgargiante blu.

Ecco, questo mi fa sorridere e sbuffare una risata complice.

“La tazza migliore l’hai data a me?”

Amanda si siede comodamente con la propria tazza di Winnie Pooh -perché ricordiamolo, i cartoni non hanno età- ed annuisce.

“So che è il tuo preferito o non te lo tatueresti addosso”

Colpevole.

Ho un tatuaggio alla caviglia destra con un adorabile Stitch e la scritta Ohana, di cui Amanda fa profondamente parte.

“A quando il tuo tatuaggio di Winnie Pooh?” Domando provocatoria.
“Chissà al momento stavo pensando ad uno di Ursula che prenda l’intero polpaccio”

E prendendo il suo telefono mi mostra l’idea a cui aveva pensato.
“Ti prego, fallo” dico immediatamente, studiando la foto ed immaginandola sulla sua gamba “Sarebbe stupendo!”

“Ti suona il cellulare”

Un cenno del suo volto in direzione dell’iPhone che avevo appena appoggiato sul tavolino e la foto di mia sorella sul display attira la mia attenzione. Tenere il telefono in vibrazione è ormai diventata un’abitudine, non mi piacciono il suono della tastiera o delle suonerie.
“A questa posso non rispondere, le mando un messaggio più tardi” dico stringendomi nelle spalle.

“Film?”

“Cosa ci propone la tua televisione?”

“HBO, Hulu, Cbs o Shudder”

Nomi completamente diversi da quelli cui sono abituata in Italia ma che risuonano grazie alle connessioni tra i nostri stati.
“Shudder?” Domando incuriosita perché è l’unico di cui non ho mai sentito realmente parlare.
Amanda sfoggia un sorrisetto quasi complice e prende il telecomando per sintonizzarsi sulla piattaforma.

“Si trovano i migliori titoli horror e ce ne sono a centinaia”

“Shudder allora!”

Un’altra cosa che ci unisce e ci appassiona sono i film horror, una nicchia non sempre apprezzata e tante volte stigmatizzata.

Il punto è che il genere horror ha delle sottocategorie molto specifiche e non si limita allo splatter -che tante volte nemmeno disdegno se cerco qualcosa di poco impegnativo, come ora.

Amanda lascia scorrere diversi titoli e si alternano locandine nuove ed accattivanti con quelle più vecchie anni ’70 e ’80.

“Halloween!” Dico di punto in bianco solo perché ho visto una zucca in una delle altre locandine.

“Finiremmo per fare una maratona, così” sbuffa lei divertita.

“Prometto di riuscire a fermarmi al primo"
“Sono io a non garantire”

“Magari Danny fa tardi o magari rimanda la cena”

“Possiamo rimandarla ugualmente, basta avvisarlo in tempo”

La guardo incuriosita e divertita allo stesso tempo.

“É  il tuo fidanzato, decidi tu”

Muove le labbra con fare pensieroso e dopo pochi istanti, sembra aver trovato la soluzione.

“Ceniamo a casa e usciamo con lui per bere qualcosa, vinciamo tutti e riusciremo a vedere almeno i primi tre”

“Andata, serviranno più scorte di cibo” ragiono guardando la ciotola piena esclusivamente di snack. I sandwich preparati per il pranzo mi hanno saziata perché eravamo sulla spiaggia, ma dopo i tuffi con i ragazzi più piccoli, ammetto di avere un certo appetito ed il pomeriggio è appena cominciato!

“Ci facciamo portare una pizza?”

Prendo un profondo respiro.

“É arrivato quel momento? Il momento della pizza americana…?” Chiedo solerte cercando di mantenere la mentalità aperta di cui avevo promesso.

Amanda semplicemente si mette a ridere e prende il cellulare per aprire un’applicazione.

“Scegli quella che a tuo avviso somiglia di più alla tua idea di pizza”

Sbuffo divertita e prendo nuovamente il suo telefono per scorrere diverse pizzerie che fanno delivery, sembrano tutte così farcite e impegnative che alla fin fine, una vale l’altra.

“Quella che mangio io qui la chiamate al formaggio, vero?”

“Sì, ma normalmente la quantità di formaggio è importante”

“Mh, okay allora questa qui, facciamo a metà?”

“Offro io, dimmi solo quante fette vuoi”

Alzo gli occhi al cielo e sospiro, sta offrendo qualunque cosa lei e per quanto accadrebbe lo stesso se lei venisse in Italia…

“Facciamo tre solamente per strafare”

Mentre Amanda si dedica al telefono per prenotare la pizza mi all’uno verso il tavolo basso per prendere il mio iPhone e, ignorando la telefonata di mia sorella, apro Instagram per poter caricare le foto che ho fatto.

Il mio profilo è pubblico per il semplice fatto che ciò che carico di rado è così intimo e personale e quando accade, sono storie che solo i contatti preferiti possono visualizzare.

Il titolo di Halloween - La notte delle streghe fermo sull’immagine della zucca.

La notifica del follow di Allison e di un paio di messaggi che mi spingono ad andare a guardare.

Uno è di Liam.

Certo, avrà visto il tag di Allison, è l’unico modo in cui potrebbe avermi scritto.

 

Liam: abbandonato sotto un ombrello, speravo in una scena da film più accattivante di lei che se ne va lasciandomi solo

 

Lo ammetto, mi fa sorridere un messaggio di questo tipo, spiritoso e che in qualche modo si lascia delle porte aperte senza tuttavia essere invadente.

Mordo appena il labbro e dal messaggio passo al suo profilo per andare a curiosare le sue foto.

Tante, tantissime foto con gli amici e di posti molto diversi da quello in cui mi trovo.

Un paio sono anche di questa mattina al lago fatte dal kayak.

 

Nicky: credevo fossi in compagnia dei tuoi amici, chiedo scusa per l’abbandono a lato della strada.

 

Scuoto appena il capo e torno all’homepage dell’applicazione per notare i diversi like alla foto con Allison, probabilmente dei suoi amici perché solo alcuni sono di persone che conosco.
Alzo lo sguardo dallo schermo solo per controllare cosa stia facendo Amanda ed è ancora presa dall’ordinazione della pizza e chissà che altro.
La pioggia cade ancora intensa fuori dalla porta finestra bianca quindi decido di dedicare qualche altro momento al display del mio iPhone.

Un altro messaggio da Instagram ma questa volta di qualcuno che non conosco.

 

JS: Guarda, la ragazza che ha cercato di affondare il mio kayak e che sembra aver fatto amicizia con mia sorella di 13 anni

 

Sembra che nessuno da queste parti utilizzi i messaggi privati questo social in modo diverso da sorta di commenti a sé stanti.

Fare due più due, anche dopo i commenti di Amanda riguardo ad Allison è piuttosto semplice.


Nicky: Guarda, il fratello di Allison. Hai una sorella molto simpatica e mi scuso per il quasi incidente con il kayak ma tu non sei Liam…

 

JS: che arguzia, sono Jason come conosci Liam? È un mio caro amico.

 

La cosa sembra farsi confusa, dato che Liam aveva detto che era con lui che mi ero scontrata tuffandomi.

Nicky: Liam mi ha dato un passaggio sotto il suo ombrello alla spiaggia e si è presentato come il ragazzo con cui mi sono scontrata in acqua

 

JS: siamo parecchio diversi come puoi notare, ma c’era anche lui accanto a me

 

Nicky: allora le scuse le rigiro a te, per non essermi accorta che vi stavate avvicinando


JS: troppo presa a giocare?


Nicky: ci trovi qualcosa di male?

 

È istintivo cliccare sulla sua immagine e andare a guardare il suo profilo eppure non c’è nemmeno una foto che non sia di fumetti o paesaggi. Tre in cui lo si vede sfocato ed una in cui è di spalle.

Strano ad oggi trovare qualcuno che non senta il bisogno di mostrarsi sui social, lo rende tanto curioso quanto creepy.

 

JS: inusuale, ma Ally non smette di parlare di te quindi lascio a lei il giudizio

 

Nicky: dovrò organizzare un’uscita con lei, allora

 

Una risposta con l’emoji che alza le spalle da parte di Jason conclude il nostro breve scambio di messaggi in rapida successione; accorgendomi poi della risposta di Liam.

 

Liam: potresti farti perdonare stasera, usciamo a bere qualcosa?

 

Lancio un rapido sguardo verso Amanda e sospiro.

 

Nicky: mi spiace, più tardi esco con la mia amica e il suo fidanzato

 

Liam: scaricato di nuovo?

 

Nicky: impegni precedenti e il fatto che sono sua ospite


Liam: ospite? Non sei di qui, vero? Hai un accento particolare…

 

Nicky: potrei dirtelo oppure potresti scoprirlo, ma non sono americana.

 

Liam: allora potresti dirmi in che locale andate e potrei capitarci per puro caso con i miei amici…

 

Sarebbe divertente, lo ammetto, soprattutto perché una serata con una coppia risulta, a qualunque età, qualcosa di un po’ deprimente. Sarebbe stato diverso se Danny avesse portato suo figlio Jeremy.

Amanda però richiama la mia attenzione e blocco immediatamente il cellulare per tornare nel mondo reale.

“Per le otto arriva la pizza, abbiamo il tempo di guardare i primi due film”

“Perfetto, immagino faremo tardi stasera”

“Viviamola come viene, nessuno dice che dobbiamo fare necessariamente tardi ma nemmeno abbiamo un orario per rientrare”

Annuisco e sorrido alla sua filosofia, soprattutto perché in agguato c’è ancora il fuso orario che cerca di farmi appisolare sul divano.

“Se chiudo gli occhi…”
“Ti lascio dormire solo per un’oretta, tranquilla”

“Sei un’amica”

Porto la tazza di latte ormai tiepido alle labbra e ne bevo alcuni sorsi mentre la familiare musica di Halloween risuona nella stanza con i titoli iniziali del film.

C’è qualcosa di confortante nella pioggia, nel trovarsi con un’amica semplicemente a guardare un film e poter essere sé stessi anche a trent’anni.

Di quelle abitudini che spero di non perdere mai nella loro spontaneità.

Poco dopo, o quello che a me sembra essere poco dopo, il campanello di casa suona e mi porta ad aprire gli occhi. La figura di Amanda davanti alla porta e il cartone della pizza che passa nelle sue mani.

Mi sollevo di scatto e guardando l’ora sul display del cellulare mi accorgo che sono le otto passate.
“Un’oretta, mh?” Domando accasciandomi nuovamente sul divano.
“Avevi bisogno di dormire dopo la mattinata movimentata con i tuoi amici adolescenti”

“Dubito siano già adolescenti, direi preadolescenti” ammetto divertita.

“Usciamo tra un’oretta, credi di esserne in grado?”

Annuisco.

Il profumo della pizza non è male, spero che anche il sapore possa essere all’altezza!

“Fino a che punto sei arrivata?”

“I film?”

“Già”
“Sta iniziando adesso il terzo, ma ammetto di essermi distratta su Facebook”

Giusto.
Lei è molto più attiva su Facebook, un po’ tutti quelli della nostra età in realtà lo sono.

Ho smesso di utilizzarlo nel momento in cui mi sono resa conto del livello di chiusura mentale di alcuni individui che lo popolano.

Mi sollevo definitivamente per scivolare dal divano al tappeto ed avere il tavolino basso davanti, in modo da poter mangiare comodamente. A quanto pare faremo una sorta di pick nick in soggiorno e devo ammettere non mi dispiaccia.

“Birra o coca?” Domanda Amanda alzandosi e dirigendosi in cucina.
“Birra! Con la pizza sempre birra per me”

Un istante dopo eccola tornare con tovaglioli, una bottiglia di birra ed una di coca cola per lei.

In effetti l’ho sempre vista bere bibite e mai acqua.

“Dove andremo stasera?” Chiedo prendendo una fetta di pizza filante.

“Parker Lane Pub, un posto al di là del fiume poco frequentato ma molto carino”

Dopo il commento di stamattina al lago riguardo al fratello di Allison ed i suoi amici, l’idea di dire a Liam dove andremo, soprattutto se si tratta di un pub poco frequentato, mi sembra da escludere.
Ma nulla toglie che possa provare a parlargliene.

Un paio di morsi di pizza dopo, la mia amica mi guarda come a cercare una sorta di assenso.
“Non male”

“Non ti sbilanci?” Chiede divertita.

“Assolutamente no”

Sbuffa una risata ed il film oramai è in sottofondo.

“Allora” la incalzo riluttante “Sai il ragazzo che mi ha accompagnata alla macchina?”

Il suo sguardo si fa incuriosito.

“Si?”
“Beh mi ha scritto su Instagram chiedendomi se potesse raggiungerci al locale più tardi”
“Hai intenzione di avere una storia estiva?”

Rimango in sospeso per qualche lungo momento.
“Sarebbe un male se accadesse?”
Lei scuote il capo.

“Dovrò lavorare in diverse giornate non sarebbe male se ti intrattenessi, come non è affar mio”

Il suo tono divertito rende le sue parole più leggere di quanto potrebbero sembrare.

“È che in spiaggia parlavi del fratello di Allison e credo che Liam sia un suo amico…”

Amanda sembra fare mente locale per qualche momento, poi un sorso di coca.

“Liam Bryce” dice semplicemente “Non lo conosco così bene, so che è amico di Jason e Jake, ma Nicole non li vedo dalle superiori non saprei nemmeno dirti che tipo di persone siano diventate”

Eccolo. Il suo modo di fare bonario che alle volte mi infastidisce, antepone troppo spesso gli altri a sé stessa.
“Sei troppo buona, se ti hanno trattata male da ragazza dovresti continuare ad avercela con loro e chiedermi di evitare” la ammonisco guardandola.

“Sono Passati quasi vent’anni e poi se ti piace…”

“Sembra un tipo carino ma non voglio far diventare la serata qualcosa di diverso di ciò cui avevi pensato”

“Voglio che questa sia un’esperienza piacevole, presentarti Danny non significa che sarà l’unica volta in cui lo vedremo”

“E se venisse con gli amici?”
“Mi concentrerò su Danny”

Le lancio un’occhiata intenta a studiare la sua reale reazione, ma nulla, la sua gentilezza e affetto superano la normale concezione umana per ciò che mi riguarda.

Liam sembra un bel ragazzo, alla mano…
Fare amicizia con altre persone potrebbe essere interessante in fin dei conti, potrei approfittarne per le giornate in cui Amanda lavorerà, in modo da non essere da sola.

 

 

   
 
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