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Autore: Il corsaro nero    14/08/2022    0 recensioni
In una terra diversa da quella che conosciamo noi, il destino degli ultimi saiyan in vita si legherà in un ultimo drammatico incontro: due combattenti solitari che hanno perso molto dalla vita a causa della guerra, uno dei quali persino il proprio mondo, un principe esiliato a causa della sua diversità e un guerriero costretto a combattere una battaglia non sua in nome dell'odio di qualcun altro... riusciranno questi quattro guerrieri, sul ciglio dell'abisso, a resistere? Cadranno a causa dei propri demoni contro cui combattono sempre o il coraggio di una madre potrà cambiare le cose?
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Broly, Lord Bills, Mirai!Bulma, Mirai!Trunks, Tarble
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 27: I preparativi per il torneo

 

Terra

Capsule Corporation, lunedì, 17:30

 

“Ecco fatto, è pronto.” Esultò Bulma, mostrando un grosso tablet piuttosto vecchietto “Grazie a questo radar dovreste essere in grado di trovare anche quell’enorme sfera del drago.”

“Sei stata velocissima, mamma!” esultò il Trunks più grande, prendendolo in mano, mentre Bulma prendeva una tazza di caffè dal tavolo e, dopo aver riflettuto attentamente, domandò: “Sentite, mi è venuta in mente una cosa… non è che quelle super sfere del drago che sembrano pianeti ci sono anche in quest’universo? Se quei due universi sono davvero gemelli e condividono persino la Terra, dovrebbero essercene anche qui…”

“In effetti… allora dovremmo cercarle prima qui!” esclamò il Trunks più grande, mentre Bulma diceva: “Era quello che pensavo, però…”

“Mh? Mamma, ma qui non compare niente!” esclamò proprio in quel momento l’altro Trunks e la madre rivelò: “Esatto… mi aspettavo di vederne almeno una, ma…”

“Che significa? C’è qualche problema?” domandò Beerus, nervoso, e Bulma spiegò: “Visto che qui ci troviamo ai margini dell’universo, il radar non può sondare tutta l’area. Per cercarle dobbiamo muoverci verso il centro o spostarci in punti diversi. Tarble, Gure, pensate che con la vostra navicella si potrebbe raggiungere il centro dell’universo?”

“Ne dubito molto… anche se è in ottimo stato, l’universo contiene una quantità spropositata di galassie e noi abbiamo solo cinque giorni. Non faremmo mai in tempo a raggiungerlo, anche partendo subito.” Scosse la testa il ragazzo e, ad un tratto, il Trunks più grande sussurrò: “Lord Zuno…”

“Lord Zuno? E chi sarebbe?” domandò, sorpresa, la Mai più grande, mentre il suo compagno rivelava: “E’ un essere misterioso che sa ogni cosa. Nel passato, Zamasu si è rivolto a lui per sapere delle super sfere del drago e anche se fosse possibile scambiare il suo corpo con quello di Goku. Fortunatamente, Zuno ha informato Kibith della cosa, così abbiamo potuto smascherarlo.”

“Allora dobbiamo recarci da lui e farci sapere tutto quello che sa su quelle sfere! Trunks, sai dove abita?” esclamò Bulma, ma la versione più grande del figlio, scosse la testa: “Purtroppo no… ho saputo della cosa solo da Kibith… non so nemmeno che faccia abbia questo Zuno! Non so proprio dove abiti e noi quattro dobbiamo assolutamente allenarci perché non possiamo assolutamente perdere contro il Sesto Universo…”

“Ehi.” Esclamò, proprio in quel momento, Cheelai e, quando tutti si furono voltati verso di lei, l’aliena rivelò: “Io so dove abita Zuno.”

“Cosa?!” esclamarono, allibiti, i ragazzi e Cheelai annuì: “Già, se mi prestate la navicella di Tarble e Gure, vi ci porto subito!”

“Meglio che guidi qualcun altro, sennò la navicella verrà distrutta dalla sua guida spericolata…” borbottò Lemo, mentre Cheelai ribatteva, offesa: “Ehi, lo spazio è di tutti e non ci sono limiti di velocità, almeno non nelle zone troppo frequentate, quindi, posso guidare come mi pare e piace!”

“Guidare?! Ma se neanche hai preso la patente! Se guidi la navicella, ti farai beccare subito e tanti saluti alle informazioni sulle super sfere del drago!”

“Se volete, posso guidare io, mentre Cheelai mi da’ le indicazioni per raggiungere questo pianeta.” s’intromise gentilmente Gure e Cheelai annuì: “Per me va bene.”

“Perfetto, allora noi tre andremo al pianeta di questo Zuno e, non appena avremo tutte le informazioni, torneremo qui.” Annunciò Bulma, prendendo il suo zainetto, mentre Cheelai esultava: “Evvai! Un’uscita tra donne!”

“Puoi star seria una buona volta?” le domandò, seccato, Lemo.

Dopodiché, le tre aliene si diressero sull’astronave di Tarble e Gure, la quale era stata parcheggiata nell’hangar della Capsule Corporation.

“Noi andiamo, ci vediamo dopo!” esclamò Bulma, prima di chiudere il portellone, permettendo alla navicella di partire a tutto gas nello spazio.

“Speriamo che trovino qualcosa…” commentò il Trunks più grande, mentre l’altro annuiva: “Già…”

“Certo che le nostre donne sono tutte molto coraggiose.” Fece notare, proprio in quel momento Broly e Tarble disse: “Beh, credo che sia una cosa che facciamo istintivamente…”

“Eh? Cosa intendi?” domandò il Trunks più giovane allo zio, il quale gli rispose: “Noi saiyan scegliamo solo donne forti, così da generare grandi guerrieri. E’ nel nostro DNA.”

“Eh?” fecero tutti i presenti, increduli, mentre Beerus pensava: “Allora è così! Finalmente sono riuscito a capire come mai le loro mogli erano sempre così agguerrite e spaventose…”

“Ma allora, se le cose stanno così, significa che anche Gure è una donna forte…” fece notare Broly e Tarble annuì: “Altroché… Gure è una ragazza dolce e gentile, ma quando si arrabbia diventa davvero spaventosa!”

“Eh? Davvero?”

“Sì, pensate che una volta…”

 

Pianeta Senza Nome

Stadio, lunedì, 17:45

 

“…Poi abbiamo bisogno anche delle toilette…” disse Vados, mentre Champa esclamò: “Vorrei anche delle bancarelle!”

Vados fece un sospiro.

Erano ora che stavano lavorando allo stadio e l’unica cosa a cui premeva alla divinità era l’esistenza di un luogo per cibo e bevande.

Vados continuò a lavorare ancora per un po’ fino a quando non esclamò, soddisfatta: “Bene, lo stadio dovrebbe essere pronto!”

“Perfetto, allora non ci resta che aspettare il torneo!”

“A proposito, avete già scelto i nostri cinque lottatori?”

Champa si mise a pensare un attimo, per poi notare: “Probabilmente, quei due con i capelli neri che erano da Beerus sono saiyan…”

A quel punto, alzò la testa e, con un sorriso di trionfo, disse: “A questo punto, dovremmo farvi ricorso anche noi…”

 

Pianeta di Lord Zuno

Atmosfera, lunedì, 19:00

 

“Ecco, è quello il pianeta di Zuno!” esclamò Cheelai, sporgendosi dal sedile del pilota dov’era seduta Gure ed indicando il piccolo asteroide dove vi era un castello in stile giapponese antico e, immediatamente, la ragazza annuì: “Capito! Faccio subito manovra d’atterraggio!”

Mentre Gure procedeva con l’atterraggio, Bulma e Cheelai si sedettero sui sedili e si misero la cintura di sicurezza.

“Comunque, Cheelai, volevo ringraziarti. Senza di te, non avremmo mai saputo come trovare Zuno…” disse Bulma e l’aliena dalla pelle verde rivelò: “Beh, mi ricordavo la strada perché ci sono già stata una volta…”

“Ah, sì? E quando?”

Vedendo che Cheelai non solo non rispondeva, ma evitava di guardarla negli occhi, Bulma intuì quand’era successo: “E’ stato quando avete inseguito Tarble per ucciderlo?”

“Sì… avevamo perso le tracce di Tarble e Gure… così ho rivelato a Paragas dell’esistenza di Zuno e lui, ovviamente, si è subito fiondato qui per sapere dove si nascondesse, motivo per cui vi abbiamo raggiunto in così poco tempo… mi dispiace, non avrei dovuto dirglielo… è stata tutta colpa mia…”

“Non è stata colpa tua, Cheelai… quello che è successo due mesi è stata colpa di Paragas, non tua, di Lemo e anche di Broly!” la rassicurò Bulma e Gure aggiunse, mentre faceva atterrare la navicella: “E poi, in un certo senso, è stato meglio che ci abbiate raggiunti quasi subito.”

“Eh?” fece, sorpresa, Cheelai e Gure spiegò: “Quando siete arrivati voi, Bulma aveva appena finito di riparare la navicella… conoscendo mio marito, il giorno seguente l’avrebbe presa per raggiungervi e fermarvi, così da proteggere i due Trunks da Paragas, ma così facendo, si sarebbe fatto ammazzare senza alcuna possibilità di salvezza… invece, così, siamo riusciti a salvare non solo lui, ma anche Broly. Meno male che hai detto a Paragas di Zuno, perché non voglio neppure pensare a cosa sarebbe successo in caso contrario…”

Cheelai guardò sorpresa quella che considerava una stranissima aliena, non tanto per l’aspetto fisico quanto per il carattere.

Invece di urlarle contro per aver quasi messo a repentaglio la vita del marito con la sua azione sconsiderata, la stava addirittura ringraziando per ciò che aveva fatto… però, in effetti, se non fossero venuti sulla Terra, Broly sarebbe rimasto sotto il controllo di quel pazzo di Paragas per sempre… e magari, quel folle avrebbe anche ammazzato lei e Lemo una volta sistemata la faccenda, così da mantenere il controllo su Broly per sempre… il solo pensiero di lasciare Broly nelle mani di quello psicopatico la faceva star male!

Nel frattempo, la navicella atterrò dolcemente sul parcheggio del pianeta.

“Eccoci arrivate.” Fece Gure, togliendosi la cintura di sicurezza, mentre Cheelai diceva, sistemandosi lontana dal finestrino: “Se non vi dispiace, resto qui. L’ultima volta che sono stata qui mi sono fatta un po’ notare… e poi, non vorrei correre il rischio che qualche pattugliatore galattico sia in zona…”

“Io, invece, do un’occhiata alla navicella. E’ sempre meglio fare un controllo generale della navicella all’arrivo, così da evitare brutte sorprese…” aggiunse Gure, aprendo il pannello di controllo, mentre Bulma diceva: “Va bene, non preoccupatevi. Tanto per fare delle domande basto io…”

“O PORCA…!!!!” esclamò, proprio in quel momento, Cheelai e sia Bulma che Gure si girarono verso di lei, domandandole: “Che cosa succede? C’è qualche problema, Cheelai?”

“Mi sono appena ricordata… che quel deficiente risponde alle domande solo in cambio di un bacio sulla guancia!” esclamò l’aliena ed entrambe le donne fecero: “Eh?!”

Bulma rimase un attimo in silenzio, per poi dire: “Va beh, se è solo un bacio sulla guancia posso farlo.”

“Sicura?” domandarono, preoccupate, Cheelai e Gure, mentre Bulma le rassicurava: “Sì, tranquille… penserò di dare un bacio ad un vecchio parente insopportabile. E poi, ho dovuto esaudire richieste di gran lunga molto peggiori a sedici anni.”

Dopo aver detto quelle parole, la donna scese dall’astronave e si diresse verso l’abitazione, dove venne ricevuta da Lord Zuno.

Dopo averlo osservato un attimo in silenzio, disse: “Ehm… Lord Zuno, sarei venuta a chiederle una cosa…”

“Hai una domanda per me?”

“Sì.”

“Allora prego, favorisca il regalo.”

Bulma si alzò in piedi e gli diede un bacio sulla guancia.

Lord Zuno rimase in silenzio un attimo, per poi annunciare: “Tu sei una donna, ma visto che hai superato la sessantina e non sei il mio tipo, hai solo una domanda.”

Sentendo ciò, Bulma rimase un attimo in silenzio, per poi sibilare, con uno sguardo così spaventoso da far sussultare persino Zuno ed i suoi assistenti: “Sarà anche un grandissimo essere sapiente, ma è anche un grandissimo maleducato! Con tutto quello che ho passato, sono fiera di essere arrivata a quest’età!!!”

“C-certo, scusi…” balbettò Zuno.

In tutti quegli anni aveva visto gente di tutti i tipi, tra cui Sagambo e la sua banda di criminali galattici… ma nessuno nell’universo era più spaventoso di quella vecchia terrestre!

Dopo aver detto quelle parole, Bulma si mise a riflettere molto attentamente.

Con solo una domanda disponibile era necessario pensare con molta attenzione a cosa chiedere…

Dopo un po’, Bulma alzò la testa e dichiarò: “Spiegami tutto quello che sai sulle super sfere del drago.”

Immediatamente, Lord Zuno spiegò: “Le super sfere del drago, chiamate anche ‘sfere dei desideri’, sono state create nel 41° anno divino dal drago divino Zarama. Sono corpi sferici perfetti dal diametro di 37.196,2204 chilometri e sono in tutto sette, distribuite tra il Sesto ed il Settimo universo. Le sette sfere di colore giallo chiaro contengono da uno a sette segni a forma di stella di colore rosso. Queste stelle rosse sono realizzate sfruttando una rifrazione grazie alla quale mantengono la forma di stella da qualsiasi angolo le si guardi. Nel 42° anno divino, Zarama le ha brevettate come sua creazione originale. Se si raccolgono tutte le sette sfere sparse nei due universi e si recita la formula ‘Io ti invoco, Drago Divino, esaudisci testé il mio desiderio’, il drago divino compare ed esaudisce un solo desiderio, qualunque esso sia. Una volta realizzato il desiderio, le sfere si disperdono nuovamente e aspettano in silenzio che qualcuno con un sogno irrealizzato torni a raccoglierle tutte.”

Non appena l’uomo ebbe finito con la sua spiegazione, Bulma si mise l’indice davanti alla bocca e sussurrò: “Quindi sono sia nel Sesto che nel Settimo universo, eh? Interessante…”

 

Terra

Capsule Corporation, lunedì, 20:33

 

“Ehi, Tarble, che ne pensi?” domandò Broly, mentre prendeva dal frigorifero una limonata in lattina, e Tarble, il quale aveva appena aperto la sua lattina di aranciata, domandò: “Su cosa?”

“I guerrieri del Sesto Universo… credi che siano forti?”

“Purtroppo sì…”

“Mh? Come fai a dirlo?”

“Lord Champa ha proposto un torneo di lotta subito dopo averci visto mentre ci allenavamo… ci sarà un motivo se è così sicuro di sé…”

“Giusto… sei proprio intelligente…”

“Motivo per cui dobbiamo allenarci duramente e non abbassare la guardia nemmeno per un attimo. Hai sentito cosa succederebbe ai due Trunks e alle due Mai se Champa dovesse vincere o peggio ancora sospettare della loro vera identità.”

“Mi prendi per un matto se ti dico che, nonostante sia molto preoccupato per loro, in fondo in fondo, invece che essere agiato, sono elettrizzato per via di questa situazione di pericolo?”

“Certo che no, Broly! E questo perché… anch’io sento la stessa cosa.”

“Eh? Davvero?”

“Credo che sia per il nostro sangue saiyan… noi siamo un popolo di guerrieri e più una battaglia è tosta e pericolosa, più la situazione sembra senza via di uscita non possiamo far altro che eccitarci e dare il meglio di noi… non possiamo fare a meno di amare il rischio… è una cosa che non possiamo fare a meno… se persino noi quattro, che non siamo di certo saiyan come tutti gli altri ci ritroviamo a provare questi sentimenti, è evidente che non c’è proprio niente da fare.”

 

Spazio profondo

Astronave a forma di cubo di Beerus, sabato, 08:27

 

 “Che cosa?! Le super sfere del drago sono sparse sia tra il Sesto che nel Settimo Universo?!”

La voce di Beerus si sentì in tutto il cubo con cui il gruppo, compresi anche i piccoli Goku e Vegeta, si stava recando alla volta del torneo, anche se ci sarebbe voluto ancora un sacco di tempo.

Infatti, prima ci avevano impiegato trentacinque minuti dalla Terra per raggiungere il pianeta di Beerus e da lì erano partiti alla volta del luogo del torneo, anche se, secondo Whis, il viaggio sarebbe durato due ore e dieci minuti.

Un tempo davvero lunghissimo… se a questo ci si aggiungeva anche la sfuriata di Beerus, il quale non era stato per niente contento di conoscere le informazioni sulle super sfere del drago date da Zuno…

“Ciò significa che quel maledetto di Champa è entrato senza permesso nel mio universo e se n’è portato via qualcuna! Una violazione dell’etichetta intollerabile! Se non avessi già i miei mille problemi con due coppie di doppi che vivono nel mio universo, sarei subito corso da Zen’o per denunciarlo!” sbottò, infatti, la divinità e Bulma annuì: “In ogni caso, per via di ciò, cercare la sfera mancante è due volte più difficile.”

Mentre Bulma e Beerus discutevano, Broly si guardava intorno, incuriosito.

Aveva già viaggiato una volta nello spazio con la vecchia navicella di Lemo, ma allora la visione dello spazio era stata molto limitata, dato che si poteva vedere soltanto dal finestrino, invece, in quella stranissima navicella a cubo si poteva vedere tutto quanto.

Ad un tratto, girandosi, notò un tipo in disparte che non aveva mai visto prima.

Incuriosito al massimo, Broly si voltò verso i suoi tre compagni di squadra ed indicando lo strano figuro, domandò: “Ehi, ragazzi… ma chi è quello? Uno di voi lo conosce?”

Subito, i due Trunks e Tarble si voltarono e videro un tipo basso e mingherlino dalla pelle rosa, orecchie a punta e calzamaglia verde.

“Io non l’ho mai visto prima, neanche nel passato.” Dichiarò il Trunks più grande, mentre Tarble diceva: “Nemmeno io…”

Infatti, uno con una faccia ed un aspetto del genere sarebbe stato impossibile da dimenticare…

“Quello è Monaka. E’ il guerriero più forte di tutti menzionato da Lord Beerus.” Rivelò, proprio in quel momento, Whis il quale si trovava fuori dal cubo, in quanto era intento a guidare la navicella.

“A vederlo non sembra così straordinario…” commentò il Trunks più giovane, mentre Tarble ribatteva: “Come al solito, mai farsi ingannare dalle apparenze.”

“Pare che Monaka significhi ‘Gran Ponta’. Monaka è un eroe che vive sul pianeta Wagashi. Ha un carattere assai dolce e gentile, ma quando mostra i denti è un combattente così straordinario da mettere in difficoltà persino Lord Beerus.” Continuò Whis e, immediatamente, Broly si avvicinò a lui, allungandogli la mano: “Piacere di conoscerla, io sono Broly.”

“Piacere mio.” Fece l’alieno in tono neutro stringendo la mano di Broly, il quale poi domandò, incuriosito: “Cosa significa ‘Ponta’?”

“Capezzoli.”

“Eh?”

“Perché ho i capezzoli grandi.” Spiegò Monaka, facendo muovere quelle che sembravano due palline da ping-pong sul petto.

“Capisco…” commentò Broly, mentre i due Trunks e Tarble facevano una faccia leggermente schifata.

“Stavo bene anche senza saperlo!” commentò Beerus guardando il saiyan in malo modo, mentre il Trunks più grande borbottava: “Adesso capisco perché Zamasu ha preferito impadronirsi del corpo di Goku, invece di quello di Monaka…”

Subito dopo, Beerus si voltò verso i due Trunks e domandare: “Quando a voi due… avete deciso chi si presenterà con un nome falso?”

“Ah, sì. Sono io.” Esclamò il Trunks più grande e Beerus domandò: “Ottimo… che nome hai scelto?”

“Gohan.”

 

Avvertenze:

 

Di certo, se avrete letto la fiction, tra l’altro bellissima, “Across the universe” di Eevaa, avrete notato che in questo capitolo avviene un fatto simile a quello che succede nella fiction e anche in circostanze piuttosto simili… la cosa assurda è che neanche è stata fatta volontariamente, ma mi è venuto d’istinto e ho scoperto di ciò solo leggendo l’opera, quando il capitolo era già stato scritto da un pezzo (diciamocelo, conoscendo i personaggi e le loro vicissitudini, al mio posto avreste scritto esattamente la stessa cosa, no?).

In ogni caso, se volete capire meglio di cosa sto parlando o anche solo per rileggere l’opera, lascio il link di sotto.

 

https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3972555&i=1

   
 
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