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Autore: KaronMigarashi    14/08/2022    0 recensioni
[ fandom: Predator//Mass Effect Andromeda ]
Il Clan yautja Red Star ha scoperto recentemente che la Galassia di Andromeda è stata presa d'assalto da numerosi coloni multi-specie appartenenti alla lontana Via Lattea. Dopo un disastroso incontro alla stazione Nexus, il giovane gruppo di yautja stringe con i nuovi abitanti un patto di tolleranza avendo un nemico in comune: i Kett.
Finché i Kett resteranno la maggior preoccupazione dell'intera Galassia è stato vietato qualunque scontro tra Yautja e il resto degli alieni.
Nora Ternion, umana operaia, e Viper, l'ultimo giovane blooded del Clan, saranno i primi ad avvicinarsi e instaurare così un rapporto goffo e bizzarro di amicizia inter-specie.
( Tutti i termini in asterisco sono presi e tradotti in italiano dalla lingua ufficiale yautjana dei Predatori. )
Genere: Azione, Science-fiction, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Red Star'
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Nel kehrite della Nave Madre Viper e Bastion si stavano allenando con i smart disc, lame da lancio simili ai chakram che se correttamente impugnate fungevano anche da affilate armi da mischia. Per tutto il dojo risuonavano stridii e sibili del metallo contro metallo, provocando scintille ad ogni impatto. 
Nessuno dei due yautja si stava risparmiando, entrambi troppo orgogliosi per cedere nonostante fosse soltanto un allenamento. Viper spesso tendeva a dimenticarsi di non essere sul campo di battaglia vero e proprio e questo, mescolato al suo sangue Hish, lo rendeva più pericoloso. Ma Bastion non era da meno in quanto a ferocia, e lo sottolineò con la brutalità che lo contraddistingueva riuscendo a ferire il giovane avversario al volto e a tranciargli di netto alcune delle appendici dreadlocks che continuavano a dondolargli davanti agli occhi, sfuggiti all'intreccio con cui li aveva legati sopra il capo. 

“ C'jit!* “

Furioso per non essere riuscito ad evitare l'attacco, Viper ruggì addosso a Bastion con aggressività, entrambe le quattro mandibole puntute divennero svasate: il chiaro segnale che indicava la rabbia di uno yautja. 

“ Ki'sei. ** “

Ci fu un momento di esitazione in Viper in quell'istante, sulla punta della lingua biforcuta erano bloccate mille e altre parole taglienti con cui rispondere al compagno d'allenamento, ma ebbe l'intelligenza di non sputarle fuori. Ingoiò l'amaro boccone della delusione, se Bastion era riuscito a ferirlo poteva soltanto incolpare se stesso. 

“ Sei sempre troppo impulsivo. Rifletti prima di muoverti. “

“ Cazzate. “

Fu un flebile borbottio, ma abbastanza da bloccare Bastion e puntare gli occhi rosso sangue su quelli gialli di Viper. Troppo tardi per rimangiarsi quella parola, senza rendersene conto aveva parlato nella lingua di Nora. Era convinto di avere più controllo sulla questione, ma poco alla volta l'umana lo stava contagiando. Plasmando? Cose innocue, una parola dopo l'altra, ma fu abbastanza per fiutare la puzza acre di fastidio di uno yautja più conservatore, come Bastion quando si parlava di cultura e tradizioni. 

“ Capisco voler apprendere per migliorare in battaglia, ma devi per forza memorizzare anche la loro lingua? Abbiamo i traduttori adesso. “

“ R-rm... krk... “

Viper a quel punto non seppe più che dirgli, riuscì ad emettere suoni sconnessi e cauti ticchettii vocali. Come avrebbe saputo dirgli in modo giusto come lo faceva sentire Nora? Che non era la cultura umana a portarlo sul Nexus ogni singolo giorno? Sì, all'inizio si era messo d'impegno nell'imparare, seguiva il desiderio del Capo Clan. Ma la cosa lo aveva annoiato a morte quasi da subito. E l'unico sentimento rimasto per gli umani era la curiosità che accendeva Nora in lui. La necessità di trovare una risposta alla domanda che più lo impegnava mentalmente: perché non era spaventata da lui? Stavano assieme quasi ogni giorno, Nora lo aveva vissuto quand'era stanco o infuriato, allegro oppure semplicemente annoiato. Qualsiasi altro umano al primo segnale d'ostilità di uno yautja sarebbe fuggito via terrorizzato, ma lei no. Se lui le ringhiava in faccia lei faceva altrettanto, puntando i piedi e stringendo i pugni. Da quel comportamento tanto inusuale per una fragile femmina umana erano nati tutti i suoi perché. 

“ Ehi, cucciolo impulsivo.  “

A smorzare i suoi pensieri fu Bastion, che gli indicava con un artiglio il Sat-Com che stava emettendo segnali e simboli color ruggine. L'interfaccia a schermo digitale del computer da polso trasmise un nuovo articolo di una giornalista del Nexus, mandato nell'extranet come alta priorità di lettura. 
 
<< ANCORA SCIENZIATI RAPITI SU HAVARL >>
I Roekar prendono in ostaggio le strutture scientifiche stazionate su Havarl! Si contano già 2 vittime e 8 feriti, tra di loro anche un'operaia umana mandata lì per un guasto soltanto ieri. 
- Apri il link qui sotto per l'intero articolo -

“ Adesso ricevi anche le notizie locali? “

Viper ascoltò a malapena lo scherno di Bastion, la sua voce gli arrivava lontana, come ovattata. Continuava a fissare quelle poche righe scritte metabolizzando la notizia che soltanto una lavoratrice umana era tra le sue conoscenze. Ed era bloccata laggiù, in pericolo. Una nuova sensazione si unì al senso di nausea che aveva iniziato a soffocarlo, l'ansia. Un malessere che gli annodava stomaco e gola mentre leggeva e rileggeva quella notizia quasi con la speranza di aver capito male. Nora era partita soltanto il giorno prima per lo stesso pianeta, non era possibile una coincidenza. Il resto dell'articolo lo sfogliò appena, lesse velocemente e assimilò quel tanto che gli bastava da sapere che lei non era tra le vittime e i feriti elencati. L'umano rappresentante era stato mandato da loro per negoziare il rilascio degli ostaggi, ma Viper non avrebbe aspettato. Era fuori discussione per lui lasciare l'incolumità della sua umana nelle mani di altri. Sarebbe andato lui stesso a riprendersela. 

“ Devo andare. “

Senza degnare di un ulteriore spiegazione al suo maestro, Viper lanciò i smart disc verso gli appositi sostegni sul muro ed era già con un piede oltre la porta quando venne fermato prontamente da Bastion. La mano sulla spalla premette fin dentro la carne e le scaglie per assicurarsi una presa forte su di lui. 

“ Che succede Viper? “
 

Era successo talmente tutto così in fretta che Nora ebbe appena il tempo di nascondersi. Con le ginocchia ripiegate al petto, al riparo tra lo stretto spazio lasciato tra due colonne di metallo multiuso, riprendeva fiato coprendosi la bocca con una mano. L'altra era stretta ad una pistola presa dal cadavere di un turian steso in una pozza di sangue blu proprio davanti a suoi occhi. Era riuscito a metterla in salvo, al sicuro per il momento dalla furia omicida di un gruppo di angara estremisti, ma per questo aveva dato la vita. Per darle del tempo prezioso e trovare un riparo. Era al centro ricerca da meno di un giorno, si era messa al lavoro fin da subito su una struttura lacerata dalla fauna locale, poi fu il caos. I primi ad essere avvertiti furono i rumori, passi pesanti di un'andatura frettolosa. Poi il primo sparo e un grido acuto che spezzò il respiro di tutti i presenti. Calò poi il buio più totale e il silenzio di tomba venne interrotto dall'incessante sirena d'allarme di Sam. 
Non ci furono altri colpi sparati, ma una massa di corpi viola e azzurro fece irruzione di cabina in cabina, afferrando ogni singolo scienziato su cui riusciva a mettere sopra le mani. Lei era riuscita a scampare all'aggressione soltanto per la prontezza della guardia turian che, avvertito il pericolo, aveva fatto strada ai pochi rimasti verso le stanze più lontane dall'irruzione. 
Ora non sentiva più volare una mosca, rinchiusa nella cabina delle armi, ma sapeva che era solo questione di tempo prima che qualcuno entrasse a controllare anche lì.

“ Pensa Nora, pensa. “

Si sussurrò incoraggiamenti, cercò in tutti i modi di ragionare sulla mossa migliore da fare. Le rivennero in mente le parole del suo vecchio amore, un soldato SSC della Cittadella, durante l'attacco dei razziatori sulla Terra: “ Non restare mai ferma in un punto. Resta in movimento. Trova nascondigli diversi e prendi un bel respiro. Un piede davanti all'altro Nora e non guardarti mai indietro. “

“ Un piede dopo l'altro. “

Con il cuore a batterle impazzito dalla paura, l'arma stretta spasmodicamente tra le mani e le gambe più molli di una gelatina, Nora uscì fuori dal nascondiglio e si alzò in piedi. Doveva orientarsi in qualche modo e trovare la via più vicina per uscire da quel bel casino. I suoi pensieri però erano tutti rivolti allo yautja che aveva lasciato al Nexus.
 

“ Sei riuscito a contattare la ooman? “

“ No. “

Sotto i piedi Viper sentì la nave atterrare finalmente su Havarl. Bastion era stato saggio abbastanza da non usare mezze misure ed era riuscito a far atterrare la sua navicella privata proprio davanti all'accampamento delle stazioni di ricerca di Pelaav. Dagli schermi sopra i comandi di pilotaggio si poteva notare una calma innaturale. Dov'erano finiti tutti quanti? Le informazioni che avevano raccolto allo spazio porto parlavano di una cinquantina di alieni, tra umani e salarian, in pericolo. Dov'erano le grida? 

“ Quando vuoi, giovane blooded. I motori sono spenti e la schermatura a scudo è attiva. Finché non usciamo nessuno riuscirà ad individuarci. “

“ Provo ancora una volta. “

Muovendosi per la cabina di pilotaggio con irrequietezza, Viper accese ancora una volta il suo Sat-Com e attivò quella che Nora chiamava sempre – videochiamata - . Il sistema si connetteva, ma non riusciva a raggiungerla per qualche ragione. Era come se non riuscisse a trovarla da nessuna parte. Vedeva il piccolo oloschermo interattivo sfarfallare sopra la sua mano aperta e nel punto più in basso un cerchio che caricava all'infinito alla ricerca di un contatto da afferrare. Dopo imprecazioni varie però la fortuna gli sorrise e finalmente il volto di Nora apparve, ma il segnale restava in qualche modo disturbato. 
 

La vedeva camminare furtiva, con un'arma all'altezza del volto e continuava a guardarsi attorno spaventata. Quell'immagino lo inquietò come non mai, non aveva mai visto Nora impugnare un'arma e sapeva che non era capace a usarla. Una sera, ubriachi di birra scadente, gli aveva rivelato che in tutta la sua vita, nonostante i pericoli a cui si era esposta sul suo pianeta natale, non sapeva sparare un singolo colpo di pistola. Sì, ricordava con amarezza che lei era una che fuggiva davanti al pericolo...
 
- Viper?! Grazie al cielo sei tu! -

“ Dove sei? Sei ferita? “
 
- Avamposto D, sezione 4. Sto bene, per ora. Una delle guardie è riuscito a nascondere alcuni di noi, ma... sbrigati, ti prego! Gli angara sono ovunque e  armati fino ai denti. -

La sentì sussurrare appena nel parlargli, era agitata, lo notava perfino con tutte quelle interferenze. Dannati Relictum, la cripta doveva essere fin troppo vicina al sito scientifico.

“ Non quanto me, ooman. “

Non era nella sua indole confortare un essere più debole di lui, ma con Nora cercò di sforzarsi per assumere un comportamento più docile accomodante. La totale fiducia con cui lo ricambiava era un balsamo benefico per la propria già sopraelevata autostima ed era un qualcosa che nessuna femmina yautjana poteva dargli. Soltanto Nora. Soltanto la sua piccola fragile umana. 

“ Sto arrivando. “
 
- Il Pioniere è qui, //×►≈♦Е•• Non uccid... ¶×-viper... þ♦ ►=//Ð? Non §÷Ø►♦≈¬x //⇒•≈♦¶!-

“ Ooman! C'jit! “

A quel punto, con il segnale del tutto compromesso e la traduzione incompleta, Viper chiuse la connessione e si preparò allo scontro. Bastion lo stava già aspettando al pannello di uscita e non gli era sfuggita la totale mancanza di armi sull'armatura. Aveva perfino scollegato il plasmacaster dalla spalla, segno che meno danni avrebbero fatto e meglio sarebbe stato per tutti. E lo capiva: l'alleanza con gli alieni della Via Lattea era appesa a un filo, uccidere uno di loro anche involontariamente avrebbe messo fine ad ogni tipo di guadagno che ne ricavavano. Per non parlare di un'inevitabile guerra direttamente dentro il Nexus, dove nessuno avrebbe avuto la possibilità di sottrarsi. 

“ Quindi? “

A braccia incrociate sul petto, Bastion scuoteva la folta criniera d'ossa e dreadlocks, impaziente quanto Viper di entrare in azione. Il loro scopo era chiaro lì: prendere la ooman e tornare alla Nave Madre senza allarmare nessuno, non si sarebbero neanche accorti della loro presenza se tutto andava come previsto. Rapidi e veloci, e se proprio non sarebbero riusciti ad evitare lo scontro, beh... Bastion non si sarebbe di certo tirato indietro. I piccoli denti aguzzi brillarono inquietanti nel ghigno sghembo con cui allargò tutte le mandibole. 

“ Mi ha implorato di non uccidere nessuno, il Pioniere umano è qui, probabilmente per sedare la rivolta. “

“ Ti implora spesso la pyode amedha***, ah-k-k-k-k? “

“ Hrir-rm ki'cte****, fng u-ua. “
 

Usciti dalla navicella e con gli scudi mimetici attivi sui loro corpi, adesso riflettenti come uno specchio d'acqua, i due guerrieri yautja seguirono la passerella principale che li avrebbe portati dritti agli impianti degli scienziati. Nessuno ad attenderli, ma se lo aspettavano. Gli angara ribelli dovevano aver radunato tutti nel cuore dell'accampamento e se non avevano guardie significava che erano in pochi presenti all'assalto. 

“ Avamposto D, sezione 4. “

“ Molto bene, Viper, iniziamo a cercarla. “


NOTE D'AUTRICE

* “ Dannazione! “
** “ Sono d'accordo. “
*** “ Carne morbida “, si usa come dispregiativo per indicare gli esseri umani.
**** “ Mai abbastanza “
  
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