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Autore: 20maggio2013    15/08/2022    2 recensioni
"E non ti preoccupare se la vita ti incasina
Si impara più da un mare mosso che da una piscina"
Kurt e Blaine: due ragazzi diversi, l'uno l'opposto dell'altro ma con così tanto in comune. Il primo fin troppo prudente, che pensa mille volte prima di fare qualcosa, che ha bisogno di pianificare tutto. Il secondo istintivo, che fa quello che vuole senza pensare alle conseguenze.
"[...] Kurt si lasciò convincere a quella follia. Forse aveva soltanto bisogno di qualcuno come Blaine nella sua vita, qualcuno che gli facesse capire che andava bene ogni tanto lasciarsi andare e vivere la vita. E probabilmente anche Blaine aveva bisogno di qualcuno come Kurt nella sua vita, qualcuno che ogni tanto gli facesse capire che reagire d'impulso alle cose non era la cosa migliore da fare. Kurt e Blaine erano diversi, ma forse era proprio perché erano così diversi che avevano bisogno l'uno dell'altro. Solo che era ancora troppo presto perché anche loro lo capissero. [...]"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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phonto

Blaine si era ritirato presto in camera quella sera e aveva chiamato Kurt, una parte di lui avrebbe voluto chiedergli di uscire, ma fuori diluviava ancora così si erano limitati a sentirsi al telefono.
«Siamo rimasti tutti a casa anche noi. Solo Puck è andato da Quinn e sono sempre più convinto che tra i due ci sia qualcosa» aveva detto Kurt dopo che Blaine gli aveva chiesto cosa stessero facendo. Kurt dopo cena si era chiuso in camera ad aspettare la chiamata di Blaine e soprattutto perché non aveva intenzione di rimanere solo con Finn e Rachel che pomiciavano sul divano e poi aveva chiuso la camera per non sentire Santana e Brittany che erano nella camera accanto alla sua.
«Posso dirti ch-» le parole di Blaine furono interrotte da uno starnuto. Kurt rise dall'altra parte del telefono.
«Ecco così impari a voler fare il bagno sotto la pioggia» lo riprese divertito Kurt e fu il turno di Blaine di ridere.
«Era solo uno starnuto, sto bene e poi non mi sembra che tu te ne sia lamentato» e se fosse stato davanti a lui gli avrebbe fatto una linguaccia. Kurt alzò gli occhi al cielo divertito e ignorò il suo commento.
«Cosa stavi dicendo prima?» chiese poi Kurt sistemandosi meglio sul letto.
«Dicevo che mi manchi, è normale?» Kurt arrossì e sorrise spensierato.
«Non credo sia normale dato che ci siamo salutati solo due ore fa -sussurrò poi e Blaine rise stendendosi sul letto un po' stanco- Ma a dire il vero mi manchi anche tu» ammise poi Kurt e Blaine sorrise. Rimasero a parlare un po' tra di loro finché Blaine non sentì la stanchezza pesargli sugli occhi, così salutò Kurt e gli diede la buonanotte. 

Kurt la mattina dopo andò al luna park insieme a Finn e Rachel e avrebbe aspettato che Blaine lo raggiungesse, avrebbero passato la mattinata tra le gioiste finché Blaine non avrebbe dovuto iniziare a lavorare. Seguì da un parte all'altra i due controllando di tanto in tanto il telefono in attesa di notizie di Blaine. Ma nessun messaggio gli era mai arrivato, Pensò che stesse ancora dormendo, così si limitò a seguire Finn e Rachel da una giostra all'altra e ad osservare Finn giocare al tiro a segno e vincere un pupazzo dietro l'altro. Era ormai ora di pranzo quando finalmente Blaine si fece vivo.

from: Blaine
to: Kurt
Purtroppo non riesco a venire oggi. Stanotte mi è salita la febbre e ho dormito fino a poco fa

Kurt si morse il labbra quando lesse quel messaggio. Sapere che Blaine si fosse ammalato lo rattristava. Sia perché non avrebbe potuto vederlo, sia perché non voleva che stesse male. 
«È Blaine? Sta arrivando?» domandò Rachel quando vide Kurt osservare il suo telefono.
«Non viene, ha la febbre» negò Kurt prima di rispondere al suo ragazzo.

from: Kurt 
to: Blaine
Come stai ora? 

from: Blaine
to: Kurt
Un po' meglio, la febbre è scesa ma ho il naso completamente chiuso 

Kurt rimase a scambiarsi messaggi con Blaine finché questo non si addormentò di nuovo, intanto Finn continuava a vincere peluche per Rachel. Poi tutti e tre andarono a mangiare qualcosa e nel pomeriggio furono raggiunti da Elliott e i Warblers che si sarebbero esibiti lo stesso ed Elliott avrebbe preso il posto di Blaine sotto sua richiesta. Blaine si fece risentire nel tardo pomeriggio, quando ormai Kurt era tornato a casa insieme a Finn e Rachel. Avevano assistito solo alla prima esibizione di Elliott, era anche lui molto bravo aveva pesato Kurt, ma Blaine lo era molto di più. 

Kurt e Blaine erano rimasti a parlare al telefono per quasi un'ora e quando Kurt scoprì che Blaine era solo a casa prese una decisione. Chiuse la chiamata, si sistemò velocemente mettendo qualcosa di un po' più pesante, prese uno zaino dove conservò alcune cose e uscì di casa. Raggiunse in pochi minuti quella di Blaine, bussò e attese. Sperò di non disturbarlo, che non si fosse riaddormentato. Stava iniziando a pentirsi di aver reagito d'istinto ed essere uscito di casa senza chiedergli se per lui andava bene quando Blaine gli aprì la porta. Non aveva una bella cera. I capelli avevano preso vita propria, la sua carnagione era più bianca del solito e due grandi occhiaie erano evidenti sotto i suoi occhi. Eppure Kurt lo trovò comunque bellissimo, sopratutto quando vide una scintilla nei suoi occhi quando Blaine lo riconobbe.
«Kurt! Che ci fai qui?» domandò sorpreso per poi coprirsi la bocca con la mano e tossire.
«Sono venuto a farti da infermiere, nessuno dovrebbe rimanere solo quando sta male» Blaine gli sorrise dolcemente, grato per quel suo gesto. Lo fece entrare e poi chiuse la porta.
«Non dovevi, so cavarmela da solo. L'ho sempre fatto» disse con un po' di risentimento nella voce, Kurt sorrise dispiaciuto.
«Lo so, ma volevo» gli disse poi e anche Blaine sorrise, poi gli fece segno di seguirlo e insieme raggiunsero la camera. Blaine si stese sotto le coperte e fece segno a Kurt di raggiungerlo.
«Ti ho portato alcune cose» disse Kurt sedendosi accanto a lui e osservandolo. Sembrava così piccolo in quel momento, raggomitolato su se stesso e avvolto nelle coperte, i capelli tutti sparsi sul cuscino. Gli accarezzò una guancia e poi gli spostò i ricci dalla fronte. Blaine chiuse gli occhi e sorrise a quel gesto così pieno d'amore.
«Cosa mi hai portato?» chiese con un piccolo sorriso sulle labbra aprendo di nuovo gli occhi.
«Una minestra che ho trovato in frigo, qualche medicina, non so cosa avevi -disse aprendo lo zaino e frugando dentro- e questo -aggiunse con un sorriso prendendo un piccolo peluche a forma di cane con due occhi enormi.- Oggi Rachel ha costretto Finn a giocare al tiro a segno e ha vinto un sacco di peluche per lei, così ne ho fregato uno e l'ho portato a te» spiegò e Blaine rise divertito prendendo il peluche in mano.
«Grazie» disse poi abbracciando il peluche e tornando a guardare Kurt.
«Come ti senti?» gli chiese poi Kurt giocherellando con i suoi capelli, trovava fin troppo rilassante arricciare una ciocca tra le sue dita e poi tirarla vedendola poi rimbalzare come una molla. E anche Blaine doveva trovarlo rilassante data la sua espressione beata.
«Così così, stanco. E poi ho freddo» sussurrò con tono basso. Kurt gli toccò la fronte e lo sentì caldo.
«Credo ti stia salendo la febbre, vado a prenderti il termometro, okay?» Blaine si limitò ad annuire. Poi si fece ancora più piccolo, strinse il peluche al petto e cercò di coprirsi di più con le coperte dato che stava tremando. Kurt tornò poco dopo con il termometro, gli misurò la temperatura e poi si stese accanto a lui in modo che Blaine potesse poggiarsi al suo petto e lui potesse stringerlo per riscaldarlo. Sciolse l'abbraccio solo quando sentì il bip del termometro così lo prese per controllare la temperatura mentre stringeva Blaine a lui con l'altro braccio.
«Quant'è?» chiese poi rabbrividendo di nuovo.
«È quasi trentotto, quando hai preso l'ultima volta la tachipirina?» gli chiese poi Kurt mentre controllava tra le medicine che aveva portato.
«Questa mattina, saranno state le dieci credo» mormorò confusamente Blaine. Kurt annuì, prese una nuova compressa e il bicchiere d'acqua lasciato sul comodino e porse tutto a Blaine che con fatica si mise seduto e mandò giù la medicina aiutandosi con l'acqua.
«Dai, vieni qui e prova a dormire un po'. Sarò qui quando ti sveglierai» gli disse poi Kurt stendendosi di nuovo, Blaine si poggiò a lui e chiuse gli occhi addormentandosi poco dopo.

Blaine si svegliò circa un'ora dopo, completamente sudato. La tachipirina aveva fatto effetto e la febbre era scesa e quindi aveva sudato. Kurt era ancora steso al suo fianco, come gli aveva promesso.
«Ehi.. come ti senti?» gli chiese dolcemente Kurt osservandolo mettersi seduto e passarsi una mano tra i ricci.
«Meglio -rispose Blaine togliendosi le coperte in cui era avvolto- Credo che andrò a cambiarmi un attimo, sono tutto sudato» Kurt annuì e gli sorrise di nuovo.
«Vuoi mangiare qualcosa? Posso farti la minestra mentre ti cambi, ti va?» Blaine annuì soltanto, non aveva più di tanto fame ma sapeva che se voleva rimettersi presto doveva mangiare qualcosa. Kurt si allungò e gli lasciò un bacio sulla guancia poi si alzò e prese la minestra che andò a riscaldare in cucina. Poco dopo Blaine lo raggiunse in cucina, versò la maestra in due ciotole e mangiarono in silenzio, poi si trasferirono sul divano.
«Ti va di guardare un film?» chiese Blaine accoccolandosi di nuovo su Kurt e coprendo entrambi con una coperta. Kurt lo strinse a sé e gli lascio un bacio sulla tempia.
«Che ti va di vedere?» 
«Avevi detto che mi avresti fatto vedere Moulin Rouge, ti va di guardarlo ora?» propose Blaine e Kurt annuì con un sorriso, felice che Blaine ricordasse la conversazione che avevano avuto tempo prima, quando ancora si conoscevano poco. Poi collegarono il computer alla televisione e guardarono il film in silenzio. Kurt si morse il labbro cercando di resistere dal cantare le canzoni, sorrise nel vedere Blaine veramente interessato alla visione del film.
«Allora che te ne pare?» chiese Kurt una volta finito il film e spento la tv.
«Mi è piaciuto molto -sorrise Blaine sincero- E poi quella canzone, non so come si chiama.. quella che faceva -sussurrò pensieroso cercando di ricordare le parole -Never knew I could feel like this
Like I've never seen the sky before -Cantò poi e Kurt trattenne il respiro perché tra tutte le canzoni Blaine stava cantando la sua preferita- È davvero bella e ha un testo bellissimo, come si chiama?» chiese poi.
«Come What May. -rispose Kurt con un sorriso- È la mia preferita. Ho sempre sognato di ballare quella canzone con mio futuro marito il giorno del nostro matrimonio» si lasciò sfuggire, Blaine annuì soltanto, memorizzando quell'informazione in mente, poi gli sorrise. Restarono a parlare ancora un po', poi Kurt tornò a casa e Blaine tornò in camera. Si stese di nuovo a letto e in poco tempo si addormentò abbracciando il peluche che gli aveva regalato Kurt.

Nei giorni successivi Kurt andò sempre a trovare Blaine, gli preparava qualcosa di caldo e si assicurava che prendesse le medicine e poi gli faceva compagnia. Il secondo giorno peggiorò un po'. La febbre salì alta e Kurt fu costretto a fargli impacchi di acqua fredda per fargli abbassare la temperatura dato che solo la tachipirina non sembrava bastare. Ma dopo quel girono migliorò pian piano. La temperatura non superò più i 37,5 e piano pianto tornò in forze. Aveva solo un po' di mal di gola e tosse, per il resto stava molto meglio. Passava le giornate a letto finché non arrivava Kurt. Parlavano a lungo e Kurt lo aggiornava su tutto, poi cenavano insieme e dopo guardavano un film insieme. 
«L'altra sera gli ho scelto un nome» disse Blaine mentre era steso sul letto, prendendo il peluche dal quale ormai non si separava più e mostrandolo a Kurt.
«E chi ti dice che sia un lui?» chiese divertito Kurt prendendo in mano il peluche e sorridendo, non pensava che Blaine si sarebbe affezionato così tanto al peluche quando glielo aveva regalato.
«Non lo so, intuito» rise Blaine.
«E sentiamo, come lo hai chiamato?» chiese curioso Kurt restituendogli il peluche che Blaine posò sul suo petto.
«Mister Peluche» annunciò fiero e Kurt scoppiò a ridere, ma quando capì che Blaine fosse serio alzò un sopracciglio e lo guardò male.
«Davvero? E ci hai anche dovuto pensare per dargli questo nome?» lo prese in giro divertito. Blaine gli fece la linguaccia prima di fingersi offeso.
«Il peluche è mio e scelgo io il suo nome e io ho deciso che si chiamerà Mister Peluche» borbottò con tono convinto Blaine e Kurt rise di nuovo trovandolo adorabile con quell'espressione imbronciata.
«Quando avevo otto anni chiamavo i miei peluche con nomi migliori del tuo -disse ancora prima di baciarlo dolcemente sulle labbra per togliergli via quel broncio- Ma hai ragione, il peluche è tuo e se vuoi chiamarlo così, allora si chiamerà Mister Peluche» Blaine sorrise soddisfatto facendo ridere di nuovo Kurt.
«Oh va bene.. quando avrai finito di prendermi in giro troverai me e Mister Peluche di sotto» borbottò fingendosi offeso, ma Kurt lo bloccò per un polso ancora prima che potesse alzarsi.
«Sei davvero un'idiota certe volte -disse divertito per poi baciarlo prima che potesse replicare- Sai perché tra tutti i peluche ho scelto proprio questo?» chiese poi, Blaine scosse la testa tornando a stendersi sul letto e poggiando la testa sulla spalla di Kurt.
«Perché?»
«Perché mi ricorda te. -ammise imbarazzato Kurt, Blaine lo guardò confuso- Sia tu che Mister Peluche avete questi grandi occhi da cucciolo. Mister Peluche è così dolce e anche tu lo sei» Blaine sorrise dolcemente a quella confessione.
«Sei adorabile» disse poi prima di baciarlo dolcemente.

 

In questo capitolo vediamo un Blaine malato e un Kurt che gli fa da infermiere.. Blaine è abituato a prendersi cura di se stesso e a stare solo anche quando sta male, ma Kurt gli fa capire che non deve essere così e che lui c'è anche in quelle occasioni. 
E si, se ve lo state chiedendo Mr. peluche è proprio il pupazzo che Kurt regala a Blaine nella serie
Dopo qualche giorno di febbre e Kurt che fa da infermiere Blaine sta finalmente meglio e potranno tornare alla loro vacanza
  
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