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Autore: Ellygattina    21/08/2022    1 recensioni
Attenzione: spoiler per chi non è al passo con le scan online!!!
Mikey e Shinichiro vivono da alcuni giorni con il nonno dopo il ricovero della madre e una notte il più piccolo, all'ennesimo incubo, va dal fratello in cerca di conforto.
(Storia presente anche su AO3 con lo stesso nickname.)
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Manjirou Sano, Shinichiro Sano
Note: Kidfic, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Era molto tardi e Shinichiro stava per mettersi a letto con uno sbadiglio quando la porta della sua stanza si aprì, lasciando entrare il suo fratellino con l'aria assonnata e la sua immancabile copertina stretta in una mano.

«Cosa ci fai qui, Manjiro?» chiese dolcemente ma con un'ombra di preoccupazione e disappunto nello sguardo che il piccolo non colse. Era riuscito a fatica a farlo addormentare nella sua nuova cameretta a casa del nonno all'incirca un'ora prima e aveva sperato che i suoi sforzi durassero almeno un po' di più.

«Ho fatto un brutto sogno» si lamentò il bambino stropicciandosi un occhio con la mano libera e il più grande sospirò. Succedeva spesso, purtroppo, da quando la madre era stata ricoverata in ospedale e iniziava a preoccuparsi per questa sua difficoltà a dormire. Avrebbe dovuto parlarne con il nonno appena possibile ma per il momento poteva solo cercare di limitare i danni e inventarsi qualcosa per farlo riposare almeno un po', visto che l'uomo doveva essere a letto da un pezzo e non c'era nessun altro con loro. Avrebbe potuto svegliarlo, certo, ma a cosa sarebbe servito in quel momento? Nemmeno lui aveva il potere di far dimenticare al piccolo Manjiro che la sua mamma, probabilmente l'unico genitore che ricordava, era lontana da fin troppi giorni. Non che il nonno facesse loro mancare qualcosa ma era sicuramente diverso che averla nella stanza di fianco nella casa in cui vivevano da sempre.

«Posso dormire con te?» stava intanto chiedendo il bambino e Shinichiro non poté fare a meno di sorridere, nonostante tutto.

«Dai, vieni» lo invitò, battendo una mano sul letto, che per fortuna era grande abbastanza da contenere comodamente entrambi. Sarebbe stato meglio che il fratellino imparasse a dormire da solo alla sua età ma non se la sentiva di imporglielo in una situazione così delicata. Era evidente che il ricovero della madre e il loro trasferimento a casa del nonno lo facessero soffrire molto e non era il caso di aggiungere altro stress dandogli l'impressione di volerlo tenere a distanza quando aveva più bisogno di lui. Senza contare che non era mai riuscito a dirgli di no se gli chiedeva qualcosa in quel modo...

Del tutto ignaro dei suoi pensieri, Manjiro non se lo fece ripetere due volte e si affrettò a raggiungerlo con un sorriso carico di sollievo che stemperò un po' l'evidente tensione nel suo sguardo. Doveva essere ancora molto spaventato dall'incubo e Shinichiro ringraziò tra sé che l'avesse trovato già pronto per infilarsi sotto le coperte. Gli sarebbe dispiaciuto lasciarlo solo in camera il tempo necessario a prepararsi.

Il fratellino si sdraiò sul fianco, in modo da poterlo vedere, e il più grande spense la luce e lo raggiunse coprendoli entrambi.

«Va tutto bene, Manjiro, sei al sicuro. Cerca di dormire adesso» gli disse dolcemente cingendolo con un braccio.

Non aveva neanche finito di parlare che il piccolo si avvicinò ancora di più e strinse forte la sua maglia in cerca di protezione tremando come una foglia.

Shinichiro si lasciò sfuggire un lieve sospiro e iniziò ad accarezzargli la schiena sussurrandogli allo stesso tempo parole di conforto. Manjiro era sempre stato un bambino dolce e affettuoso, e sebbene negli ultimi tempi si sforzasse di mostrarsi forte, era fin troppo chiaro che la madre gli mancasse.

Rimasero così per qualche minuto, godendosi la vicinanza reciproca senza però riuscire ad addormentarsi.

«Shinichiro? Sei sveglio?» lo chiamò a un certo punto il piccolo.

«Sì» rispose il più grande con voce assonnata.

«Quando torna la mamma?» domandò con una vocina che gli strinse il cuore. Sembrava a un passo dalle lacrime e per un attimo Shinichiro si sentì perduto. A differenza del fratellino, lui sapeva che la madre era molto malata ma non poteva certo dirgli la verità.

«Non lo so» rispose alla fine, augurandosi che non insistesse.

«Aveva detto che sarebbe tornata presto ma sono già passati tanti giorni» gli fece notare con la semplicità che solo un bambino poteva avere e Shinichiro immaginò fin troppo bene, nonostante il buio, la sua espressione assorta mentre cercava di contarli.

«La mamma non è stata bene, lo sai, e i dottori vogliono essere sicuri che non ci siano problemi a rimandarla a casa» gli spiegò dopo un attimo di esitazione. Non era del tutto una bugia, anche se a lui sembrava tale. "Non preoccuparti, ci siamo io e il nonno con te" lo rassicurò, pur sapendo benissimo che il fratellino avrebbe avuto più bisogno di lei.

«Non ve ne andrete anche voi, vero?» domandò il bambino preoccupato.

«Certo che no» gli rispose dolcemente, stupito però da una simile richiesta.

«Nel mio sogno era successo. Come mamma e papà» raccontò con voce triste e Shinichiro lo sentì rabbrividire.

«Stai tranquillo, era solo un incubo. Resteremo qui con te ad aspettare la mamma» gli promise rafforzando la stretta.

«Davvero?»

«Sì» confermò nel tono più dolce ma deciso che gli riuscì di trovare nonostante la commozione. Da un lato era preoccupante che avesse deciso di aprirsi in quel modo con qualcuno ma dall'altro era felice che l'avesse fatto proprio con lui. Era un segno di grande fiducia nei suoi confronti che si sommava a tanti altri e non poteva che fargli piacere.

Il piccolo parve soddisfatto e gli si accoccolò meglio contro sussurrando un «Grazie, fratellone» che lo fece sciogliere ancora di più.

«Andrà tutto bene, vedrai. Cerca di dormire però adesso. È molto tardi. Buonanotte, Manjiro» gli disse dolcemente.

«Buonanotte» rispose il bambino, chiudendo finalmente gli occhi e rilassandosi tra le sue braccia.

Calò di nuovo il silenzio e Shinichiro si concentrò sul respiro sempre più calmo e regolare del fratellino mentre rifletteva su quello che si erano detti senza smettere di coccolarlo. Aveva ragione a pensare che Manjiro, nonostante la maschera che indossava tutto il giorno con chiunque, stesse soffrendo molto per la situazione ma non poteva fare nulla per risolverla. I medici stavano sicuramente facendo il possibile per curare la loro mamma, ma nella migliore delle ipotesi, ci sarebbe voluto parecchio.

Il tempo probabilmente avrebbe aiutato, o almeno lo sperava, ma avrebbe dovuto parlare con il nonno per capire come e cosa spiegare a un bambino così piccolo e sensibile, nella speranza di neutralizzare un po' di paure e farlo sentire meglio. Aveva i suoi dubbi in realtà, soprattutto all'inizio, ma che altro potevano fare?

Per fortuna, almeno per il momento, sembrava che il fratellino si fosse calmato abbastanza da riuscire a prendere sonno e cercò di fare altrettanto. Manjiro non poteva saperlo ma la sua presenza quella notte faceva bene anche a lui. Erano giorni che faticava a trovare pace, preoccupato per la madre e per tutti loro, ma il ritmo tranquillo del suo respiro e la sua vicinanza lo calmavano come non pensava potesse succedere, facendolo inoltre sentire meno solo. Era il più grande dei due e cercava di essere un sostegno per il nonno e il fratellino, ma questo non significava che la situazione non gli pesasse e c'erano momenti in cui avrebbe voluto semplicemente che qualcuno facesse lo stesso per lui. Per fortuna Manjiro riusciva a consolarlo qualche volta senza nemmeno rendersene conto, e sebbene nessuno l'avesse coccolato e rassicurato fino a quel momento, cedette presto al sonno dopo avergli promesso di nuovo, tra sé, che avrebbe fatto il possibile e anche di più per aiutarlo come aveva sempre fatto.


Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! È la prima volta che scrivo su loro due, quindi non so cosa sia venuto fuori, ma spero di aver reso bene il tutto. Scusate per le eventuali lacrime (non avevo intenzione di renderla così triste ma certe parti si sono scritte da sole T-T) e fatemi sapere che ne pensate, se vi va. Grazie comunque a tutti per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo! <3

Se a qualcuno interessa, ho
creato tempo fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail, Edens Zero e il nuovo Gate of Nightmares (manga promozionale basato su un videogioco che Mashima ha contribuito a creare disegnando ambientazioni e personaggi), ma anche sugli anime e manga in generale. Se volete conoscere altri fan di queste bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui (attenzione ai possibili spoiler se non seguite le scan online!), dove è in corso una challenge di scrittura e disegno dedicata a crossover e AU. Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto, augurandovi una buona serata.
Bacioni e alla prossima!
Ellygattina


P.S: Se amate Tokyo Revengers e non temete gli spoiler, passate a trovarci in questo gruppo fb per sclerare insieme. Vi aspettiamo! ;)

  
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