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Autore: KaronMigarashi    22/08/2022    0 recensioni
[ prompt usati: AU!Roleplay // Chatstory ]
[ fandom: Predator//Mass Effect Andromeda ]
Tre amici, una serata libera e un gioco di ruolo.
Genere: Generale, Science-fiction, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Red Star'
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<< Creazione della chat di gruppo completata. Girl_Blonde101 sei online. >>
 
- Mike_Austin27 scrive: C'è nessuno? Chi è online batta un colpo! -

- Girl_Blonde101 scrive: Posso ricordarti che hai la lista degli utenti del gruppo affianco alla chat? -
 
- Mike_Austin27 scrive: Ah, già. -

Nora sospirò e alzò gli occhi al cielo. Era possibile essere così persi all'età di vent'anni? E che fine aveva fatto Niarala? Si erano ritrovati al Vortex quella stessa mattina prima di iniziare i loro turni lavorativi, e ora che ci rifletteva meglio l'amica non aveva una bella cera... forse stava covando l'inizio di una malattia? Poco probabile però, con la scienza medica attuale era un miracolo se si riusciva ancora ad avere un semplice raffreddore! Non ricordava neanche lei quand'era stata l'ultima volta ferma a letto malata. La sua unica assenza prolungata fu dovuta al piede rotto, ma quello non contava come malattia, giusto?
Soddisfatta di quel monologo interiore, Nora prese un sorso di caffè freddo dalla thermos e voltò lo sguardo verso il proprio letto dove uno yautja qualunque ci stava dormendo profondamente. Quella notte Viper si era intrufolato nel proprio alloggio ed era crollato sul pavimento della camera, stanco morto e con la schiena e le gambe piena di ferite da taglio. Non era riuscita a farsi dire nulla su come si era ridotto in quello stato, così lo aveva medicato alla meglio e trascinato non con poca fatica sul materasso. Sorrise nel vederlo grattarsi lo stomaco nel sonno, in quei momenti gli ricordava un po' una scimmietta... una tenera scimmietta armata fino ai denti. Sì, sì. 
 
- Niarala~La la la scrive: Eccomi! Scusate il ritardo! -

- Girl_Blonde101 scrive: Inizio lo START ROLE? -
 
- Niarala~La la la scrive: Vai pure! -

- Mike_Austin27 scrive: Yes - 
// START ROLE //
Prima parola estratta: SUSHI

- Girl_Blonde101 scrive: ( Ooookay, non la più difficile da piazzare nel testo, ma vedremo come fare. A chi è toccato l'ultimo turno? )
 
- Niarala~La la la scrive: ( A me! Ma sono stata interrotta >_>” Riprendo da lì? )

- Girl_Blonde101 scrive: ( Oooovviamente. <(`^´)> Adoro i tuoi scritti <3 )

- Niarala~La la la scrive -

( <3 Awww <3 )
Camminando senza sosta e ignorando i piedi che imploravano una pausa, strizzati in scarpe troppo strette e tacchi vertiginosi, Rowena cercava il suo tanto sognato Godric. Salutò con un breve, ma elegante, cenno del capo chiunque incontrava sulla nave, quel gesto le dava l'illusione di conoscere ogni singola persona che intraprendeva quella piccola vacanza nello spazio. " Cordiale e con il sorriso sulle labbra. " Questo fu l'ultimo insegnamento di sua madre poco prima di morire. Un sorriso dolce amaro le dipinse il volto a quel ricordo. Erano passati così tanti anni che adesso, alla veneranda età di cinquantatré anni faceva fatica perfino a ricordarsi il colore dei suoi occhi. C'era davvero cosa più triste di quella? Dimenticarsi la propria madre. Il tempo era davvero spietato, eh? 
Quando finalmente avvertì la bassa e roca risata di cortesia dell'uomo dei suoi sogni, Rowena affrettò il passo ritrovandosi a varcare le doppie porte metalliche della sala da pranzo. Sempre uguale, sempre ben arredata dai fiori freschi e ologrammi fucsia di parole scritte in lingue che non conosceva minimamente. E lui era lì, ad ispezionare con la bava alla bocca il lauto banchetto allestito nella sezione per gli umani per l'intero tour. 
" Godric, mio caro! "
Esclamò Rowena, giuliva e a braccia spalancate verso l'uomo mentre quest'ultimo annusava cauto del sushi su un vassoio di ghiaccio quasi sciolto.
 
- Niarala~La la la scrive: ( Ah! Che soddisfazione! ʕ •ᴥ•ʔ  Ora, qual era l'ordine di inizio? )

- Girl_Blonde101 scrive: ( Tocca a me adesso e poi a Mike, ma mi devo assentare un attimo quindi inizia pure tu M. )
 
- Mike_Austin27 scrive: ( Ehi, tutto okay? )

- Girl_Blonde101 scrive: ( Sì. Boh, no... non lo so. Si tratta di Viper. )
 
- Niarala~La la la scrive: ( Che è successo? Vabbè, me lo racconti domani con il caffè, qui continuiamo noi. Tranquilla <3 )

- Girl_Blonde101 scrive: ( Grazie <3 Scusatemi davvero. Appena posso risponderò alla role. )
 
<< Girl_Blonde101 sei disconnessa dalla chat. >>

" Viper? "

Nell'oscurità della camera Nora dovette orientarsi a tentoni per raggiungere il letto e lo yautja sdraiato sopra. Ne seguì il respiro affannato, i ticchettii delle mandibole erano cessati da un po' e ora poteva avvertire soltanto i sbuffi pesanti dalle corte pieghe nasali. Era preoccupata, inutile girarci attorno. Avevano più volte dormito assieme, ma quella pesantezza nel respiro non l'aveva mai sentita. 
Con delicatezza si sporse su di lui, entrambe le mani poggiate sulla coperta sgualcita. L'odore di sangue e sudore acido impregnava l'aria attorno a lui.

" Viper? "

Nessuno dei due aveva il traduttore attivo quindi per lei era inutile fargli domande, l'unica cosa che entrambi riuscivano a riconoscere nella propria lingua era il nome. E, giocando un po' con le tonalità riuscivano a volte anche a capire lo stato d'animo in cui riversavano. 
Senza dire una parola la donna lasciò che lo yautja la prendesse per un braccio e, in un modo stranamente delicato e non da lui, la tirasse per racchiuderla in un abbraccio bollente fatto di scaglie ruvide e pelle squamata. L'armatura era riuscita a togliergliela un pezzo alla volta, quindi a darle fastidio ora restavano soltanto la rete termica e il perizoma metallico. Ed entrambi gli indumenti le stavano solcando la pelle bianca con segni rossi dolorosamente evidenti. 
Muovendosi lenta per non disturbarlo, tentò di mettersi più comoda tra i suoi muscoli e riuscì soltanto a circondargli il fianco con una coscia prima che Viper stesso le bloccasse la gamba con una mano, massaggiandole la carne con un tocco che aveva a tratti un sapore erotico e facendole quelle che sembravano a tutti gli effetti delle fusa di gradimento. Segno che in quel momento aveva davvero bisogno della sua presenza. Stranamente, per essere uno yautja presuntuoso ed egocentrico, il bisogno del contatto fisico era un lato del suo carattere che non nascondeva mai. O almeno, non con lei. O soltanto con lei, dato che una volta Niarala stessa aveva provato a toccargli un bicipite, ma avendo come unico risultato uno spaventoso ringhio pieno d'astio e l'allarmante avvertimento di non avvicinarglisi più con quell'intenzione.
Lasciandolo fare, per nulla infastidita, Nora gli sfiorò un braccio con dita attente, sotto la pelle poté avvertire le diverse deformità di un corpo solcato da vecchie cicatrici, e andò a ripercorrerle tutte, per la loro intera lunghezza e spessore. 

“ Oggi te la cavi perché non abbiamo i traduttori, ma domani preparati alle domande. “

Deboli ticchettii le rispondevano incerti, con il capo inclinato da un lato e gli artigli neri di una mano che grattavano giocosamente il suo collo stretto. Se avesse usato un po' di pressione in più nella sua stretta avrebbe potuto sfondarle la gola in meno di un battito di ciglia. Ma Nora dovette ringraziare tutti i santi, per quanto Viper fosse a volte goffo, su di lei il tocco era esageratamente attento e leggero. Era consapevole della propria forza e di quanto il corpo di lei avrebbe potuto sopportare prima di rompersi. Ed era per quella consapevolezza che Nora non aveva paura di lui e del suo tocco. Viper sapeva di avere la sua più completa fiducia. 
  
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