Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Giuly_2_21    24/08/2022    0 recensioni
Noemi è una giovane ragazza italiana appassionata di anime che riesce finalmente a realizzare il suo più grande desiderio: trascorrere una normale vacanza in Giappone insieme a suo fratello.
Peccato che l'aggettivo "normale" sia andato a farsi benedire quando, per puro caso, incontra Monkey D. Luffy, Giorno Giovanna, Josuke Higashigata e Ceasar Zeppeli mentre stanno fuggendo da "loro".
Ma come e per quale motivo sono arrivati nel nostro mondo?? Chi sono questi "loro"?? E soprattutto, cosa farà Noemi?? Li aiuterà o li abbandonerà a loro stessi??
Leggete per scoprirlo!!
Genere: Avventura, Commedia, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Anthonio Zeppeli, Giorno Giovanna, Josuke Higashikata, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Anime Multiverse Series'
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NOEMI POV

-Ho capito, ti credo- disse Giorno rompendo il silenzio.

Ci misi un minuto buono per realizzare quello che aveva appena detto. Era serio?? Mi sarei aspettata un interrogatorio di quarto grado (tipo quelli di mia madre quando tornavo tardi la sera) durante il quale avrei dovuto pronunciare arringhe infinite e rispondere a tono alle sue domande pur di salvarmi le chiappette. E invece bastò rispondere a 4 domande in croce per essere creduta.

-Cosa hai detto, scusa??- chiedo tanto per essere sicura.
-Non mi piace ripetere le cose- rispose Giorno un po' scocciato -Ho detto che credo alle tue parole-
-Sì, l'ho capito che hai capito, ma perché mi credi??-
-Primo, perché quello che dici ha una sua logica e darebbe una spiegazione plausibile alle domande che negli ultimi giorni ci hanno rivolto tutti. Secondo e più importante, perché eri terrorizzata. Terrorizzata a tal punto da non accorgerti nemmeno che è già da 5 minuti che ti ho mollato il polso- mi rispose.

Solo allora realizzai che il ragazzo aveva messo le mani in tasca e che il mio braccio era rimasto lì sospeso a mezz'aria senza alcun motivo apparente. Lo abbassai.

-Se fossi stata un'investigatrice o un soldato professionista, te ne saresti accorta. Ma non è successo. E non credo che "loro" siano così stupidi o disperati da inviare una ragazzina a cercarci- continuò lui.

Avrei voluto dire qualcosa tipo "Guarda che ho 16 anni" o chiedergli chi erano "loro", ma nello stesso istante in cui il terrore passò e il mio corpo si rilassò, mi resi conto della situazione in cui ero ritrovata.

Mi trovavo davanti a Giorno, Josuke, Ceasar e Luffy!! Quelli originali nati dalla penna di Hiroiko Araki ed Echiro Oda!! Come minchia era possibile?!?

Mi sedetti per terra, non tanto per l'enorme mal di testa sopraggiuntomi, ma per assicurarmi che l'asfalto fosse lì, che la mia realtà fosse ancora lì e non si stesse, invece, disfacendo davanti ai miei occhi.

-Tutto a posto??- mi chiese Giorno preoccupato.

"Tutto a posto. Sì, certo, ho solo scoperto della vostra esistenza, cosa che va contro ogni schema logico e razionale della nostra realtà, ma tutto bene. Ma che razza di domanda è?!"

-Ha appena scoperto che 4 personaggi inventati da autori strampalati esistono realmente. No che non è tutto a posto- intervenne Josuke in mio favore.

-In effetti è un miracolo che tu non sia svenuta sedutastante- commentò Giorno -Mi dispiace averti coinvolto in questa situazione. Di solito non evito di mettere in mezzo civili nei miei problemi. E spero di non averti fatto male al braccio-
-Non è colpa tua, sono io che non so fare gli affari miei- gli risposi.
-Ti prego di non rivelare a nessuno quello che è successo stasera-
-Anche se lo volessi fare, nessuno mi crederebbe. Se andassi in giro a dire di aver incontrato il vero Giorno Giovanna, uscito direttamente dalla mente malata di Hirohiko Araki, mi spedirebbero in manicomio in battito di ciglia- dissi -E poi sembrate in una situazione critica, non voglio rischiare di peggiorarla-
-Saggia decisione, ti ringrazio- disse Giorno -allora togliamo il disturbo-

-Aspetta cosa??- gli chiesi sconcertata.
-Abbiamo attirato già troppa attenzione e in più "loro" ci stanno alle calcagna. Non possiamo rimanere qui- mi spiegò Giorno.

-Ma io non ho finito di mangiare!!- protestò Luffy che aveva appena alzato gli occhi dal manga.
-Prendi il cibo e mangia in auto, okay?? Non possiamo stare fermi a lungo, lo sai anche tu- gli rispose Josuke.

-Un attimo. Io vi voglio aiutare- dissi. Nonostante avessi capito che quei ragazzi si erano cacciati in una situazione pericolosa, quelle parole mi uscirono spontaneamente.

-Aiutarci?? Ci siamo appena conosciuti e non sai nemmeno cos'è successo. E poi te l'ho già detto: non voglio coinvolgere civili innocenti- mi rispose Giorno con una punta di freddezza.

-Sono già coinvolta in questa faccenda- gli risposi -E poi non voglio che rimaniate da soli in posto sconosciuto e inseguiti da qualcuno. Non riuscirei a darmi pace senza sapervi al sicuro!!-
-È pericoloso e noi non possiamo garantirti alcuna protezione- ribatte lui.
-Ma se hai lo stand più potente di tutto l'universo!! E poi anche Josuke, Ceasar e Luffy non scherzano. Come pensi che un semplice essere umano, per quanto potente possa essere, possa competere con poteri del genere?!- controbattei io.

Giorno non rispose e io ingenuamente pensai di aver vinto il dibattito. Ma il silenzio diventò presto opprimente e guardando poi le facce di Luffy e Josuke intuì che c'era qualcosa che non andava anche su quel punto.

Infine Josuke con evidente imbarazzo rispose: - Ecco, noi...-

-Merda!! Sta arrivando uno sbirro- disse improvvisamente Ceasar, troncando la risposta sul nascere (durante tutta la nostra "conversazione" aveva fatto da palo vicino al muro).

Anche se avevo la fedina penale e la coscienza pulita, sentì il sangue nelle mie vene divenire ghiaccio e a giudicare dallo sguardo impaurito dei ragazzi anche loro avevano provato la stessa identica cosa.

All'unisono io e Luffy scattammo in piedi (gli altri lo erano già), prendemmo le nostre cose e ci incamminammo tranquillamente (o almeno ci provammo) verso il parcheggio.

-Non voltatevi. Andiamo alla macchina e togliamovi di torno- mormorò Giorno a denti stretti -E tu, ragazzina, va a casa, per favore- 

Ancora oggi non so ringraziare o maledire il poliziotto che ci trovò quel giorno poiché egli, insieme ai cheeseburger, fu la causa del mio totale coinvolgimento in quella situazione.

Infatti nello stesso istante in cui pensai seriamente di mollare lì i ragazzi, scappare a casa e dimenticare quella faccenda, le sue parole mi fecero cambiare idea in un attimo.

-Voi cinque!! Fermi!! Vi dichiaro in arresto per furto d'auto!!-

Piuttosto che seguire l'ordine dell'agente, i ragazzi scattarono verso una Volkswagen Polo nera e io, terrorizzata, li inseguì.

Giorno aprì l'auto e si mise al volante mentre Ceasar si lanciò sul sedile da passeggero. Io, Josuke e Luffy invece ci fiondammo dietro.
Appena chiudemmo la portiera, Giorno diede gas e si lanciò in autostrada con una velocità e un'agilità che Vin Diesel levati e portami una Corona.

A causa di quelle manovre improvvise, sbattei il mio povero nasino contro il finestrino della macchina, Josuke si ritrovò con la testa sul mio grembo (e anche se l'interno dell'abitacolo non fosse particolarmente illuminato, giurai di averlo visto divenire bordeaux) e infine Luffy si ribaltò inspiegabilmente a testa in giù e con le gambe per aria.

Massaggiandomi il naso, guardai fuori dal vetro e vidi in lontananza i bagliori rossi e blu delle volanti.

-Perché avete la polizia alle calcagna??- piagnucolai.

"Usa per favore quel poco di cervello che hai in mezzo alle orecchie. Come cazzo pensi siano riusciti a procurarsi una macchina?? Mica potevano noleggiarne una senza soldi o documenti validi dal momento che LORO IN TEORIA NON DOVREBBERO ESISTERE"

-Va be', lasciamo stare. Adesso che facciamo??- chiesi disperata.
-Li seminiamo- mi rispose seccato Giorno senza staccare gli occhi dalla strada.
-Ma come...- provai a dire, ma lui mi urlò scocciato: -NON HO TEMPO DI RISPONDERE A TUOI PIANGISTEI, DONNA!! NON TI HO COSTRETTO IO A VENIRE!! ADESSO STA ZITTA E PREGA CHE NON CI SCHIANTIAMO-

Mi ammutolì e aggrappandomi disperatamente al braccio di Josuke manco fosse un salvagente, iniziai a preparare mentalmente il mio testamento.

Giorno sfrecciò tra le auto a una velocità assurda, cercando in tutti i modi di allontanarsi dalle volanti.

-Giorno, non le vedo più- urlò Ceasar a un certo punto.
-Bene. Tenetevi forte e appena mi fermo nascondetevi sotto ai sedili- ci avvisò Giorno un istante prima di sterzare bruscamente a sinistra e imboccare una stradina sterrata tra i boschi.
Si fermò in una rientranza, spense motore e luci e si mise sotto il volante. Noi lo imitammo.

Diciamo che la situazione era abbastanza scomoda sia per il contesto sia per la posizione poiché ero praticamente schiacciata tra Josuke e la portiera. Ho quasi rischiato di svenire dalla paura.

"Dalla paura o perché sei tra le braccia di quel bel pezzo di manzo di Josuke Higashikata?? 😏 "
《Ma ti sembra il momento di pensare a cose del genere??》
"Non lo stai negando, interessante…"
《Sta zitta, non dobbiamo farci scoprire》
"Guarda che sono una voce della tua testa, al massimo sentono te"

Improvvisamente sentì le sirene delle volanti avvicinarsi e pregai qualunque dio esistente che se ne andassero.
Da lassù qualcuno ebbe pietà di me e le sirene si allontanarono.

Giorno ci sussurrò: -Esco a controllare, se mi sentite urlare "chi t'è mmuort" uscite dalla macchina e correte-
Strisciò quindi fuori dall'auto e si diresse verso la strada.

Anche se non sentivo più le sirene, il terrore prese di nuovo possesso di me.
Senza pensarci mi strinsi alla giacca di Josuke, tremando come una foglia. Con l'orecchio appoggiato al suo petto , potei sentire chiaramente il battito piuttosto accelerato del suo cuore. Anche lui aveva paura.

Fortunatamente Giorno ritornò un minuto dopo (che a me parve un'eternità) rassicurandoci.

-La polizia ha proseguito dritto. Dovremmo averla seminata-

Tirai un sospiro di sollievo e poi, complice sia la tensione provata fino a un attimo prima che le novità assurde presentatemi durante la serata, svenni contro la spalla di Josuke.

   
 
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