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Autore: Justice Gundam    28/08/2022    1 recensioni
Fin dagli inizi, la storia di Golarion è stata colma di tragedie, eventi drammatici e violenza. Questo mondo ha visto innumerevoli civiltà ascendere per poi crollare. Eserciti si sono scontrati in innumerevoli occasioni, e il sangue è stato sparso ovunque in tutto il globo. Ora, nell'Era dei Presagi Perduti, dopo la morte del dio Aroden, si snodano le vicende di coloro che scriveranno un nuovo capitolo nella tormentata storia di questo mondo...
Cinque anni dopo un tragico incendio e una serie di brutali omicidi, gli abitanti di Sandpoint attendono con ansia il Festival della Coda di Rondine per commemorare la consacrazione del nuovo tempio della città. Al culmine della cerimonia, il disastro colpisce! Nei giorni seguenti, un'ombra sinistra si posa su Sandpoint. Voci di eserciti di goblin e di altri mostri hanno messo in allarme la popolazione. Cinque giovani e promettenti avventurieri dovranno affrontare la crescente minaccia di un impero dimenticato, i cui crudeli e dispotici governanti potrebbero non essere morti come tutti pensano...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Era dei Presagi Perduti'
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Pathfinder: L'Era dei Presagi Perduti 
Una fanfiction di Pathfinder scritta da: Justice Gundam 

 

 

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LIBRO 1 – L’ASCESA DEI SIGNORI DELLE RUNE 

Capitolo 32 - Fine di una folle corsa

 

L'espressione di Reji esprimeva fin troppo bene il suo orrore per quello che stava vedendo. Non c'era modo di sbagliarsi. I vestiti, nonostante fossero così sporchi e laceri, erano proprio quelli del giovane nobile che lei aveva salvato dai goblin a Sandpoint, il primo giorno del Festival della Coda di Rondine. E la sua voce, anche se distorta dalla non morte, aveva ancora il timbro e l'eloquenza di Aldern. E poi, c'era la sua presenza... il suo carisma naturale... i suoi lineamenti, che pur devastati dalla corruzione mantenevano quel che di nobile ed elegante che contraddistingueva Aldern Foxglove...

Se Reji aveva sperato in qualche errore fino a questo momento, ora tutte le sue speranze si erano infrante. Quello che aveva davanti era proprio Aldern Foxglove, trasformato in un terrificante orrore non-morto.

"Ssssono cambiato un po', come puoi vedere..." sibilò il ghast Aldern. Con fare quasi gentile, raggiunse Reji e si piegò su un ginocchio, come se volesse farle un inchino. "Ho conosciuto l'esssstasssi dell'eternità. Vivere per ssssempre ssssenza preoccupazioni... ssssenza mai ssssentire il freddo... la ssssolitudine... la paura di dover un giorno rinunciare alle gioie della vita... e lo posssso condividere con te! Grazie alla sssscoperta fatta dal mio antenato, Vorel Foxglove... possssiamo sssstare assssieme per tutto il tempo che vogliamo!"

Reji rabbrividì nel vedere la devastazione che la trasformazione in ghast aveva provocato sul volto del giovane. La pelle era diventata giallastra e ruvida, come una pergamena antica, e i denti erano diventati curvi ed affilati, come quelli di un animale predatore, con una lingua orribilmente lunga e biforcuta, con due buchi sulle punte che servivano chiaramente allo scopo di risucchiare il midollo delle ossa delle vittime. E il fetore... per gli dei, il fetore! Una terrificante puzza di putrefazione, latte irrancidito e carne marcita, talmente fitto da sembrare quasi solido. Reji ebbe un conato di vomito e riuscì a malapena a trattenersi, ma sicuramente il suo stato d'animo doveva apparire più che evidente alla mostruosità che una volta era stata l'affascinante Aldern.

"Heeeeh... sssso come ti puoi ssssentire, mia cara. E' normale, voi non ssssiete abituati a quessssta idea di vita eterna. Credete che ssssia dissssgussstosa. Ripugnante. Ma ssssi tratta ssssolamente di attendere finchè non ti ssssveglierai con quessssto nuovo corpo!" continuò il ghast con un sorriso che cercava di essere accomodante, ma riusciva soltanto a farle ancora più paura. "Allora capirai... che tutte le tue riluttanze ssssono ssssuperficiali... e l'esssstasi che ssssentirai ti farà dimenticare tutti i tuoi timori!"

"A-aldern... no... tu... tu non puoi... volere questo..." mormorò Reji, la voce spezzata dall'angoscia e dal fetore immondo che aleggiava intorno al non-morto. "P-Perchè... l'Aldern che conosco io... non avrebbe fatto cose simili... sei... sei stato tu a mandare tutti quei ghoul a tormentare la gente di Sandpoint, vero? E il ghoul che ha ucciso quei due ragazzi alla segheria di Sandpoint..."

"Non avevo sssscelta..." rispose Aldern con voce improvvisamente più umana. "La mia ssssignora mi ha dato degli ordini precisi... ma ssssono ssssicuro che quando ti ssssarai unita a me... quessste cose non ti preoccuperanno più! Non ti dare tanta pena per loro... erano ssssoltanto degli osssstacoli... dei capri essspiatori che sssservivano alla nossstra ssssignora!"

"Come... come... come puoi parlare in questo modo, Aldern?" esclamò Reji, mentre alcune lacrime cominciavano a scorrerle lungo le guance. "Erano esseri umani... come lo sono io... e come lo eri tu..."

Queste parole ebbero un effetto che Reji stessa non si aspettava. Improvvisamente, il ghast Aldern si fermò e allontanò le mani da lei, con una chiara espressione di sorpresa e confusione... poi, si alzò in piedi e si guardò le mani, come se solo in quel momento si rendesse conto di cosa aveva fatto e di cosa era diventato. Sospesa tra l'angoscia e la speranza, Reji continuò a guardare il volto di Aldern, contratto in una smorfia di incertezza.. e poi guardò verso l'orripilante massa fungoide che infestava il muro alla sua destra. Con orrore, si accorse di una massa simile ad un polipo gigantesco che pulsava sotto la pellicola verdastra che ricopriva il fungoide, come una sorta di cuore nefando.

"Io... io non posso... non posso... oppormi..." mormorò Aldern. Ora sì che Reji riusciva a riconoscere la sua voce, e sui quali lineamenti sfigurati dalla non-morte appariva ancora un accenno della persona che era stata Aldern Foxglove. "Io... questa voce... la fame... non posso tenerlo a freno a lungo... Ma tu... non potevo lasciare... che ti facesse del male..."

Con un grido di angoscia, il ghast Aldern si allontanò da Reji, che lo richiamò con evidente preoccupazione, e si prese la testa tra le mani artigliate. "Aaaaaah! Zitto! Zitto tu! Non ssssei più tu, quessssto corpo! Ora ci sssssono qui io! Comando io!" sibilò orrendamente, con la stessa voce maligna di prima.

Ma la personalità di Aldern Foxglove non sembrava ancora decisa a mollare. "No... no! Tu... tu non sei il benvenuto qui, Scuoiatore!" esclamò. "Vattene! Almeno per un po'... ho bisogno... di un ultimo momento di lucidità... per parlare con questa persona a cui tengo... e non sarai tu ad impedirmelo! Vattene!"

Reji osservava impotente la battaglia che infuriava nella mente della creatura non-morta, mentre quel po' di umanità che era rimasta cercava disperatamente di ritardare l'inevitabile. Dentro di sè non poteva fare a mmeno di provare compassione per quell'uomo, a cui era capitato un destino così orribile... e allo stesso tempo, non poteva non chiedersi cosa gli fosse successo per ridursi in quello stato...

Finalmente, la parte umana di Aldern riuscì aad avere la meglio, almeno per il momento, e dopo aver ripreso fiato, il ghast Aldern si mise con le spalle al muro, a distanza di sicurezza da Reji nel caso lo "Scuoiatore" cercasse di riprendere il controllo. "Hanf... hanf... S-signorina Reji... ha... ha visto anche lei... cosa sta succedendo al mio corpo..." mormorò stancamente. "Io... ho fatto degli errori nella mia vita... dei terribili errori... e per questo sono condannato... a questo orrore che vedi davanti ai tuoi occhi... mi dispiace... io... avrei voluto che ci potessimo ritrovare in una situazione più lieta... Ma purtroppo... ormai tutto questo... è fuori dal mio controllo... persino il mio corpo... non mi appartiene più..."

"Aldern... voglio dire, Lord Foxglove..." mormorò disperatamente Reji, forse pensando che se avesse continuato a parlargli e a fargli forza, sarebbe riuscita a farlo restare in controllo ancora per un po'. "Com'è potuta accedere una cosa così... spaventosa? Chi è stato a farle questo?"

Aldern scosse la testa e fece una breve, secca risata priva di allegria. "Heh... mia cara Reji... tu pensi... che io sia una vittima..." rispose, finalmente prendendo il coraggio a due mani e decidendosi a raccontare tutto. "No, io... io... ho fatto molte cose di cui non vado fiero... E questa... questa... è la mia punizione... per quello che ho fatto..."

Reji cercò di allentare le corde che le legavano le braccia sfregandole contro la parete della caverna per consumarle... e per un attimo, ebbe l'impressione che il fungoide si stesse muovendo. L'orrida massa semi-vivente stava ribollendo e pulsando, come se i tentativi della giovane monaca la stessero irritando. "Lord Foxglove... Aldern... non capisco di cosa lei stia parlando..." disse, comprendendo che Aldern era desideroso di liberarsi del suo terribile segreto, qualunque esso fosse. "E perchè... dovrebbe essere punito? Perchè non mi spiega cosa sta succedendo qui? Forse... forse io e i miei amici potremmo darle una mano, come abbiamo già fatto una volta!"

Il ghast riuscì a fare un sorriso gentile, mentre scuoteva la testa. "Tu... sei davvero... una ragazza dal cuore grande..." sussurrò. "Non... non ti piacerà quello che sto per raccontarti... ma se vuoi tutta la verità... allora sì... io... io... te la racconterò... spero... che questo possa aiutare... te e i tuoi amici... prima che lo Scuoiatore... ritorni..."

Tremando per lo sforzo di tenere la sua personalità malvagia sotto controllo, Aldern si sedette per terra e cercò le parole giuste per iniziare la sua storia. "Tutto... tutto è cominciato... con il mio antenato... un uomo di nome Vorel Foxglove... che desiderava l'immortalità... a qualunque prezzo..."

 

oooooooooo

 

Nella stanzina sequestrata in cui Yan e il resto del suo gruppo avevano fatto irruzione, il resto degli avventurieri avevano ascoltato attoniti la rivelazione che quella misteriosa donna non-morta dall'aspetto tormentato, che si era presentata come Iesha Foxglove, aveva appena fatto. "Come... come sarebbe a dire?" esclamò Eli. "Aldern avrebbe... in... in effetti avrebbe senso... spiegherebbe il perchè di quell'infestazione che ha cercato di strangolare Nualia, in quella stanzina al piano terra!" La mezzelfa gettò uno sguardo alla aasimar, che si massaggiò il collo con espressione pensierosa.

Misia diede un paio di colpi di tosse, sentendo anche ora la malattia che lentamente si impadroniva del suo corpo. Se volevano venire a capo di quel mistero e salvarsi da quella macabra maledizione, dovevano fare in fretta a raccogliere tutti gli elementi. "Quindi... cough... quindi immagino che voi siate... una revenant, dico bene, Lady Foxglove?" chiese la femmina di gnomo, mentre Yan la teneva per una spalla, come se avesse paura che cadesse da un momento all'altro. "Una persona assassinata... che ritorna dall'aldilà... cough... per vendicarsi di chi l'ha uccisa..."

"Sì... è proprio così..." mormorò Iesha. "Ma prima che vi racconti tutto... infrangete questo specchio, ve ne supplico! Questo specchio... mi costringe a restare qui... a non poter prendere la mia vendetta..."

"E se infrangiamo questo specchio..." chiese Yan con prudenza. "Ci prometti che non cercherai di ucciderci? Che non ti approfitterai della nostra disponibilità?"

La revenant abbassò lo sguardo con fare quasi implorante. "Io... non ho nulla contro di voi..." rispose. "Se... se non cercherete di impedirmi di prendere vendetta... allora non ho motivo di farvi del male. L'unica persona che voglio uccidere... è Aldern Foxglove... o meglio... quello che resta di lui... è stato lui ad uccidermi... pochi mesi dopo le nostre nozze..."

"Com'è andata?" chiese Jolan, neanche lui del tutto sicuro di cosa fosse successo tempo addietro. "Sentiamo... e poi vedremo di darle una mano, se possibile."

"Grazie... grazie mille..." sospirò Iesha, i cui lineamenti si stavano ora rilassando in una rara espressione di sollievo. "Sì... sì, certo... vi racconterò tutto... incontrai Aldern non più di un anno fa... Quando la carovana di cui facevo parte... rimase bloccata vicino al maniero della famiglia Foxglove, nel bel mezzo di un furioso temporale." affermò. "Avrete già capito... che io sono Varisiana... e non sempre la nostra razza... è la benvenuta tra le genti di Golarion..."

Eli annuì lentamente, comprendendo quello che voleva dire Iesha. Molto spesso nel corso della storia di Golarion, i Varisiani erano stati perseguitati e rifiutati, o almeno visti con sospetto, a causa delle loro misteriose abitudini, e della magia che si diceva scorrere nelle loro vene. Il loro stile di vita nomade non contribuiva certo a rassicurare gli abitanti dei luoghi che visitavano... e neanche le attività di certi gruppi di Varisiani, in particolare gli Sczarni.

"La nostra carovana era danneggiata... i nostri vecchi e i nostri bambini... erano alla mercè degli elementi... E tutti noi temevamo che il temporale ci avrebbe portato via diversi nostri compagni di viaggio..." Iesha continuò a raccontare. "Ma Aldern... Lord Foxglove, il signore del maniero... ebbe la gentilezza di ospitarci. Ci permise di rifugiarci nel suo maniero... e fu allora che lo conobbi... fu amore a prima vista, e io accettai la sua proposta di matrimonio quella stessa notte."

La donna non-morta chiuse gli occhi e sorrise mestamente, ricordando i tempi felici. "Abbiamo vissuto assieme per tanti mesi... mentre lui continuava a lavorare per riportare il suo maniero ai fasti di un tempo." raccontò, per poi sospirare e guardare verso il terreno. Un'ombra inquietante cadde sul suo volto, e gli avventurieri si resero conto che era il momento in cui sarebbe iniziata la parte più cupa del racconto. "Ma... dopo quei mesi... quella stessa passione che aveva travolto Aldern in quella notte fatale... si trasformò in rabbia e gelosia..."

Nualia deglutì, sentendosi stranamente apprensiva. "Quindi... state dicendo che Aldern vi ha uccisa... durante un accesso di gelosia? E' così che sono andate le cose?"

Iesha annuì lentamente. "E' successo... cinque mesi dopo il nostro matrimonio..."

 

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"Vorel Foxglove... il mio antenato... era un membro di un importante club di ricchi mercanti di Magnimar." raccontò Aldern con evidente riluttanza. "Ma all'insaputa di tutti... Vorel era un negromante e un membro del Culto dello Scuoiatore, una setta dedita a Norgorber, il dio dell'omicidio."

Reji annuì lentamente. Sì, aveva già sentito parlare di Norgorber, e soprattutto dei suoi adoratori, fanatici che si infiltrano nei vari strati della società, nascondendosi dietro identità fasulle o facciate rispettabili per destabilizzare la civiltà e controllare le città e i loro abitanti.                

"Vorel desiderava incrementare il suo potere nel culto dello Scuoiatore." continuò a spiegare Aldern. Per un attimo, ebbe l'impressione che la sua personalità di ghast stesse di nuovo per prendere il sopravvento, e restò per diversi attimi ad ansimare e a cercare di tenersi concentrato. "Per questo... ha fatto costruire questo posto... il maniero Foxglove... dove avrebbe potuto continuare i suoi folli esperimenti... in modo da scoprire il rituale che gli avrebbe permesso di trasformarsi in un lich."

"Un... lich? E che... che cosa sarebbe?" chiese Reji allarmata. Aveva già sentito quel nome durante i suoi viaggi, ma non aveva mai avuto modo di scoprire esattamente di cosa si trattasse.

Aldern chiuse gli occhi. "Un lich è un mago... un chierico... o comunque un esperto di magia... che si è trasformato in un non-morto tramite dei complessi rituali di magia nera che gli hanno permesso di trasferire la propria anima all'interno di un oggetto particolare chiamato filatterio." spiegò. "Ma per non dilungarci in eccessive spiegazioni... mi basti dire che Vorel, in qualche modo, era riuscito a designare questo maniero come il proprio filatterio, e stava per ultimare il rituale che gli avrebbe permesso di trasformarsi in un orrore non-morto... quando sua moglie Kasanda riuscì ad interromperlo all'ultimo momento. L'immensa energia magica che si era raccolta durante il rituale sacrilego... si liberò sotto forma di un'orrida cancrena, che consumò Vorel e la sua famiglia. Fu allora che l'anima di Vorel rimase intrappolata nel maniero, che venne abbandonato fino a quando mio padre... Traver Foxglove... non decise di ristrutturare questo posto, forse sperando che questo avrebbe riportato la mia famiglia alla gloria passata."

La ragazzina Tian annuì lentamente. Da come parlava Aldern, si aspettava che la parte peggiore sarebbe venuta molto presto. "E... suo padre... sapeva qualcosa, per caso, degli esperimenti fatti da Vorel e del suo tentativo... di ottenere per sè stesso l'immortalità tramite la non-morte?"

"Non credo..." rispose il ghast Aldern dopo qualche istante. "Almeno... non credo che mio padre sapesse... quello che il mio antenato aveva fatto... Ma... fatto sta che poco dopo che la mia famiglia si fu trasferita qui da Magnimar... mio padre cominciò a passare sempre più tempo nel suo studio privato, a studiare racconti e cronache di spedizioni dei Pathfinders nei paesi più esotici e sorprendenti di Golarion. Per lui... era diventata un'ossessione... e la sua mente venne annebbiata dal rimorso che provava all'idea di tutte le opportunità che si era perso..."

La voce di Aldern cominciava ad incrinarsi, e per un attimo Reji temette che la sua personalità malvagia tornasse ad affermarsi. "Ma... ma... non fu questo a... No, fu mia madre... Cyralie Foxglove... lei... si convinse che il maniero stesso stesse causando la depressione di mio padre... e in preda alla rabbia, diede fuoco alle stanze della servitù... poi tornò nel maniero... e cercò di fare la stessa cosa nello studio di mio padre. Io... io all'epoca... avevo solo sei anni... non sapevo nulla... nè io nè le mie sorelle maggiori sapevamo... della storia della famiglia Foxglove..."

Si prese un attimo di tempo per tenere sotto controllo le sue emozioni... e continuò ancora. "Tutto quello che so... è che mio padre scaraventò mia madre fuori da una delle finestre, mandandola ad incontrare la morte decine di metri più in basso... e poi, forse sopraffatto dall'orrore... si tolse la vita... Io e le mie sorelle maggiori... non ebbimo neanche il tempo di comprendere appieno quello che era capitato... prima di essere affidati ad un orfanotrofio... e poi a dei nostri parenti a Korvosa..."

Aldern fece una pausa, e Reji sentì il suo respiro farsi roco ed affannoso. "Due anni fa... ritornai a Magnimar per cercare di ristabilire il buon nome della famiglia. Ero... riuscito a mettere da parte una considerevole fortuna... così comprai una casa in città e cercai di stabilire dei legami di collaborazione con l'aristocrazia della città... in particolare, con un gruppo che si faceva chiamare la Fratellanza dei Sette." continuò. "Decisi di rinnovare il vecchio maniero... e fu allora che conobbi lei... la prima donna che riuscì a conquistare il mio cuore... Iesha, una ragazza Varisiana la cui carovana era rimasta intrappolata in un temporale..."

Reji sentì un breve tuffo al cuore nel sapere che Aldern aveva già avuto una donna... ma mise da parte le considerazioni personali, e fece cenno al ghast Aldern di andare avanti...

 

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"Cinque mesi dopo le nozze..." continuò Iesha. "Aldern tornò da un viaggio di lavoro a Magnimar e scoprì me e uno dei carpentieri che aveva assunto per ristrutturare il maniero... assieme nella libreria. Lui... lui deve essere stato colto dalla gelosia... perchè uccise il carpentiere con un oggetto che aveva trovato lì attorno... e poi, rivolse su di me la sua furia, credendo che lo avessi tradito... mi strinse al collo la stessa sciarpa che avevo sempre tenuto con me... e mi strangolò con essa."

Le reazioni del gruppo a questa rivelazione passarono rapidamente ad un'espressione di assoluta incredulità... e Nualia si passò una mano sul collo nel punto in cui l'infestazione aveva minacciato di strozzarla.

"Non posso crederci... Aldern sembra una persona così gentile, chi potrebbe immaginare che sia capace di tali atti di brutalità?" si chiese Yan con evidente orrore.

Eli ebbe un brivido ricordando alcuni suoi trascorsi, mentre Iesha, senza badare al commento del giovane, continuò il suo racconto. "Dopo la mia morte... i miei ricordi sono confusi e sbiaditi... ma mi ricordo che mi sono svegliata in questa stanza, trasformata in questa mostruosità che vedete davanti ai vostri occhi." proseguì. "E questo specchio... era davanti a me... mostrandomi l'orrore che sono diventata! Se non... se non rimuovete questo specchio... io non potrò muovermi... aiutatemi, vi prego... devo andarmene di qui... devo... ottenere la mia vendetta..."

"Aspetta." disse Eli, alzando una mano per calmare la non-morta, che sembrava sul punto di cadere in preda all'isteria. "Forse possiamo darci una mano a vicenda, a condizione che tu non ci voglia tradire."

"Non ho nessuna intenzione... di prendermela con voi! Io devo solo... ottenere la mia vendetta su Aldern!" esclamò Iesha con voce roca. "Non vi attaccherò, a meno che non cerchiate di ostacolarmi!"

"Forse possiamo giungere ad un compromesso. Tu sai dove si trova Aldern in questo momento, vero?" chiese Misia, per poi fare qualche colpo di tosse. "Ugh... allora... sono sicura... che adesso Aldern ha la nostra amica... se... se tu potessi guidarci da lui... noi potremmo liberare Reji... sperando che Aldern non le abbia già fatto qualcosa..."

"Siamo d'accordo. Non mi interessa della vostra amica, ma se trovare Aldern vi darà qualche vantaggio... per me va bene!" affermò. "Ora forza... rompete quel dannato specchio! Permettetemi di uscire di qui!"

Nualia gettò un'occhiata alla donna non-morta. "Possiamo farlo... ma tu dovrai mantenere la parola data." la avvertì. "Reji... è mia amica... è una delle poche persone a cui tengo... e se dovesse accaderle qualcosa... non ti garantisco che ti permetterò di vendicarti di Aldern!"

Iesha sibilò per la frustrazione. "Lo giuro! Lo giuro! Su tutto quello che vuoi!" ringhiò. "Ora fatemi uscire!"

Con un sospiro, Nualia guardò verso Yan, che le fece cenno di procedere con espressione ansiosa. Rendendosi conto di non essere l'unica ad essere preoccupata per Reji, la aasimar alzò la spada e la abbattè sullo specchio che impediva a Iesha di andarsene, mandandolo in frantumi con un clangore assordante! I cocci di vetro si sparpagliarono sul terreno, e la revenant si alzò di scatto, lanciando un acuto stridio di rabbia, gli occhi che si illuminavano di un innaturale colore azzurrino!

"AAAAALDEEEEEERN!" strillò, un suono penetrante che fece venire i brividi anche a Nualia. "Ti sento! Sento l'odore della tua paura! Presto sarai tra le mie braccia! E allora... e allora ti pentirai di tutto! ALDEEEEEERN!"

Iesha si alzò di scatto e passò rapidamente in mezzo al gruppo sbalordito, mettendosi freneticamente alla ricerca del marito assassino e lasciandosi dietro agghiaccianti grida di furore. Per un attimo, Yan e i suoi compagni rimasero stupiti, ma si richiamarono subito alla realtà e presero a seguire la revenant, che già aveva incontrato un ostacolo sotto forma di due ghoul che tentavano di bloccarla. Con facilità spaventosa, la revenant prese uno di essi e gli sbattè la testa contro il muro più vicino, frantumandogli il cranio, mentre l'altro si scansò appena in tempo e si rifugiò dietro un angolo, forse per preparare un'imboscata...

"Ho l'impressione che questa nostra... alleata... potrà darci qualche problema." disse Jolan, e Misia non potè fare altro che annuire con un sospiro.

 

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Reji aveva ascoltato la storia di Aldern, provando un sempre crescente misto di orrore per le azioni di Aldern e di pena per la situazione in cui si trovava. E in quel momento, era arrivato il momento per Aldern di confessare il suo delitto, una confessione che aveva lasciato la ragazzina Tian senza fiato e senza parole.

"Heh... lo vedo bene... lo leggo nel tuo sguardo... come ha potuto un uomo così gentile e di buone maniere diventare una bestia capace di uccidere la sua donna a sangue freddo? E' questa la tua domanda, vero?" continuò Aldern, con un sospiro rassegnato. "Tu... sei una ragazza così innocente... non riesci ad immaginare di cosa siano capaci le persone..."

"Aldern, tu..." mormorò Reji, scuotendo la testa con rabbia ed angoscia. "Allora... che cosa significavo io, per lei? Ero... ero semplicemente un modo per farsi passare il senso di colpa? Voleva usarmi per.. per assolversi? Per avere un'altra possibilità, in qualche modo? E come pensava... che io avrei reagito quando avessi scoperto... il crimine di cui lei si è macchiato?"

Queste accuse sembrarono effettivamente scuotere il ghast Aldern, che sgranò gli occhi in un'espressione di shock e compassione. "No! No, io... te lo giuro, Reji! Io... non ho mai pensato di usarti in questo modo! Tu... meriti meglio di questo! Io... fin dall'inizio ho provato ammirazione per il tuo coraggio e la tua forza di volontà... io non..."

Aldern si prese di nuovo la testa tra le mani e ringhiò di dolore. Ormai la sua forza di volontà era stata spinta fino al limite, e la personalità del ghast aveva infranto ogni sua resistenza. Reji rabbrividì quando il mostro non-morto gettò indietro la testa e ringhiò nuovamente, e una luce rossa si accese nelle sue orbite.

"AAAAAARGH!" ringhiò rabbiosamente. "Lei... lei è qui... Il momento... è arrivato... questa sarà... la resa dei conti?"

"Aldern!" esclamò Reji. "Aldern, che succede? Di cosa stai parlando? Chi sarebbe qui?"

Il ghast Aldern si afferrò la gola, come se stesse disperatamente cercando di trattenere la furia e la fame che lo consumavano. "IO... non posso più... Reji... io... ti voglio... Devi unirti al... branco..." mormorò, per poi lanciare un altro strillo acuto e fuggire attraverso la galleria dietro di lui. Reji sentì i suoi passi che si allontanavano, e le sue grida di rabbia e dolore che si affievolivano per poi svanire del tutto e lasciarsi dietro soltanto una tragica, inquietante eco.

"ALdern..." mormorò Reji stringendo i denti. Il suo animo era un turbinio di emozioni che lei stessa non sarebbe stata in grado di definire: rabbia, orrore, pena, delusione... nessuna di queste parole da sola sarebbe stata sufficiente ad esprimere quello che provava. Tutto ciò che lei credeva di sapere su Aldern era stato sconvolto, e non sapeva più nemmeno se l'uomo che aveva conosciuto a Sandpoint era il vero Aldern Foxglove. Non riusciva a capacitarsi che quell'uomo gentile ed affabile fosse lo stesso efferato assassino che aveva ucciso sua moglie... Ora sì che cominciava davvero a capire come si doveva sentire Yan quando aveva saputo di quello che aveva fatto Nualia...

"Aldern... maledizione, perchè?" esclamò Reji. La giovane monaca continuò a sfregare rabbiosamente le corde che la trattenevano contro i muri di pietra irregolare, mentre il mostruoso fungoide riprendeva a pulsare e ribollire, quasi volesse intimarle di smetterla di sforzarsi...

 

oooooooooo 

 

Il gruppo di Yan si precipitò giù per le scale, e il ragazzo si fermò per un attimo solo per difendersi da alcuni ghoul che avevano cercato di prenderlo ai lati. Con un ringhio infastidito, il ragazzo deviò un fendente con il suo scudo, poi sferrò un colpo di spada che intercettò l'artiglio di un ghoul e separò il braccio del non-morto dal resto del corpo. Jolan intervenne un attimo dopo, piantando un pugnale nel cranio del ghoul, che gorgogliò qualcosa prima di crollare al suolo immobile.

Nonostante fosse indebolita da quella strana malattia che aveva contratto, Misia riuscì a farsi largo e lanciò un incantesimo Cura Ferite Leggere contro il primo ghoul che aveva attaccato Yan. Sul non-morto, l'incantesimo curativo ebbe l'effetto opposto, e il ghoul ringhiò quando l'energia positiva sciolse la magia nera che lo teneva animato, riducendolo in polvere. Gli altri ghoul scelsero saggiamente di ritirarsi, disperdendosi per i corridoi e le stanze della casa stregata.

"Ci stanno scappando..." mormorò Nualia.

Eli scossse la testa e interruppe l'incantesimo che si apprestava a lanciare. "Lasciamo perdere, Nualia. Per ora non sono loro i nostri bersagli." esclamò la mezzelfa. "Piuttosto, affrettiamoci e raggiungiamo Iesha prrima che sia lei a raggiungere Aldern! Dobbiamo salvare Reji... e voglio sapere che diamine sia successo da queste parti!"

"Sì, hai ragione..." rispose la aasimar con un sospiro. Non che le importasse molto di fare luce sul passato dei Foxglove, ma di Reji invece le importava molto, e non aveva nessuna voglia di abbandonarla al suo destino. Con Yan in testa, il gruppo raggiunse il piano terra e seguì la scia di distruzione che Iesha si era lasciata dietro. Diversi corpi di ghoul giacevano a terra, e assieme ad essi c'erano delle piccole creature simili a goblin dalla pelle grigia ed avvizzita come un'antica pergamena. Senza badarci troppo, il gruppo raggiunse un'altra rampa di scale che scendeva nei sotterranei del maniero Foxglove, penetrando in una caverna oscura illuminata soltanto da delle luci magiche affisse alle pareti, in cui Iesha era impegnata in un altro furioso combattimento...

"Guardate! E quella cosa... che diavolo è?" esclamò Jolan, indicando l'orrida creatura alata contro la quale Iesha stava lottando: un pipistrello gigantesco il cui corpo sembrava in stato di decomposizione, con gli occhi rossi e il muso ridotto ad un macabro teschio, le ali simili a vele lacerate, e la pelliccia corta e arruffata, sporca di sangue rappreso. L'orrida creatura usava le sue ali per sbarrare la strada alla revenant, gli occhi dardeggianti di innaturale luce verde!

"Uno... skaveling. Un non morto creato da... un pipistrello gigante..." spiegò Misia, tenendosi una mano premuta sul petto. Il suo respiro si stava facendo affannoso, e sentiva ancora qualcosa che si muoveva sotto la pelle - il sintomo principale di quella malattia innaturale che la attanagliava. Barcollò, ed Eli fece appena in tempo ad afferrarla prima che cadesse a terra.

"Hey, Misia! Sicura di farcela?" chiese preoccupato Yan, accorrendo per aiutare la biondina. Misia annuì rapidamente e alzò la testa, mostrando un volto che stava assumendo un colorito giallo-brunastro, con gli occhi che si stavano facendo lattiginosi... e il giovane spadaccino rabbrividì alla vista di quanto rapidamente quella malattia stesse procedendo.

"Io... ce la farò..." mormorò Misia. "Voi... andate a dare una mano a Iesha! Vi raggiungo... appena me la sento!"

"Stai attenta, Misia... non ti sforzare!" esclamò Eli, per poi rivolgere la sua attenzione e tutta la sua rabbia allo skaveling, che stava facendo indietreggiare Iesha a colpi d'ala. Delle urla acute e maligne arrivarono dalla galleria vicina, e da essa emersero altri di quei goblin non-morti, che non persero tempo a scagliarsi sul gruppo con acute risate. "E va bene, amici... qui ci pensiamo noi! Dobbiamo farlo per Reji!"

"Ricevuto!" esclamò Yan. Il ragazzo corrugò la fronte con determinazione e si piazzò accanto ad Eli per proteggerla mentre lei cominciava a formulare un incantesimo... e con precisione e rapidità, la maga mezzelfa raccolse tutte le sue energie e sollevò il suo bastone, sulla cui punta si era accumulata una sfrigolante carica elettrica azzurrina!

"Che la furia del cielo travolga i miei nemici! Fulmine Magico!" esclamò Eli, per poi puntare il suo bastone contro i goblin-ghoul. Con un frastuono assordante, una potentissima scarica elettrica si sprigionò dal bastone e sfrecciò lungo la galleria, travolgendo i mostriciattoli che non avevano fatto in tempo a scansarsi e colpendo anche lo skaveling! Il gigantesco pipistrello non-morto stridette malignamente, mentre i goblin-ghoul che non avevano fatto in tempo a disperdersi prendevano fuoco e bruciavano, trasformandosi in breve tempo in cadaveri anneriti! I mostriciattoli superstiti si dispersero e poi si gettarono addosso al gruppo da varie angolazioni, costringendo Yan e Jolan ad affrettarsi per impedire loro di raggiungere Eli e Misia.

Nualia intervenne in quel momento, usando la sua spada per infilzare un goblin-ghoul. Approfittando di quel momento di stanca, Yan si fece avanti e attaccò lo skaveling già ferito, fendendolo all'addome con un micidiale colpo di spada. Il mostruoso pipistrello si allontanò con un colpo d'ali, e Iesha ne approfittò per rimettersi in posizione e cercare di passare oltre l'avversario... ma Yan non incalzò oltre e si rivolse alla sua amica d'infanzia. "Nualia! Di questi qui ci occupiamo noi!" esclamò. "Tu prosegui per la galleria da dove sono arrivati quei goblin non morti! Sono pronto a scommettere che Reji è lì!"

"Yan!" esclamò la ex-sacerdotessa di Lamashtu, ancora sorpresa che il ragazzo fosse così disposto a darle fiducia. Poi, annuì con determinazione e si affrettò a farsi strada tra i goblin-ghoul. "D'accordo! Ci penso io a salvare Reji! E voi toglieetevi di mezzo, carognette!"

Con un micidiale fendente, Nualia decapitò uno dei goblin non-morti, poi infilò la galleria quanto più rapidamente possibile, con Jolan che la copriva lanciando due pugnali con precisione letale e trafiggendo in pieno un altro avversario. Eli si ritirò per lanciare un altro incantesimo, mentre Yan e Iesha cercavano di tenere a bada lo skaveling che si librava in volo sopra di loro, emettendo una sequela di orribili stridii. Misia prese fiato e raccolse le sue forze per lanciare un incantesimo Benedizione sul gruppo, e tutti quanti si sentirono rinvigoriti dall'energia divina che cominciava a scorrere in loro...

  

oooooooooo

 

"Ugh..." Reji strizzò un occhio quando un pezzo di roccia affilato tagliò sia la corda che la pelle del suo polso destro, provocandole dolore ma indebolendo ulteriormente i legacci che la tenevano prigioniera. Finalmente, le corde si spezzarono e si sciolsero, per poi scivolare a terra e permettere alla ragazza Tian di muovere le braccia liberamente. Con una decisione che le sconvolgenti rivelazioni recenti non avevano ancora intaccato, Reji cominciò a sciogliere i nodi che le legavano le caviglie, quando sentì arrivare dei passi veloci e temette che Aldern stesse già tornando per trasformarla a sua volta in un ghoul. Si mise in guardia come poteva e si preparò a combattere... ma tirò un sospiro di sollievo quando si accorse che si trattava di Nualia.

"Nualia!" esclamò, alzandosi di scatto e quasi perdendo l'equilibrio. "Nualia, sono qui! Siete venuti a salvarmi!"

"Reji! Meno male... sei salva..." la aasimar sospirò e si mise a controllare che Reji non fosse ferita. "Che cosa è successo? Chi ti ha portata qui? E' stato... quel tipo di nome Aldern, vero?"

Mentre la giovane dai capelli bianchi tagliava il resto delle funi con un pugnale, Reji si sgranchì i polsi e diede la risposta. "Non proprio lui... ma i ghoul che gli obbediscono... Aldern è stato trasformato in un mostro non-morto, un ghast... e ha detto che voleva che io mi unissi al suo branco... mi ha raccontato tutto quello che è successo alla sua famiglia... quello che lui ha fatto..." rispose. La voce si stava alterando verso la fine, e Nualia si rese conto che la sua compagna si stava facendo trascinare dalle sue emozioni.

"Reji... Reji, va tutto bene?" chiese Nualia, ponendo le mani sulle spalle della sua amica. In quel momento, le apparve fin troppo evidente che non era  esattamente portata per fare coraggio alla gente, e le sembrò che quello che stava dicendo fosse del tutto inadeguato. Il suo sguardo andò alla massa fungoide che copriva il muro a diversi metri da loro. "E quella... quella cosa disgustosa, che diavolo è?"

Reji riuscì a calmarsi almeno un po', ma scosse la testa con espressione inquieta. "No... non va tutto bene... e non so bene cosa sia quell'orrore... ma dobbiamo inseguire Aldern..." ansimò. "Yan, Eli e gli altri... ci sono tutti, vero?"

Nualia riuscì a sorridere lievemente e indicò la galleria dalla quale era venuta. "Sì... ci sono tutti! Ma dobbiamo raggiungerli in fretta. C'è... qualcun altro che si è unito a noi, ma non sembra molto disposto a collaborare!"

"Cosa?" chiese Reji. "E di chi si tratta?"

"Sei libera di non crederci..." rispose la aasimar scuotendo la testa. "Ma si tratta di Iesha Foxglove, la moglie di Aldern che lui ha ucciso."

 

oooooooooo

 

Con un ringhio acuto, lo skaveling si gettò in picchiata contro Iesha mordendola ad un braccio. La revenant si liberò con uno strattone e reagì con un colpo di taglio della mano, mancando però il pipistrello non-morto. Yan afferrò rapidamente l'arco che portava con sè e scagliò una freccia con precisione letale contro la bestia alata, e riuscì a colpirla allo sterno, strappandole uno stridio rabbioso.

"Maledizione... in qualche modo dobbiamo chiudere questo scontro!" esclamò Misia. Con un preciso colpo di balestra, riuscì a trafiggere la spalla di un goblin-ghoul, rallentandolo quel tanto che bastava per darle il tempo di lanciare un incantesimo. "Se continua così, Aldern ci sfuggirà!"

Eli si ritirò prima che un goblin-ghoul potesse colpirla con i suoi artigli... ma un altro di quei mostriciattoli non-morti la morse al fianco e le strappò un grido di dolore. L'odore di cadavere che aleggiava attorno al mostro la nauseò, ma Eli si riscosse dal dolore della ferita e abbattè il suo bastone sulla testa del suo assalitore. "Ugh... Misia, hai qualche incantesimo che possa darci una mano in questo frangente?"

"Forse sì..." rispose la biondina. "Jolan, puoi restare qui vicino? Ho bisogno che tu impedisca ai goblin non-morti di attaccarmi!"

Jolan era già a fianco di Misia prima che quest'ultima potesse finire la frase. "Certamente!" esclamò il coraggioso halfling, usando i suoi pugnali per colpire al torace un altro goblin-ghoul. "Cerca di colpire quel pipistrello troppo cresciuto!"

"Tranquillo... cough... era proprio quella la mia intenzione!" rispose Misia. Concentrandosi come poteva e tenendo sotto controllo gli spasmi di tosse che la scuotevano, la femmina di gnomo alzò la mano destra, e un lungo strale di luce apparve a pochi centimetri dalle punte delle dita, prendendo la forma di un corto giavellotto di energia che sprigionava un bagliore bianco tutt'attorno. Lo skaveling si voltò di scatto verso Misia, che agì con rapidità e scagliò il giavellotto di luce contro il non-morto alato.

"Divina Desna, splendente guardiana dei sogni... consenti alla tua umile servitrice di estirpare il male!" esclamò. "Giavellotto Sacro!"

Lo strale di luce bianca sfrecciò verso lo skaveling, che cercò inutilmente di schivarlo. L'incantesimo di Misia andò a segno e trafisse il gigantesco pipistrello non-morto al torace, bloccandolo a mezz'aria come un uccello infilzato da una freccia. Lo skaveling stridette di nuovo, e la luce si diffuse rapidamente sul suo corpo, inghiottendolo e poi consumandolo! Nel giro di pochi istanti, la bestia era stata ridotta in un mucchietto di cenere che si sparpagliò sul terreno, e i goblin-ghoul ringhiarono per la paura e la rabbia vedendo il mostro che veniva annientato.

"Uff... non sottovalutatemi, ho ancora qualcosa da dire!" commentò Misia, per poi sedersi per terra e riprendere fiato. Yan fece il segno dell'okay alla biondina, ma Iesha non si fermò nemmeno e riprese la sua implacabile caccia ad Aldern, cercando di farsi strada tra i goblin-ghoul rimasti. La revenant sollevò una delle creaturine e la scaraventò via, ma un'altra cercò di prenderla su un fianco e colpirla con i suoi lunghi artigli.

"Yaaaaah!" Un calcio poderoso si abbattè sul goblin non-morto schiacciandogli il cranio con un suono agghiacciante, e il mostriciattolo crollò al suolo e smise di muoversi, mentre la responsabile dell'attacco si faceva avanti con espressione seria. Yan si accorse con grande sollievo che si trattava proprio di Reji, e che Nualia era con lei.

"Scusate il ritardo." disse freddamente la ragazzina Tian per poi scagliarsi su due dei goblin-ghoul ed abbatterli con una tremenda raffica di colpi, talmente veloce che Yan ebbe difficoltà a vedere i pugni della sua amica in movimento. I goblin-ghoul crollarono a terra e si ridussero in mucchietti di polvere. "Yan. Amici. State tutti bene?"

"Reji! Sono felice di rivederti!" esclamò Yan, meentre con la sua spada trafiggeva un altro goblin-ghoul. Ormai le creaturine malefiche erano state molto ridotte di numero, e la battaglia era volta a favore del gruppo.

"Reji..." sospirò Misia, e si alzò un po' incerta sulle gambe. "Stiamo... cough... più o meno tutti bene... beh, insomma... io ho qualche problemino... ma me la caverò... in un modo o nell'altro!"

Reji sgranò gli occhi vedendo il colorito giallastro che il volto della femmina di gnomo aveva assunto... ma Eli interruppe ogni discussione, e Jolan si prodigò per aiutare Misia. "Ne discuteremo dopo! Adesso dobbiamo seguire Iesha... e fare in modo di essere lì quando troverà Aldern!" esclamò la mezzelfa. La revenant si stava guardando attorno con bramosia, smaniosa di trovare il suo marito ed assassino, e fargliela pagare.

Nonostante il caos che regnava nel suo animo, Reji si impose di restare concentrata e indicò un altro tunnel. "Sono sicura che sia andato da quella parte! Visto che voi non lo avete incontrato... c'è soltanto un'altra direzione nella quale può essere andato! Presto, seguiamolo..."

"ALDERN!" stridette Iesha, avvertendo per istinto la presenza del suo assassino. Si incamminò rapidamente in quella direzione, gli occhi accesi di un bagliore rosso che faceva capire fin troppo bene quali fossero le sue intenzioni. Reji prese un bel respiro, cercando di tenersi pronta a quello scontro. Non era ancora del tutto sicura di quale sarebbe stata la sua reazione nel momento in cui fosse stata costretta ad affrontare il mostruoso ghast... ma in quel momento, quello che le premeva di più era che lei e i suoi compagni uscissero vivi da quella follia. Il resto poteva attendere...

"Presto, ragazzi. Seguiamo Iesha. Aldern... non sarà lontano." disse Reji, e prese la testa del gruppo mentre si dirigevano nuovamente verso la superficie...

 

oooooooooo 

 

La furia incontenibile di Iesha si stava scatenanddo su tutto ciò che Aldern cercava di mettere sulla sua strada per ritardare l'inevitabile. La revenant si trovò ad abbattere porte, infrangere pezzi di mobilia e sterminare quel poco che restava dei ghoul servitori dell'ex-marito. I non-morti avevano cercato di eseguire una manovra a tenaglia ed abbattersi sul gruppo in massa non appena questi fossero usciti dal sottosuolo... ma davanti a Iesha e a Reji c'era stato ben poco da fare. La ragazzina Tian, smaniosa di dare sfogo alle sue emozioni, si era lanciata contro i non-morti in un'autentica tempesta di pugni e calci, e Iesha aveva finito a mani nude quei pochi che erano rimasti in piedi, prima di continuare il suo percorso senza neanche rallentare. Stanza dopo stanza, la distanza che separava il gruppo di avventurieri dal mostruoso ghast si accorciava sempre di più...

Finalmente, l'ultima delle porte sbarrate cedette sotto un micidiale calcio circolare da parte di Reji, e il gruppo fece irruzione là dove il ghast Aldern li attendeva. Il mostruoso non-morto era in piedi nel centro della stanza, con in mano la sua arma - un terrificante rasoio di dimensioni spropositate, la lama arrugginata ma affilata che graffiava il pavimento e provocava dei suoni metallici e minacciosi.

La stanza stessa dava l'impressione di essere un osservatorio: al centro si trovavano una sedia e una scrivania, e un paio di finestre decorate con vetrate istoriate di vari colori si aprivano nel muro ad est. La finestra più a nord rappresentava una donna dai lunghi capelli neri e dagli occhi verdi che indossava un elegante vestito rosso e nero, mentre l'altra era danneggiata in diversi punti ma permetteva ancora di vedere l'immagine di un giovane dall'aspetto affascinante, vestito di abiti regali e con sulla testa una corona di avorio e giada. Un telescopio ammaccato e rovinato giaceva vicino alla scrivania, e sul tetto si vedeva una botola che era stata chiusa con diversi giri di corda.

"Benvenuti..." sibilò il ghast Aldern, sollevando il suo rasoio da battaglia mentre il gruppo entrava e si dispondeva davanti a lui. "Non credevo... che ssssaresssste arrivati così lontano! Ssssembra che... dovrò occuparmi io di voi! Potevate andarvene da Sssssandpoint e lasciare che quella missssera cittadina ssssoccombesssse... ma avete voluto ficcare il naso in un affare troppo più grande di voi!"

"Aldern..." Iesha avanzò barcollando verso il ghast che una volta era stato suo marito. Un ghigno atroce apparve sulle labbre dei due non-morti, il loro odio reciproco forte ed implacabile quanto una volta era stato travolgente ed intenso il loro amore.

"Ssssì... ssssei tu, Iesssssha!" ringhiò il ghast, leccando la lama della sua arma con la sua orrida lingua. "Ssssicuramente quessssti sssstolti ti hanno liberata... la Fratellanza avrebbe dovuto fare un lavoro migliore... ma non importa! Non ssssarò io a cadere quessssta volta!" Fece volteggiare la sua lama ancora una volta, e una luce crudele dardeggiò nei suoi occhi. "Quindi vieni, mia cara... vieni, e uccidiamoci a vicenda! Condividiamo una volta di più il nossssstro amore!"

"AAAAALDEEEEEERN!" Ormai incapace di contenere la sua sete di sangue, Iesha si scagliò contro l'orrido rimasuglio non-morto del marito assassino... e nello stesso momento, Reji scattò in avanti, cogliendo di sorpresa il resto del gruppo! Senza ascoltare le voci di Eli e Yan che le chiedevano di aspettare, la ragazzina Tian superò di corsa Iesha e aprì lo scontro eseguendo uno spettacolare calcio ruotato diretto alla testa del ghast! Il non-morto alzò un braccio e parò il colpo, ma fu costretto ad indietreggiare di qualche passo, e non riuscì a difendersi efficacemente quando Iesha lo raggiunse e lo afferrò alla gola, stringendo con tutte le sue forze!

"Non ti intromettere!" stridette Iesha. "La vendetta è mia!"

Reji si rimise in guardia mentre Iesha cercava di trascinare a terra Aldern... e il ghast afferrò i polsi della revenant e tirò con tutte le sue forze per allentarle la presa, poi le sferrò un poderoso calcio nell'addome per scaraventarla via. Iesha atterrò di schiena diversi metri più in là, ma si rialzò in fretta... solo per vedere Reji che si produceva in una frenetica raffica di colpi, spinta dalla rabbia e dall'angoscia.

"Non sarà tua se continui a combattere così!" esclamò Reji. Cercò di colpire il ghast Aldern con un pugno al torace, ma quest'ultimo parò il colpo con il piatto del suo rasoio e ferì la ragazzina al braccio destro con un fendente. Ma Reji sembrò accorgersi appena della ferita, e rispose con un altro pugno, che riuscì a scuotere il ghast. "Aldern! Aldern! Tu ci sei ancora, lo so! Questo mostro non-morto non sei tu!" esclamò rabbiosamente. "Ti prego, vieni fuori! Fatti sentire!"

"Aldern Foxglove non esissssste più, sssstupida mocciosa!" sibilò il ghast. Un altro colpo di Reji andò a segno, ma il non-morto afferrò la ragazzina al collo con la mano libera e la solleevò di peso... poi la scaraventò contro la scrivania, dove atterrò con uno schianto e un breve grido di dolore. Iesha tornò all'attacco, ma questa volta senza lanciarsi fisicamente contro il suo avversario.

La revenant prese fiato e poi spalancò la bocca in uno spaventoso grido di furia primordiale, che riecheggiò in tutto il maniero e fece vibrare le finestre, quasi penetrando nelle ossa dei presenti! Yan stava per afferrare la sua spada ed unirsi alla battaglia... quando il grido di Iesha colse lui e il resto degli avventurieri di sorpresa, costringendoli a restare fermi come se avessero le scarpe incollate al pavimento!

"Uuuuugh... che grido spaventoso..." mormorò Jolan, tringendo i suoi pugnali come se da quelli dipendesse la sua vita. Eli spalancò gli occhi e strinse i denti, mentre cercava di non soccombere a quell'effetto di paura soprannaturale. La revenant Iesha era talmente consumata dal suo desiderio di vendetta che ormai quello era diventato la sua unica ragione d'essere, e non le importava nulla dell'incolumità dei suoi "alleati". Yan e Nualia si aggrapparono alle loro spade... e Reji si rialzò barcollando e massaggiandosi la testa.

"Merda..." sussurrò, guardando Iesha che si scagliava nuovamente contro Aldern. Questa volta, il ghast non riuscì a difendersi con altrettanta efficacia - il grido soprannaturale della revenant aveva influenzato anche lui, e il ghast ricevette una serie di colpi dalla moglie assassinata. Reji non potè fare altro che guardare con raccapriccio la scena - due persone che si amavano, che una volta erano state legate da un sentimento così profondo... ridotte a due mostruosità innaturali che non conoscevano altro che odio e rabbia. Anche per Nualia era uno spettacolo che la toccava da vicino. Riusciva a vedere sè stessa e Yan al posto di Iesha ed Aldern, e non osava pensare a cosa sarebbe successo se non si fosse fermata in tempo, e avesse permesso che la situazione degenerasse fino a tal punto.

Yan era rimasto a sua volta inchiodato dov'era, come raggelato dalla paura soprannaturale provocata dal gemito della revenant. Con un grande sforzo di volontà, il ragazzo riuscì a sollevare lo scudo e afferrò la spada con tutte le sue forze, poi alzò una gamba... e riuscì a fare un passo in avanti!

"Al... all'inferno! Non sono venuto qui... per fare lo spettatore!" esclamò. Strinse i denti per cercare di ignorare la paura, e mosse ancora qualche passo in avanti... e infine, riuscì a lanciarsi alla carica e puntò dritto verso il ghast Aldern, che stava ancora lottando contro Iesha e sembrava anzi in lieve vantaggio. L'orrendo non-morto venne colto di sorpresa da quella mossa improvvisa, e non riuscì a difendersi in tempo - il ragazzo sferrò un fendente micidiale che raggiunse il ghast al torace, tranciando le carni mummificate e spargendo un getto di disgustoso liquido biancastro sul pavimento! Ringhiando per la frustrazione, il ghast agitò gli artigli davanti a sè e cercò di colpire Yan agli occhi, ma il giovane si ddifese in tempo alzando lo scudo. Si sentì un fastidioso stridio metallico quando gli artigli del ghast raschiarono la protezione, e Yan scattò in avanti per sbattere lo scudo in faccia all'avversario. Sfortunatamente, questo non ebbe l'effetto che avrebbe avuto normalmente, visto che il non-morto non era in grado di sentire dolore fisico, ma riuscì comunque a sbilanciare Aldern e dare a Reji e Iesha il tempo di riprendersi.

"Uuuugh!" ringhiò il ghast. "Tu... misssserabile omuncolo... come ossssi? Non immisssschiarti in cosssse che non ti riguardano!"

"Questa è una cosa che mi riguarda... Aldern Foxglove!" esclamò Yan. "Non ti permetteremo di prendere Reji! Non la farai diventare una mostruosità come quello che sei diventato tu!"

"Desna misericordiosa, assisti i tuoi umili servitori in questa lotta... Benedizione!" esclamò Misia. La femmina di gnomo riuscì a fare di nuovo appello ai suoi poteri divini e lanciare un incantesimo che rafforzò i suoi compagni... e anche Iesha. La revenant non sembrò nemmeno rendersi conto di quello che Misia aveva fatto e si limitò a riprendere il suo assalto con rinnovata determinazione. Ormai Iesha non aveva più parole per il marito, soltanto furia... e fu con quella furia che Iesha strattonò via Yan e si scagliò contro Aldern una volta di più!

"Iessssshaaaaaa!" ringhiò il ghast. I due non-morti, uniti in quella folle spirale di amore diventato odio, si scambiarono una raffica spaventosa di colpi, gli artigli che penetravano nelle carni ormai rigide, gli occhi che si illuminavano con sempre crescente furore.

"Maledizione..." imprecò Yan, alzandosi di scatto. "Iesha vorrebbe fare tutto da sola... e Aldern si sta dimostrando un avversario davvero tosto! Non credo che riuscirà da sola ad affrontarlo..."

"Yan!" esclamò Reji con determinazione. Il ragazzo si voltò verso la sua amica che, pur ammaccata e sanguinante, era ancora decisa a combattere... e soprattutto, ad affrontare Aldern ed appellarsi a quel po' di umanità che gli era rimasta.

"Reji!" esclamò il ragazzo, e si piazzò protettivamente davanti alla sua amica. Dopo diversi attimi di incertezza, nei quali Iesha era riuscita a mettere a segno qualche colpo, Aldern aveva ripreso il controllo del combattimento e aveva sollevato di peso la revenant, per poi scaraventarla contro un muro e farla cadere a terra stordita. Ma Iesha si era rialzata abbastaza velocemente, e riuscì a parare l'artigliata con cui il ghast cercava di trafiggerla al torace. Il resto del gruppo sembrava indeciso, non riuscendo a trovare il momento giusto per intervenire nello scontro, e ancora scossi dall'urlo soprannaturale di Iesha. "Reji, come ti senti? Riesci ancora a combattere?" 

"TRanquillo..." Reji rispose, cercando di farsi vedere più sicura di quanto non fosse in realtà. "Io... il signor Aldern... la sua mente è ancora là dentro, sta... sta cercando di appellarsi a quanto rimane della sua umanità... lui mi ha raccontato... di quello che è successo. Ascolta, Yan... ora sono riuscita a capire... Aldern ha fatto molti errori, e non voglio giustificare certe sue azioni... tra cui uccidere sua moglie in uno scatto di gelosia... ma non posso pensare che Aldern sia condannato all'esistenza di un orribile non-morto come quello! Credimi... non ha ancora perso del tutto la sua umanità! Io... l'ho ascoltato, mi ha parlato di quello che è successo... della storia della sua famiglia..."

Reji scosse la testa. "Voglio credere... che ci sia ancora qualcosa da salvare in lui!" esclamò. "Ascoltami... per favore, aiutami a parlare con lui! Forse... forse possiamo ancora salvarlo! E se riuscissimo a convincere Iesha a risparmiarlo... meglio ancora, no? Per favore... io non... non posso lasciare che la sua storia finisca così!"

"Reji..." mormorò Yan, fissando la sua amica dritta negli occhi. La monaca stava mostrando i segni di un crollo emotivo... ma stava ancora controllandosi meglio che poteva. In fondo, come poteva biasimarla? Lui si era sentito allo stesso modo quando aveva cercato di salvare Nualia...

"E va bene." disse infine Yan con decisione. "Andiamo. Dobbiamo distrarre Iesha. Così tu potrai parlare con Aldern quanto vorrai!"

"Aspetta, Yan! Ti do una mano anch'io!" affermò Nualia. La aasimar si fece avanti, probabilmente mettendo a confronto l'attuale problema con la sua condizione. "Reji, ascoltami... anch'io cercherò di tenere Iesha distratta. Tu fai del tuo meglio per parlare con Aldern e tirare di nuovo fuori il suo lato umano!"

"Hey... ci siamo anche noi! Non ignorateci!" affermò Jolan. L'halfling si fece avanti, sostenendo Misia... e anche Eli si mise in guardia, trattendo il suo bastone da combattimento con entrambe le mani. "Cercheremo anche noi... di tenere a bada Iesha..."

Misia annuì stancamente e riuscì a lanciare un altro incantesimo. "Riesco... ad invocare ancora l'aiuto della divina Desna..." mormorò. "Mi raccomando, Reji... fanne buon uso! Divina Desna... concedi alla mia compagna la forza del toro... affinchè possa fare quello che deve per allontanare il male dai suoi cari! Forza Del Toro!"

Misia fece un gesto in direzione di Reji, i cui occhi si illuminarono di luce azzurra per un secondo, e il cui corpo sembrò diventare ancora più forte e scattante di quanto già non fosse. Un paio di grandi ali da farfalla fatte di luce blu si aprì dietro la schiena della ragazzina per poi scomparire in una pioggia di scintillare argentate... e Reji, sentendosi molto più forte, scattò di nuovo verso il ghast e la revenant, decisa a separarli.

"Okay, ragazzi... adesso tocca a noi! TRattenete Iesha quanto più possibile, finchè Reji non ha finito! Immagini Speculari!" esclamò Eli. Incrociò le braccia mentre lanciava un altro incantesimo, e una serie di immagini illusorie di sè stessa apparvero attorno alla mezzelfa, in modo che non fosse più possibile distinguere la vera Eli a prima vista.

"Ricevuto... farò quello che posso! Divina Desna, sostieni la tua umile servitrice, almeno un po', così che lei possa portare il tuo aiuto a chi ne ha bisogno!" rispose Misia. Strinse i denti e lanciò una magia Ristorazione Minore su di sè, recuperando un po' delle forze che il morbo soprannaturale le aveva sottratto. Poi, alzò una mano e creò una sfera di luce attorno ad essa, avanzando con decisione verso Iesha ed Aldern, mentre Jolan e Nualia imbracciavano le loro armi. Yan si preparò e, ad un cenno di Eli, si lanciò contro Aldern e Iesha, ancora impegnati nel loro feroce combattimento. Il ghast aveva subito un duro colpo dalla revenant, che gli aveva ficcato la faccia in una vetrata, ma aveva reagito afferrando un braccio di Iesha e sbattendola contro il muro vicino. Stava per continuare l'attacco quando Yan gli fu addosso, caricandolo con tutte le sue forze e costringendo i due non-morti a separarsi.

"COSA?" esclamò Iesha con voce innaturalmente stridula. "Che cosa state facendo? Vi avevo detto di non interferire! La vendetta contro Aldern è mia!"

Eli si concentrò per un istante... e sia lei che le sue immagini illusorie scagliarono tutte insieme i loro bastoni, uno dei quali - quello vero - colpì Iesha al fianco, senza farle troppi danni ma dandole comunque fastidio ed impedendole di ritornare all'attacco. Yan e Nualia si piazzarono tra Aldern e Iesha, in modo da dare a Reji il tempo di parlare ad Aldern... e Jolan lanciò uno dei suoi pugnali, colpendo Iesha alla gamba sinistra in modo da impedirle i movimenti.

"Temo... che dovremo chiederle di aspettare un po', signorina Iesha." disse Misia con un sorriso gentile. La femmina di gnomo scagliò un dardo dalla sua balestra e raggiunse Iesha al fianco, senza tuttavia infliggerle troppi danni.

"Aldern!" Reji si piazzò davanti al ghast Aldern, che ora la stava guardando con un misto di rabbia ed eccitazione.

"Aaaaaah! Alla fine... ti ssssei decisa!" sibilò Aldern. "Ssssei convinta... che ti offro una vita eterna... e la ssssoddissssfazione di condividere con me l'ebbrezza della caccia nelle notti di luna nuova?"

Reji si mise in guardia e alzò i pugni davanti a sè. "No, Aldern. Questo... non sei tu!" esclamò. "Io... io ho conosciuto Aldern Foxglove... e anche se ha fatto molti errori, non è questo abominio non-morto di fronte a me! E' una persona che ha sbagliato, ma che è capace di grande generosità e affetto! Una persona come lui... non merita questa falsa vita di orrore e sofferenza!"

"Di cosssssa sssstai parlando, sciocca? Non mi ssssono mai ssssentito così bene!" ringhiò il ghast. Con uno scatto da predatore, il non-morto si scagliò contro Reji e cercò di morderla per trasmetterle la febbre del ghoul, ma Reji reagì con prontezza ed evitò l'attacco.

Senza esitare, la giovane esperta di arti marziali si produsse in una spettacolare raffica di pugni e colpi a mano aperta, in modo da confondere Aldern e mandare a vuoto i suoi attacchi. Frustrato, il ghast tentò di sferrare un doppio fendente con i suoi artigli, ma Reji si sottrasse all'ultimo momento eseguendo una piroetta e portandosi a fianco di Aldern. Con un ringhio atroce, il non-morto cercò di attaccare di nuovo, e questa volta Reji fu costretta a farsi indietro per non essere colpita.

"Aldern... so che sei ancora lì!" esclamò Reji. "Per favore, ascoltami! Devi opporti a questa mostruosità! Non permettergli di influenzarti!"

Per un attimo, il ghast Aldern restò fermo davanti a Reji, ringhiando ferocemente. Poi, il bagliore malvagio dei suoi occhi si affievolì, e la ragazzina riuscì a vedere un'espressione contrita e stupefatta che appariva sul volto tetro del non-morto. "R-Reji..." sussurrò. La personalità del ghast riuscì ad imporsi di nuovo pochi secondi dopo, ma Reji sapeva di aver fatto qualche progresso.

"Sì! Sì, Aldern, continua così!" esclamò Reji con un sorriso incoraggiante, anche mentre si rimetteva in guardia. Il ghast Aldern tornò all'attacco, sferrando dei temibili fendenti con il suo rasoio, e due di questi colpirono di striscio la giovane alla spalla destra e al fianco sinistro. Reji strizzò un occhio e sferrò un poderoso calcio che mancò di pochissimo l'agile ghast, che tentò di approfittare di quel momento per attaccarla con il suo raoio e le sue fauci. Muovendosi con rapidità, Reji riuscì ad evitare di poco il morso del ghast, e quando vide la lama del rasoio calare su di lei, calcolò i tempi con attenzione e afferrò la lama prendendola tra i palmi delle mani! Il ghast non si era aspettato una mossa così audace, e restò stupefatto per un attimo decisivo. Con un'abile torsione dei polsi e del corpo, Reji strappò l'arma dalle mani di Aldern e la gettò lontano, per poi colpire il ghast con un calcio al plesso solare.

"Vattene, non-morto!" esclamò Reji. "Lascia andare quest'uomo! Non te lo lascerò mai!"

Il ghast gorgogliò orrendamente e cercò di rispondere con i suoi letali artigli... ma Reji deviò i suoi attacchi e colpì di nuovo, questa volta con un pugno alla fronte che fece barcollare il mostro... e ancora una volta, il bagliore maligno nei suoi occhi si spense, e la monaca sentì nuovamente la voce di Aldern, questa volta libera dagli influssi della non-morte!

"Reji... tu..." mormorò Aldern, per poi emettere un lacerante grido di dolore e afferrarsi le tempie, in preda ad una lotta con sè stesso. "No! Vattene, maledetto! Vattene dalla mia testa! Non te la lascerò! Non la avrai mai!"

"IO ssssono te, Aldern!" sibilò furente la voce del ghast. "Noi ssssiamo una cosa ssssola! Non potrai mai esssere al ssssicuro da me!"

La voce di Aldern tornò normale un attimo dopo. "Mai! Tu non farai quello che vuoi con lei!" esclamò. "Io... farò di tutto per impedirtelo. Hai capito? AAAAAARGH!"

Con un altro urlo spaventoso, Aldern alzò il volto al soffitto e si afferrò le tempie... poi, tutt'a un tratto, si calmò e cominciò a respirare affannosamente. Reji restò a distanza di sicurezza, non volendo dare al ghast, nel caso fosse stato ancora in controllo, la possibilità di un attacco a sorpresa. Finalmente, Aldern alzò lo sguardo... e fece un sorriso riconoscendo la giovane che lo aveva salvato a Sandpoint e che aveva cacciato il cinghiale con lui.

"Reji... io... ce l'ho fatta... sono... sono riuscito a mandarlo via... per adesso..." mormorò Aldern.

"Signor Aldern... io... lo sapevo che non poteva essere scomparso!" rispose Reji con un mesto sorriso. "Sono felice... di vederla di nuovo!" Con queste parole, Reji vinse il suo disgusto e abbracciò il nobile trasformato in non-morto, che ricambiò il gesto con gentilezza.

"Ma cosa... cosa è successo?" chiese Aldern. "No... aspetta... credo di aver capito..."

Il ghast rivolse lo sguardo al punto in cui Iesha era impegnata ad affrontare Yan e il resto del gruppo di avventurieri... e riconobbe nella revenant la moglie che lui aveva ucciso! Con un gemito di orrore e di vergogna per quello che aveva fatto, Aldern si sciolse gentilmente dall'abbraccio di Reji e guardò negli occhi la giovane monaca. "Sì... adesso è tutto chiaro... il mio passato è venuto qui... per regolare i conti, una volta per tutte. E io... stavolta non sarò un vigliacco. Non fuggirò. Se devo concludere la mia vita... che sia almeno in modo dignitoso."

Un brivido di gelo percorse la spina dorsale di Reji. "S-Signor Aldern?" mormorò. "Cosa... cosa vorrebbe dire... concludere la sua vita? Non avrà intenzione..."

Aldern annuì con solennità. "Non c'è altro modo, mia cara... anche ora... sento che lui... sta erodendo la mia determinazione..." sussurrò. "Presto... la sua volontà... avrà il sopravvento sulla mia... e allora non ci sarà altro destino per me che questa orrenda vita fasulla... io... devo fare quello... che è necessario... per proteggere gli altri... per proteggere te... da me stesso..."

"Ma... ma..." balbettò Reji, non ancora decisa ad accettare l'inevitabilità dei fatti. "Ma forse... potremmo trovare un altro modo! Forse c'è un modo per liberarla da questa maledizione... la prego, signor Aldern, non si arrenda così!"

Aldern sospirò e mise le mani sulle spalle della ragazza Tian, dai cui occhi cominciarono a sgorgare le lacrime. "Reji... è per questo... che ti voglio bene... Grazie di tutto... ora tocca a me proteggerti!" Con queste parole, Aldern si mosse verso Iesha, che stava tentando di passare oltre Yan... e stese le braccia artigliate verso di lei, come se stesse per attaccarla! La revenant si allontanò da Yan, che guardò stupito verso il ghast mentre si avvicinava alla moglie assassinata...

"Aaaaah! Finalmente! Finalmente ti fai prendere, Aldern Foxglove!" sibilò, ignorando del tutto gli avventurieri. "Hai deciso di smetterla di fuggire come il codardo che sei! Fatti avanti, e lascia che io..."

Iesha si bloccò di colpo, e sul suo viso ceruleo apparve un'espressione di incredulità quando il marito non-morto le si avvicinò e la avvolse in un abbraccio gentile, appoggiandole la testa su una spalla! Del tutto spiazzata, Iesha arretrò fino a trovarsi a pochi passi dalla finestra sulla quale era rappresentata la figura femminile.

"Perdonami, Iesha. Io... ho sbagliato tutto." mormorò Aldern con voce rotta dall'emozione. "Io... avrei dovuto amarti... proteggerti... e invece ho rovinato tutto per la mia folle gelosia e il mio stupido orgoglio... Ma ora... ora basta. Poniamo fine a questa pazzia..."

"A-Aldern..." mormorò incredula la revenant, spiazzata davanti al pentimento di Aldern. La sua natura di non-morta la spingeva ad ignorare ogni forma di compassione e prendersi la sua vendetta senza badare ad altro... ma l'umanità che ancora restava in lei non riusciva ad ignorare quel gesto di riavvicinamento.

"Reji..." mormorò Aldern. "E'... è il momento. E' giusto... che sia tu a concludere tutto questo..."

Mentre il gruppo, Nualia compresa, guardava incredulo ciò che stava accadendo, Reji restò ferma al suo posto per qualche secondo... poi, si decise a fare quello che doveva essere fatto e si asciugò gli occhi con la manica del vestito. "Sì... hai ragione, Aldern... è... è giusto... che sia così..." mormorò con riluttanza. Si concentrò per un attimo, poi si lanciò verso Aldern e Iesha e colpì il ghast con il pugno più poderoso di cui lei fosse capace! Il corpo scheletrico del ghast e quello della revenant vennero scagliati verso la finestra ed impattarono su di essa, mandandone in frantumi la parte inferiore e aprendo un buco nella vetrata istoriata! I due non-morti, uniti per l'ultima volta, volarono fuori dalla finestra e oltre il bordo di un immenso dirupo che scendeva per più di sessanta metri verso il turbolento mare di Varisia.

"Io... ti ringrazio, Reji... grazie a te... termino questa folle sceneggiata... nei panni di un uomo..."

Questi furono gli ultimi pensieri di Aldern Foxglove, prima che lui e Iesha si schiantassero sulla superficie del mare.

 

oooooooooo

 

Un silenzio attonito ed irreale era sceso sulla stanza, rotto soltanto dall'ululato del vento che penetrava nel buco da cui Aldern e Iesha erano precipitati. Nessuno degli avventurieri riusciva a capacitarsi di quello che era successo. Forse tutti loro, in fondo, si auguravano che quella situazione potesse concludersi meglio...

"Reji..." mormorò infine Yan, facendo un passo verso la sua amica.

Con il pugno ancora esteso, Reji si lasciò scorrere una lacrima lungo la guancia. "Aldern... Iesha... che Pharasma accolga le vostre anime... e vi dia la pace che meritate."          

 

oooooooooo      

               

CONTINUA... 

 

  
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