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Autore: Farkas    31/08/2022    2 recensioni
Passano gli anni, cambiano le generazioni, ma certe cose non cambiano mai come il fatto che è la bacchetta a scegliere il mago. Gerard Olivander, figlio del leggendario Garrick Olivander ha assunto la guida dell'attività di famiglia ed è pronto a vendere le sue bacchette ai maghi e alle streghe che si preparano a cominciare la loro istruzione.
Jon, Tyrion, Daenerys, Eddard e tutti gli altri personaggi del Trono di Spade entrano nella bottega alla ricerca dell'oggetto che diverrà il loro compagno inseparabile. Se siete curiosi di vedere quali bacchette li sceglieranno (e di saperne un po' di più sulle bacchette), non vi resta che entrare in negozio con loro.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Davos Seaworth, Eddard Stark, Jon Snow, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Quando il gioco si sposta a Hogwarts'
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La scelta della bacchetta

Capitolo 10: Una bacchetta fuori dal comune

 
La mattina del due marzo Olivander aveva appena deciso che nel pomeriggio si sarebbe recato alla riserva di draghi della Romania per integrare le sue scorte di corda del cuore di drago, quando sentì trillare il campanello e fece il suo ingresso nel negozio un ragazzo pallido e bello, con i capelli neri. La cosa che colpiva di più nel suo aspetto erano gli occhi, di due colori diversi. Quello sinistro era nero come la notte senza stelle che brillava di malizia, quello destro era azzurro come il cielo estivo.
-Buongiorno. Cosa posso fare per lei? -.
-Oggi compio undici anni e ho deciso di regalarmi la bacchetta -.
-In tal caso auguri. Prima di cominciare a sottoporle i miei prodotti, però sarà necessario prenderle le misure-.
-Benissimo- rispose tranquillamente il ragazzo facendo vagare i suoi occhi bicromatici per il negozio, contemplando interessato le scatole di bacchette.
-Crede ci vorrà molto tempo? - s’informò quando il metro ebbe finito di girargli attorno.
-Impossibile dirlo. Ogni cliente è un caso a sé-rispose il fabbricante.
-Immagino che lei abbia servito molti maghi e streghe famosi nella sua carriera-.
-Qualcuno- rispose Olivander.- Ma all’epoca erano tutti ragazzini alle prime armi come lei, signor…?-.
-Euron. Euron Greyjoy-.
Olivander fece una piccola smorfia. La famiglia Greyjoy era una delle famiglie Purosangue più conosciute e girava voce che gran parte della ricchezza derivasse da crimini particolarmente efferati. Certo Euron sembrava molto più tranquillo ed educato rispetto agli altri Greyjoy che avevano comprato la bacchetta da lui…
-Provi questa- sentenziò l’uomo dopo aver raccolto una prima selezione di bacchette da sottoporre al cliente. - Tasso, crine di unicorno, undici pollici e mezzo, rigida. Nobile e potente-.
Euron afferrò la bacchetta e fece levitare la piuma sul bancone, ma scosse il capo quasi in sincrono con Gerard.
-Non è lei. Non ho sentito niente di particolare- rispose restituendo la bacchetta al fabbricante.
-Già. Tenti con questa: acacia, piuma di fenice, dodici pollici e un quarto, rigida-.
Euron afferrò la bacchetta e produsse qualche scintilla verde, ma anche quella non si rivelò adatta.
La terza bacchetta di noce e drago venne adoperata per un perfetto incantesimo di levitazione, ma comunque non era destinata ad essere la compagna del giovane Greyjoy. Stesso dicasi per le tredici bacchette successive, malgrado il ragazzo fosse riuscito a produrre semplici incantesimi con tutte loro.
-Non c’è modo di restringere un po’ il campo? - borbottò spazientito il giovane Greyjoy posando una bacchetta di canna e fenice.
-Ci sono maghi e streghe che mostrano affinità con particolari legni o con un elemento… ma è sempre più difficile accorgersi se vi sono affinità tali, quando si ha a che fare un cliente dotato come lei, in grado di far funzionare quasi tutte le bacchette- sentenziò Gerard. - Le ho proposto per questo prodotti adatti a individui potenti e dotati di grande intelligenza-.
-E dalle prove che abbiamo fatto non ha ricavato alcun dato che possa aiutarla a trovare la mia bacchetta? -.
-Ritengo che tu abbia una certa affinità con la fenice, cosa che di cui dovresti rallegrarti-.
-E perché mai? - domandò inquisitorio Euron.
-Perché le bacchette di fenice hanno potenzialità straordinarie. Non dico che siano intrinsecamente superiori a quelle di unicorno e drago, me ne guardo bene, ma le bacchette di fenice sono le più adattabili, le più difficili da realizzare e le più selettive in fatto di proprietari, tanto che se per esempio in un giorno vendo dieci bacchette solo due o tre sono di fenice-.
A quella spiegazione gli occhi bicolore di Euron scintillarono.
-Affascinante- mormorò. –Davvero affascinante-. Da quel momento in poi il ragazzo fu ben contento di provare solo bacchette la cui anima era quella del mitico uccello. Prese in mano bacchette di ontano, acacia, pioppo tremulo, tasso, e sambuco. Tutti legni che volevano qualità particolari. E con quella scrematura con suo immenso stupore Olivander rilevò che tra tutti i legni che cercavano il potere, il ragazzo mostrava affinità proprio con il più raro di tutti.
-Ancora nulla- imprecò Euron poggiando una bacchetta di salice e fenice. Malgrado non vedesse l’ora di avere la bacchetta, cominciava a non poterne più. Forse era il caso di tornare un altro giorno, invece di sprecare il compleanno in quel negozio polveroso.
-Il legno e il nucleo ormai sono certo di averli capiti- mormorò il fabbricante, senza accorgersi dell’aria seccata del cliente. - Che sia la lunghezza? Ma di più o di meno del solito? Mi chiedo se… perché no, provare non costa nulla-.
-Di che parla? - chiese incuriosito il giovane, ma tutto preso dai suoi ragionamenti il fabbricante non lo sentì nemmeno e si diresse verso uno degli scaffali più lontani dal bancone.
-Tutto bene? - chiese Euron dopo qualche minuto.
-Sì, sì, l’avevo solo imboscata più di quanto ricordassi- ansimò l’uomo tornando dal moro con in mano una scatola decisamente più lunga del normale.
-Sambuco e piuma di fenice, quindici pollici, mediamente flessibile- annunciò Olivander porgendo la bacchetta all’altro mago. - E anche se la prego di credere che non voglio vantarmi, le assicuro che è una bacchetta superba-.
Euron non fece domande sulla lunghezza della bacchetta, e non appena la prese in mano gli mancò il fiato. Un’indescrivibile sensazione di potere lo travolse e la bacchetta prese a brillare di una luce color rosso sangue. Sorridendo, puntò la bacchetta verso la piuma che aveva fatto levitare quando aveva testato il primo prodotto e la rese nera come quella di un corvo
-Mia- annunciò soddisfatto aumentando la presa sulla bacchetta.
-Indubbiamente. E sappi che è una bacchetta di tutto rispetto ragazzo: una sciocca diceria dice che le bacchette di sambuco portano sfortuna, ma in realtà se molti fabbricanti non amano usare questo legno è perché crea le bacchette più difficili da maneggiare anche se sono enormemente potenti. Il legno e il nucleo più selettivi in fatto di padroni insieme… da te ci si possono aspettare grandi cose-.
-Oh, questo io l’ho sempre saputo signor Olivander. Ma una conferma fa piacere- rispose sorridendo l’undicenne mentre gli porgeva i sette galeoni. – Suppongo che anche la lunghezza della mia bacchetta contribuisca alla sua eccezionalità. Non credo di averne mai viste così lunghe-.
-Corretto- ammise l’uomo sorpreso dalla perspicacia del suo cliente. - In effetti sono rare bacchette di quella misura. Non posso averne la certezza, ma considerate le sue altre caratteristiche direi che il fatto che la bacchetta sia così lunga sia sintomo del fatto che tu possiedi una grande personalità-.
Il sorriso del ragazzino si allargò ancora di più, e Olivander si sentì in dovere di aggiungere: - Ricorda sempre che il valore di una bacchetta è commisurato a quello di chi la impugna. Non pensare che il semplice fatto di possedere quella bacchetta ti garantisca il successo. Anzi se non te ne mostrerai degno, potrebbe smettere di esserti fedele-.
-Grazie dell’informazione, ma non si preoccupi: non sono tipo da adagiarsi sugli allori e le assicuro che ho tutta l’intenzione di sfruttare al massimo le mie potenzialità e quelle della bacchetta – rispose il giovane Greyjoy.
Uscendo dal negozio il sorriso di Euron si fece ancora più largo. Ora che aveva la sua bacchetta di certo le magie gli sarebbero riuscite meglio… moriva dalla voglia di tornare ai suoi esperimenti con le maledizioni.
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Le vacanze ormai sono agli sgoccioli e mentre presto Olivander potrà godere di giornate tranquille, noi dovremo riprendere a sgobbare. Ed eccoci a Euron Greyjoy… sinceramente l’unico membro della famiglia che trovi intrigante. Per il decimo capitolo volevo una bacchetta d’eccezione che avesse un padrone d’eccezione.
Era un pezzo che non piazzavo una bacchetta di fenice: l’ultima era stata quella di Melisandre nel capitolo 4, ma sono certo che fosse il nucleo più adatto a Euron.
Sulle preferenze delle bacchette di sambuco sappiamo davvero poco, ma quel poco basta a spiegare perché sono rare: il sambuco crea sempre una bacchetta molto potente che non accetta di rimanere con qualcuno che non sia il migliore fra coloro che ha intorno. Solo una persona molto insolita trova la sua perfetta corrispondenza nel sambuco e Euron Greyjoy risponde perfettamente a questi requisiti. Sarebbe stato adatto anche ad altre bacchette, ma direi che se c’è qualcuno che merita il sambuco è lui: imprevedibile, manipolatore, astuto, scaltro, spietato… insomma è il cattivo perfetto. Uno così non lo si incontra tutti i giorni (per fortuna).
Ironicamente, malgrado sia il legno più raro di tutti il sambuco è quello con più padroni noti data l’esistenza di quella particolare bacchetta che tutti noi ben conosciamo.  La lunghezza è superiore alla media, perché le bacchette lunghe cercano padroni dalla grande personalità che posseggono uno stile di magia ampio e drammatico. Euron in quanto leader carismatico in grado di fare grandi gesti teatrali possiede questi requisiti.
Ci tengo a fare un ringraziamento speciale a Yami no Yoake che in attesa del mio ritorno ha recensito tutti i capitoli della storia. Grazie anche agli altri recensori dello scorso capitolo vale a dire fenris e Strega1981 e a coloro che seguono/preferiscono la storia.
Grazie anche a voi lettori silenziosi, spero sempre che usciate dall’anonimato. Alla prossima vendita!
  
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