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Autore: lady furetta    06/09/2022    0 recensioni
e se Thorn non fosse rimasto intrappolato? io l'ho immaginato un pò cosi
Ci era riuscita aveva salvato il mondo, la sua famiglia e aveva salvato Thorn… la paura che aveva provato al pensiero di non riuscire a tirarlo fuori da quello specchio l’aveva quasi uccisa e ora lui era lì steso al suo fianco col fiato mozzo ,la camicia strappata e la gamba malconcia a voler essere gentili ma era li, si girò a guardarlo e gli occhi le si riempirono di lacrime.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ofelia, Thorn
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ofelia e Thorn giacevano distesi sull’erba al di fuori della torre di babel, il mondo era tornato alle sue origini ma nuovo e diverso generazioni antiche e nuove che si mescolavano che non si capivano ma si parlavano in qualche modo. La prima a mettersi a sedere fu Ofelia le girava la testa ma nonostante il dolore della caduta e la confusione del viaggio dimensionale il suo cuore era colmo di gioia e di gratitudine, ci era riuscita aveva salvato il mondo, la sua famiglia e aveva salvato Thorn… la paura che aveva provato al pensiero di non riuscire a tirarlo fuori da quello specchio l’aveva quasi uccisa e ora lui era lì steso al suo fianco col fiato mozzo,la camicia strappata e la gamba malconcia a voler essere gentili ma era li, si girò a guardarlo e gli occhi le si riempirono di lacrime. Thorn faticava a respirare la gamba gli pulsava terribilmente e sapeva di avere un aspetto orribile a dir poco ma ci era riuscito dio era sconfitto il mondo aveva riavuto i suoi dadi e lei era ancora lì sana e salva al suo fianco sarebbe morto se non fosse riuscito a salvarla e si sarebbe dannato per ritrovarla se l’avesse persa ma non ci sarebbe stato bisogno perché lei era lì e lui sentiva la folle sensazione di avere il diritto di essere finalmente felice dopo una vita di rabbia e di sofferenza, fu strappato dai suoi pensieri da un leggero singhiozzare e si rese conto che Ofelia lo stava guardando e piangeva ,cosi si sollevo sui gomiti come poteva e disse “ non sono conciato così male da farti piangere” disse in un tono che voleva essere neutrale o scherzoso ma che invece fece trasparire la sua preoccupazione Ofelia gli sorrise tra le lacrime per poi gettarsi al suo collo e nascondere il viso contro il suo petto in quel momento era cosi indifesa che il potere di Thorn si attivo  istintivamente creando una barriera cosi potente attorno a loro che l’aria sfrigolava come olio bollente  per proteggere quella ragazza che era diventata a tutti gli effetti e contro ogni statistica e calcolo esistente la persona più importante della sua vita. Thorn chino la testa verso Ofelia e le sussurrò “ sono qui … va tutto bene” fece una pausa e raccolse tutto il coraggio  che aveva e tutto l’amore che provava per imprimerlo in quelle poche parole “ Ti amo Ofelia” quelle parole le fecero sollevare il viso e Ofelia lo bacio, lo bacio come aveva fatto quando lo aveva ritrovato nel secretarium dovo aver creduto che non sarebbero mai riusciti a ritrovarsi, riverso in quel bacio tutta la paura che aveva provato, tutto l’amore che sentiva ci mise tutta se stessa e tutta la sua anima. Thorn chiuse gli occhi e contro ogni istinto e contro ogni logica si lasciò andare in quel bacio che parlava di lui e di Ofelia , parlava della paura di perdersi e della gioia di ritrovarsi ma soprattutto parlava del loro amore cresciuto tra le avversità di una guerra più grande di loro, parlava di come un orso e una bambina si fossero innamorati contro i piani di uno e i propositi dell’altra, della loro complicità e della loro improbabile ma meravigliosa capacità di compensarsi. Un colpo di tosse alle loro spalle fece l'effetto di uno sparo e istintivamente i due si separarono contro la loro volontà solo per scoprire che a interromperli era stata la madrina della ragazza che aveva alle sue spalle uno stuolo di persone tra i quali le famiglie di entrambi e i rispettivi spiriti che li fissavano come se fossero stati due lumaconi alati, lo sguardo di Thorn torno tagliente e il tono pratico “ che c’è??” era infastidito ma Ofelia gli fu grata della immensa capacità di riacquisire il proprio controllo perchè lei era rossa fino alle orecchie e se avesse aperto bocca avrebbe solo emesso suoni incomprensibili “ prima di tutto riacquisire un po di decoro voi due” disse severa zia Roseline per poi aprirsi in un largo sorriso “ sono felice che stiate più o meno bene ma ora il signor Thorn deve farsi medicare, e tu ragazza mia devi fare altrettanto sei in condizioni pietose” Berenilde sposto gentilmente l’amica e si chino di fianco al nipote “ mio caro, caro Thorn mi hai fatto invecchiare di 20 anni ero cosi in pena per te” e poi accadde qualcosa di inaspettato il gelo e l’indifferenza di Thorn crollarono e lui abbraccio sua zia come un bambino piccolo che ha appena ritrovato la madre e Berenilde si commosse al punto di stringerlo a sé e cullarlo dolcemente, Ofelia che guardava la scena intenerita non si era resa conto che sua madre le si era avvicinata e ora si trovava di fianco a lei solo quando la senti parlare si rese conto che era li “ Ofelia bambina mia, come stai? sei tutta intera? hai sete ? vuoi che ti porti in braccio ? chiamo tuo padre? “ la stava investendo di domande ma per una volta sua madre si era dimenticata di rimproverarla era solo preoccupata “ sto bene mamma, anzi sono felice, sono felice che voi siate sani e salvi e che stiate bene” e poi guardo Thorn che riacquistava autocontrollo e compostezza e sorrise “ alla fine ti sei innamorata vero?” disse la madre osservandola “ già … io credevo di non volerlo mamma , ma credo che il mio cuore non fosse d’accordo” il sorriso della ragazza si allargò ulteriormente appena i suoi occhi incontrarono due schegge di metallo dallo sguardo imbronciato che la fissavano poco distanti. Si alzo e si avvicino a Thorn che non riusciva più a staccarsi sua zia da dosso “ cara Berenilde come state?” in quel trambusto ofelia non si era resa conto subito dell’assenza di qualcuno di fondamentale “ Viktoria ? dove la mia figlioccia? sta bene? con chi è?” il panico la stava assalendo finché la vide mezza nascosta dalla grande mano del padre Faruk che la sbirciava, ofelia sospirò di sollievo e Berenilde rise di cuore “ la monella è stata a lungo in compagnia del nostro ex ambasciatore e recentemente sembra aver instaurato un vero rapporto con suo padre sire Faruk” si volto e sorrise alla bambina e a quel gigante di ghiaccio che fece una cosa che lascio i presenti di pietra sorrise a sua volta alla donna, perfino Thorn si stupì di quel gesto così umano. Ofelia si avvicinò al marito “madama  Berenilde cara, se non le dispiace è il momento che io mi comporti realmente come una moglie e mi prenda cura delle ferite del mio sposo” e così dicendo porse una mano a Thorn che stupì tutti quanti un altra volta, Stava sorridendo e non solo stava anche accettando di buon grado l’aiuto di sua moglie appoggiandosi a lei. Passarono alcuni giorni prima che le famiglie fossero in grado di viaggiare nuovamente visto che non erano abituati a avere una terra tonda doverono ri studiare le mappe sovrapponendo quelle del vecchio a quelle del nuovo mondo e organizzarsi per le partenze, la madre di ofelia continuava a insistere che la ragazza doveva tornare a casa “ madre casa mia è il polo ora… quante volte devo dirvelo?! vi ho gia promesso che verro spesso a farvi visita e che voi potrete venire quando vorrete a citta cielo a trovarmi” la madre era rossa come un pomodoro e ofelia penso che l’avrebbe assordata a parole ma quella donnona sempre cosi autoritaria fece qualcosa che ofelia non si sarebbe mai aspettata, l’abbraccio forte e le disse “ mi mancherai da morire bambina mia, i giorni trascorsi lontana da te prima al polo e poi quando sei scomparsa sono stati i peggiori della mia vita” aveva le lacrime, ofelia ricambio il suo abbraccio “ mi spiace mamma, anche tu mi sei mancata molto e non avrei mai voluto che ti preoccupassi per me in quel modo” qualcuno bussò alla porta facendole separare. La madre si sistemo lo chignon e ando ad aprire, un impacciatissimo Thorn “ buongiorno signora, io… dovrei parlare con lei” era strano vederlo senza il suo tono autoritario e senza il suo solito aspetto rigido “ c..certo signor Thorn” “ solo Thorn per favore … siete la madre di mia moglie e io vorrei ricominciare da capo con voi dato che non sono stato propriamente adeguato ne comportarmi al nostro primo incontro” la madre si mise le mani sui fianchi e guardo severamente l’uomo di fronte a lei “ d’accordo Thorn ti ascolto” lui fece un profondo respiro e Ofelia percepì il suo disagio “ io vorrei che voi e ofelia assieme a mia zia Berenilde e madama Roseline riorganizzaste il matrimonio, dove più vi aggrada e come meglio credete purché Ofelia sia d’accordo e sia disposta a sposarmi nuovamente” il ragazzo la guardo e lei sorrise timidamente “ se mia figlia acconsentira ne saro lieta “ disse il donnone addolcendosi “ perfetto e a questo proposito ho scoperto una interessante tradizione del vecchio mondo ma dovrei comunicare con voi in totale privacy” dicendolo aveva assunto quello sguardo severo che gli trasformava le iridi in lame argentee e ofelia capi che doveva defilarsi alla svelta. Quella sera ofelia era stata costretta a mettere un bell'abito e a sistemarsi come si conviene dalla madre che pur non spiegando nulla di ciò che stava accadendo le dava ordini e direttive e questo le diede un fortissimo senso di dejavu, quando finalmente fu pronta e sua madre soddisfatta le due donne uscirono dirette alla piazza di babel, una volta arrivate ofelia capi che stavano tramando tutti qualcosa, c’erano ancora entrambe le famiglie, Renold e Gaela con salame in braccio e persino artemide e faruk erano ancora lì la madre la teneva per  una mano e il padre le prese l’altra sorridendole bonario e la accompagnarono verso il centro della piazza fendendo la folla al centro esatto di quel capannello si trovava Thorn in uniforme da consigliere col suo orologio in mano, quando la vide lo mise immediatamente nel taschino e quello scatto per protesta. I genitori la affidarono all’uomo che le tendeva la mano e lei la prese sicura del fatto che non l’avrebbe mai più lasciata , Thorn la giardo e poi con l’aiuto della nuova armatura animista che agevolava i movimenti della gamba storpia si inginocchio ed estrasse l’orologio per posarlo nelle mani della ragazza “ ho deciso di fare le cose per bene stavolta” le disse a bassa voce “ poi come se avesse dato un segnale misterioso il mondo intero ammutolì e la sua voce risuonò chiara e forte come un tuono nella notte “ Ofelia figlia di artemide, tu mi conosci come nessun altro e sai quanto io sia una persona complessa, mi sono innamorato di te contro ogni logica e contro ogni progetto ma ora non posso più tollerare una vita lontano da te. Ofelia mia cara vuoi sposarmi nuovamente davanti alle nostre famiglie e passare con me il resto delle nostre vite?” a Ofelia si riempirono gli occhi di lacrime “ si ti sposero ancora qui e oltre ogni specchio ,voglio passare la mia vita con te per sempre” poi lo bacio e non importava più nulla di ciò che avevano intorno in quell’istante esistevano solo loro due.
   
 
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