Il tuo dizionario è vuoto,
hai lasciato fogli sparsi,
li ha seviziati, congedati il vento.
Erano lì sul tavolo,
l'inchiostro incerto, sbavato,
punteggia sciattamente
la carta e il legno.
Le tue orme di testo
sono state consumate,
non le riconosco,
non riesco a leggerle.
Erano di repentino passaggio;
come l'onda che bagna la sabbia,
non ci sono più tracce.
Non so più chi sei,
e temo, nella penombra amica,
di non averlo mai saputo.
Mi siedo, resto ferma, sospiro.
Ma il mio unico desiderio è uscire.