Fumetti/Cartoni americani > The Owl House
Segui la storia  |       
Autore: Alex Ally    21/09/2022    0 recensioni
[The Owl House]
[The Owl House]La tragica storia di Caleb Wittebane.
Il periodo alle Isole Bollenti assieme al fratello Philip, di come abbia imparato ad apprezzare quel luogo e sopratutto il suo incontro con una particolare strega e dell'amore che è sbocciato tra loro e che ha portato alla sua triste fine.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 8.

La piazza della città era piena di luci e bancharelle, ma sopratutto di tavoli pieni di cibo e bevande.
Mary lo stava aspettando fuori dalla locanda in cui alloggiavano e Caleb non potè fare a meno di guardarla incantato. Indossava uno splendido vestito rosso che la faceva apparire ancora più bella di quanto già non fosse, quando si accorse di lui gli ando incontro per poi prenderlo a braccetto.
«Dovresti toglierti il capello.» disse Mary.
«Ma cosa tutti vedrano le mie orecchie.» fece notare lui.
«A nessuno qui importerà un bel niente se sei umano fidati.» continuo Mary sorridendogi e Caleb decise di fidarsi.
Alcuni infatti si mostrarono incuriositi da lui, ma non più di tanto si trattava principalmente di alcune domande sul mondo umano e una volta ottenute le rispose lo lasciavano in pace e la loro attenzione si spostava altrove.
«Assaggia è sangue di mela.» disse Mary porgendogli un calice.
«Vuoi dire sidro di mela?» chiese Caleb.
«No.» rispose Mary prima di bere tutto il liquido in un solo sorso.
Caleb fece lo stesso e dovette ammettere che nonostante lo strano nome era una bevanda molto buona.
Tra il cibo, le bevande e la compagnia Caleb per un momento si senti come se non avesse mai lasciato la sua casa o il suo mondo e poi quella sera Mary era cosi bella.
Stava iniziando a sospettare di aver bevutto troppo perchè sentiva la propria lucidità mentale diminuire di minuto in minuto.
«Andiamo.» disse Mary afferandolo per un braccio e trascianndolo verso il centro della piazza.
Caleb non capi cosa stesse succedendo almeno finchè non senti partire della musica. Mary gli prese la mano a inizio a guidare la danza mentre Caleb ben felice di questo svilluppo si lascio trasportare dall'atmosfera.
Nell'aria risuonava la muscia creata dalla arpe e dai tamburi mentre i ballerini si muovevano chi a ritmo e chi no, a volte i partner venivano anche scambiatti. Caleb ballo con varie streghe e mai una volta penso a tutto ciò che da bambino gli avevano sempre insegnato su di loro, mai come prima di quel momento pote vedere che la verità era ben diversa.
Come lui e loro fossero più simili di quanto chiunque avrebbe mai potutto immaginare.
Alla fine dopo varie ore di ballo Caleb si lascio cadere su dell'erba per riposarsi.
«Già stanco?» chiese Mary sededosi accanto a lui.
«Vorrei potertene regalare una.» disse Caleb con lo sguardo fissa tra due streghe, una di loro con la magia aveva creato una corona di fiori che poi regalo all'altra.
Mary sorrise e facendo voltare Caleb verso di sé rotero un dite e all'improvisso in testa all'umano c'era una corona di fiori. «Sai a tutto c'è una soluzione, a volte per trovarla bisogna solo pensare un po' fuori dagli schemi.» disse Mary.
«È farina del tuo sacco?» chiese Caleb.
«No, di mio padre.» rispose Mary ridacchiando.
Gli sguardi dei due si incrociarono e Caleb si avvicino alla strega, la qualle fece altrettanto.
Le loro labbra stavano per toccarsi quando Caleb lo senti: un fischio seguito da un'esplosione.
Si allontano di scatto mentre rivedeva davanti a sé le scena di quella volta. Non poteva... non poteva baciare Mary non dopo ciò che aveva fatto.
«Ti senti bene?» domando Mary cercando di toccarlo, ma Caleb non glielo permisse e senza dire niente si avvio verso la locanda.

Continuava a rigirarsi la corona tra le mani.
Non si meritava quel regalo, non dopo ciò che aveva fatto e sopratutto non si meritava Mary.
Per un momento aveva scordato chi era realmente, che a quel mondo lui non apparteneva anche se ormai desiderava con tutto il cuore esserne parte.
Fu allora quasi per caso che l'ho notò.
Un nuovo gliffo all'interno dei fiori.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > The Owl House / Vai alla pagina dell'autore: Alex Ally