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Autore: 20maggio2013    22/09/2022    2 recensioni
"E non ti preoccupare se la vita ti incasina
Si impara più da un mare mosso che da una piscina"
Kurt e Blaine: due ragazzi diversi, l'uno l'opposto dell'altro ma con così tanto in comune. Il primo fin troppo prudente, che pensa mille volte prima di fare qualcosa, che ha bisogno di pianificare tutto. Il secondo istintivo, che fa quello che vuole senza pensare alle conseguenze.
"[...] Kurt si lasciò convincere a quella follia. Forse aveva soltanto bisogno di qualcuno come Blaine nella sua vita, qualcuno che gli facesse capire che andava bene ogni tanto lasciarsi andare e vivere la vita. E probabilmente anche Blaine aveva bisogno di qualcuno come Kurt nella sua vita, qualcuno che ogni tanto gli facesse capire che reagire d'impulso alle cose non era la cosa migliore da fare. Kurt e Blaine erano diversi, ma forse era proprio perché erano così diversi che avevano bisogno l'uno dell'altro. Solo che era ancora troppo presto perché anche loro lo capissero. [...]"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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phonto

L'estate successiva Kurt e Blaine erano tornati per un paio di settimane a Cape Coral, Blaine aveva finalmente rivisto i suoi amici. Anche Burt e Carole li avevano raggiunti e avevano conosciuto così i genitori di Blaine. Avevano passato due belle settimane rivivendo in parte l'estate in cui si erano conosciuti. Il giorno del loro anniversario erano andati a fare una gita fuori città. Erano tornati al lago dove c'erano i cigni, avevano organizzato un picnic e poi avevano fatto l'amore. E quando la sera erano rientrati a Cape Coral, Blaine lo aveva portato nella tenuta abbandonata dove lo aveva portato la prima sera che si erano messi insieme e avevano guardato insieme le stelle. E quando quelle due settimane erano finite erano tornati a New York a lavorare. Quando Blaine aveva finalmente finito il suo album, Kurt era stato il primo ad ascoltarlo. Poi aveva inviato una copia ai suoi, uno a suo fratello, una a Burt e Carole e una ai suoi amici. Amici che qualche giorno dopo si erano presentati a New York per festeggiare l'uscita del primo album di Blaine. Richard lo aveva chiamato per congratularsi con lui e Blaine era rimasto sorpreso ma felice quando per la prima volta aveva sentito suo padre affermare di essere orgoglioso di lui. L'album di Blaine ebbe parecchio successo e in seguito venne invitato a diversi programmi tv e diverse radio per parlare del suo album. Era in giro con Kurt quando Blaine fu fermato per la prima volta da una ragazza che gli chiese una foto e un autografo. E Kurt era sempre più fiero di lui. 
E poi iniziarono le lezioni di Kurt, poi Blaine partì per un piccolo tour e iniziarono a vedersi di meno. Le litigate non mancavano, litigavano come ogni coppia. Ma poi facevano sempre pace, tornavano sempre l'uno dall'altro più innamorati di prima e il loro rapporto si rafforzava sempre di più. Quel girono Blaine aveva una pausa dal suo piccolo tour ed era tornato a New York per fare una sorpresa a Kurt andandolo a prendere dal lavoro. Nonostante avesse iniziato a studiare alla Parosn, Kurt non aveva lasciato il suo lavoro a Vogue anche se aveva rallentato i ritmi. Kurt appena lo aveva visto gli era corso incontro e gli era saltato sopra. Blaine aveva riso e aveva indietreggiato un po' per non perdere l'equilibrio. 
«Che ci fai qui? Non dovresti essere a.. non so da qualche parte per il tour?»
«Ci sono tre giorni di pausa -spiegò Blaine dopo aver baciato il suo ragazzo- E poi oggi è la nostra serata Musical, no?» dopo la loro prima brutta litigata avevano deciso che il martedì sera sarebbe stata la serata dedicata ai musical e da allora lo avevano sempre rispettato. Anche una volta che Blaine era partito per il tour avevano continuato a farlo. Si videochiamavano e guardavano il film insieme e se Blaine aveva il concerto lo guardavano prima o dopo. Ma non si erano mai persi una serata musical.
«Ti amo» disse soltanto Kurt prima di baciarlo. Mentre tornavano a casa furono fermati da qualche fan di Blaine che chiesero una foto e un autografo, poi una chiese chi fosse il ragazzo con cui era e Blaine non si fece alcun problema a dire che fosse il suo ragazzo, anzi il suo tono era pieno di orgoglio mentre lo diceva. E Kurt era arrossito, soprattutto quando poi la fan di Blaine aveva chiesto di fare una foto con entrambi. Kurt era stato un po' titubante nell'accettare, infondo lui non era nessuno, ma poi si era lasciato convincere. E poi erano arrivati a casa di Blaine, si erano cambiati e avevano indossato qualcosa di comodo.
«Stasera tocca a te scegliere il film» disse Blaine mentre Kurt si sedeva sul divano e lui andava in cucina per preparare i popcorn.
«Lo so, Anderson» disse facendogli un occhiolino giocoso mentre prendeva il computer e cercava il film da mettere. Alla fine scelse Moulin Rouge.
«Di nuovo Kurt? Lo abbiamo visto tre settimane fa» mormorò Blaine quando tornò da lui con una coppa di popcorn. Aveva visto quel film per la prima volta con lui e lo aveva amato, ma non era un grande fan come lo era Kurt.
«Zitto Anderson. Oggi tocca a me scegliere e io ho scelto questo» disse con tono che non ammetteva repliche mentre faceva spazio a Blaine sul divano e prendeva la coppa di popcorn.
«Sei impossibile.. ormai lo saprai a memoria» lo prese in giro Blaine, ma non obiettò, fece poggiare Kurt su di lui e poi iniziò a guardare il film. Con un braccio stringeva Kurt a lui, con l'altra mangiava i popcorn. E poi iniziò a pensare a quanto quello gli fosse mancato a quanto quella semplice quotidianità con Kurt gli fosse mancata. Amava andare in giro a cantare, amava quello che faceva. Ma amava ancora di più la quotidianità con Kurt. Iniziò a pensare a quanto gli sarebbe piaciuto rientrare in casa e trovare Kurt ad aspettarlo, svegliarsi e addormentarsi accanto a lui ogni giorno. Immaginò come sarebbe stato tornare da un tour e trovare Kurt a casa, nella loro casa. Prese il telecomando e bloccò il film.
«Hey! Che stai facendo?» si lamentò Kurt volandosi verso di lui e guardandolo con la fronte corrucciata.
«Vieni a vivere qui, con me» affermò Blaine senza giri di parole. Kurt invece rimase senza parole in un primo momento, aprì la bocca ma nessun suono uscì. E iniziò a pensare anche lui a come sarebbe stato vivere lì, insieme a Blaine. A come sarebbe stato tornare a casa e trovarlo lì, a come sarebbe stato aspettare il suo ritorno dal tour, a come sarebbe stato addormentarsi e svegliarsi accanto a lui. E poi sorrise. Infondo era già un po' così. Passava molto tempo a casa di Blaine ed era un po' che pensava di andare via dal suo appartamento. Non che non si trovasse bene con Finn e Rachel ma credeva che fosse il momento di lasciar loro un po' di spazio. E poi se fosse andato a vivere da Blaine avrebbero avuto molto più tempo da passare insieme a disposizione. Così semplicemente annuì. Annuì e lo baciò.
«Vengo a vivere con te» confermò mentre lo faceva stendere sotto di lui. La coppa di popcorn cadde a terra ma non se ne importarono, in quel momento erano solo loro due.

* * *

Blaine era appena sceso dal palco dopo aver cantato l'ultima canzone di quella sera, l'ultima di quel tour. Dopo l'uscita del suo primo album aveva avuto un discreto successo in America, aveva fatto un breve tour e poi aveva iniziato a lavorare al suo secondo album. E dopo il suo secondo album aveva avuto ancora più successo, tutte le date del suo nuovo tour erano state sold out e ora Ethan, che era ancora il suo manager, voleva provare a promuoverlo anche in Europa. 
Kurt invece era al suo ultimo anno alla Parson, aveva voti alti in tutte le materie e continuava a lavorare anche da Vogue. Aveva anche iniziato a disegnare una prima linea di abiti e sotto consiglio di Blaine aveva mostrato alcuni disegni ad Isabelle. Le erano piaciuti talmente tanto che lo aveva incaricato di disegnare una linea completa che poi Vogue avrebbe lanciato l'anno successivo.
Blaine era appena sceso dal palco di Miami e quando vide Kurt nel backstage spalancò la bocca sorpreso perché non si sarebbe mai aspettato di trovarlo lì. Sapeva quanto fosse impegnato tra lavoro ed esami, eppure era lì. Lasciò il microfono ad un tecnico e poi corse incontro a Kurt che lo aspettava a braccia aperte.
«Cosa.. cosa ci fai qui?» domandò stupito dopo averlo baciato e averlo stretto in un abbraccio.
«Credevi davvero che mi sarei perso la tua ultima tappa del tour?» domandò retoricamente Kurt. Blaine sorrise e lo baciò di nuovo.
«E con il lavoro? E gli esami?» chiese ancora Blaine mentre trascinava Kurt nel suo camerino.
«Ho preso qualche giorno di permesso, per gli esami posso studiare tranquillamente anche da qui -sorrise Kurt prima di baciarlo lui questa volta- Ah e giusto per la cronaca, sei stato spettacolare questa sera. Come sempre» aggiunse prima di baciarlo ancora e ancora. Rimasero in camerino a baciarsi finché non furono costretti ad andare via. Blaine salutò tutto lo staff che lo aveva seguito per tutto il tour, prese Kurt per mano ed uscì dal retro del palazzetto dove si era tenuto il concerto. Sorrise e salutò i fan che erano rimasti in attesa della sua uscita, si fermò con loro e scattò qualche foto ma non si trattenne a lungo perché con lui c'era Kurt che non vedeva da settimane. Ma accontentò comunque tutti i fan rimasti.
«Quindi fammi capire, quali sono i programmi? Hai detto che hai preso qualche giorno di permesso, non un giorno» affermò Blaine salendo in auto con Kurt che sorrise prima di baciarlo di nuovo.
«Beh si.. tu hai qualche giorno di pausa dal lavoro e siamo in Florida ed ecco io pensavo che potevamo fare un salto a Cape Coral» sussurrò mordendosi il labbro. Erano ormai settimane che Kurt organizzava tutto e sperava che tutto andasse per il meglio. Voleva che tutto fosse perfetto e quale luogo migliore del posto il cui si erano conosciuti e innamorati?

Il giorno dopo il concerto erano arrivati a Cape Coral, avevano fatto visita ai genitori di Blaine e poi avevano raggiunto il loro hotel. Cape Carol era così diversa ora che anche tutti gli amici di Blaine si erano trasferiti. E da quando era diventato famoso, tutti credevano di essere suoi amici. Persino le perone che anni prima lo avevano screditato perché era gay o perché aveva lasciato gli studi. Blaine fingeva un sorriso e andava avanti. Se non fosse per il rapporto ritrovato con i suoi e il fatto che quello fosse il posto dove aveva conosciuto Kurt non sapeva se ci sarebbe più tornato. Ma proprio per questi motivi, specialmente per il secondo, Cape Coral aveva un posto speciale nel suo cuore. E anche in quello di Kurt. Ormai erano quasi cinque anni che stavano insieme, conoscevano tutto dell'altro, ogni minimo aspetto ma non si stancavano mai della presenza dell'altro. Nonostante gli anni era ancora come se fossero in luna di miele, si amavano come facevano all'inizio, anzi ancora di più se possibile. Le emozioni che provavano per l'altro non si spegnavano mai, ma erano sempre più forti. Ogni bacio era come se fosse il primo, travolgente e da togliere il fiato. Ogni volta che facevano l'amore era come se fosse la prima. Tra loro non era mai solo sesso e mai lo sarebbe stato perché c'erano sempre i loro sentimenti in ballo e così sarebbe stato sempre.
«È una vita che non vengo qui» sussurrò Blaine osservando l'angolo di spiaggia dove era solito rifugiarsi quando voleva stare solo, posto in cui solo a Kurt era stata concessa l'opportunità di poter restare. 
«Sai.. mi sono sempre sentito speciale sapendo di essere l'unico a cui permettevi di venire qui con te» iniziò a parlare Kurt avvicinandosi a lui e prendendolo per mano.
«Tu sei speciale, Kurt» disse soltanto Blaine prima di baciarlo dolcemente e Kurt sorrise.
«Alla fine questo posto è diventato speciale anche per me -riprese a parlare- Qui è dove ci siamo baciati per la prima volta; è dove tu mi hai convinto a provarci, a provare a costruire qualcosa. È dove mi hai insegnato a non avere paura e a lottare per quello che volevo, mi hai insegnato ad avere coraggio. -Blaine lo ascoltava attentamente, non capiva dove volesse arrivare con quel discorso ma quelle parole lo emozionavano e i suoi occhi si riempirono di lacrime. Kurt sorrise, anche lui emozionato. Emozionato e nervoso. Ma non aveva paura, come aveva appena detto a Blaine, lui gli aveva insegnato a non averne.- Quando quel girono mi dicesti che volevi essere il mo ragazzo, dio io lo volevo con tutto me stesso B. Ma avevo paura, avevo paura di quello che ci aspettava a fine estate. E non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi convinto a provarci, per avermi spronato a vivere il momento. Perché se non lo avessi fatto forse ora non saremo qui. -Kurt deglutì e Blaine gli asciugò una lacrima che era sfuggita dai suoi occhi. Neanche se ne era accorto finché Blaine non l'aveva asciugata con la punta del pollice.- Per questo oggi sono proprio qui, in questo posto che ritengo un po' nostro per farti una domanda. -Blaine sentì il suo cuore fermarsi iniziando ad intuire cosa stava succedendo. Non disse nulla, rimase in silenzio ad ascoltare Kurt, a perdersi nel suo guardo.- Blaine io ti amo e lo farò sempre. Ogni giorno mi innamoro sempre di più di te. Prima di incontrarti non pensavo che sarebbe stato possibile amare così tanto una persona e mi sembra che dirti semplicemente "ti amo" non renda giustizia a quello che provo veramente. -fece un'altra piccola pausa, una pausa in cui Blaine gli sorrise dolcemente dandogli così il coraggio di continuare. Kurt si inginocchiò e prese una scatoletta dalla tasca del suo cappotto.- Quindi, Blaine Devon Anderson, amore della mia vita, vuoi sposarmi?» chiese infine mostrando un piccolo cerchio argentato con dei piccoli diamanti incastonati. Blaine non gli rispose subito, si buttò su di lui facendolo di conseguenza stendere sulla sabbia e lo baciò.
«Si, mille volte si -sussurrò poi sulle sue labbra prima di baciarlo di nuovo- Voglio sposarti, Kurt Elisabeth Hummel, più di ogni altra cosa»

* * *

Dieci mesi dopo la proposta, Kurt e Blaine si erano finalmente sposati. Al matrimonio non mancava nessuno. C'erano tutte le New Direction, nessuna esclusa, i Warblers, Elliott e le famiglie di entrambi. In qualche modo erano riusciti a tenere lontani la stampa e i fan, festeggiando solo tra amici e familiari. Quella sera Blaine aveva riservato un'ultima cosa per Kurt, ricordava benissimo il giorno in cui avevano visto Moulin Rouge per la prima volta, ricordava benissimo che Kurt gli avesse detto che avrebbe voluto ballare Come What May il girono del suo matrimonio. E fu quello che fecero, senza dire nulla Blaine fece segno al pianista di iniziare a suonare la base di quella canzone, raggiunse Kurt e iniziò a ballare con lui al centro della sala mentre gli cantava la canzone all'orecchio. E poi Kurt si unì a lui e cantarono insieme quella che ritenevano la canzone più romantica di sempre. Il giorno dopo avevano poi annunciato a tutti il matrimonio e molti fan erano impazziti, ma loro si erano chiusi in casa e non c'erano stati per nessuno. Non era stato lo stesso per la loro luna di miele dato che più volte erano stati fermati dai fan di Blaine, ma per fortuna nessuno di invadente ed erano comunque riusciti a godersela. E una volta tornati a New York avevano ripreso la loro vecchia routine. 
Era stato più o meno un anno dopo, qualche giorno dopo il loro primo anniversario che era uscito il discorso bambini. Ne avevano sempre parlato, sin da quando avevano capito che avevano veramente un futuro insieme ed entrambi erano d'accordo sul volere dei figli insieme. E dopo sei anni di relazione e uno di matrimonio, ora che lavoravano entrambi e avevano trovato una certa stabilità, il momento adatto sembrava essere arrivato. Era stato Blaine il primo a parlarne un giorno a cena, Kurt aveva sorriso e aveva affermato che anche lui non vedeva l'ora di allargare la loro piccola famiglia. Avevano così iniziato ad informarsi e quasi un anno dopo tenevano in braccio la loro prima figlia. Una bambina tutti ricci e occhi, uguale a Blaine. Neanche un anno dopo Blaine aveva detto che voleva un altro bambino e voleva che quella volta assomigliasse a Kurt. E poco dopo era arrivato un secondo bambino in famiglia che per la felicità di Blaine era la copia esatta di Kurt. Blaine era appena tornato da un viaggio di lavoro dopo una settimana che mancava a casa. Era tardi, Tracy e Nathan dovevano essere già a letto, ma non appena mise piede in casa vide i due bambini, lei di quasi quattro anni e lui due, corrergli incontro e stingere le sue gambe. Una ciascuno. Lasciò la valigia vicino la porta e poi si piegò per prendere entrambi in braccio.
«Cosa ci fate ancora svegli a quest'ora?» domandò poi mentre si dirigeva verso il soggiorno dove Kurt era seduto sul divano a disegnare qualche nuovo abito. 
«Pa-pa» mormorò soltanto Nathan appoggiando la testa tra la spalla e il collo di Blaine mentre Tracy iniziava a giocare con i ricci del padre. 
«Ti aspettavano -disse Kurt chiudendo il suo quaderno e alzandosi per raggiungerlo e baciarlo sulle labbra come faceva sempre. Intanto Tracy annuiva mentre batteva emozionata le mani- Bentornato amore» sussurrò poi Kurt sulle labbra di suo marito. 
«È sempre bello tornare a casa da voi -sorrise Blaine prima di baciarlo di nuovo- E ora voi due, a letto» disse poi rivolgendosi ai due bambini. 
«Letto tutti insieme» esclamò Tracy mentre Nathan provava ad imitare quanto detto dalla sorella. 
«Papà è stanco, tesoro» disse Kurt mentre prendeva in braccio Nathan alleggerendo così Blaine. Tracy mise un piccolo broncio e Nathan la imitò, come faceva sempre. E Blaine non seppe resistere a quei faccini. 
«Va bene, per questa a sera possiamo dormire tutti insieme» cedette infatti è Tracy batté le mani emozionata. 
«Tu li vizi troppo» commentò Kurt divertito e Blaine rise. 
«Tu non vieni?» gli chiese poi quando vide Kurt tornare in salotto. 
«Prendo il quaderno e arrivo. Devo per forza finire questo disegno per domani» Blaine annuì e poi si diresse verso la camera da letto. Lasciò Tracy sul letto e poi si preparò per la notte mentre la figlia gli raccontava della sua giornata di scuola. Presto li raggiunsero anche Kurt e Nathan e si misero tutti sotto le coperte. 
«Mancava Mister peluche» disse Kurt giustificando il loro ritardo e indicando il peluche che anni prima aveva regalato a Blaine che ora era diventata proprietà di Nathan, non andava mai a dormire se non lo aveva con lui. Nathan e Tracy si misero tra di loro, Blaine era girato su un fianco in direzione dei figli e di Kurt. Kurt invece era seduto con la schiena poggiata alla testiera e aveva il quaderno aperto sulle gambe. Ben presto però Kurt fu l'unico a rimanere sveglio. Blaine fu il primo ad addormentarsi, seguito subito dopo da Nathan che era abbracciato al peluche e poggiato sulle gambe del padre. Poco dopo si addormentò anche Tracy stessa in mezzo a tutti e tre. Kurt rimase ad osservarli dormire con un sorriso spensierato. In quel letto aveva tutto ciò che aveva sempre desiderato e non avrebbe cambiato la sua famiglia per nulla al mondo.

THE END
 

Eh già.. siamo ufficialmente giunti alla fine con un bellissimo Happy ending per i nostri due ragazzi direi. In questo capitolo abbiamo visto Blaine che propone a Kurt di andare a vivere da lui, Kurt che gli chiede di sposarlo, abbiamo visto che Blaine e Kurt hanno ballato la loro canzone al loro matrimonio e poi finiamo per vedere una piccola scena di loro come genitori. Spero che questa storia vi sia piaciuta, ma non disperate, tornerò presto con una nuova storia <3
  
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