Serie TV > Merlin
Segui la storia  |      
Autore: therealbloodymary01    24/09/2022    2 recensioni
Con l'intensificazione delle esecuzioni di streghe e stregoni, il popolo inizia a temere il peggio, e anche lo stesso Artù comincia a porsi delle domande. La magia è veramente così sbagliata, o sono le persone che la praticano a corromperla? Il principe dovrà scegliere tra la cieca obbedienza alle regole e la vita di una delle persone a lui più care.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gaius, Gwen, I Cavalieri della Tavola Rotonda, Merlino, Principe Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Rightfully Wrong






Una gabbia di ferro cigolante avanzava traballante sopra un vecchio carro, trasportato da due guardie reali. Al suo interno, una ragazza di circa tredici anni era diretta verso un triste quanto brutale destino. Chiunque si trovava dietro quelle sbarre, infatti, era accusato di stregoneria, e non poteva sperare in altra sentenza che non fosse quella di morte. Il numero di persone che ogni anno perdevano la vita per tali accuse, spesso del tutto infondate, era aumentato drasticamente negli ultimi tempi, al punto che tra la gente dei villaggi si era diffusa la convinzione di star vivendo un nuovo periodo di Grandi Purghe, che solo pochi tra gli abitanti più anziani ricordavano con orrore.


Una volta giunte al centro della piazza pubblica, le guardie si affrettarono ad aprire la cella ed a tirare fuori la malcapitata, che non aveva nemmeno più la forza di protestare, essendo ormai allo stremo delle forze. Venne presto legata ad un grande palo, circondato da un mucchio di paglia e legname, funesto presagio della fine dolorosa che la aspettava a breve.
Uther Pendragon era affacciato alla balconata del palazzo reale, fiero nel suo mantello rosso fiammante, pronto a dimostrare ai suoi sottoposti che, ancora una volta, lui aveva vinto e la magia aveva perso.


"Popolo di Camelot! - proclamò - Oggi siamo qui per assicurare che venga fatta giustizia contro coloro che tramano alle nostre spalle! La magia è malvagia ed ha portato solo il male nel mio regno, pertanto chiunque verrà sorpreso a praticarla andrà incontro a morte certa. Che questo serva di lezione per tutti coloro che fossero talmente avventati da sfidarmi."


Concluso il suo discorso, il re fece un lieve gesto con la mano destra, e il fuoco venne appiccato al rogo. Urla agghiaccianti iniziarono ad invadere la grande piazza, e per un momento tutti, anche coloro che erano impegnati nelle proprie faccende, si fermarono, in segno di partecipazione al dolore e di rispetto verso quella giovane anima che andava ad aggiungersi alle vittime innocenti del re. Nessun grido straziato della giovane valse a smuovere l'animo dell'astioso sovrano al punto da concederle la clemenza. La giovane strega morì tra le fiamme, davanti agli occhi increduli dei suoi familiari, scioccati dal dolore.


Artù Pendragon, giovane erede al trono nonché unico figlio di re Uther, assisteva alla scena con le braccia conserte e le labbra serrate, immobile a fianco del suo genitore e apparentemente impassibile a tutto ciò che stava accadendo. Dentro di lui, però, si mescolavano un insieme infinito di emozioni, tra le quali prevalevano soprattutto paura e rimorso, che lo stavano rendendo sempre più inquieto, tanto da dover presto allontanarsi con una scusa per evitare di compiere azioni di cui si sarebbe successivamente pentito. Avanzando a grandi passi per i corridoi del castello, il giovane principe rimuginava tra sé e sé, diviso tra la repulsione istintiva che provava nei confronti dei metodi brutali dei quali suo padre si era da sempre servito e la sua lealtà verso Camelot e la legge, che aveva imparato a rispettare ciecamente fin da bambino. Capitava spesso che in lui accadesse questa scissione di pensiero, e il fatto di non saper più decidere cosa era bene e cosa era male lo preoccupava non poco. Temeva che, quando un giorno sarebbe diventato re, quell'indecisione avrebbe continuato ad attanagliarlo, e questo gli procurava un'angoscia continua. Ma quella povera ragazza! Non poteva credere che fosse cattiva. L'unico crimine che aveva commesso era stato quello di far crescere dei fiori sulla tomba di sua madre, poiché la sua famiglia non poteva permettersi una degna sepoltura. Come poteva questo essere presagio di malvagità? Artù non riusciva a capirlo. Eppure lui era certo che non ci fosse niente di buono nella magia, aveva ucciso sua madre del resto. E suo padre non mancava mai di ricordarglielo. L'unica cosa che non riusciva a capire era come un qualcosa di così orribile potesse essere parte di giovani, innocenti bambini, la cui unica colpa era essere nati in tal modo. Come poteva questo decretare il loro carattere?
Si vergognava un po' ad avere certi dubbi, dopotutto suo padre era un uomo ragionevole e non avrebbe fatto uccidere tutte quelle persone se non avesse avuto una ragione valida. Doveva essere così.
Qualcuno si schiarì la voce alle sue spalle, facendolo sobbalzare.


"Ve ne siete andato in fretta" decretò Merlino, il suo servitore personale, guardandolo con un'espressione indagatrice che il principe conosceva fin troppo bene.


"Non che io debba dare spiegazioni a te" puntualizzò lui.


Il corvino inarcò un sopracciglio, ma decise di non insistere oltre, sapendo più che bene che il giovane Pendragon non gli avrebbe mai parlato delle sue inquietudini se si fosse sentito sotto interrogatorio. Alzò quindi le mani in segno di resa e si avviò insieme al suo padrone verso le stanze reali, dove gli avrebbe servito il pranzo. I due stavano camminando fianco a fianco, ognuno immerso nei propri pensieri. Merlino condannava le azioni di Uther, ed anche piuttosto apertamente, non si era mai fatto problemi, infatti, a dire ciò che pensava. Sapeva che, in fondo al suo cuore, neanche il principe approvava, ma probabilmente non lo ammetteva neanche a sé stesso. Vedere persone come lui essere condannate a morte di continuo era una tortura per il giovane stregone, il quale non poteva fare a meno di provare una morsa allo stomaco ogni volta che assisteva ad un’esecuzione. Sapeva che, se fosse stato scoperto, avrebbe subito lo stesso trattamento. Delle volte era arrivato addirittura a pensare che lo stesso Artù lo avrebbe condannato senza battere ciglio. A dire il vero, episodi del genere erano stati protagonisti di molti dei suoi peggiori incubi.


"A cosa pensi, Merlino?”


Quella frase distolse il giovane dalle sue tristi elucubrazioni, riportandolo improvvisamente alla realtà.


“A niente.”


“Alla ragazza, non è vero? Andiamo, sputa il rospo. Riconosco la faccia che fai quando non sei d’accordo su qualcosa ma non vuoi dirlo. Ed è esattamente la faccia che hai ora.”


“Ah sì? E che faccia sarebbe?”


“La faccia di uno che non approva.” Sentenziò il principe. Merlino si abbandonò a una leggera risata, sapeva di non essere molto bravo a nascondere le sue emozioni, ma non credeva che Artù fosse così bravo a leggere dentro di lui.


“Beh, se proprio volete saperlo sì, non sono entusiasta all’idea di aver appena assistito all’esecuzione di una ragazzina per via di un potere che non ha scelto lei di possedere e di cui soprattutto non aveva abusato. Non si può condannare una persona per qualcosa che fa parte della sua identità stessa, vi pare? È come quando si riteneva che le persone mancine fossero possedute dal demonio. Convinzioni che nascono dall’ignoranza, se volete il mio parere.”
Si accorse di aver divagato dall’espressione semi divertita che aveva assunto il principe, il quale lo stava ascoltando attentamente seduto alla sua scrivania, il mento appoggiato ad entrambe le mani, rapito dall’espressione risoluta che il più giovane era solito assumere quando parlava di una causa che gli stava particolarmente a cuore.


“E comunque, mi è sembrato che nemmeno voi steste saltando di gioia…” si affrettò ad aggiungere, per distogliere l’attenzione da sé.


il principe scrollò le spalle, dando al suo servitore l’impressione che volesse lasciar perdere tutto quel discorso, prima di dire qualcosa di compromettente. Merlino si mise quindi a sistemare dei vestiti nell’armadio, portati poco prima da qualche serva.


“Nemmeno io lo trovo giusto.”


L’affermazione era uscita dalle labbra del principe in un soffio, tanto che Merlino non fu nemmeno troppo sicuro di aver capito bene.


“Che cosa?”


“Come mio padre gestisce certe… problematiche, diciamo. Sono d’accordo sul fatto che la magia corrompa le persone e che non porti mai a nulla di buono, ma a volte penso che… non so, magari invece di condannare a morte chi la pratica potremmo semplicemente imporgli di non farlo più… so che probabilmente è stupido, ma credo che almeno i bambini dovremmo risparmiarli. Condannare chi pratica la magia nera è giusto, certo, ma non tutti gli stregoni vogliono fare del male… credo. Non lo so, forse sono solo sconvolto da quello che ho visto.” Concluse riassumendo un’espressione stoica, come a volersi barricare dietro una maschera e mandare giù tutti i dubbi che lo stavano assalendo.
Per tutto il tempo, Merlino aveva ascoltato lo sfogo del principe con il fiato sospeso, diviso tra l’istinto di confessare tutto e spiegare al suo amico che sì, la magia buona esisteva, che non tutti gli esseri magici avevano cattive intenzioni e che Uther era un ipocrita a dire il contrario. Ma qualcosa lo bloccò, come sempre, imponendogli di tacere. E non erano nemmeno le ammonizioni di Gaius o gli avvertimenti di Kilgarrah ad impedirgli di parlare: era la paura di perdere tutto, o meglio, di perdere lui, Artù. Che più o meno significavano la stessa cosa.






Note dell'autore: salve a tutti, ho trovato questa storia archiviata nel mio computer e mai continuata e ho pensato, perchè non pubblicarla e vedere che succede? Se il primo capitolo vi è piaciuto vi invito a lasciarmi un commento, altrimenti mi demoralizzo e non vado avanti, ahimè. Se poi volete anche farvi una chiacchierata su Artù e Merlino o sulla serie in generale, sono sempre disponibile. Li shippo tanto insieme ma, come avrete già notato, questa storia si manterrà su toni generali, almeno per ora. Però ci saranno lo stesso tanti momenti carini su di loro. Ah, il titolo è un po' random, accetto suggerimenti!! Ora vi lascio e ci aggiorniamo al prossimo capitolo, grazie per aver letto fino a qui!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: therealbloodymary01