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Autore: Alex Ally    26/09/2022    0 recensioni
[The Owl House]
[The Owl House]La tragica storia di Caleb Wittebane.
Il periodo alle Isole Bollenti assieme al fratello Philip, di come abbia imparato ad apprezzare quel luogo e sopratutto il suo incontro con una particolare strega e dell'amore che è sbocciato tra loro e che ha portato alla sua triste fine.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 10.

Era lì davanti a lui, distessa a terra che non si muoveva. Non poteva lasciarla in quel modo, doveva aiutarla, am le urla di suo fratello coprivano i suoi pensieri.
Era giusto non soccorerla solo perchè era una strega?


Apri gli occhi svegliatto del rumore della nave che annunciava l'arrivo al porto.
Lui e Mary erano rimasti quasi due mesi con le zie di quest'ultima e adesso stavano tornando indietro, se da un lato ciò lo rendeva felice non vedeva l'ora di rivedere il fratello e di presentargli Flapjack dall'altro gli sarebbero mancati i giorni che passava da solo con Mary.
Più tempo passava con lei e più sentiva i propri sentimenti crescere, ma le volte in cui sembrava che potesse succedere qualcosa tra loro si tirava sempre indietro ricordando a se stesso che non poteva stare con lei.
“E se le dicessi tutto?” si chiese mentre prendeva le sue cose per scendere dalla nave.
Probabilmente l'avrebbe odiato a morte, ma almeno avrebbe saputo che persona orribille fosse in realtà.
La nave attracco nello stesso porto in cui erano partiti appena mise piede a terra Caleb riconobbe subito il fratello tra la folla anche se era cambiato in due mesi, la barba di Philip si era allungata, era impossibile non riconoscerlo anche perchè aveva iniziato a non coprirsi più le orecchie. Forse si stava addatando.
«Siete tornati finalmente.» borbotto Philip appena gli vide. Infondo era sempre Philip.
«Andiamo Philip non siamo stati via cosi tanto.» disse Mary.
«Per quanto mi riguardava tu avresti potuto rimanere dalle tue zia anche per il resto della vita.» disse Philip.
Per tutta risposta Mary si mise a ringhiare e se non fosse stato per Caleb molto probabilmente avrebbe aggredito il più giovane dei fratelli. In quel momento si senti un suono provenire dalla borsa di Caleb, quest'ultimo si illumino ricordandosi che aveva messo lì Flapjack in modo che potesse farsi un comodo pisolino.
«Philip voglio presentarti qualcuno.» disse Caleb allungando le mani a coppa verso il fratello per poi aprirle e rivellare l'uccello rosso.
«Cos'è?» chiese Philip, a metà tra il sorpresso e il disgustato.
«Lui è Flapjack.» rispose Caleb. «È il mio amico amuleto, l'ho scolpito con l'aiuto di Mary e delle sue zie.»
Philip non disse nulla limitandosi ad osservare l'uccello senza mostrare alcuna vera emozione, poi inaspetatamente sorisse.
«Sono felice per te Caleb.» disse Philip accarezando al testa di Flapjack.
«Quindi alla fine anche tu hai un cuore.» lo canzono Mary, ma anche stavolta Philip non rispose limitandosi a sorridere compiaciutto.
Non aveva più senso discuttere con lei, non adesso che aveva capito quanto fosse facile ingannare le streghe. Durante l'assenza del fratello era riuscito a stringere molte... “collaborazioni” e grazie ad esse non aveva solo apliato le sue conoscenza di quel mondo, ma adesso pensava di sapere anche come riuscire a distruggerlo una volta per tutte.
Avrebbe solo dovutto pazientare finchè non avesse avuto in mano tutti i pezzi. No, si corresse finchè lui e Caleb non avessero avuto tutti i pezzi perchè era certo che al momento giusto suo fratello sarebbe rinsavitto ricordandosi chi erano davvero.

Era sempre bello tornare a casa sua, Patrick aveva accolto la figlia e i due fratelli in maniera calorosa e ovviamente aveva nuovamente offerto ai due umani in posto dove dormire, ma questa volta i due declinarono.
La grotta che gli aveva ospitati all'inizio del loro soggiorno era tornata ad essere il loro rifuggio anche se adesso uscivano spesso per procurarsi ciò che serviva loro da vivvere. Una sera mentre Philip era intento a studiare il nuovo gliffo che Caleb e Mary avevano acoperto, quello del fuoco, il fratello maggiore decise che era finalmente giunto il momento di parlare con la strega.
Busso alla porta della casa di Mary e con sua gioia fu proprio lei ad aprirgli.
«Ciao, Caleb.» disse lei accogliendolo. «Hai deciso di dormire qui lontano da quel scorbuttico di tuo fratello?»
«In realtà c'è una cosa che dovrei dirti.» spiego lui. «Ma vorrei farlo in privato se non ti spiace.»
«Oh... certo, io... dammi cinque minuti e arrivo.» disse Mary cercando di nascondere il proprio rossore.
Caleb fece un respiro profondo ben consapevole che quella molto probabilmente sarebbe stata l'ultima volta in cui Mary gli parlava con un tono cosi amichevole. Ma ormai aveva deciso, le avrebbe detto tutto e poi... poi avrebbe ottenuto la punizione per le sue colpe.

Mentre camminava a fianco a Caleb, Mary sentiva il suo cuore battere molto più velocemente del normale, sopra di loro Pete e Flapjack volavano tra loro e sembrava che stessero giocando.
“Beati loro che riescono ad essere cosi tranquilli.” penso Mary che invence non riusciva a liberare la mente dai pensieri.
Chissà cosa voleva dirle Caleb, in realtà un sospetto c'è l'aveva ma allo stesso tempo non voleva illudersi troppo di chissà qualle falsa speranza.
«Ricordi quando ti abbiamo raccontato come siamo finiti qui?» chiese Caleb.
«Certo.» rispose Mary.
«Devo confessarti che non ti abbiamo detto proprio tutto.» disse Caleb. «Quando siamo passati attraverso il portale e ci siamo trovati davanti quella strega... Philip l'ha attaccata. Le ha sparato e anche se alla fine l'ha ferita solo superficialmente in seguito ci fu una collutazione e alla fine quella strega cade priva di sensi a terra. Volevo soccorerla, ma avevo paura nel mio mondo le streghe sono considerate malavaggie e poi Philip continuava a dirmi che dovevamo andarcene e io... io l'ho ascoltato.»
«Caleb...» tento di dire Mary, ma l'uomo la fermo continuando a parlare.
«Ho lasciato una donna ferita a terra, non so nemmeno se sia riuscita a cavarsela oppure...» disse Caleb non riuscendo a completare al frase. «Sono una persona orribile e quel che è peggio è che alla fino io di te mi sono innamorato anche se non ti metito perciò capirei se tu non volessi più avere niente a che fare con me.»
Mary non disse niente limitandosi a fissarlo poi gli afferrò la camicia e avvicino i loro visi.
«Stai zitto.» disse la strega prima di baciarlo.
Caleb fu sorpresso del gesto e quando Mary si stacco da lui pote darle solo uno sguardo confusso.
«Smettila di sentirti in colpa.» continuo lei. «Hai sbagliato questo è vero, ma se pensi che ciò cambierà quello che provo per te allora sei un idiota.»
«Un idiota?» chiese lui.
«Il mio idiota.» specifico Mary prima di baciarlo di nuovo e stavolta Caleb rispose con gioia al bacio.
  
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