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Autore: Choco_Romance    09/09/2009    1 recensioni
Questa storia è stata partorita da diverse menti malate, tra cui me, e ora la metto qua su EFP per farla leggere a voi alri... spero vi piacerà!!
Era un giorno come un altro, e in un paesino di cui non ricordo il nome, nella Salumeria S. Elena, iniziò a consumarsi la vera tragedia che segnò la fine di Napoleone, il grande (mica tanto) imperatore francese.
Genere: Drammatico, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno come un altro, e in un paesino di cui non ricordo il nome, nella Salumeria S. Elena, iniziò a consumarsi la vera tragedia che segnò la fine di Napoleone, il grande (mica tanto) imperatore francese.

Era, come dicevo prima, un giorno come un altro, e il salumiere, un uomo altissimo e fortissimo, stava affettando con un machete un povero prosciutto innocente. Aveva la televisione accesa, e una televenditrice (che lui guardava sospirando innamorato), stava presentando un set di ghigliottine da rivoluzione. In quel momento Napoleone entrò e si mise in ginocchio di fronte a lui, sembrando ancora più basso.

“Oh Salumiere, io ti amo alla follia, e t prego di accettare questo mio umile dono” dichiarò, porgendo un pacchetto 11x6 cm. Il salumiere lo scartò e urlò shockato.

“Ma...ma sono rosa!” gridò guardando le unghie finte. “Lo sai bene, Napoleone, il mio colore è il blu! Questo è veramente un oltraggio, e per questo io ti lascio prima ancora di fidanzarmi con te!”

Napoleone, assai amareggiato, decise di pedinarlo, perché il solo fatto del colore non lo convinceva come scusa per rifiutarlo. Fu così che scoprì che il salumiere usciva con la televenditrice delle ghigliottine. E in una situazione assai strana poté vendicarsi.

Sull’ovovia portò con sé un remo, e quando finalmente vide i due traditori poté sferrare loro un colpo, facendoli cadere in un boschetto sotto di loro, proprio su un chilo di mele. Ora, era ancora più amareggiato perché aveva ucciso il suo unico amore.

Fu così che vedendo un artista di strada sardo, se ne innamorò. Anch’egli come tutta la storia, era un po’ strano: una cuffia da doccia in testa, muffole alle mani, e zoccoli olandesi ai piedi; e poi la bandana al collo  come i cow boy. Per Napoleone fu subito amore.

Passarono dei giorni entusiasmanti, fino a che un giorno, l’artista di strada sardo non chiamò Napoleone, per fargli uno scherzo.

“Signor Bonaparte, l’artista di strada sardo la tradisce!” disse, contraffacendo la voce. Napoleone, disperato, si gettò da un ponte.

Solo al funerale l’artista si rese conto di cosa aveva fatto, e fu l’unico ad andarci. Così, ogni giorno, per il resto della sua vita, andò a visitare la tomba di Napoleone, sepolto tra il Salumiere e la Televenditrice.

  
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