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Autore: Strypgia    30/09/2022    0 recensioni
Shinji fa qualcosa di leggermente diverso quando Asuka gli propone di baciarsi... e tutto cambia. Improvvisamente non sono più soli e iniziano a diventare più forti di quanto non fossero mai stati. E dal loro nuovo legame iniziano a scaturire dei cambiamenti. La guerra agli angeli, e i piani della Seele e della Nerv non saranno più gli stessi.
Una nuova puntata ogni venerdì.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Kaworu Nagisa, Rei Ayanami, Shinji Ikari
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4.6: Prima della tempesta



Rei guardò le pillole rosse e bianche che aveva in mano ed esitò. Era la prima volta che le accadeva.



I suoi occhi si erano aperti alle 6.40 precise, come ogni mattina. Non aveva mai avuto bisogno di una sveglia. Aveva seguito la sua routine mattutina in modo automatico, senza pensarci. Si era vestita, aveva preparato un bentō molto semplice per il pranzo e aveva preso in mano la sua dose giornaliera di farmaci. Ma poi si fermò, combattuta.
 
‘La dottoressa Akagi mi ha ordinato di prenderle quotidianamente. Ha detto che il Comandante l’ha richiesto. Ha lasciato intendere che erano essenziali per mantenere la stabilità del mio corpo.’ sostenne un pensiero. ‘La dottoressa Akagi parla a me, non con me come fanno il Comandante o Ikari-kun. Non si preoccupa per me. Anche il Second Children si preoccupa per me. Mi ha chiesto ‘per favore’ di non prendere i medicinali. E le mie attuali ricerche confermano la sua tesi: la maggior parte dei farmaci contenuti in queste pillole sono di natura sedativa e dissociativa.’ ribatté l’altra parte. Disobbedire al comandante, anche se per ‘colpa’ di altri, sembrava comunque… sbagliato. Rei non l’aveva mai fatto. Ma Ikari-kun e il pilota Sōryū… l’avevano accompagnata a comprare dei vestiti per aiutarla a essere più simile a loro, avevano pulito il suo appartamento preoccupandosi delle sue condizioni di vita e l’avevano messa in guardia dall’assumere farmaci che, ad un primo e rapido esame, annebbiavano la sua mente. Loro… si preoccupavano di lei e del suo benessere?
 
‘Combattono al mio fianco in battaglia. Rischiano la vita l’uno per l’altro perché si preoccupano l’uno dell’altro. Hanno fatto lo stesso per me. Ergo, loro tengono anche a me.’ La logica era sempre stata facile per Rei. Rendeva le cose semplici, cristalline. Era qualcosa che le piaceva, visto che spesso i suoi pensieri sembravano… confusi, rallentati, poco chiari. Se il pilota Sōryū avesse avuto ragione, questi farmaci avrebbero potuto anche esserne la causa.
 
Chiuse la mano e mise in tasca le pillole. Avrebbe avuto maggiori risposte con la ricerca che avrebbe fatto a scuola. Poteva sempre prendere le pillole più tardi, nel caso le sue preoccupazioni si fossero rivelate infondate.
 
Si avviò verso la porta e prese il suo zaino. Aveva giusto il tempo di incontrare il Second e il Third Children presso la loro residenza se fosse uscita subito.
 
---
 


“He he… Mmm… Rrowl…”
 
“Shhhh!”
 
“Dai, ancora uno…”
 
“È pericoloso…”
 


“Questo lo rende più divertente!” Asuka gli fece il broncio. “Misato non può vederci qui. E io voglio tutto quello che posso avere da te, Third Children. Saremo di nuovo bloccati con Wondergirl tutto il giorno. Dovrò passare l’intera giornata a comportarmi come se non volessi tornare subito a letto con te e continuare a fare quello che stavamo facendo ieri sera.”
 
“Non possiamo, abbiamo usato l’ultimo.” disse Shinji con finto cordoglio. Si illuminò. “Oggi avrai quell’impianto dalla dottoressa Akagi, giusto?”
 
“Già!” Asuka gli fece un sorriso furbo e malizioso. “Ora voglio un altro bel bacio prima di uscire e poi dovrò fingere di essere arrabbiata con te. Dai.”
 


Per Shinji era davvero difficile discutere, e non solo perché avesse metà della lingua di Asuka in gola. Le braccia di Asuka si avvicinarono per avvolgere delicatamente la sua nuca e tirarlo vicino a sé. Lui si alzò automaticamente per tenerla per i fianchi. ‘Questo… mmm… Questo è il modo giusto di uscire di casa la mattina. Aspetta, cos’era quel rumore? Era una specie di ding-dong… IL CAMPANELLO!’
 
Shinji e Asuka si staccarono appena prima che la voce di Misato chiedesse dalla sala da pranzo “È Rei-chan? Forza voi due, è ora che andiate!”
 


Shinji lanciò un’occhiata ad Asuka, la quale si stava rapidamente sistemando i capelli e i vestiti in disordine prima di fargli un cenno. Premette il pulsante di apertura della porta per rivelare una Rei che se ne stava placidamente sulla soglia, con il volto inespressivo come sempre.
 
“Buongiorno.”
 


“Buongiorno, Ayanami. Sei arrivata piuttosto presto!” disse Shinji con una risata nervosa. Sperava disperatamente di non avere segni di affetto di Asuka visibili sul proprio collo.
 
Asuka esaminò attentamente il volto di Rei. “Hai per caso…?”
 
Rei continuava a non avere alcuna espressione. “No. Farò delle ricerche prima di proseguire con qualsiasi altra azione.” Incontrò gli occhi di Asuka e annuì leggermente. “Grazie per… esserti preoccupata per me.” Guardò anche Shinji. “Grazie anche a te, Ikari-kun.”
 
Poi si voltò per tornare verso gli ascensori. Condividendo uno sguardo preoccupato, Shinji e Asuka la seguirono.
 
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“Ciao~, Ikari-kun…”
 
“Ciao~, Ikari-san…”
 
Shinji salutò le due ragazze e sorrise loro debolmente. Fece molta attenzione a non guardare nella direzione di Asuka. Da dove era seduto poteva sentire l’aura omicida che sprigionava.
 
Asuka incise un’altra serie di tagli sul suo banco e aggiunse Megumi Ogata e Rie Kugimiya sulla lista che stava compilando a mente delle ‘Persone da Uccidere in Seguito’, riempiendola in modo molto rapido. Erano riusciti ad eludere alcune ragazze nel cortile della scuola in attesa di imbattersi ‘accidentalmente’ in Shinji grazie a un attento uso della copertura, ma metà della parte femminile della loro classe si era voltata a guardare come falchi mentre entrarono in aula, e molte di loro avevano visibilmente spogliato Shinji con gli occhi. Già solo questo aveva fatto ribollire il sangue ad Asuka. Fortunatamente, era riuscita a far passare questo sentimento come la sua vecchia abitudine di essere infuriata con tutti.
 
Ma quasi tutte quelle ragazze avevano trovato una scusa per passare davanti al banco di Shinji e salutarlo personalmente questa mattina, e più di qualcuna aveva usato un tono civettuolo o un movimento di fianchi in più. Nelle ultime due occasioni, entrambi. Asuka le mise in cima alla lista.
 


“Ciao~, Shinji…” scimmiottò Tōji mentre passò davanti al banco dell’amico. Fece scorrere le dita sul braccio di Shinji. “Hai da fare più tardi? Ho sentito così taaa~aanto parlare di te!”
 
Shinji si scrollò la mano di dosso. “Piantala.” brontolò.
 
“Hai cambiato profumo o cosa? Le ragazze ti stanno tutte addosso stamattina!” si meravigliò Tōji. “Kensuke, hai registrato tutto per dopo, vero?”
 
Il loro amico occhialuto annuì con un sorriso. “Oh sì.” disse, agitando la sua mini-camera. “L’Harem di Shinji, Volume I.”
 
“Non ho fatto niente, ragazzi. Non ho idea di cosa stia succedendo. Come al solito.” mormorò Shinji. “Hanno iniziato a darmi la caccia questa settimana, come se all’improvviso avessi addosso l’odore di una bistecca appena fatta. È successo solo negli ultimi giorni. Non so perché”.
 
Asuka si concesse un piccolo sorriso. ‘Lo so io il perché…’ Il pensiero la fece sentire un po’ meglio. Tutte le ragazze lo volevano all’improvviso perché lui era suo. Non sapevano nemmeno perché ultimamente Shinji fosse più felice, e non sapevano nemmeno che avessero già perso la partita. ‘Lui è mio. Io sono sua. Nessuna di voi potrà mai averla vinta.’ Asuka guardò meglio verso Tanaka e Hayashibara, che sussurravano sospettosamente tra loro, sedute nell’angolo più lontano dell’aula. ‘Anche se scommetto che alcune di voi mi faranno saltare i nervi provandoci…’
 
“E dai, Shinji, devi dirci cosa stai facendo di diverso, altrimenti non c’è competizione! Potrei finalmente far notare a una di queste belle ragazze il mio super fisico muscolosAHIA!” L’elogio di Tōji al suo fisico atletico fu interrotto dall’impatto di un pezzo di gesso ben assestato al centro della sua fronte.
 
“Suzuhara, SEDUTO!” gli ruggì contro Hikari. “E sta’ zitto!”
 


“Va bene, va bene, capoclasse! Non è necessario colpirmi!” Si spostò di nuovo verso il suo banco e vi si sedette rapidamente. “Accidenti, perché deve prendersela con me in questo modo?”
 


Asuka sgranò gli occhi. ‘Sporting-Babbeo, intelligente come un mattone, come sempre. Mia cara Hikari, non ho proprio idea di cosa ci trovi in lui.’
 
Guardò Rei. La ragazza dai capelli blu aveva il portatile già aperto e stava lavorando con impegno su alcune pagine di ricerca. Asuka incrociò le dita. ‘Spero davvero che mi ascolti. Nessuno dovrebbe farsi manipolare la mente in quel modo, nemmeno Wondergirl.’
 
Finalmente arrivò il loro anziano sensei e la lezione cominciò.

   
 
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