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Autore: annapuff    01/10/2022    0 recensioni
Maybe it's a fate... ed ecco il secondo volume!
Avevamo lasciato Yoongi e Isabel separati, per via di un destino crudele!
Ed eccoli pronti a iniziare un 2016!
Se pensate che tutto sia stato tragico in passato... beh non avete ancora visto nulla!
altri quattro anni prima che si rincontrino nel 2020!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Maybe it's fate'
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CAPITOLO 52: NABI
 
4 MARZO 2017
Isabel stava sistemando gli ultimi oggetti di Nabi nella piccola valigia viola destinata alla cucciola per partire, sarebbe partita fra un paio di ore diretta alle Hawaii e sarebbe dovuta rimanere lì a prendersi cura di sua madre, donna che non si era per niente presa cura di lei, la donna che l'aveva abbandonata. Non era una cosa che avrebbe voluto fare volentieri. Non avrebbe mai voluto far parte della sua famiglia, ma era nata ed era costretta a farne parte e a seguirne le regole. La cosa positiva di tutto quel viaggio era la lontananza dal fratello che stava mettendo a dura prova la sua pazienza, fratello che qualche giorno precedente si era presentato nel suo hotel con amici ubriachi e aveva quasi distrutto la hall.
Chiuse la valigia con uno scatto veloce dovuto alla rabbia, chiuse gli occhi per un attimo, almeno partendo non avrebbe rivisto suo fratello per un paio di mesi.
“Isabel?” chiamò Win-hoo affacciandosi alla porta della camera da letto.
“Ho finito la valigia di Nabi, possiamo andare se anche tu sei pronto” disse lei voltandosi verso di lui e sorridendo stanca.
“Isabel… senti ma sei sicura di non voler avvisare Dashimen?” chiese l’assistente un po’ riluttante, nessuno dei due aveva detto niente al ragazzo.
“No. Ho bisogno di stare lontano da lui, non lo voglio tra i piedi” disse lei, aveva di nuovo cambiato idea su Dashimen, lui non l’aveva richiamata e lei aveva deciso di fuggire.
“Come vuoi, comunque mi hanno appena chiamato, tutte le opere di Do-yoon sono state messe sull’aereo” disse sorridendo.
“Perfetto portiamo tutto con noi alle Hawaii, appena è possibile prendiamo l’aereo privato e andiamo un paio di giorni Chicago per organizzare tutto”
“Sicura di voler fare la mostra?” chiese con riluttanza, aveva visto anche lui le opere di Do-yoon molto tempo addietro, sarebbe potuta essere una mostra straordinaria ma senza l’artista portava tristezza.
“Si, molto sicura, la voglio organizzare per l’anniversario della sua morte, non so se mettere tutte le opere ma la maggior parte si.” Disse tentennando ricordando i dipinti suoi e di Yoongi, non sapeva se mostrargli al  mondo, non ne era ancora convinta, ma aveva molto tempo a disposizione per decidere.
"Quindi andiamo?" Chiese lui incerto aspettando che Isabel cambiasse idea sul avvisare Dashimen, poiché lei si era fermata a guardare la foto sul comodino che ritraeva tutti e tre, foto che era stata scattata da poco al compleanno di Win-hoo.
"Si andiamo" disse lei con un sospiro, stava fuggendo, da lui. Dopo la telefonata con Taehyung e aveva scoperto che Dashimen e Hoseok si conoscevano dal tempo delle superiori. Quella era stata una specie di certezza, il magico unicorno era Hoseok. Tutti i pezzi si collegavano perfettamente. L'unica cosa che poteva fare era mettere alle strette Dashimen urlandoli contro tutti i suoi sospetti, ma non ne aveva il coraggio e non voleva essere troppo cattiva nei riguardi del ragazzo. Era arrabbiata, lei aveva detto tutto su Yoongi e lui invece non le aveva detto nulla su Hoseok.  Non ne capiva il perché, aveva paura che Dashimen l’avesse usata per tutto quel tempo per riavvicinarsi a Hobi.
Aveva paura della verità, l'unica soluzione era quelladi scappare. E si rese improvvisamente conto che lei lo faceva spesso quando non voleva affrontare un reale problema.
Prese la piccola valigia di Nabi e con Win-hoo incominciò ad avviarsi verso l'uscita del suo appartamento.
 
 TARDA MATTINATA HOTEL
"Ehi nipote cosa fai qui?" Chiese Chin-hae  bloccando Dashimen nel hall dell’hotel e guardandolo sconvolto nel trovarlo lì a ciondolare tranquillamente per l’hotel.
"Ci vivo?" Chiese con tono sarcastico.
"Perché non sei all'aeroporto?" Chiese lo zio confuso.
"Perché dovrei essere in aeroporto?" Rispose lui più confuso di suo zio. Aveva detto all’uomo che non avrebbe mai potuto accettare il lavoro con i bts.
"Ti avevo detto che non volevo lavorare per gli idol"
"Cosa c’entrano gli idol ora?" Chiese confuso lo zio.
"I bts partono oggi per il tour, ti avevo parlato della proposta di lavoro che ho rifiutato. Non posso andare in giro per il mondo devo badare a Isabel." Disse serio, doveva continuarlo a fare, doveva anche dirle la verità, l’aveva promesso a Taehyung.
"Lo so questo…. Perché non sei all'aeroporto con Isabel e Win-hoo?"
"Perché si trovano all'aeroporto? Non ne so nulla" Chiese Dashimen strabuzzando gli occhi ignaro di tutto.
"Aigoo, mi sa che non ti ha detto nulla" disse lo zio realizzando tutto, e capendo che loro due fossero realmente ai ferri corti.
"Di cosa stai parlando? Che sta succedendo!" Dashimen incominciava a sentire il panico e guardava lo zio in cerca di risposte nervoso.
"Andiamo, in ufficio ne parliamo lì"
"Lei sta bene?" Chiese tentennando mentre seguiva lo zio verso l'ufficio privato.
"Si sta bene, ma a quanto pare voi siete ancora arrabbiati" sbuffò l’uomo, avere a che fare con quei ragazzi lo stava facendo invecchiare troppo velocemente.
 
Si sedettero entrambi dentro l’ufficio chiudendo la porta e lo zio prese il pacco di sigarette da un cassetto della scrivania e ne cacciò  fuori due, una per entrambi.
Dashimen la presa riluttante, mentre aspettava che lo zio parlasse, aveva il cuore a mille e aveva bisogno di risposte.
"Isabel sta partendo per le Hawaii, il padre vuole che lei vada lì perché la madre è ricoverata in un centro di disintossicazione, e la deve tenere buona. A quanto pare la madre ha delle informazioni sul signor Kim che potrebbero causare un grande scandalo sulla famiglia." Sintetizzo tutto Chin-hae in modo fin troppo conciso.
"Lei… non mi ha detto nulla, non mi ha chiesto di andare con lei.. io.." guardò lo zio in cerca di risposte.
"Siete arrabbiati ancora?"
"È lei che si è arrabbiata con me! Ti avevo detto che non dovevo andare da Yoongi! È arrabbiata con me per quello!" esplose lui alzandosi in piedi sotto lo sguardo dello zio che invece rimaneva calmo e seduto continuando a fumare.
"Le hai raccontato di Hoseok?" Chiese lo zio in modo pacato.
"NO. Aveva reagito malissimo per il suo ex! Figurati se potevo parlarle dei miei problemi!" trillò lui per poi rimettersi a sedere e incominciando a fumare col far nervoso.  
"Secondo me avrebbe aiutato, forse si sarebbe intenerita per la tua situazione, forse avrebbe compreso meglio e ti avrebbe perdonato" provò a dire lo zio.  
"Oh per favore! Le vado a dire che conosco Hoseok da una vita e che ne sono innamorato, sai quella che combina? Si arrabbierà con me perché siamo andati a letto insieme!"
"Non credo lei è molto aperta mentalmente, penso che la sottovaluti, penso che capirebbe" disse Chin-hae  guardando il nipote con rimproverò.
"Dovrei raggiungerla all'aeroporto?" Chiese titubante
"No, non credo." Disse lo zio.
“Cosa dovrei fare?” chiese lui in crisi in cerca di una soluzione.
“Lasciale del tempo, prova a scriverle ogni tanto per sapere come sta, prova a far finta di non essere arrabbiato e accomodante, può darsi che lei si calmi e ti chieda di raggiungerla” disse lui soppesando un po’ all’idea ma non sembrando convincente con le sue parole.
“Non mi sembra un gran consiglio… sono nella merda” disse Dashimen
“Si calmerà, ora devo andare e tu forse dovresti dormire, sembra che non dormi da giorni. Tornerà da te, siete inseparabili voi due, lei ti vuole bene” e dicendo così spense la sigaretta e con un cennò del capo salutò il nipote lasciandolo lì solo a pensare.
Dashimen si prese la testa tra le mani, era rimasto di nuovo solo, e questa volta non sapeva se la cosa gli sarebbe andata bene. Era abituato alla solitudine l’aveva ricercata in tutti quegli anni, ma sia Hoseok, che Isabel, erano finiti nella sua vita e lui aveva trovato in loro qualcuno di fin troppo importante per lui.  Gli amava, e non voleva non avergli nella sua vita. I sentimenti che provava per entrambi erano talmente forti da fargli rinunciare alla sua solitudine e da incutergli paura, era terrorizzato dal perdergli. Sembrava come se stesse riavendo Hoseok, ma come se questo significasse perdere Isabel. Forse non avrebbe mai potuti avere entrambi, forse non avrebbe potuto avere nessuno dei due.
 
POMERIGGIO AEREOPORTO
"Perché siamo dovuti venire nella lounge? L'aereo non era pronto?" Chiese Isabel mentre camminava lenta, verso due divanetti in un lato remoto delle lounge dell'aeroporto.
"Hanno detto che devono finire di controllare delle autorizzazioni di volo e cambiare un attimo l'orario di volo per non andare ad incidere con gli altri, chiamo e  cerco di capire quanto dobbiamo aspettare" disse Win-hoo allontanandosi un attimo dalla ragazza, mentre lei si guardava intorno incuriosita da degli schiamazzi.
All'interno della lounge stava entrando un gruppo numeroso di persone e il chiacchiericcio era fin troppo alto per i suoi gusti, incominciò a frugare nella borsa in cerca delle cuffiette per mettere fine a quel frastuono.
Nabi intanto che era seduta sul divanetto vicino a lei, si alzò sulle gambe posteriori, poggiando quelle anteriore sul bracciolo del divano per osservare meglio tutto il gruppo di nuovi arrivati.
Non abbaiava, non era un cane da forti abbai a meno che non fosse spaventata o  che qualcuno la sorprendesse. Nabi guardava verso il gruppo di persone incuriosita, mentre annusava l'aria. Isabel senza prestare poi molta attenzione al cane, che di solito non si allontanava da lei senza permesso, azionò la musica al suo cellulare e incominciò a rivedere alcune email a cui doveva rispondere.
Nabi vicino a lei continuava ad annusare l’aria e con la coda incominciò a scodinzolare, sì voltò a guardare Isabel in cerca di attenzioni, ma la ragazza si era appena alzata in piedi nervosa, incominciando a camminare in circolo mentre ragionava sul modo migliore per rispondere a un'email appena ricevuta.
Nabi abbaiò una volta in modo squillante per attirare l’attenzione della padrona, che con la mano le fece segno di stare buona.  Nabi tornò a guardare il gruppo di persone dalla parte opposta della lounge continuando a scodinzolare puntando lo sguardo lontano su alcuni ragazzi che si stavano accomodando a dei divanetti.
Isabel continuava a girare intorno nervosa scrivendo l’email e poi cancellandola  nel frattempo mentre la sua padroncina era distratta  Nabi saltò dal divanetto e incominciò a correre verso il gruppo di persone che si era accomodate dalla parte opposta della stanza. 
Correva velocissima abbaiando richiamando l'attenzione del gruppo.
Isabel si voltò di colpo, facendo cadere il telefono a terra e incominciò a inseguire Nabi urlando il suo nome.
 
I bts si erano appena accomodati su dei divanetti, Yoongi si era posizionato comodo e aveva preso il telefono in mano controllando l’ultimo messaggio ricevuto da Suran, e sospirando davanti a tutti quei cuoricini e a quell’augurio per il viaggio.
"È un cane quello che sta abbaiando?" Chiese Jimin all’udire l’abbaio.
"Sicuramente non è un gatto" rispose Yoongi in malo modo per via di quella domanda stupida.
"Aigoo nervosetto oggi?" Lo punzecchiò Jimin, era abituato alle uscite infelici di Yoongi, specie quando era di cattivo umore.
"Non è giornata!" Disse in modo irritante, aveva in mente la voce soffice di Suran che aveva sussurrato ti amo, e lui non aveva risposto, gli era andata bene che lei si fosse addormentata, così aveva fatto finta di nulla. Il ricordo lo tormentava, sapere che lei fosse innamorata a differenza sua, non lo faceva sentire per niente bene. Anzi si sentiva una merda e un grandissimo stronzo.
"Dai stiamo per partire per il tour un po’ di ottimismo!" Cercò di portare il buon umore Jin che si era spaparanzato su una poltroncina vicino a Yoongi aspettando di salire sul volo per poter stare in tutta tranquillità con Yuri che al momento era lontana da lui per non creare sospetti in qualcuno di estraneo nella lounge, che al momento era nel caos.
"Ma che sta succedendo?" Disse Namjoon facendo saettare lo sguardo sullo staff che si muoveva strano saltellando o schivando un qualcosa per terra.
“Vi ho detto c’è un cane” disse Jimin pensando che fosse quello il motivo del trambusto, tutti i ragazzi al di fuori di Yoongi si voltarono a guardare verso lo staff in difficolta.
“Nessuno lo riesce ad acchiappare, aigoo come scappa” disse Jungkook ridendo per via della situazione e indicando il cane che stava slittando tra le varie persone dello staff che cercavano di acchiapparlo.
“Viene da questa parte?” chiese Taehyung assottigliando lo sguardo per guardare meglio.
"Acchiappate quel cane!" Urlò uno dei bodyguard cercando di prendere il cane ma non riuscendoci e finendo sdraiato per terra urlando un paio di frasi colorite.
"Nabiiiii!!!!!" Urlò  Isabel in lontananza fermandosi alla vista dei bodyguard.
Yoongi a sentire la voce, fece un salto dal divanetto in cui era, facendo spaventare Jimin che urtò Jungkook vicino a lui, nessuno si aspettava quel salto felino da parte del maggiore.
Il cane arrivò a destinazione sotto lo sguardo di tutti.
Nabi fermò improvvisamente davanti a Yoongi che era in piedi e osservava il cane di fronte a lui. Nabi incominciò a scodinzolare e con la lingua a penzoloni fuori dal muso, le orecchie giganti che si muovevano come le ali di una farfalla. Guani per richiamare l'attenzione del rapper aspettando di essere salutata e di ricevere le coccole o addirittura  una delle buone crocchette che Yoongi era solito darle in passato quando  stava da Isabel.
"Non è Nabi?" Chiese Taehyung emozionato nel vedere la cucciola e incominciando a saltellare sul posto.
"Nabi?" Sussurrò Yoongi incredulo ne vedere il cane di fronte a lui, non poteva crederci era veramente lei. Nabi abbaiò a sentire il suo nome, il rapper sorrise di gioia, guardando la cagnolina con gli occhi lucidi, si chinò e la prese in braccio, Nabi per giusta risposta incominciò a leccargli una guancia. Yoongi strinse di più il cane a se sotto lo sguardo di tutti. L’era mancata tantissimo Nabi, adorava quella cucciola, da un punto di vista era anche sua e non solo di Isabel, lei era la sua bambina.
 
Isabel si trovava a pochi metri bloccata da alcune guardie del corpo, appena aveva capito da chi Nabi fosse andata, aveva smesso di litigare con i bodyguard. Osservava per quanto le era possibile la scena di Yoongi che faceva le coccole alla sua cagnetta.
Erano bellissimi insieme, trattenne a stento un sorriso nel guardarli.
 
Yoongi incominciò a guardare intorno cercandola, la individuò bloccata dai bodyguard, rimase un attimo ad osservarla, cercando di pensare a quale sarebbe stata la scelta giusta da fare. Lo sapeva avrebbe dovuto cedere il cane al manager, così lo avrebbe ridato alla padrona, avrebbe dovuto evitare di avvicinarsi a lei e parlare. Era la scelta giusta da fare evitare di creare imbarazzo o di metterla nei pasticci, sapeva che per Isabel parlare con lui poteva essere un problema. Doveva fare quella scelta, far finta di nulla.
 
Isabel era immobile incatenata al suo posto, osservava Yoongi solamente lui e nessun’altro, si sentiva nervosa in quel momento, sentiva la mani sudare e il cuore andarle talmente fuori da rischiare di uscirle dal petto.
 
Yoongi si mosse lentamente in direzione della ragazza sotto lo sguardo di tutti, lo staff era intento a parlare sottovoce e commentare la scena, il restante dei membri del gruppo era in religioso silenzio e osservavano la scena cercando di capire come Yoongi avrebbe agito.
Il rapper si fermò un attimo a metà strada, guardò il manager, avrebbe dovuto consegnarli Nabi. Il cane gli leccò la mano, mentre rimaneva tranquilla tra le sue braccia e osservava Isabel che era ferma a pochi metri da loro.
Yoongi tornò a guardare lei, era bella, capelli ancora corti all'altezza della spalla, aveva in testa il cappello che lui aveva prestato a Jk, sorrise nel vederlo, lei lo indossava probabilmente senza sapere a chi realmente appartenesse. Lui invece indossava il suo di cappello quello che aveva scordato nello studio di Namjoon, il cappello che ancora aveva un leggero profumo di gelsomini. Avevano ognuno il cappello dell'altro, era come se facessero entrambi sempre parte delle loro vite anche senza poter stare insieme.
Era la quarta volta che la incontrava in un mese circa, la prima in ascensore quando l’aveva persa, la seconda quando l’aveva sentita nello studio di Namjoon e l’aveva lasciata andar via, e la terza al diploma di Jungkook quando era rimasto immobile senza riuscire a fare o dire niente.
Tornò a camminare lento, sorrise verso di lei, e decise che quella volta si sarebbe fermato a parlare con lei, il destino lo voleva e lui per una volta aveva deciso di andare incontro ad esso.
Isabel lo vide sorridere verso di lei, e si sentì morire dentro, fu come se per un istante il suo cuore avesse perso un battito e l’avesse donato a lui.
Si sentiva come se un filo invisibile legato a lei la stesse tirando verso di lui.  Stava per fare un passo indietro, non poteva avvicinarsi a lui, sarebbe dovuta scappare, come scappava sempre, ma c’era qualcosa che non le permetteva di muoversi. Il sorriso di lui era come se la tenesse legata lì immobile le faceva l’effetto di una calamita. 
Voleva muoversi scappare, ma non poteva, riusciva solo a rimanere immobile. 
Lui si avvicinava sempre di più a lei. Quel fino che gli teneva legati non era riuscito a tirare lei verso di lui quindi aveva deciso di fare il contrario, mandando Yoongi da lei.
Il cuore accelerava sempre di più, a ogni passo di lui.
Lui era ciò di cui il suo cuore aveva bisogno, ciò che il suo cuore voleva.
Era come se avessero ancora una storia segreta in atto, il loro amore segreto ancora ardeva ed era nascosto a tutto il mondo, urlava e si dimenava con forza volendo essere liberato.
 
Yoongi Fece  un segno ai bodyguard di farsi da parte e loro lo fecero.
"Ti è scappata" disse avvicinandosi a lei, continuando a tenere stretta Nabi.
Il resto del gruppo si avvicinò leggermente per poter osservare la situazione, senza intervenire, a meno che il tutto non si fosse trasformato in una tragedia. Erano curiosi di capire come lei si sarebbe comportata.
"Mi dispiace, farò più attenzione la prossima volta" disse lei in modo formale chinando  leggermente  il capo. Stava provando a comportarsi come se non lo avesse mai conosciuto, come se  fossero due estrani.
Lui sorrise a quel modo di fare di lei, sapeva che comunque lei fosse in imbarazzo le guance le si erano tinte di rosso quasi immediatamente appena lui si era avvicinato.
"Forse le manco" Sussurrò lui, guardando Isabel che continuava a tenere il volto abbassato.
Lei alzò di nuovo il volto, si guardarono entrambi negli occhi mentre intorno a loro il silenzio aleggiava, anche lo staff si era ammutolito.
Lei sorrise lievemente "Si, penso sia così, le manchi" si lasciò sfuggire quella dichiarazione, si capiva dalle parole che intendesse che mancava a lei,  si era per un attimo dimenticata di tutto e di tutti, mentre continuava a guardare gli occhi di lui, come se ne fosse legata.
Yoongi fece dei passi incerti verso di lei.
"Parti anche tu?" Chiese poi, mentre continuava a tenere il cane in braccio.
"Si, Hawaii, devo andare per mia madre" disse lei arricciando il naso contrariata per quel viaggio.
Stavano facendo conversazione in maniera tranquilla come se il tempo non fosse mai passato, come se non ci fosse stata mai tutta quella distanza. Erano loro due, erano quelli di un tempo, nulla del loro amore era cambiato.
"Ah... Sarà dura immagino" disse lui scuotendo leggermente il capo, capendo il disagio di lei nel dover incontrare la madre.
"Si, lo sarà. Ma devo." Disse lei scuotendo leggermente le spalle come a volersi levare un fastidio d'addosso.
"Lo so, andrà bene vedrai. Poi alle Hawaii c'è il mare, so che ti piace. Saremmo dovuti andare, me lo chiedevi spesso." Sospirò lui, sapeva di quanto lei amasse il mare, di quanto le piaceva camminare sulla spiaggia a piedi nudi.
"Te l'ho chiesto solo tre volte" disse lei arricciando il naso.
"Si, ed è  tanto, tu non sei solita chiedere niente. Se lo hai fatto tre volte è  perché ci tenevi" sorrise lui gentile, dimostrando con quelle parole che la conosceva fin troppo bene anche a distanza di anni.
"Si… ma non c'è stata occasione" sorrise tristemente lei, era una delle poche cose che non erano riusciti a fare, avevano parlato in passato di organizzare una gita a jeju, l'avrebbero dovuta fare alle prime ferie di lui, ma non erano mai riusciti ad arrivare alle sue ferie, si erano lasciati prima.
"Forse in futuro?" Provò a chiedere lui titubante, cercava un qualcosa che gli desse una speranza, qualcosa a cui aggrapparsi.
Lei rimase immobile a guardarlo, ingoiò a vuoto e scosse la testa, sentiva gli occhi pizzicare.
Cercò la forza per non piangere.
"No, non credo sia possibile" disse sottovoce, guardandolo triste.
"Mmh, va bene." Annuì lui, mentre lei cominciò a guardarlo confusa da quel modo di fare, così accondiscendente.
"Hai bisogno di tempo, va bene. Lo so." Annuì lui di nuovo.
"Non ho bisogno di tempo, non c'è questo tempo." Disse lei con tono lieve.
"Tieni Nabi." Disse lui sorridendo e porgendole il cane, ignorando la frase appena detta da lei.
"Yoongi... "
"No. Non incominciare, per favore. Non fare la stronza. Solo per ora. Lasciami questo momento. Ho bisogno di avere un nuovo momento con te. Ma uno bello."
Si guardarono ancora in silenzio. Lei riprese il cane tra le sue braccia, lo guardo indeciso su cosa fare, poi sorrise con amore.
"Andate in tour?" Chiese lei sorridendo provando a fare ciò che lui le avesse appena chiesto. 
"Sì, incominciamo dall'America del sud, stiamo per diventare internazionali" sorrise con orgoglio lui, felice di darle quella notizia, rendendola fiera di lui.
"È un’ottima cosa, stai realizzando il tuo sogno" sorrise  piena d'orgoglio.
"Si è uscito il mio mix tape, non so se l'hai ascoltato, però se non l'hai fatto per problemi tuoi....forse... ora potresti, non so  forse in viaggio, si scarica in modalità gratuita, ti faccio vedere come" disse lui con entusiasmo, balbettando leggermente in imbarazzo. Si avvicinò di più a lei.   
"Io l'ho sentito.. quando è  uscito.. ho visto gli mv e i tuoi capelli biondi bianco" sorrise lei gentile.
"Dici che sto  bene con quella tinta? Sono tornato scuro, tu non li  tingi più?" Chiese lui incuriosito, scompigliandosi i capelli e ridacchiando leggermente un po' a disagio.
"No, non lo faccio più... ci sono molte cose che non faccio più" disse lei con tono amaro.
"Beh si cresce no? Si cambia anche"
"Si, succede a tutti...." Annuì lei dondolando da un piede all'altro e stringendo Nabi.
"Che ne pensi?" Chiese lui aspettandosi un commento sul suo mixtape.
“Che sei bello anche biondo” disse lei sorridendo appena e arrossendo sempre più sulle guance, lui ridacchiò a quel complimento.
“Cosa ne pensi del mix-tape?” chiese lui continuando a ridere, lei rise a sua volta, una risata spontanea e bella limpida.
"D-boy.. ti sta bene, anche agust-D. Mi è  piaciuto il tutto, hai prodotto quella canzone sul nostro diploma alla fine" commentò lei
"Si! Ricordi ti avevo fatto sentire il primo demo è  cambiata un po' ma la sostanza è  quella" disse lui con allegria, lei si ricordava di quel pezzo, lei non aveva dimenticato nulla.
"Si me lo ricordo... è  rimasta molto simile" sorrise incoraggiante lei.
"Mi fa piacere che ti sia piaciuto... penso che il tuo assistente ti stia cercando" disse poi individuando Win-hoo che correva verso di lei, lei si voltò un attimo per individuarlo.
"Forse il mio aereo è pronto a partire"
"Ah... si il tuo volo. Quanto rimani alle Hawaii?" Chiese poi con curiosità.
"Mmh, un mese forse più... non lo so, devo risolvere alcuni casini con mia madre... "
"Forse riesci a venire a un nostro concerto? Abbiamo un tour ampio in America, forse potresti lontano da qui?" provò a chiedere lui, avrebbe tanto voluto che lei lo vedesse esibirsi.
"Io…" non riuscì a finire la frase perché Win-hoo si era appena catapultato al suo fianco.
"L'aereo è  pronto!" Annunciò con il fiatone poi guardò Yoongi e impallidì. "ehm ciao…" disse in imbarazzo chinando il capo.
"Ciao Win-hoo giusto? L'amico di Dashimen" disse Yoongi per poi guardare Isabel che invece osservava il suo assistente in modo impassibile.
"Ehm si…"
"Dobbiamo andare immagino" annunciò Isabel percependo il disagio di Win-hoo che non sapeva come comportarsi.
"Oh… si giusto, beh quindi…" balbettò Yoongi non sapendo cosa dire.
"Addio Yoongi" disse lei continuando a tenere stretta Nabi, Yoongi si avvicinò a lei, per poter accarezzare il cane e la guardò dritto negli occhi.
"Lo sai vero?" Chiese lui continuando ad incatenarla con lo sguardo.
"Si… e dovresti smetterla… lo sai vero?"
"Lo so. Ma non lo farò." Approfittò a toccarle la mano mentre accarezzava il cane, a quel contatto Isabel spalancò gli occhi, un brivido la percosse per tutta la colonna vertebrale, lui fece il suo migliore sorriso gommoso e fu come se lei si sentisse sciogliersi dentro.
 
Nessuno dei due avrebbe mai smesso di amare l’altro, non importava quanto tempo ci sarebbe voluto, sarebbero tornati insieme, il filo rosso non era ancora stato spezzato del tutto, si era un po’ sfilacciato nel corso degli anni ma in quel preciso istante sembrava essersi rafforzato, stava prendendo forza da quell’incontro e niente lo avrebbe spezzato. 
 
"Dovresti andare se non vuoi rischiare in un rapimento" si fece sfuggire lui, per poi ridacchiare leggermente nervoso, lei annuì con il capo e indietreggiò  leggermente, aveva bisogno di mettere distanza tra lei e lui, o sarebbe salita sul suo volo e l'avrebbe seguito per tutto il tour dimenticandosi dei rischi.
Win-hoo era rimasto immobile vicino a lei mentre guardava la scena, ormai sapeva la storia e solo a osservare il tutto si sentiva tremendamente triste.  Si avvicinò a Isabel per prendere Nabi e aiutarla.
"La prendo io, ora dovremmo andare" disse con tono delicato nella voce, mentre esortava Isabel a staccare gli occhi da lui.
"Si dovremmo" disse lei con tono triste si sporse un attimo a guardare il restante del gruppo, soffermandosi sulle facce di tutti i membri, erano diversi, più grandi, stavano crescendo.
Guardò per un istante il suo Oppa, una stretta al cuore e gli occhi le diventarono umidi, lo aveva trattato malissimo, era stata una grandissima stronza l'ultima volta che lo aveva incontrato, avrebbe voluto correre e andare da lui abbracciarlo chiedergli scusa. Voleva poter vedere il sorriso che il suo Oppa le rivolgeva in passato.
Yoongi si voltò per capire chi lei stesse guardando con gli occhi così lucidi, vide Jin immobile come una statua, che la osservava senza un ben che minimo cenno di emozione.
Jin come per telepatia distolse lo sguardo da Isabel per un attimo, sapeva che Yoongi lo stava guardando con rimprovero e infatti così era, il rapper aveva assottigliato lo sguardo.
Tornò per altri due secondi a guardare Isabel, che continuava ad osservarlo, forse aspettandosi una reazione, un sorriso da parte sua come a dirle che andava tutto bene, che l'aveva perdonata.
Jin però non riuscì a sorriderle, si sentiva la faccia pietrificata. Lui non l'aveva perdonata, non riusciva a farlo, si sentiva ferito e no dalle parole che lei gli aveva rivolto al loro ultimo incontro, ma era arrabbiato perché lui non aveva potuta proteggerla, perché non si era confidata  con lui, perché gli aveva lasciato l'ingrato compito di diventare il cattivo della situazione.
Le diede le spalle, faceva male guardarla, faceva male non riuscire a sorridere, faceva male averla di fronte a lui.
Isabel si sentì morire, per via del gesto di Jin, si voltò di scatto a guardare Yoongi, in cerca di conforto. Lui si avvicinò a lei, passò una mano sul braccio.
"Va tutto bene" disse lui in un soffio, mentre avvicinava di più il suo corpo a lei, stava per abbracciarla.
Il suo corpo aveva agito d'istinto, così come lei aveva agito d’istinto cercando aiuto in lui.
Isabel era triste, e lui doveva rimediare a quella tristezza, lui si doveva prendere cura della sua ragazza.
Lei era la sua ragazza e sempre lo sarebbe stata.
Gli occhi di Isabel si allargarono improvvisamente, lui la stava per abbracciare la guardava con amore, lei non poteva, non poteva farsi stringere da lui.
Se lui l'avrebbe abbracciata sarebbe stata la fine, ci sarebbe stata troppo male.
Si staccò facendo un salto all'indietro mettendo più distanza possibile tra di loro.
Lo sguardo di Yoongi divenne improvvisamente triste.
"Devo andare." Disse lei facendo altri passi indietro come a voler scappare.
Lui chinò  il capo.
"Ciao al prossimo incontro"
"Addio." Disse lei invece si avvicinò Win-hoo ed entrambi andarono via.
 
Yoongi sospirò mentre la intravedeva andare via di nuovo. Appena fu sparita dal suo raggio visivo, si voltò verso i membri che erano tutti in piedi e aspettavano una sua reazione, sorrise e si andò a rimettere seduto comodo in attesa di partire per il tour.
"È stata gentile!" Esclamò Jimin sorpreso parlando per primo.
"Vado in bagno" disse Jin prendendo le distanze da tutti e andando via quasi correndo.
"È ancora arrabbiato con lei…. Dovrebbe perdonarla, lo abbiamo fatto tutti" disse dubbioso Jungkook.
"Mmh. Non è  arrabbiato… penso ci stia male. Per quanto dica che dovremmo starle lontano, anche lui è sempre avido di informazioni" disse Namjoon.
"Poteva sorriderle però, ci è rimasta male" disse Yoongi pensieroso.
"Hyung ognuno è  libero di reagire come meglio crede" disse Hoseok piccato.
"Ehi… ma Dashimen non mi aveva detto che lei sarebbe partita via da Seul di nuovo!" Esclamò con fare accusatorio verso Hoseok che lo guardò schifato "perché te la prendi con me?" Disse risentito.
"Ehm… è  tuo amico" si giustifico il ragazzo sorridendo ampliamento.
“Forse Win-hoo non ha ancora informato Dashimen, anche se sono amici forse doveva avvertirlo che sarebbe partito” disse Hoseok confuso.
“Mmh… si è strano. Capiremo” disse Yoongi per poi voltare la testa verso il corridoio che dava ai bagni.
“Io… vado dallo Hyung” disse lui e con passi decisi si avviò verso il bagno sotto lo sguardo di tutti che sospirarono, non vedevano Isabel e Yoongi insieme da troppo tempo e malgrado ciò era come se tutti avessero sentito l’amore che ancora era forte in loro.
Guardarli vicini e parlare era stato quasi irreale, era stato come vedere il puro amore, che aveva lasciato ora solo angoscia e tristezza dentro di loro. Sarebbe stato così, avrebbero sempre sentito quell’angoscia per il non saperli insiemi.
 
Angolo dell’autrice:
Ciaoooo a tutti! E con questo capitolo pongo fine al secondo volume! Ci si rileggerà nel terzo! “ci sarà però un extra come nel volume precedente è breve ma c’è”
Lo pubblicò domani! Poi sabato prossimo se tutto va secondo i piani pubblico il 1 capitolo del 3 volume! 
Vi lasciò la mia playlist di ispirazione.
Le canzoni che hanno ispirato un dei pezzi in particolare all’interno di questo capitolo sono qui.
In particolar modo The heart need, the heart want.
https://www.youtube.com/watch?v=ClC2YUBtVvI&list=PLwJNdBo06iadCzCtMPqz1Ak1yr2TJ-aRk&ab_channel=KerryMuzzey
Ve lo immaginavate che si sarebbero visti? Io no.
Ma il fatto è che questi e due sono 2 mesi che si stanno girando intorno e rischiano di incontrarsi.. sono sempre arrivati lì lì a parlarsi è il destino. 
Il Fato vuole che si incontrino e che parlino!
Maybe it’s fate….
Ho pianto al loro incontro mentre lui le dice lo sai vero? Vedetelo come un lo sai che ti amo, che ti amerò, che ti aspetto e ti aspetterò.
DATEMELI INSIEME DI NUOVOOOOO!  Sto male per tutta questa FF… odio scriverla ma amo scriverla.
Mensiono un attimo il pezzo di Jin è breve ma adoro lui e il rapporto con Isabel, bisticciavano tantissimo ma avevano i loro momenti seri. Hanno un rapporto che io amo veramente perché per quanto entrambi molto bambini in alcuni atteggiamenti, quando serve sanno essere seri e riflessivi.
 Non ci credo ho quasi finito questo volume è durato un eternità anno di scrittura... per scrivere un anno e mezzo  ç_ç 

NON FINIRò MAI! 
 
   
 
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