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Autore: Alex Ally    03/10/2022    0 recensioni
[The Owl House]
[The Owl House]La tragica storia di Caleb Wittebane.
Il periodo alle Isole Bollenti assieme al fratello Philip, di come abbia imparato ad apprezzare quel luogo e sopratutto il suo incontro con una particolare strega e dell'amore che è sbocciato tra loro e che ha portato alla sua triste fine.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 13.

1 anno dopo...
Sentendo bussare alla porta Caleb andò ad apire e davanti a sé vide un volto che aveva temuto di non vedere mai più.
«Philip.» disse abbracciando il fratello, il qualle non ricambio l'abbraccio, ma non lo scaccio nemmeno via.
«Sono felice che tu sia tornato.» continuo Caleb vedendo che il fratello non diceva niente. «Ti va di conoscere tuo nipote? L'abbiamo chiamato Zeno.»
Philip continuo a non dire niente limitandosi ad entrare in casa con le mani intreciatte dietro la schiena e il viso inespressivo.
«Mary non è in casa?» domando ad un certo punto Philip. Sorpresso, ma anche felice dell'interassamento del fratello Caleb lo guido fino alla cucina dove Mary era intenta a fare le boccacie a Zeno che sbatteva le manine mentre rideva.
Il piccolo aveva sia i capelli che gli occhi della madre, ma la carnaggione era bianca come la neve esattamente come quella di Caleb.
«Philip alla fine sei tornato.» lo canzono allegramente Mary mentre Caleb le mettava un braccio attorno alle spalle.
«Resti per cena?» chiese Caleb. Philip annui e Caleb usci dalla cucina per andare ad apparecchaire in sala felice di aver finalmente la possibilità di aggiustare le cose con il fratello.
«Allora che hai combinato durante l'ultimo anno?» chiese Mary sorridendo a Philip, ma quest'ultimo non rispose anzi le lancio uno sguardo pieno d'odio. Tirando lentamente via il braccio da dietro la schiena Mary sgranno gli occhi quando vide cosa il cognato aveva in mano.

Caleb non riusciva a smettere di soridere mentre sistemava la tavola per la cena. Il suo buon'umore fu interrotto dalle urla che senti provenire dalla cucina, si precipito di nuovo dentor al stanza e vide Mary con Zeno in braccio, ma sopratutto vide che era ferita ad un braccio e che Philip aveva in mano un coltello sporco di sangue.
Suo fratello e sua moglie si guardavano con odio e rabbia reciproci tanto che Caleb non si sarebbe stupito più di tanto se iniziassero una rissa proprio in quel momento.
«Philip che stai facendo?» chiese Caleb mettendosi in mezzo ai due.
«Quello che ogni cacciatore di streghe dovrebbe fare.» ringhio lui sorpredendo sia Caleb che Mary, ma in particolare quest'ultima.
«Ancora con questa storia?» chiese Caleb. «Possibile che tu sia cosi testardo da non riuscire ancora a capire la verità?»
Philip non rispose limitandosi a ringhiare prima di scagliarsi contro Caleb con il coltello pronto a colpire, ma fu Philip a venir colpito dai rapicanti che Mary aveva evocato.
«Stai lontano da mio marito.» disse la strega mentre il piccolo Zeno si metteva a piangere.
Philip si rialzo dolorante e Caleb dovette farsi forza per non andare ad aiutarlo.
«Se volete rendervi le cose difficili... allora cosi sia.» sibillo Philip prima si appoggiare la mano a terra, Caleb vide che sul braccio del fratello si potevano notare dei piccoli bagliori rossi, ma non ebbe il tempo di capire cosa fossero o di ricordarsi dei glifi incissi sul braccio che la casa prese fuoco.
Sempre tenendo stretto a se il figlio Mary uso la magia dell'abominio per prottegere tutta la famiglia dalle fiamme mentre uscivano.
«Mary porta Zeno via di qua.» disse Claeb quando furono al sicuro nel cortile mentre le fiamme inghiottivano la loro casa.
«Non vorrai mica tornare lì dentro?» chiese Mary preoccupata.
«È mio fratello.» disse Caleb. «Forse riesco a farlo ragionare.»
«Ci hai già provato più volte fallendo sempre.» fece notare Mary convinta che una semplice chiachieratta non avrebbe risolto nulla.
«Lo so, ma so anche che non mi farebbe mai del male.» disse Caleb. «Per favore.»
«Torna sano e salvo.» disse Mary alla fine.
«Lo prometto.» rispose Caleb baciando la moglie per l'ultima volta.

Rientro in casa, la qualle ormai era completamente avvolta nelle fiamme create dell'odio di Philip. Caleb lo chiamo, ma questi non rispose almeno finchè Caleb non senti una fitta di dolore al braccio.
Si volto di scatto e vide il fratello davanti a lui con il pugnale in mano, per istinto Caleb prese un coltello da cucina per diffendersi.
«Per favore Philip smettila.» disse Caleb. «So che c'è una parte di te che sa di star sbagliando.»
«L'unico che sta sbagliando qui sei tu.» rispose Philip. «Ti sei fatto imbrogliare da queste streghe e adesso non sei più in grado di ragionare. Questo non è il nostro mondo Caleb!»
«Invece l'ho è!» grido Caleb ansimando e non capendo come Philip fosse in grado di registere al calore. «O almeno adesso è il mio mondo, non ti sto chiedendo di farne parte se non vuoi, ma almeno accetta la mia scelta.»
«Non si ragiona con i pazzi.» mormoro Philip scuotendo la testa prima di provare ad attaccare di nuovo il fratello.
Dopo vari colpi scambiatti i due finirono al di fuori della casa, della qualle ormai non rimanevano altro che macerie, Caleb si alzo e guardo il fratello negli occhi. Gli venne un brivido quando vide quanto odio ci fosse in quello sguardo.
Flapjack andò in aiuto di Caleb, ma l'unica cosa che ottene fu che Philip lo colpi cosi forte da spedirlo lontano contro un albero.
«Flapjack!» grido Caleb preoccupato per il suo amico amuleto.
«Ultima possibilità Caleb.» disse Philip con tono di voce gelido. «Infondo sei un cacciatore di streghe anche tu.»
«Io non sono come te!» fu la risposta di Caleb.
Quello che avvenne dopo fu cosi veloce che Caleb ebbe a malapenna il tempo di registrare Philip che si avventava contro di lui con il coltello teso mentre emeteva un urlo a dir poco disumano e il dolore al petto che n'è segui prima di perdere compeltamente il contato con la realtà.
Nell'aria riecheggio il suono di un corpo che cadeva a terra.
  
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