04/10/2022
4 recensioniOcchio per occhio
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«Tu lo sapevi, non è vero?»
Aemond si introduce nella sua stanza dopo che il processo in suo nome si è già chiuso.
Helaena non è sorpresa che nessuno sia venuta a chiamarla. Sa di non essere così importante, sa che a nessuno è mai importato ascoltarla.
Tranne Aemond. Lui di tanto in tanto la ascolta, ed è l’unico a prestarle abbastanza attenzione da distinguere echi di profezie nefaste nel proliferare confuso delle sue parole.
Quand’erano più piccoli e meno colmi di ombre, veniva da lei perché loro erano i diversi: il minuto principe Targaryen senza un drago e la principessa stramba con le ragnatele nella testa.
Si sedeva al suo fianco e perso nei suoi piani di vendetta, l’ascoltava canticchiare presagi mentre ricamava fiamme verdi danzanti sui suoi fazzoletti, con gli occhi sempre rivolti verso un cielo che si ostinava a non voler essere suo.
Aemond si introduce nella sua stanza dopo che il processo in suo nome si è già chiuso.
Helaena non è sorpresa che nessuno sia venuta a chiamarla. Sa di non essere così importante, sa che a nessuno è mai importato ascoltarla.
Tranne Aemond. Lui di tanto in tanto la ascolta, ed è l’unico a prestarle abbastanza attenzione da distinguere echi di profezie nefaste nel proliferare confuso delle sue parole.
Quand’erano più piccoli e meno colmi di ombre, veniva da lei perché loro erano i diversi: il minuto principe Targaryen senza un drago e la principessa stramba con le ragnatele nella testa.
Si sedeva al suo fianco e perso nei suoi piani di vendetta, l’ascoltava canticchiare presagi mentre ricamava fiamme verdi danzanti sui suoi fazzoletti, con gli occhi sempre rivolti verso un cielo che si ostinava a non voler essere suo.
“Aegon può prendermi in giro quanto vuole, ma un giorno avrò anch’io il mio drago!”
“Sì, l’avrai...”
«Come facevi a saperlo?»
Helaena non ha parole per rispondergli, né in prosa né in rima. Non sa come spiegare al più spietato dei suoi fratelli che quando la sua mente riposa, il suo spirito vola altrove, verso le stelle, più in alto e più lontano di quanto tutti loro potranno mai fare.
Non sa come spiegargli che ha già visto tutto, ma non con i suoi occhi, bensì con quelli del drago che dimora nella sua anima, e che le ha già mostrato come la sua casa infine crollerà, sotto un cielo dipinto di verde e di nero.
Non ha mai saputo, Helaena, come farsi ascoltare, perciò bisbiglia in giochi di parole i suoi sogni a chi non ha voce per tradirla – o forze per usarla.
Anche adesso, tutto ciò che può è allungare le dita verso il volto di Aemond, e percorrere nei suoi tratti una storia futura che è già stata scritta.
Lui non si ritrae, anche se le sue labbra serrate e la smorfia contratta del suo viso tradiscono tutto il dolore, tutta l’insicurezza celata da quell’atto ribelle.
«Mi dispiace per il tuo occhio» gli dice, un attimo prima che lui catturi la sua mano con la sua.
«Non mi importa» ora mente e trema come il bambino ferito e umiliato che è stato, e che da quella notte in poi non sarà più.
«Hai sempre avuto degli occhi così belli...»
Dura meno di un attimo, il battito fugace delle ali di una farfalla sul volto.
Aemond le ruba un bacio – il primo di molti, Helaena già lo sa – e con il fuoco della conquista che ancora gli arde dentro, le promette cose che invece non avranno mai il tempo di essere.
«Ora che ho Vhagar, Aegon non potrà più farti del male.» le dice, abbracciandola così che lei non possa più vedere il suo volto sfigurato, il suo occhio guercio. «Nessuno potrà più farti del male.»
Helaena ricambia la sua stretta mortale, e non ha voce, non ha parole per dirgli che il prezzo che ha pagato non basterà, per renderli più forti, per renderli liberi.
Che un occhio per un drago non è che l’inizio, e che presto al sangue verrà chiesto altro sangue.
Un figlio per un figlio.
Ma per quella notte, Helaena chiude gli occhi – tutti – e nell’abbraccio di suo fratello, finge di non vedere nient’altro.
FINE
N/A: non chiedetemi che cosa sia questa storia perché non lo so. So solo che il prompt di oggi del writober era Occhio e beh, vista la puntata di House of the dragon e quella scena con Helaena che sussurra ai ragni e Aemond che – a modo suo – la difende, mi sono detta perché no? Visto che ormai le danze si sono aperte, tanto vale ballare! Può essere considerata questa una crackship? Non penso, visto che stiamo parlando dei Targaryen.
Spero che questa breve oneshot vi sia piaciuta (anche se è più uno sclero che una storia!).
Alla prossima,
BellaLuna