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Autore: Memi91    06/10/2022    0 recensioni
Alla fine di tutto, quando il mare è lontano e piatto, i corpi uniti nel desiderio, i pensieri possono vagare liberi ed essere soddisfatti.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Flint, Thomas Hamilton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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-Qualche anno dopo la resa di Nassau, Londra-

«Forse ciò che intendevo con il perdono, è proprio questo» affermò Thomas guardando nel vuoto. Al suo fianco, avvolto dalle ombre del mattino c'era James, con il volto rasserenato dalle sue carezze leggere.

I suoi capelli rossi erano ricresciuti e in parte coprivano la fronte, intervallando ciocche sullo sguardo vitreo.

«Spiegati meglio...»

«Il perdono di noi stessi, di ciò che siamo...» continuò il compagno, respirando lento. I primi canti degli uccelli si appoggiavano piano sulle loro orecchie, quasi non volendoli disturbare.

La luce passò attraverso le persiane, creando alternanze chiaro scure sulla pelle accaldata.

«Ho passato tutta la vita a chiedermi quale scopo avesse...» sussurrò James alzando una mano verso la coscia di Thomas e passò lieve le dita sui peli biondi «Ho ammazzato, dando un nome al mio odio... e in realtà...»

«Dovevi colmare la mia mancanza. Mi spiace per quanto è accaduto, ma credo che Miranda non ne fosse al corrente. Lei ha sempre cercato di proteggerci, dobbiamo solo ringraziarla.»

«Quelli come noi, l'impiccano...»

«Nessuno sa più nulla di un certo Capitano Flint, tranne la leggenda che si porterà dietro nei secoli. Non ti basta?»

James sospirò a fondo, mettendosi seduto. Poi si passò le dita sotto il naso, dove aveva rasato i baffi e riacquistato il vecchio aspetto da ufficiale. Le cicatrici, però, pesavano sul suo viso.

«Quante ne hai passate...» lo consolò Thomas, appoggiando le labbra sulla spalla.

«Tutta la mia vita non ha avuto senso. E mi chiedo ogni giorno: se sapevo che tu eri vivo, avrei fatto comunque quelle azioni?»

Il compagno rimase fermo, poi salì a baciargli il collo e l'orecchio.

«Se era la tua natura, sì. E come ti avevo scritto nel libro di Marco Aurelio "Non vergognarti".»

«Non dovrei vergognarmi di aver ammazzato e creduto in qualcosa di diverso dalla cosiddetta civiltà? Un'utopia che difendevo a costo di molti uomini, pensieri, amori, desideri...»

Ci fu un istante di silenzio e poi, con la sua solita modalità introspettiva, l'ex capitano riprese.

«Sapere che eri morto mi aveva acceso un dolore inestinguibile. Solo la violenza poteva placarlo. Ho mentito anche a me stesso pur di fare in modo che fossi io a comandare sull'odio e non viceversa. Silver sa di cosa parlavo...»

«In qualche modo, hai amato. Quegli uomini, quell'isola, la libertà...» sottolineò ancora Thomas cercando di fargli comprendere che anche sotto un apparente sentimento negativo poteva celarsi una ben altra forma «E soprattutto, hai vissuto. Io, prima del mio esilio, sono sempre stato a Londra. Mio padre aveva già in mente quale esistenza donarmi. Poi conobbi Miranda e te... non potevo più nascondermi.»

«E ora? Cosa faremo del resto dei nostri giorni? Saremo ancora sotto lo stesso nome per sempre? Tu il signor Hamilton e io l'amante di tua moglie?»

«Ti dispiace?» concluse lui, alzando entrambe le sopracciglia «Miranda ci difende ancora e crede in noi.»

«Ho faticato, sai...»

«A far cosa?»

«A sostituirti. A prendere il suo posto nella sua soddisfazione, a far credere che fosse la mia donna...» raccontò James, guardando sempre nel vuoto «ma sapevo di non essere abbastanza.»

«Neppure io lo sono stato, credimi. Lei continuava a ripetermi che mi amava e in qualche modo, la contraccambiavo. Permettevo ad altri uomini di darle ciò che io non volevo donarle...»

«Esatto, entrambi saremmo stati in grado di completarla, ma non era nostra intenzione.»

«Non ho mai diviso il mio letto con tutti e due, te lo sei mai chiesto il perché?» disse Thomas a bruciapelo e alzandosi in piedi. Il suo corpo, vinto dal sole e dalle fatica da poco dimesse, ancora splendeva di delizia sotto lo sguardo innamorato del vecchio pirata.

«Non m'importava avere tutte le risposte, ma lei era stata per me un'alleata...» disse James con una risposta sorridente, increspando le labbra. Poi fece qualche movimento in avanti e andò ad appoggiarsi alle natiche del compagno con una guancia «Miranda mi ha fatto conoscere il senso vero dell'esistenza. Mentre Flint moriva lentamente e il mio vero essere tornava a galla, ho compreso il suo compito su questa Terra.»

Le labbra di James sfiorarono le pelle morbida del suo gluteo candido, facendo sospirare di delizia il nobile Hamilton.

«Torniamo a letto, voglio sentire la tua voce leggermi ancora versi antichi...» sospirò poi, strofinando la barba incolta e lo tirò a sé.

Thomas si lasciò avvolgere da quelle braccia tanto forti e capaci di uccidere come d'amare, poi si sciolse nel nulla, ascoltando il lento risveglio di una città che non li avrebbe mai accettati.

«Non so vivere per mare, altrimenti te l'avrei proposto dopo la riabilitazione» disse con un filo di voce, quasi volesse farsi perdonare «in quella immensità, nessuno avrebbe esposto giudizi.»

«A te importano davvero? Cosa cambia essere considerato un invertito oppure l'amico fintamente accomodante che è stato cornificato?»

«Il perdono, James. Di ciò che siamo, quello m'importa... senza vergogna.»

«I pirati sono divenuti leggende e saranno per sempre tracciati come mostri nelle storie che racconteranno questi bravi civili ai loro figli.»

I corpi richiesero nuove carezze e baci prima di continuare il dialoghi.

«Insegneranno alle nuove generazioni come odiare la libertà, la luce e facendogli credere che sia buio, inciviltà.»

«Facendogli credere che l'amore abbia un unica via, quella che altri hanno scelto per te.»

«Si è sempre fatto così. Quante volte l'abbiamo sentito?» continuò James, stringendo a se il corpo liscio del suo amante «Eppure ai sentimenti, di qualunque natura essi siano, non si comanda.»

«Tu, i tuoi, sei stato in grado di guidarli» aggiunse Thomas, sorridendo «Non so di preciso cosa ti abbia fatto nascere John Silver, ma doveva essere un uomo molto simile a te...»

«A me! Hai detto giusto. Non aveva nulla a che fare con un uomo buono, la mia antitesi perfetta: tu.»

«Ora basta pensieri» aggiunse infine «voglio solo vivere di tutto ciò che mi è stato tolto.»

Thomas appoggiò sulla coperta il volume che teneva tra le mani e poi si voltò, spingendo James verso il basso e fissandolo dritto negli occhi.

«Ti ricordi con quanta fatica ci siamo scambiati il nostro primo bacio, davanti a lei? Il tuo sguardo tremava...»

«Ero sconvolto, ma pronto. Come se quel momento dovesse essere un passaggio necessario, un traguardo atteso, una battaglia vinta... con me stesso.»

«Il figlio di un carpentiere, capace con la menzogna e la forza di diventare l'uomo più leggendario dell'oceano...»

«... che si è in realtà lasciato conquistare da ciò che desiderava davvero: il figlio di un lord.»

Socchiusero gli sguardi, avvicinando le labbra in un tumulto di sensi. Mentre la città riprendeva le sue attività quotidiane e i secoli illuminati solcavano per sempre le vette della ragione e della scienza, due uomini decisero di amarsi.

Al di là dei pregiudizi, degli ideali, della loro stessa libertà.

In una Londra sconosciuta ai loro animi, riscoprirono il dolce sapore della vita.

 

   
 
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