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Autore: MarFu    11/10/2022    0 recensioni
NEON è una raccolta di 31 storie brevi, anzi, brevissime, di genere sci-fi scritte in occasione del Writober 2022 seguendo la lista di prompt pumpNeon del sito fanwriter.it.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seduto alla scrivania del suo ufficio, George aprì l’app di messaggistica, cliccò sul contatto di Emily e cominciò a scrivere.

Ciao amore. Come stai? Mi manchi.

La risposta, come sempre, non tardò ad arrivare.

Ciao G.

George adorava quando lo chiamava G. Non era un soprannome lezioso ma era comunque un segno dell’affetto che Emily provava per lui.

Tutto bene, mi sto un po’ annoiando, continuava il messaggio di Emily. Tu come stai? Come va al lavoro?

Tutto bene, ma mi manchi, le rispose George.

Mi manchi anche tu, amore, rispose Emily. George non potè fare a meno di sorridere. Non dovresti aver già finito?

Un po’ di straordinari, c’erano delle pratiche urgenti che dovevo ultimare, le rispose George. Ma ho quasi finito.

Non vedo l’ora di vederti.

Anch’io, amore.

Ti preparo una cenetta per quando torni a casa, ti va?, gli chiese Emily.

Volentieri, ma sai di cosa ho voglia?, replicò George, malizioso.

Emily rispose con un selfie, uno scorcio del suo seno nudo, i capezzoli coperti da un braccio, e le sue morbide labbra carnose, i denti che mordevano sensualmente quello inferiore. George sentì improvvisamente caldo.

Proprio quello di cui avevo voglia…, rispose. Fatti trovare nuda quando torno a casa ;D.

Emily rispose con un emoji sorridente e George chiuse la chat.

Salvò i file delle ultime pratiche a cui stava lavorando, inviò una mail urgente e infine chiuse il computer. Si alzò dalla scrivania e si mise la giacca che aveva appoggiato allo schienale della sedie.

— George, hai già finito? — gli chiese Erik, il suo collega e vicino di scrivania.

— Ho fatto l’essenziale — rispose George. — Al resto penserò domani.

— Ho presto finito anch’io, ti va una birra dopo?

— No — rispose George. — La mia signora sta preparando la cena — e mentre lo diceva non poté fare a meno di sorridere.

— Ma guardatelo, come si gongola — lo imbeccò Marvin, qualche scrivania più in là. — Bella la vita casalinga, eh?

— Prima o poi devi farcela conoscere queste Emily, George — gli disse Erik. — Sembra fantastica.

— Lo è davvero — rispose George, raccogliendo la ventiquattrore e lasciando l’ufficio.

Non avrebbe mai presentato Emily ai colleghi. Il loro era un rapporto particolare. La loro relazione non era l’unica di quel tipo al mondo, ma gran parte della società non le vedeva ancora di buon occhio. Purtroppo c’erano ancora molti pregiudizi per le coppie come Emily e George, nonostante alla base della loro storie ci fosse amore, attrazione reciproca e rispetto, proprio come in tutte le coppie “normali”.

Dopo un lungo tragitto in macchina, finalmente George raggiunse casa sua. Aprì la porta, aspettandosi il profumo della cena sul fuoco, ma non sentì niente. Probabilmente Emily aveva cucinato qualcosa di leggero e dietetico: d’altronde le aveva detto che aveva preso qualche chilo e che voleva rimettersi in forma.

— Emily, amore? — la chiamò, lasciando la ventiquattrore sul pavimento e cominciando a levarsi i vestiti. Si dirise lungo il corridoio, verso la camera da letto, pronto a bearsi della splendida visione della sua compagna a letto, nuda, che lo aspettava e lo desiderava.

Ma Emily non era a letto. La trovò in piedi nel suo pod di ricarica, un bussolotto di policarbonato bianco che aveva sistemato vicino alla toilette che aveva comprato per lei. Si avvicinò al pod. Sullo schermo c’era scritto “Tempo di ricarica rimanente all’operatività: 10 minuti”.

Emily doveva essersi andata a ricaricare in base al tempo medio di percorrenza del rientro a casa di George, ma quel giorno, avendo fatto più tardi, c’era meno traffico. George si ripromise di comandarle una ricarica in modo manuale la prossima volta che avrebbe fatto tardi in ufficio, anche se non gli piaceva interagire con Emily come se fosse un oggetto.

Decise di lasciarle finire il ciclo di ricarica e, per farle una sorpresa, andò a preparare la tavola per la cena, apparecchiando due calici di vino, aprendo una bottiglia di quelle che tenevano per le occasioni speciali, e accendendo una candela.

Le avrebbe fatto piacere e George viveva per renderla felice.

   
 
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