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Autore: Valentina1    18/10/2022    1 recensioni
[Imma Tataranni - Sostituto Procuratore]
Questo è come ho immaginato che debba andare la storia nella 3x01. Spero vi piaccia.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Quel corridoio dell'ospedale di Madonna delle Grazie le pareva interminabile. Medici e infermieri si erano voltati nel vederla passare, non per l'espressione di ansia mista a dolore (sia chiaro, a quella erano abituati) ; piuttosto per il rumore incessante dei tacchi sul pavimento. Non si trattava di un lieve ticchettio, sembrava una marcia militare durante la quale ad ogni passo scaricava la tensione. Oltrepassata la porta, dietro il vetro dello sala operatoria vide steso immobile il maresciallo Calogiuri. Tre medici e quattro infermieri accerchiavano il suo corpo giovane e statuario, coperto solo da un telo, cercando di salvargli la vita. Lei intanto piangeva. Piangeva e pensava. Pensava a tutte le occasioni sprecate che non aveva saputo cogliere perché troppo impegnata a salvare le apparenze. Nel suo matrimonio qualcosa si era rotto, lo aveva capito lei, ma lo aveva capito anche Pietro. E per capirlo Pietro! Vuol dire che doveva essere davvero qualcosa di lampante. Nonostante questo aveva deciso di riprovarci. La sua famiglia meritava un'altra opportunità, ma più andava avanti e più non riusciva a provare per Pietro nulla se non affetto. Neanche il sesso le aveva riacceso la passione di un tempo. Neanche il sesso riusciva a darle lo stesso brivido che provava quando incontrava gli occhi azzurri di Calogiuri, una scossa che le scuoteva anima e corpo. Adesso invece i suoi occhi erano chiusi e lei non sapeva se avrebbe avuto di nuovo l'occasione di perdersi in quello sguardo così puro. Pietro,intanto, le teneva la mano. L'elettrocardiogramma d'improvviso diventò piatto, silenzio elettrico, il nulla. Imma lasciò la mano di Pietro e cominciò a battere le sue contro il vetro - "Non è possibile"- gridava - " Non è possibile". "Imma ma cosa non è possibile?" - una voce lontana si rivolgeva a lei ma non riusciva a capire da dove provenisse. "Imma ti ho portato il caffè,hai dormito poco anche stanotte". Si svegliò di soprassalto, trovando Pietro in piedi davanti a lei. " Scusami Piè, ho fatto un incubo" gli disse, ma lui aveva già capito chi riguardasse. Se ne andò in cucina taciturno. Imma, come ogni mattina dall'operazione di Calogiuri, si recava a Madonna delle grazie per andarlo a trovare. I medici erano stati chiari, avrebbe potuto svegliarsi come non avrebbe potuto. Scema lei che ci credeva ancora. Invece quella mattina il miracolo era avvenuto:Ippazio si era svegliato. Le sue prime parole manco a dirlo furono "Dov'è? imma ", ma lei ancora non era arrivata. Troppo debole, si riaddornentò dopo poco. Imma entrò in camera sua ignara di quello che era successo, si sedette affianco a lui sul letto e gli prese le mani. -Stanotte ti ho sognato- disse -Come tutte le notti ormai. "Ti ricordi quando mi hai detto che avresti fatto la cosa giusta? Anche io ci ho provato. Ma la verità è che non ci sono riuscita ed è perché sono innamorata di te". Le lacrime solcavano le sue guance mentre gli accarezzava il viso. Si avvicinò alle sue labbra, contemplandole con lo sguardo. -" Ma ti rendi conto che mi hai baciato mentre dormivo? "- le disse lui, aprendo gli occhi e sorridendo. Imma non poteva credere ai suoi occhi. Si era svegliato. E l'aveva pure presa per il culo, ma c'era tempo per farsi perdonare. " Non avrei voluto vedere nessun altro se non te al mio risveglio" le sussurrò, mentre le accarezzava i capelli. Imma avrebbe voluto baciarlo, chiudersi con lui in quella stanza d'ospedale e uscirne nove mesi dopo in tre, ma dovettero separarsi perché stava per entrare il personale sanitario. “Bene, dopo un po'di riposo puoi tornare a casa, è tutto nella norma" -constatò il dottore. "Ti accompagno io a casa" gli disse Imma. Quello che era sempre stato il loro piccolo universo, il viaggio in auto, continuava a proteggerli ma stavolta a ruoli invertiti, lei al volante e lui al lato passeggero. Calogiuri pensò che non c'era nulla di più bello del fatto che Imma si preoccupasse per lui. E quanto era bella quando guidava. Dopo venti minuti arrivarono al monolocale che aveva affittato dopo la rottura con Jessica. "Allora come ti senti? " "Non sono mai stato meglio" disse lui, guardandola con quegli occhi limpidi. "Dai smettila" rise lei "Non riesci neanche a muoverti. " "Ma questo riesco ancora a farlo però" - così le prese il viso e la baciò. La strinse a lui in maniera così vigorosa che Imma riuscì appena a poggiare le mani sui suoi muscoli possenti. Esplorarono ognuno le labbra dell'altro, avvinghiati come due serpenti. "Ora devo davvero andare a riposare" ansimò lui. "Però voglio vederti domani, mi raccomando." Imma annuì e lo lasciò fuori la porta di casa, mise in moto e partì. Felice come non lo era mai stata.
   
 
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