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Autore: pampa98    22/10/2022    3 recensioni
[Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it]
Missing moment 1x08. Aegon/Jacaerys, accenni Alicent/Rhaenyra.
Aegon non ricorda più come si rida davvero e conosce un unico modo per attirare l’attenzione. Per questo stuzzica Jace davanti alla loro famiglia e quelli che un tempo sarebbero stati scherzi diventano insulti – perché più lo guarda e più lo sa: è un bastardo e un nemico.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aegon II Targaryen, Jacaerys Velaryon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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Prompt: "All we have is now"



Forget (not)



 

Aegon è il contendente. Sua madre glielo ha ripetuto fin quando ha pensato che l’ascoltasse, poi ha sostituito la rabbia al disgusto e alla delusione.
“Tu non sei mio figlio.”
Aegon vorrebbe ridere, ma non riesce più a farlo. Così affonda il suo uccello in ogni serva che gli passa accanto e annega la sua mente in vini sempre più scadenti, nell’inutile attesa che qualcosa accada.
E qualcosa finalmente accade, ma Aegon non ricorda più come si rida davvero e conosce un unico modo per attirare l’attenzione. Per questo stuzzica Jace davanti alla loro famiglia e quelli che un tempo sarebbero stati scherzi diventano insulti – perché più lo guarda e più lo sa: è un bastardo e un nemico. Eppure lui ricorda ancora la loro infanzia, gli allenamenti e il desiderio di volare insieme, e ne sente la mancanza; quelle sono state le ultime emozioni che ha provato a mente lucida.
Le poche volte che ha osato esternare i suoi pensieri alle orecchie gelide della madre, lei ha ripetuto la solita cantilena: “dimentica il passato”. Ma quando solleva lo sguardo verso di lei vede i sorrisi che scambia con Rhaenyra, e forse in fondo dimenticare non è così semplice quando si è amato davvero.


«Non dovresti essere qui.»
«Non essere timido, nipote. Non è la prima volta che dormiamo insieme.»

«Aegon.»
«Lasciami restare.»
«Perché? Tu e tuo fratello avete chiarito la vostra posizione nei nostri confronti.»
«L’unica possibile. Tu hai parlato di amicizia… Credi davvero che potrebbe esistere tra di noi?»
«Tra noi due? No. Ma la trovo comunque meglio di niente.»
«Il niente è tutto ciò che deve esserci.»
«Allora perché, zio? Perché sei qui?»
«Perché adesso è tutto ciò che abbiamo e non voglio sprecarlo.»


Jacaerys è il bastardo. Ha udito quell’insulto da ogni bocca estranea alla sua famiglia e ha dovuto combatterlo, rinnegando quell’uomo gentile che lo ha amato fino al suo ultimo respiro.
Non prova vergogna, ma a volte si chiede come sarebbero andate le cose se in lui fuoco e acqua si fossero uniti in perfetta armonia. Forse non sarebbe stato ciò che era, come gli aveva detto un giorno sua madre. Forse sarebbe cresciuto con un padre disinteressato alla sua esistenza.

Forse Aemond non avrebbe perso un occhio e Aegon sarebbe rimasto suo amico.
Il suo sguardo volge spesso indietro mentre Vermax vola verso casa. Le parole che Aegon gli ha rivolto quella mattina riecheggiano ancora nella sua mente.
“Questa giornata è stata una farsa. Dimentica che sia mai esistita.”
Ma sente ancora le labbra di Aegon sul suo corpo e dimenticare gli è impossibile. Forse lo farà il tempo – forse quel tempo creerà una frattura tra i bastardi e gli eredi ignorati, una frattura troppo profonda per poter essere ricomposta senza sangue e fiamme. Lo vede negli occhi di sua madre, che vola davanti a lui con lo sguardo rivolto alle spalle: a volte i legami si sfilacciano e nemmeno quel sottile filo testardo che rifiuta di spezzarsi potrà mai ricucire la ferita. 

 

 

   
 
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