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Autore: CatherineC94    22/10/2022    2 recensioni
«Ha lottato?» chiede Sam.
«Come un forsennato» ribatte tutto eccitato il fratello.
«Abbassa la cresta, principessa. Adesso mangia qualcosa, che per stasera ne ho avuto abbastanza» lo riprende Bobby.
Dean trattiene un sorriso.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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There will be a place
 
 
Bobby conta le bottiglie finite, sospirando piano.
Sono tante, come tanti i giorni senza di lei. La rivede ancora chiaramente, gli occhi smarriti, quel nero che divora ogni cosa.
«Bobby».
Bobby si volta, il piccolo Winchester l’osserva dimesso.
«Cosa c’è Sam?» gli chiede.
Il ragazzino sospira, per poi sedersi sulla poltrona ormai logora.
«Dean non è ancora tornato» gli dice.
Bobby brontola.
«Tornerà, quell’idiota testardo» gli dice. Ancora ha le sue parole in testa, quando ore prima è uscito alla ricerca di un mostro da eliminare; a nulla sono valse le sue proteste. Dean l’ha ignorato completamente, partendo alla ricerca dell’essere.
Ma Bobby ora che ci pensa, sono passate più di tre ore da quando il ragazzino è uscito.
«E se non ritorna?» gli chiede Sam concretizzando i suoi timori.
Bobby non dice nulla, anche perché una risposta non c’è.
Si alza irritato, lo va a cercare.
«Idiota» ringhia mentre prova a mettere in moto l’auto; quel ragazzo è una testa calda, non ci sono dubbi.
 
«Argh» geme Dean.
«Collabora, ragazzo» lo rimbrotta Bobby tamponando la ferita.
Bobby l’ha trovato zoppicante per strada, il braccio squarciato assieme all’orgoglio.
«Ti avevo detto di lasciar fare a me» dice Bobby irato.
Dean non risponde, abbassa lo sguardo colpevole.
«Dovevo fare qualcosa!» sbotta il ragazzo.
Bobby non parla più; afferra l’ago ricurvo e prova a mettere insieme gli ultimi lembi di pelle.
Sam li osserva, silenzioso. Bobby si chiede che razza d’infanzia stiano avendo quei due ragazzi e un moto d’ira lo divora.
John li ha lasciati a casa sua, lui è chissà dove, mentre questi due l’aspettano, invano.
«L’ho ucciso, il mostro però» esclama orgoglioso.
Bobby non dice nulla, però alla fine è sollevato. Lui non lo dirà mai, ma quei due idioti sono delle grane terribili e ormai preoccuparsi per loro è un’attività abituale della sua vita.
«Ha lottato?» chiede Sam.
«Come un forsennato» ribatte tutto eccitato il fratello.
«Abbassa la cresta, principessa. Adesso mangia qualcosa, che per stasera ne ho avuto abbastanza» lo riprende Bobby.
Dean trattiene un sorriso.
 
Qualche mese dopo è Natale.
Bobby odia quella dannata festa; forse perché gli ricorda Karen che saltella di qua è di là per il salotto di casa, oppure perché la vita gli ribadisce che tutto quello non ci sarà mai più.
Però quell’anno ha quei due per casa; nota che Sam da giorni è nervoso, non sa bene cosa stia nascondendo.
Dean invece fa finta di nulla, tipico di chi dentro sta morendo ma fuori vuol sembrare forte.
«Che palle» pensa quando capisce che deve far pur qualcosa.
Così compra un pollo al forno, qualche ghirlanda rubata a quel mentecatto che vive all’angolo e spera di riuscire in qualche modo a rendergli la vita più leggera.
«Ti abbiamo preso un regalo» gli dice Sam, mentre Dean agguantando una coscia di pollo annuisce.
Bobby schiocca le labbra disapprovando.
«C’è anche la torta».
Dean s’illumina soddisfatto e Bobby per una volta dopo tanto tempo permette a sé stesso di essere felice.

 
 
 

Non so come mi sia venuta in testa, spero vi piaccia.
   
 
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