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Autore: BlueBell9    25/10/2022    6 recensioni
Sei stata così tante cose – una femmina, un'amica, una Targaryen, una figlia, un'alleata, un'amante, una madre, una moglie, una regina, una donna – che nemmeno rammenti.
Sembrano tutti frammenti, vite, appartenenti a un’altra persona.
Hai interpretato talmente tanti ruoli che ora ti senti destabilizzata, persa in un’esistenza che ti sembra sconosciuta.

[Raccolta di drabble]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rhaenyra Targaryen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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drabble




Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2023 indetti sul forum Ferisce la penna
Attenzione: se non avete finito di vedere la serie, evitate questa storia. È praticamente uno spoiler che cammina!




Che cosa sei davvero?





Una femmina.
Ti è stato raccontato più volte come sei stata accolta in questo mondo: il sorriso carico di sollievo di Aemma e la gioia radiosa di Viserys, prima di presentarti con orgoglio alla corte.
Hai più volte dovuto sottostare allo svantaggio che comporta il tuo sesso: le occhiate cariche di biasimo dei lord, speranzose di vedere prima o poi un figlio spodestarti dal posto d'onore nel cuore del re, quelle consapevoli e amareggiate di Rhaenys le stesse di chi sta leggendo un libro di cui conosce già il finale , quelle voraci degli avvoltoi che ti bramano come un trofeo e quelle di Daemon.
Queste non le hai mai capite.



Un'amica.
Non è scontato godere di un legame sincero in un luogo impregnato di lingue velenose e affilate come la Fortezza Rossa.
Eppure sostieni di averlo trovato con Alicent, l'unica che sembra desiderare la tua compagnia per il piacere che le procura e non per mero dovere.
Sai che preferisce che vi dedichiate alla lettura, allo studio dei grandi e mediocri che vi hanno preceduto, piuttosto che vederti in sella a Syrax.
«Ho paura di vederti cadere» ti ha confessato un giorno, il timore che le colorava la voce e adombrava il viso.
E tu hai riso di cuore, perché i draghi non precipitano dal cielo.
I draghi si librano.



Una Targaryen.
Forse non quella che i Sette Regni ambivano a vedere sul trono Rhaenys è solita ripetere che il potere degli uomini non è fatto per voi ma quella a cui ogni lord sarà costretto a inchinarsi e chiamare regina.
Alzi il mento fiera, l'esaltazione che ti scorre nelle vene, mentre una schiera di uomini giurano fedeltà all'erede di Viserys.
Ti chiedi se anche Rhaenys e Visenya si siano sentite così, dopo la Conquista, ebbre di compiacimento per essere riuscite a piegare un continente intero e aver stravolto le regole degli dei.
Il potere è di chi se lo prende, stabilisci convinta, forte dell'ingenuità e dell'impeto della gioventù.



Una figlia.
Ci sono giorni in cui non vi capite. 
È il sangue del drago, commenta tuo padre, al termine di ogni discussione, quando entrambi vi siete calmati, con uno strano sorriso carico di tristezza. Una volta infiammato, non può essere raffreddato da semplici parole.
Gli vuoi bene, davvero, anche se ti ha ferita.
Ti ha portato via tua madre, solo per una folle brama di avere un maschio ma il drago, si sa, lo è, folle, e Viserys potrà sembrare senza ali e zanne ma è carne del Conquistatore , Alicent e ogni speranza di contare ancora qualcosa.
Eppure non lo odi, perché ti è rimasto solo lui.



Un'alleata.
Tu e Leanor siete questo, nonostante spesso ti sembra di essere
anche sua madre.
Il fatto è che appare troppo indifeso, fragile,
sbagliato per questo mondo. Una perdita l'ha quasi mandato in pezzi.
Forse non è una questione di sangue diluito
ce lo ha anche Laena, ma lei dimostra una tempra più solida ma di carattere.
Laenor non è fatto per questo mondo, né per la corona. Il trono lo farebbe sanguinare e lui stesso dichiara che non vorrebbe mai sedercisi.
Qualcuno afferma che è un peso Daemon.
Può darsi ma te ne prenderai cura.
Come chi combatte una guerra e non ha intenzione di lasciare indietro nessuno.



Un’amante.
È sbagliato, ne sei conscia, eppure tra le braccia di Harwin hai trovato riparo, una felicità effimera e la sicurezza di poterti rilassare senza subire pugnalate.
Ser Criston ti ha insegnato che gli uomini sanno essere mutevoli, passando dall’adorazione all’odio come una bandiera.
Harwin è diverso, ti capisce. È consapevole che tra voi non potrà esserci altro se non quel gioco di sguardi silenzioso, quelle parole dolci sussurrate o quei momenti sporadici in cui vi saziate l’una dell’altro. 
Sa che il dovere verso il trono di tuo padre verrà sempre prima della devozione per qualsiasi uomo.
E stranamente gli va bene. 
Forse è questo l’amore.
Vivere l’attimo. 



Una madre.
Lo sei diventata nel momento in cui te lo hanno messo in braccio. Jace era bellissimo, piccolo ma così forte…
Hai compreso le parole di Aemma il parto è il campo di battaglia delle donnee il desiderio di Viserys di voler altri figli. Tu stessa non riesci a immaginare la tua vita senza Luke e Joffrey.
Hai cercato di essere una mamma e non una madre per loro, di nutrirli con amore e attenzioni. Sai che la mancanza inasprisce i cuori e rende le zanne fameliche di affondare nella carne. 
Sarai orgogliosa di quello che diventeranno. 
Sono la tua gioia, forza e orgoglio.
Il tuo futuro.



Una moglie.
Lo sei stata solo quando ti sei unita a Daemon, dopo anni in cui quella speranza si era spenta fino a ridursi in cenere. 
Credevi che finalmente avresti avuto quello che c’era tra i tuoi genitori. Ti saresti accontentata anche di qualcosa simile al rapporto che avevi con Harwin, anche se stavolta ti aspettavi di poterlo vivere alla luce del sole. 
E se fosse solo un surrogato?
Daemon sembra amare più il suo nuovo rango che te a un passo dal trono, proprio come aveva sempre bramato –, ammesso che sia davvero in grado di farlo.
Ha amato Laena?
O anche lei era un mezzo per raggiungere un fine?



Una regina.
È quello che tuo padre desiderava per te, che fossi il suo successore.
È quello che agogna Daemon insieme alla guerra.
È quello che Alicent, la sua prole e i loro seguaci rifiutano di riconoscerti.
Eppure, quando osservi la corona di Viserys, quando accarezzi con le dita quelle decorazioni incise nel freddo metallo, ti chiedi se il tuo dovere non sia quello di assicurare al regno pace e stabilità al di là di tutto.
A Rhaenys è stata negata la corona ma è più nobile, saggia e sagace di qualsiasi altra regina mai conosciuta, tua madre compresa.
È davvero un cerchio d’oro a rendere tale un sovrano?



Una donna.
Un essere fragile, capace di frantumarsi davanti al dolore.
È successo quando Daemon ti ha sussurrato che cosa è capitato a Luke, il modo brutale in cui ti è stato strappato via.
Ti sei piegata in avanti, un vuoto oscuro che si è spalancato nel petto e si è espanso fino a ingurgitare ogni cosa – cuore, polmoni, stomaco.
Avrai lo stomaco per fare ciò che la giustizia urla.
I polmoni per respirare dopo aver divorato i parenti nemici.
Forse le donne non sono fatte per la corona,
sembrano dire gli occhi dei tuoi lord dopo che sei stata dilaniata.
Le donne regnano anche con il cuore sanguinante,
decreti affilata.



Sei stata così tante cose una femmina, un'amica, una Targaryen, una figlia, un'alleata, un'amante, una madre, una moglie, una regina, una donna che nemmeno rammenti. 
Sembrano tutti frammenti, vite appartenenti a un’altra persona.
Hai interpretato talmente tanti ruoli che ora ti senti destabilizzata, persa in un’esistenza che ti sembra sconosciuta.
Solo uno l’hai sempre evitato, perché sapevi che ti avrebbe divorata fino ad annerirti le ossa. 
Ora brami di impersonarlo, perché l’odio che ti scorre nelle vene che ti tiene viva, ti fa respirare, bruciare esige un prezzo di sangue da pagare.
Sorridi, esponendo le zanne alla luce del tramonto, affacciata alla cinta di mura della tua rocca.
Un drago.






“Sei una pecora? No, sei un drago.
Sii un drago!”
Game of Thrones









Detesto le drabble, sul serio.
È un qualcosa che sento non essere proprio nelle mie corde.
Però, siccome ho un Drabblitch tra qualche mese e quelle disgraziate delle Grifondoro minacciano di farmi diventare un manicotto, sto cercando di sfruttare ogni occasione per esercitarmi.
(La Sala Comune non è un posto per deboli di cuore, ve lo garantisco!)
In realtà le prime quattro drabble le avevo pronte da prima che ci fosse il cambio delle attrici. Ma siccome io e le drabble abbiamo, appunto, un brutto rapporto e siccome volevo vedere come si sarebbe evoluto il personaggio di Rhaenyra, ho preferito attendere nel caso avessi voluto aggiungere qualcosa.
Promemoria per me: non farlo più, perché da quattro drabble siamo passate a undici. 
Facciamo le serie, altrimenti vi inondo di cavolate e mi dimentico quello che volevo dirvi.
Pure a me sono drizzati i capelli per l'orrore della quantità di pregiudizi e ignoranza presente in questa storia. Però Westeros non è la patria del politicamente corretto. Se non sei etero, te la cavi solo se nasci nella famiglia giusta e vivi in un contesto favorevole (Renly Baratheon, stavo giusto pensando a te).
Giacché ho imparato a non dare nulla per scontato, lo dico senza problemi: mi dissocio da quelle idee.
Rhaenyra mi piace abbastanza come personaggio, anche se non condivido metà delle sue scelte. L’intento di questa raccolta era mostrare i suoi tanti volti, cercando di mettere in risalto luci e ombre del personaggio.
Spero che sia risultata canon, anche se questi dannati salti temporali rendono, almeno per me, difficile comprenderla appieno.
Forse desterà molto scalpore il rapporto che ho delineato tra lei e Viserys, però credo che il legame padre/figlia sia già di base complesso, figuriamoci in una prospettiva del genere.
Per dire: pure Sansa aveva problemi con Ned e, lì, la situazione era decisamente migliore di questa.
Un abbraccio e alla prossima,
Blue




   
 
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