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Autore: Samkook    26/10/2022    0 recensioni
"Miei poveri Ghost. Mi fate pena. Ma oggi mi sento buono quindi vi lascerò andare, ma scordatevi Skyler. Anzi no vi darò 20 minuti e se riuscirete a trovarla potrete portarla con voi in caso contrario ...Dimenticatevela!"
"Spero tu non ci faccia ammazzare JK"
" Era tutto già prestabilito, vero?"
"No! Non era stabilito che io mi innamorassi di te, Skyler."
* ISPIRATA A TRILOGIE E SERIE TV COME DIVERGENT, HUNGER GAMES, THE VAMPIRE DIARES E ALTRE.
Personaggi aggiuntivi Ok Taecyon, Jackson Wang, Choi Minho
Buona Lettura!
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Park Jimin, Sorpresa
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Dieci anni. Sono passati dieci anni ed ora sono qui ad osservare mio figlio giocare sulla sabbia con suo padre. Ancora faccio fatica a credere per tutto quello che abbiamo dovuto passare, tutto quello che abbiamo perso e a tutti quelli che abbiamo perso per arrivare fio a qui. Rinunciare ad una vita  felice e apparentemente serena. Mi vengono ancora i brividi. Ma lasciate che vi racconti la mia storia, la nostra storia.

*DIECI ANNI PRIMA

- Skyler sei pronta? Guarda che farai tardi. Un altra volta!

Sento le urla di mia madre provenire dalla cucina mentre mi stiracchio con malavoglia.

- Arrivo! Due minuti e sono pronta.

Le urlo in risposta, come ormai succede da quando è iniziato l'anno scolastico. La puntualtà non è mai stata il mio forte, sopratutto quando si tratta della scuola. Odio quel posto anche se una cosa positiva c'è, i miei amici. Scendo facendo gli scalini di corsa saltando gli utlimi tre e mi dirigo in cucina dove trovo la mia colazione pronta sul bancone e mia madre bevendo il suo, abitudinario, caffe nero senza zucchero.

- Stasera finirò tardi al lavoro, quindi non aspettarmi per cena. Ordinati una pizza o se preferisci c'è della pasta avanzata nel frigo, credo. Io vado mi raccomando non fare tardi.

Dice appoggiando la sua tazza e lasciandomi un bacio in fronte.

- Va bene. Ci vediamo domani.

Penso non abbia nemmeno sentito le mie ultime parole mentre cammina a passa svelto, sulle sue decoltè nere, verso la porta. Sono abituata che lei non sia quasi mai a casa. Fin da piccola mi lasciava sempre con la babysitter, la signora Potter la nostra vecchia vicina, fino a quando al'età di 12 anni ci siamo trasferite e secondo il suo parere non avevo più bisogno che qualcuno mi controllasse. Ormai quasi non ci faccio più caso a quante volte mi lascia sola a casa anche se la piccola speranza che un giorno scelga me invece del suo lavoro c'è sempre. Non mi sembra di chiedere molto, un giorno, un solo giorno intero passato con lei.
Comunque mi chiamo Skyler Stromberg e ho 16 anni. Mia madre è Evelyn Stromberg e lavora in un ufficio nel centro di Seoul. Non mi ha mai detto dove si trovi esattamente e nemmeno che tipo di lavoro faccia è sempre stata molto vaga su questo le uniche cose che sò è che lavora insieme a mio zio Tom che è il suo socio e la sua frase alla fine di questo tipo di conversazione è stata sempre "Per ora sono cose difficili da capire per te è meglio che tu non sappia". Io non ho mai insisito sul sapere tutti i dettagli perchè sinceramente non me ne è mai importato poi molto. Quando a scuola ci davano i compiti sul lavoro dei nostri genitori mia madre mi mandava sempre con mio nonno nella sua impresa di costruzione edile.Quando avevo 12 anni ci siamo trasferite a Seoul, prima vivevamo a Londra, io amavo quella cittá anche se il sole non si vedeva tanto, mi ha sempre affascinato, ma per motivi lavorativi ci siamo dovute spostare.
Mio padre non l'ho mai conosciuto, ho solo visto una foto o due niente di più. Mamma dice che è morto poco prima che io nascessi e questo, come l'argomento lavoro, è off limit. Non ho nemmeno il suo cognome porto quello di mia madre "Stromberg". L'unica cosa che mi lega a lui è una piccola voglia a forma di rondine sulla spalla, che a detta di mia nonna, è nello stesso identico punto dove l'aveva anche lui.
Guardo di sfuggita l'orologio della cucina e noto che sono le 7:45.

- Merda!

Esco di casa correndo il più veloce possibile per non fare tardi. Una cosa che odio di questo posto è che sono molto ligi sull'orario, arrivi anche un solo minuto tardi e ti viene data una punizione. A volte penso che confondano la scuola con una base militare. Le lezioni passano molto lenti, sopratutto l'ultima e oggi tocca matematica con la signora Wang. Quella donna rende tutto così terribilmente noioso e la sua materia non aiuta. Per fortuna il tempo scorre e anche questo giorno di prigionia giugne al termine, prendo il mio zaino, mi sistemo la divisa e mi dirgo al cancello dove c'è ad aspettarmi a mia migliore amica, Hope.
Hope ha i capelli scuri a caschetto, occhi grandi e scuri. Ha origini colombiane, ma come me per motivi lavorativi dei suoi genitori si è dovuta trasferire qui, il suo cognome Mendez è sempre stata una sfida per tutti i nostri amici coreani. Anche dopo vari anni non riescono a pronunciarlo bene. L'ho conosciuta per caso durante l'estate, di qualche anno fa, alla pista degli skate una zona poco conosciuta vicino al nostro quartiere. Quello che mi colpì fu il suo strano tatuaggio a forma d'albero che le prende tutto l'avambraccio, le ho chiesto più volte il significato, ma non ha mai voluto dirmelo o è sempre stata molto vaga.
Vicino a lei, al cancello della scuola, ci sono altri ragazzi nonchè miei amici cosociuti qui a scuola il primo anno di liceo. Frequento una scuola internazionale e quindi gli studenti provengono da tutte le parti del mondo, tutti abbiamo quasi la stessa storia.

- Hey Sky, ma che fine avevi fatto?

Mi chiede Nathan, uno dei primi con cui feci amicizia qui a scuola. Nathan Evans classico ragazzo americano. Alto, fisico sportivo, capelli neri e occhi chiari. Porta un piercing all'angolo destro del labbro inferiore e porta sempre un capellino NewEra, ne ha uno per ogni giorno del mese, invidio la sua collezzione. Siamo usciti per un breve periodo, ma abbiamo capito che era meglio restarre solo amici.

- La Wang a matematica non voleva mollarci aveva voglia di parlare e parlare. Comunque cambiando tema, Hope che fai oggi? Mia mamma lavora fino a tardi e quindi pensavo che potevamo passare il pomeriggio insieme. Kdrama party?
- Perfetto. Ci vediamo da te tra un'ora? Prima ho una piccola cosa da fare
Mi risponde distogliendo il suo sguardo dal telefono.
- Mi unisco anche io. Scusate il ritardo, ma il signor Lee voleva terminare il capitolo a filosofia.
Dice Tyler sbucando dal muretto dietro di noi.
Tyler Beck. E'l'opposto di Nathan, capelli biondi e grandi occhi verdi. Viene da Sidney, Australia, è arrivato due anni fa. Non ha avuto problemi a farsi degli amici dovuto al suo carattere molto socievole. Porta gli occhiali, una montatura RayBan nera, è molto bravo a scuola, sempre ottimi voti nonostante passi più tempo nell'ufficio del preside che a lezione per tutti i guai in cui si caccia insieme a Nathan.
- Se viene lui vengo pure io.
Dice Nathan.
- Posso unirmi a voi? mi annoio a casa.
Dice Leylani una ragazza che viene dalle Hawaii e nostra amica. E'un tipo particolare capelli neri lunghi con delle ciocche azzurre, che adoro, occhi neri, piercing al naso, orecchie e al labbro come Nathan.
- Va bene però non deve finire come l'ultima volta. Mia mamma e vicini per poco non mi uccidevano per il casino che abbiamo fatto. Vi aspetto tutti ra un'ora allora a dopo.
Saluto tutti e dirigo verso casa. Inizio ad incamminarmi dopo che Tyler mi offrì un passaggio con la sua moto, ma era una bella giornata e ho pensato di farmi una passaggiata verso casa giusto per calmare i nervi dovuti alla scuola. Arrivo a metá strada e ho come la sensazione che qualcuno mi stesse seguendo, mi giro per controllare e noto una strana auto nera, forse è solo una mia paranoia, ma non è la prima volta che la vedo. L'ho notata anche due giorni fa quando ero con Hope alla pista degli skate e mi sentivo osservata di continuo, lo commentai a Hope e si girò con me verso il punto che le indicai, ma l'auto non c'era più e mi disse che non dovevo farmi paranoie inutili. Quindi mi metto gli auricolari e continuo per a mia strada con Kiwi di Harry Styles come sottofondo. Sono quasi arrivata a casa, ma con la coda dell'occhio vedo l'auto nera nera accostare e un ragazzo mi ci spinge dentro con la forza, non ho nemmeno il tempo di chiedere aiuto e mi ritrovo sul sedile posteriore con affianco quello che mi ci ha spinta dentro e l'auto che riprende la sua corsa.
- Chi siete? Fatemi scendere subito!
Urlo tentando di uscire dall'auto in corsa e mi dimeno, ma il ragazzo mi tiene con una forte stretta attorno al busto e non riesco più a muovermi.
- Zitta Skyler!
Mi urla il ragazzo tenemdomi ancora più stretta.
- Voglio scendere subito! Cosa cavolo volete da me?
Provo a dimenarmi ancora, ma faccio fatica, il ragazzo mi tiene troppo stretta e mi sta facendo quasi male. Nel mentre mi rendo conto di un dettaglio.
- Aspetta, come mi hai chiamato?
Mi blocco di colpo e guardo per la prima volta lo sconosciuto alla mia destra in viso ritrovadomi due bellissimi occhi scuri fissarmi.
- Skyler. Non è il tuo nome forse?
Dice sicuro il ragazzo alla guida.
- Sì ma voi com.... ma chi siete? E dove mi state portando?
Domando provando un po'di paura, spostando lo sguardo da un ragazzo all'altro.
- Se fossi in te non farei tutte queste domande.
Mi minaccia il ragazzo tenendomi ancora stretta.
- Perchè? Ho il diritto si sap....
Non finisco nemmeno la frase che cado in un sonno profondo e poi buio, solo tenebre.

 

   
 
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