Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh GX
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Autore: MelodyChan    09/11/2022    0 recensioni
Dopo il diploma nell'accademia del duellante, tutti affrontano le nuove strade che si sono aperte nella loro carriera, ma per Melody una minaccia incombe su di lei e per questo è costretta ad allontanarsi dai più cari per evitare di metterli in pericolo, andando a distruggere il risveglio di un nemico a loro conoscenza.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Jaden/Judai Yuki, Jesse/Johan Anderson, Jim Crocodile Cook, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Da quando aveva finito gli anni in Accademia, gli sembrava soltanto   ieri che si era appena iscritta e conosciuto molte persone che adesso li considerava migliori amici.

Era felice, e fortunata di avere accanto persone che amava come la sua famiglia e sua sorella Ashley, sebbene suo padre fu ancora arrabbiato per quella festa precedente che aveva interrotto il suo fidanzamento combinato a causa di quel pericolo. Ora più che mai non se ne preoccupò più.

In camera sua, seduta sulla scrivania sotto a un sottile raggio di sole della finestra aperta che radiava i suoi capelli biondi e mossi, Stava scrivendo una lettera. Con la penna in mano scriveva ciò che le veniva in mente e gli veniva da sorridere per quelle piccole cose che scriveva, le addolcivano il suo cuore. Sapendo che le avrebbe condivise con chi amava.

Da quando tutto era piu tranquillo, c'era piu normalita che la faceva star serena. Scrisse perfino che le cose tra Ashley e Jun miglioravano molto e che erano ufficialmente fidanzati. Ma quello che più importava a lei e che non vedeva l'ora che ritornasse, desiderava perfino fare quel viaggio che aveva sempre desiderato assieme a lui.

Con Melody anche se si sentivano per cellulare. Preferiva inviargli le lettere perché era come se una parte di lei potesse essere con lui.

" Ti aspetterò, sapendo che dovunque tu sia, guarderemo lo stesso cielo stellato come se fosse uno specchio per vederci.
Melody "

Fini di scrivere la lettera, e rileggendola solo allora che, gli venne da arrossire. Fu così se stessa, che si chiedeva se mai esagerava. In quel momento non sapeva che dietro di lei era osservata da uno spirito curiosone.

<< Come mai la nostra hime-sama e tanto rossa? >>
Chiese Heriel, da dietro di lei e scrutando la lettera che aveva scritto, la ragazza doveva coprire la lettera di scatto.

<< N-Niente! A-assolutamente niente! >>
Affermò la ragazza negando l'evidenza, Heriel inizio a ridere e volteggiando in aria con le sue ali.

<< Troppo tardi! Ho visto! Aaahw!~ sei proprio una romanticona hime! >>

Ammise l'Angelo avendo un'espressione beata mentre Melody arrossi violentemente e agitandosi.

<< N-non è n-niente di che! È -È comunque non dovresti leggere le cose altrui! >>

Ammise rimproverandola leggermente, l'Angelo notava il suo umore imbarazzato e fece una piccola linguaccia alla sua padrona.

<< Eheh! ~ Rilassati~ è bello essere romantici di tanto in tanto! però, quel Judai dovrebbe almeno dire qualcosa di carino! Nelle sue lettere oltre a raccontarti le sue avventure, continua sempre a dirti che non vede l'ora di poter mangiare cose squisite da te! Incorreggibile! >>

Confessò a braccia conserte facendo uno sbuffo, Melody fece un sorriso timido mentre metteva dentro la lettera nella busta.

<< Beh, lui è fatto così! Trasmette i sentimenti a modo suo credo, e poi credo di immaginarmi che non è abituato a scrivere le lettere in forma amorosa, già posso immaginarmi i suoi tentativi. >>

Rise dolcemente mentre teneva la lettera, immaginandosi una scena buffa di Judai che cercava di trovare parole giuste da scrivere e se sbagliava qualcosa poteva sicuramente buttare il foglio nel cestino e ricominciare, trovava che la scena poteva essere così carina.

<< Beh, in effetti non hai tutti i torti. Ah! Gli hai scritto di me? Che mi manca sempre di più Yubel? ♡ perfino io senza di lei mi sento persa~ >>
Ammetteva mentre si stringeva a se stessa in tono innamorato, la ragazza chiamò Kuribon che apparve di fianco a lei. Usando il suo potere divenne reale e gli consegnò la lettera legandola con un fiocco largo sul dorso incastrando la lettera.

<< Certo che si, ho messo tutto quello che volevo scrivere compreso il tuo. Sai cosa fare Kuribon, vai. >>
Ordinò dolcemente dando un piccolo bacio sulla fronte a Kuribon, la piccola fece un verso e scompari dirigendosi nella destinazione assegnata. Heriel si avvicinò fissando la finestra il giardino che si affacciava dall'esterno.
<< Chissà dove saranno in questo momento... >>
<< Non lo so, ma dovunque siano  spero che stiano bene. >>
Ammise la ragazza osservando dalla finestra e alzando gli occhi verso il cielo, scrutava quell'azzurro. Teneva molto di rivederlo, ma la magia era finita da quando senti delle voci da fuori la porta della sua camera.
Andò a vedere cosa stava succedendo, andando ad aprire la porta lo spirito di Heriel spari. Usci non appena chiuse dietro di se la porta, dirigendosi verso la voce della sorella che sembrava agitata.
Fini per scendere dalle scale della hall, vedeva i maggiordomi e le domestiche che stavano facendo i preparativi per la festa di stasera, vide i fiori che abbellivano nei vasi e trovava che avevano messo delle belle decorazioni, ma notò che sua sorella gemella Ashley era agitata e cercava di dare ordini per dirigere per bene il lavoro.
<<  Si, quello va bene lì! Nono quelle no! Sono rose troppo sul blu scuro devono essere blu proprio come il colore dell'Obelisk Blue! >>
Melody si guardò leggermente confusa e si avvicinò verso la sorella in maniera confusa.

<< Ashley, che sta succedendo? >>
Domandò la ragazza, mentre lei si voltò cercando di tirare un sospiro anche se questo sembrò non funzionare.

<< Come? Non ricordi?! Stasera c'e la festa di fidanzamento frà me e Jun e alcuni ordini sono arrivati sbagliati, perfino le rose non vanno bene! Ho il terrore che vada tutto storto! >>
Ammise andando in panico per notare alcune cose sbagliate, come le rose, o delle tende da un diverso colore e subito Melody iniziò a poggiare le mani sulle sue guance per fare in modo che  si calmasse mentre la guardasse.
<<  Ashley, guardami. Andrà tutto bene! anche se ci sono alcuni errori sono certa che andrà bene lo stesso e poi le cose possono anche risolversi! >>
Le sorrise fiduciosa, prese un lieve respiro e ed espirò ritornando frà se  e dando ragione alle sue parole.
<< Hai ragione, A-ahahaha! Mi sto preoccupando per nulla....già...uff... no la verità e che sono spaventata. Vorrei solo che lui, Jun, vorrei che per la prima volta rimanesse stupito di qualcosa! Non mi dispiacerebbe affatto vedere la sua faccia a bocca aperta . >>
<< E lo sarà, ne sono sicura ... non so come ma ho il presentimento che ne rimarrà affascinato, sopratutto da te. >>
Sorrise facendogli l'occhiolino cosa che in questo modo fece tornare il sorriso alla sua gemella.
<< Grazie! Sarà sicuramente un successone! Meglio tornare con le decorazioni e ah! Ho fatto in modo di comprarti un vestito per te, Hayama te lo porterà più tardi. Vedrai non te ne pentirai! >>
Ammise decisa Ashley con il solito sorriso furbo quando comprava dei vestiti per lei e per Melody. E anche se avvolte poteva esagerare con il lusso era contenta che fosse ritornata la sorella determinata che adorava.
<< Forza torniamo a lavoro, ah! Melody prima che esci puoi sistemare questi fiori in quel vaso, ti ringrazio! >>
Chiese Ashley supplichevole prima di tornare a essere di nuovo indaffarata, sebbene doveva uscire per una commissione fece più che volentieri la richiesta dì sua sorella.
<< Va bene, ci penso io! >>

Si avvicinò verso il tavolino dove era poggiato il bouquet di fiori. Prendendolo si dirigeva verso un vaso libero della colonna della Hall. Portò il vaso nel bagno per riempirlo d'acqua e sistemo delicatamente i fiori sistemando per bene la composizione. Le contemplo per un attimo per osservare i suoi colori, odorò il profumo delicato del fiore che era tra quelle primule blu, un giglio bianco. Nel suo pensiero sfiorò il ricordo di sua madre, il suo sorriso e la sua voce gli mancava più di tutto, così tanto e si chiedeva che cosa gli avrebbe detto se fosse ancora viva. Gli venne la folle idea di andarla a trovare al cimitero prima di fare quella commissione.

Uscì dalla villa dopo essersi preparata, ed invece che essere scortata con la macchina preferì usare la sua bici. Si dirigeva verso il centro città per andare dal fioraio e comprare un piccolo mazzo di gigli per sua madre.  Si era avviata al cimitero con la bici, tenendo nel cestino i fiori e per far  in modo che non si rovinassero. Ci andò  tranquillamente, quando arrivò al cancello del cimitero si fermo.

Fissò il grande cancello semi aperto, osservando quel giardino che in lontananza vi erano le tombe dei defunti, scese dalla bici e la lasciò affianco al portone, prese i fiori dal cestino ed entrò superando quelle sbarre che dividevano il mondo dei vivi con quello dei morti.

Cammino, superando ogni statua angelica o religiosa.  Osservava ogni tomba i nomi diversi di persone che non erano più lì. Per poi guardò le statue degli angeli, per lei  erano le sculture che trovava così belle, delicate ma così tristi. Per quanto il cimitero si trovasse così elegante e rispettoso, avvertiva quel sentimento così grigio, nostalgico e desiderio di rivedere chi amava con tutto il suo cuore.

Si fermò quando notò un padre con due bambini che lasciavano i fiori su di una tomba, riusciva ad avvertire i loro animi ed era come un dejavù per lei, era certa che avevano perso la loro madre o qualunque persona cara che amavano. 

Quella famiglia cominciò ad avviarsi via dopo un'ultimo saluto alla tomba del loro caro, e la ragazza tornò a camminare. Dopo qualche sentiero riuscì a trovare la tomba della madre. Suo padre per quanto l'amasse, l'aveva commemorata in una rispettosa tomba di un bianco puro  con delle scritte dorate nell'incisione del suo nome.

Si chinò, inginocchiandosi e alzando lo sguardo osservò la statua dell'angelo che l'accompagnava in una posa di preghiera con gli occhi chiusi, abbassò lo sguardò e andò ad accarezzare quel cemento bianco e freddo finendo a toccare il nome della madre: Lily Collins. Poggiò i gigli a fianco alla tomba, notava le candele ormai spente dal vento di quei giorni passati.
<< Ciao...mamma. >>
Mormorò sofficemente, accarezzando nuovamente la tomba i suoi occhi divennero lucidi ma non si curò della lacrima che rigava nella sua guancia. 

<< ... ti ho portato i tuoi fiori preferiti, ricordo che li amavi tanto! Sono certa che ravviveranno il tuo animo in un luogo così tetro.>>
Ammise sorridendo dolcemente, alzò leggermente la mano per togliere quella lacrima e guardo nuovamente la tomba.
<< Ci manchi... mi manchi. Sono successe così tante cose che sono cambiate, che non saprei nemmeno da che parte cominciare... Mi chiedo se sei fiera di me... Vorrei solo che tu fossi qui veramente così che possa raccontartele con calma. >>
Confessò tristemente, e chinando leggermente la testa chiudendo gli occhi.
<< Se solo....non fosse successo quell'incendio... a quest'ora saresti ancora qui.....è tutta colpa mia. >>
<< E' colpa tua, mia cara~>>

Una voce risuonò nel luogo come da eco,   da alzare di scatto lo sguardo di Melody per guardarsi attorno, si alzò velocemente per controllare dove provenisse quella voce, tra i suoi pensieri Heriel iniziò ad  essere vicino a lei.
<<  Avverto una presenza che non mi piace affatto, stai attenta! >>
Mormorò Heriel prima che la ragazza usò il suo potere, i suoi occhi da azzurri divennerò sul viola chiaro, sentiva quella  voce parlare.
<< Ti fai così tante domande, ma qualunque risposta avresti persino dai tuoi cari sai...che è sempre, sarà una menzogna.   ma la verità è un'altra. Fufufu~ >>
Disse rimbombando la sua voce, da agitare leggermente la ragazza ma prendendo il coraggio.
<< Q-questi trucchi non funzionano con me! Fatti vedere! >>
Mormorò alzando la voce,  guardando ancora intorno per evitare di essere presa di spalle. Udi infine il suono di un'applauso singolo, chi si mostrò era stato da sempre dietro ad una statua  di un'angelo che trainava una spada. 

Osservò l'aspetto del ragazzo mentre gli applaudiva, aveva dei folti capelli lunghi e neri che gli arrivavano fino al collo, i suoi occhi erano di un giallo dorato che assunsero malizia nel guardarla come per il suo sorriso. i suoi abiti erano in uno stile dark punk da pantaloni strappati e una maglia nera proprio come la sua aura, con infine una lungo cappotto di pelle.

<< Devo ammetterlo, sei proprio brava e le tue parole sono così toccanti che farebbero sciogliere persino il mio cuore se solo provasse qualcosa, ah. Apparte la tua bellezza ovviamente. >>
Mormorò il ragazzo, con un sorriso malizioso mentre si avvicinava. Melody si mise in guardia contro il ragazzo sconosciuto.
<< C-chi sei?! Da quant'è che mi spiavi? >>
Mormorò la ragazza seriamente, cercando di mettere da parte la paura per capire chi fosse.
<< Heh, diciamo da un bel pò Principessa- Oh, scusa che maleducato! Dimenticavo che le donne odiano gli sconosciuti quindi. Permettimi di presentarmi..>>
Ammise il ragazzo con dei movimenti finti e rispettosi, si inchinò fino a mezzo busto facendo una riverenza.
<< Il mio nome è Ryuji, Bambolina. Non che bisogna aggiungere altro in effetti su di me ma...su di te ufufu- sò tutto. >>
Disse con un sorriso mellifluo, rialzandosi dalla riverenza appena fatta per avvicinarsi di qualche millimetro, la ragazza ne sembrò dubbiosa e quasi spaventata, come sapeva di lei? Se non l'aveva mai conosciuto, da chi aveva preso informazioni? Forse mentiva?
<<  Stai  mentendo! Non sai niente di me!>>

Ribadeva la ragazza, stando attenta a lui, era la prima volta che lo incontrava, ma in qualche modo questo tizio, non era una persona comune.
<< E se ti dicessi che sò del tuo potere ereditato dalla Regina Eterna? O che tu stessa ti sei fusa con uno spirito angelico? I tuoi occhi cambiano persino quando usi il tuo potere, ma sai che non riesci a controllare quel potere ormai completo, che si nasconde in te. >>
Per un'attimo la ragazza lo guardò con stupore misto tra lo spavento ed un lieve tremolio indietreggiando leggermente. Come poteva sapere di quello che era successo nel mondo oscuro?
<< Come puoi?---->>
<< Saperlo? Semplice, perchè è da molto che ti osserviamo...ops!.... forse,non dovevo dirti questo maaa, tornando a prima. Ti sei sempre chiesta come può essere morta tua madre, vuoi davvero saperlo? >>
Chiese Ryuji, ridendo sotto i baffi a quella domanda. Si leccò le labbra quando continuò ad avvicinarsi.
<< Per colpa tua...ufufu esatto, sei tu che l'hai uccisa, sotto quell'incendio. E' stata la tua "magia". >>
La ragazza sgranò gli occhi, a quella notizia non seppe cosa dire ma era chiaro che lui stesse mentendo, era così no?
<< Non ascoltarlo! Non ascoltarlo Hime-sama! >>
<< T-tu menti! Stai mentendo! Non l'ho uccisa! Non potrei mai.... >>

Ammise arrabbiata, mentre continuò a indietreggiare fino a che il ragazzo non la finì contro ad una parete di una statua, il ragazzo fini col metterla contro il muro di scatto le sue mani evitavano di farla fuggire via guardandola negli occhi.
<< Tu credi che menta? ma sotto sotto sono certo che saì la verità perfino meglio di me. Non hai mai pensato a chi avesse potuto appiccare quell'incendio quando era tranquillo? No...è il tuo potere. E' stato il tuo potere bambolina a creare quella tragedia. Ma sono buono, ti libererò di quel potere se tu me lo daraì. >>

Confessò malizioso, mentre con il dito andò a spostare leggermente la sua frangia per vedere i suoi occhi continuare ad illuminarsi di un viola porpureo, scendendo il dito arrivò verso il mento per alzarlo leggermente con due dita.
<< So che è un fardello così pesante, e ti sei limitata a controllarlo ma ne fai così fatica che riesco a notarlo se te ne liberi, ti sentiresti leggera...senza avere problemi. >>

Disse come in un sussurro, verso di lei mentre guardò i suoi occhi. Melody aveva ascoltato le sue parole, come in un invito ma quel potere apparteneva a lei e sentiva che c'era puzza d'imbroglio... In brutte mani un potere come il suo poteva essere spregevole e non voleva affatto donarlo perfino a chi poteva essere un nemico.
<< Mai. >>
Il suo potere venne a galla, una volta che i suoi occhi si illuminarono di una piccola fioca luce, fece spintonare il ragazzo e allontanarlo da lei, mandandolo contro ad un'albero. Ne approfittò di scappare velocemente dal cimitero, iniziando ad allontanarsi passo per passo per raggiungere il cancello.
Il ragazzo fece una piccola risatina mentre si alzò da quell'albero, leccandosi leggermente le labbra e sistemandosi i suoi capelli.
<< Che ragazza audace! Mi piace. >>
Disse soddisfatto, quello a cui mirava stava funzionando, con  entrambe le mani creò con un movimento un'alone finendo per creare dei duplicati di orrende creature intrisi di oscurità sotto forma di angeli e demoni.
<< Prendetela. >>
Con l'ordine appena detto, i duplicati iniziarono a volare per seguire la ragazza. Melody continuò a correre lungo il sentiero con le tombe che susseguivano. Sentiva dietro di se di essere seguita e ne fu spaventata. Avrebbe voluto portarsi con se il suo deck e il suo duel Disk per essere protetta dai suoi mostri... Se solo lo avesse saputo.

I duplicati erano dietro di lei così veloci e agili, che cercò di fare del suo meglio per non farsi prendere il suo cuore batteva così forte e l'ansia si era fatta sentire ma non mancava molto per il cancello.

Un duplicato fece distruggere una statua per fermare la ragazza, lei stessa cercò di evitarlo con un urlo sorpreso, tornando a correre fino a che non vide davanti a lei il cancello. Aprì subito il cancello, e prese subito la bici per salirci.

Con le mani in entrambi i manici, e i piedi sui pedali comincio a pedalare piu veloce che poteva. I duplicati la inseguirono dall'alto, e ostacolarono la sua corsa colpendola con la loro magia ma  li evitò.
<< Heriel! Che cosa sono?!>>
<< E' difficile, non ho mai visto delle persone così...  ricordano così tanto Mr. T.... Attenta!>>
Allarmò Heriel riapparendo affianco a lei come spirito, seguendola con il volo e standole vicino. la ragazza venne nuovamente attaccata da quelle saette oscure riusci ad evitarle ma nonostante una la schivò si procurò un taglio sulla guancia da rigarle leggermente il sangue.

<< Non hai scelta, usa il potere! Forse così riusciremmo a seminarli! Fidati di me, so che puoi farcela!>>
Ammise Heriel convinta di ciò che aveva pensato, Melody la guardò anche se poi si voltò per guardare la strada.
<< Io.. Ci provero! >>
Annui, prendendo coraggio, cerco di concentrarsi concentrandosi piu che  poteva fino a che nel momento che i duplicati si fecero piu vicini come se avessero la vittoria in pugni. Fu in sottopressione  Attorno a lei una luce l'avvolgeva e voltandosi di scatto, mostrando i suoi occhi che brillavano. Si fermo e chiudendo gli occhi spaventata, si lasciò andare spaventata.
<< Andate.... Via!! >>
Come un'onda d'urto, la luce raggiunse il cielo sbalzando e facendo scomparire i duplicati. Riprese fiato, riaprendo gli occhi e fissò il cielo. Non erano più lì, tornò la quiete in quella strada desolata.

Tirò un sospiro di sollievo,  sebbene era riuscita a farli scomparire aveva perso un pò di forze. Doveva tornare subito a casa, solo li si sarebbe sentita al sicuro e solo li avrebbe potuto capire di più ciò che era appena successo. Si voltò e tornando a pedalare con la bici per andare a casa.

Dall'alto verso il cielo l'uomo dai capelli argento osservò la ragazza andare via, scrutava la situazione di quanto ciò che aveva visto.
<< Tsk, quel Ryuji. come al solito è partito precipitosamente .... ma almeno, non vi è alcun dubbio che il suo potere è completo. >>

Mormorò  calmo. la prova del suo potere era un inizio di quella profezia, e si sarebbe potuta avverare, se lo otterranno allora Light of Destruction, non solo tornerà. Ma...sarebbe iniziato il Chaos sulla terra. Con il portale oscuro  svani per teletrasportarsi in un'altro luogo.
  
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