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Autore: Vinz27    11/11/2022    3 recensioni
Il reality è finito da dieci anni ormai. Gli ex concorrenti, ormai trentenni, si sono fatti una vita, hanno un lavoro e magari anche una famiglia. Tra vari tira e molla, Duncan e Courtney si sono rimessi insieme, mentre Gwen è stata nuovamente conquistata da Trent, ora chitarrista di successo. A capodanno, alcuni degli ex concorrenti, rimasti amici, si rivedono per festeggiare l'anno nuovo. Cosa succederà? Leggete per scoprirlo!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Trent | Coppie: Duncan/Courtney, Duncan/Gwen, Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Tu non mi basti mai

Mancavano pochi minuti alla mezzanotte, l'aria del grande salone era carica di eccitazione e divertimento: otto persone ridevano e scherzavano, qualcuno era già ubriaco come Geoff -che tentava inutilmente di nasconderlo- qualcun altro osservava con pacatezza e sobrietà la scena come DJ e Trent. Nonostante l'allegria e la leggerezza, Courtney lanciava sguardi severi per controllare che nessuno rompesse niente o facesse qualche cazzata in casa sua, quell'immensa e costosissima casa che si era guadagnata col sudore e il duro lavoro che, tutto sommato, pagava davvero bene. Ogni anno, la sera di capodanno, lei e Duncan invitavano i loro vecchi amici ai tempi del reality. Già, Duncan... chi l'avrebbe mai detto che si sarebbe rimessa assieme a lui? Dopo il trattamento a dir poco meschino che aveva ricevuto nella terza stagione, voleva solo allontanarsi il più possibile da lui e Gwen, perché entrambi l'avevano delusa e le avevano spezzato il cuore, anche se non l'avrebbe mai ammesso. Ma il tempo, a lungo andare, riesce a curare anche le ferite più profonde: con gli anni, Courtney era riuscita a dimenticarsi di entrambi, era andata avanti, aveva aperto un suo studio legale, era diventata un'avvocatessa di successo ed era conosciuta in tutta Toronto, città dove viveva e praticava la professione da oltre cinque anni. Poi, Duncan era riapparso dal nulla, ne aveva fatta un'altra delle sue e aveva deciso di rivolgersi a lei. Dapprima riluttante, Courtney aveva messo da parte l'orgoglio e il risentimento, si era detta di essere una donna matura ed era infine riuscita a difenderlo con successo, evitandogli la galera. Lui l'aveva ricontattata per ringraziarla, e da lì avevano inspiegabilmente iniziato a vedersi e poi a frequentarsi: lei sapeva che aveva rotto con Gwen nella quinta stagione, e sapeva anche che, nel profondo, era sempre stata innamorata di lui, del suo modo di fare e di essere. E così, senza nemmeno accorgersene, l'aveva perdonato e ospitato a casa sua. Erano passati tre anni dal giorno in cui l'aveva difeso in tribunale, ora erano una coppia in tutto e per tutto, lui aveva aperto un'officina nella parte Sud della città e lei era felice del proprio lavoro. 
Era curioso come, quella sera, otto persone che si erano conosciute in un contesto così depravante ed estremo stessero parlando amichevolmente come se nulla fosse, raccolti su due ampi divani in pelle attorno a un grazioso tavolino in mogano, dove giacevano bottiglie vuote, stuzzichini e un posacenere con parecchi mozziconi spenti. In realtà, in quel gruppo solo Duncan e Gwen fumavano, abitudine che Courtney detestava, motivo per cui aveva comprato un grosso aggeggio che aspirava il fumo. Proprio così, anche Gwen era presente, assieme a Trent, con cui si era rimessa insieme da un annetto. Duncan aveva incontrato Trent a un concerto di una band emergente che lui conosceva; si era sorpreso notevolmente nel scoprire che il moro fosse il nuovo chitarrista del gruppo. Inevitabilmente, avevano stretto amicizia, per così dire, e Duncan aveva scoperto che usciva nuovamente con Gwen. La notizia lo aveva infastidito, non sapeva il perché, ma almeno, dopo tanti anni, poteva rivederla e riesumare la loro vecchia e sincera amicizia. Così era stato: su insistenza di Duncan, Courtney aveva accettato con riluttanza di fare un'uscita a quattro: lei, Duncan, Trent e Gwen. La ragazza aveva decisamente abbandonato il suo stile dark, lasciando spazio ad abiti più comuni e sobri. Jeans, converse, una felpa verde o blu e dei capelli lunghi e completamente neri avevano sostituito il suo "marchio di fabbrica" gotico. Lavorava nel settore della computer grafica e appariva molto più spigliata e sicura di sè rispetto ai tempi del reality. Anche se non l'avrebbe mai perdonata, Courtney aveva deciso di agire in modo maturo e di includerla nella sua sfera di amici e conoscenti. Con lei era educata e gentile, ma appariva comunque distaccata, perché sapeva di non potersi mai fidare completamente.
Partì il conto alla rovescia: Geoff teneva stretta a sé una bottiglia di Champagne, pronto a stapparla, Duncan era accanto a lui, l'ennesima birra in mano, Trent cingeva dolcemente Gwen con il braccio, Bridgette e DJ controllavano l'orologio e Owen -sì, c'era pure lui- si preoccupava di non lasciare nemmeno uno stuzzichino sul tavolo. Schioccò la mezzanotte. Partirono le urla entusiaste degli amici, Geoff stappò la bottiglia come se non attendesse altro, e poco dopo i fuochi d'artificio saettarono nel cielo stellato per poi esplodere in mille colori diversi. Il resto della serata passò velocemente, tra alcol, trenini improvvisati, canzoni ancora più improvvisate e balli osceni. Verso le due, Trent e Gwen si congedarono , così come Owen -gli era inspiegabilmente venuto il mal di pancia- e Bridgette, preoccupata per i bambini. Lei e Geoff erano una coppia storica, avevano avuto due figli e un anno fa si erano sposati. Geoff e Duncan erano grandi amici, quindi le due coppie si vedevano spesso. Il punk gli aveva fatto da testimone al matrimonio e in seguito si erano talmente ubriacati che, il giorno dopo, si erano trovati a Montreal. Avevano scoperto che si erano finti preti e avevano celebrato il matrimonio di due completi sconosciuti.
Anche Courtney decise di andare a dormire, le notti in bianco non facevano per lei. Duncan, Geoff e DJ invece uscirono e si recarono al pub più vicino, dove scolarono altra birra, tentarono (inutilmente) di giocare a biliardo e risero come degli idioti raccontandosi aneddotti per il resto della serata.
Verso le sei, Courtney ricevette un messaggio da Duncan: "Ciao amore, dormo da Geoff questa notte, abbiamo fatto tardi."

...


 

< Ti sono piaciuti i fuochi d’artificio? > le sussurrò, cingendole la vita da dietro e baciandole il collo pallido e stretto. Lei rise in modo sommesso, si voltò e lo guardò, immergendosi nei suoi grandi occhi chiari e senza dargli il tempo di replicare, gli prese il capo con la mano e lo baciò con foga. I due si staccarono solo quando non ebbero più fiato, poi lui la prese in braccio e la buttò sul letto di quell’appartamento buio e angusto. Si mise sopra di lei e continuò a baciarla, trascinato da una passione insaziabile. Fuori, i primi raggi del sole invernale filtravano timidamente dalla piccola finestra e illuminavano un’oscurità sporca e colpevole. La mattina dopo la festa, Gwen aveva ricevuto un messaggio da Duncan, solo due parole che le avevano riempito il cuore di entusiasmo ed eccitazione: “Via libera". Aveva detto a Trent che aveva avuto problemi al lavoro e doveva assolutamente risolverli. Fortunatamente, lui era ingenuo e non sospettava nulla, era troppo buono per lei e sapeva di non meritarlo. Si sentiva terribilmente in colpa, ma quando pensava a Duncan tutto il resto scompariva. C’erano i suoi occhi azzurri, il suo profumo così intenso, così diverso da quello di Trent, il suo sorriso beffardo che aveva amato da sempre.

Era amore il loro? Nessuno dei due lo sapeva, come coppia fissa non avevano funzionato, ma sapevano che non potevano vivere l'uno senza l'altra. Da soli, la vita sembrava vissuta solo per metà, i giorni parevano grigi e monotoni, l'assenza dell'altro si faceva sentire come un vuoto siderale. Courtney, Trent... erano ripieghi, Gwen questo lo sapeva e stava male per questo, ma le emozioni, i brividi che provava con Duncan erano qualcosa di inconcepibile e stupendo. Erano una droga l'uno per l'altra, si stavano distruggendo a vicenda.
Ora erano lì, in quelle lenzuola, a consumare la loro passione, mentre il mondo là fuori cessava di esistere, nulla aveva importanza al di fuori di loro due e del sentimento che li univa, un sentimento a cui non sapevano dare un nome.
Quando finirono, i corpi sudati e il respiro affannoso, Duncan si avvicinò a lei e le diede un bacio tenero sulla guancia < tu non mi basti mai > le sussurrò. Lei lo guardò in modo indecifrabile, non disse niente e si limitò ad accarezzargli il volto ampio e squadrato. Anche lui era cambiato dai tempi del reality: la sgargiante cresta verde aveva lasciato spazio a capelli neri e spettinati, molti piercing non c'erano più e una barba leggera si allungava da un orecchio all'altro del viso. Gwen si alzò, prese il pacchetto di sigarette e gliene porse una. Un fumo denso e grigio si propagò per tutta la stanza. La ragazza si sedette sul suo bordo del letto e fumò in silenzio. Duncan la guardò, aveva assunto un'aria malinconica. < Cos’hai? > le domandò. Lei lo guardò, quegli occhi neri e profondi lo disorientavano ogni volta < come andrà a finire? > < cosa? > < sono sei mesi che ci vediamo, per quanto tempo andrà avanti questa storia? Che faranno Trent e Courtney quando lo scopriranno? > Duncan alzò un sopracciglio < non lo scopriranno > < ah, no? Credi che siano degli idioti? Credi che meritino tutto questo? > disse lei alzando la voce. Duncan si appoggiò sui gomiti < e cosa vuoi fare allora? Finirla qui, smetterla di vederci? > < non lo so! > esclamò lei < non voglio starti lontano, ma non voglio nemmeno che loro soffrano! Io tengo a Trent! > < ma non lo ami > sentenziò lui, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Gwen aveva gli occhi lucidi, le parole le morivano in gola < non lo so se lo amo > disse infine con la voce incrinata < non so nemmeno se amo te >. Duncan le si avvicinò, la accarezzò la pelle diafana e le baciò la spalla < io so solo che, quando sono con te, mi sento bene > le sussurrò < anche se è sbagliato, anche se ci sono delle persone che soffrono, io con te sto bene > iniziò a giocherellare coi lunghi capelli di lei < io voglio stare con te e tu con me, è tutto quello che so > la ragazza si voltò, un sorriso timido ricomparve sul suo volto. Gli diede un bacio leggero sulle labbra, poi si alzò, si vestì e andò a pettinarsi. Gli sorrise ancora e, senza dire nulla, uscì dall’appartamento. Duncan spense il mozzicone e si sdraiò nuovamente. Sorrise. Sapeva che l’avrebbe rivista.


Angolo autore
Ciao a tutti, questa è la mia prima ff su questo sito, spero che abbiate gradito la lettura e vi invito a recensire, alla prossima! :)

   
 
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