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Autore: Spensieratezza    25/11/2022    2 recensioni
Sam e Dean sono divisi dopo quello che è accaduto con Gadreel, ma Sam gli farà una proposta molto particolare per riconciliarsi con lui
Questa storia è ambientata dopo la 9 x 10
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
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Gabriel si trovava in un bar a bere, al bancone, triste e solo, fino a quando Castiel non arrivò, arrabbiato, arruffato e con uno sguardo furioso in viso.

"Mi hai trovato alla fine..." disse Gabriel con tono atono, cercando di non far trasparire quanto il suo cuore battesse forte.

"Sì! La proiezioni olografiche che hai messo in cui simulavi sessioni più o meno sessuali, non mi hanno scoraggiato."

"Erano TANTE.." disse lui cercando di ignorare come i battiti del suo cuore fossero emozionati al pensiero.

"Non tante abbastanza da fermarmi. Non che avrebbero potuto. È solo che erano un po' troppo ripetitive."

"Come hai fatto a scovare il trucco?"

"La prima volta ci sono cascato, mi sono messo in mezzo alla proiezione cercando di portarti via...ma...tu sei svanito ovviamente! Dopo ho capito, ma ho comunque continuato a distruggere tutte le tue simulazioni. Ti sei stancato presto."

"Non posso dire lo stesso di te." Disse Gabriel, ma il suo cuore continuava a battere sempre più velocemente. "Che ti devo dire...credevo che sarebbero bastate a scoraggiarti, mi sbagliavo...sei proprio folle."

"Gabriel, noi due dobbiamo parlare."

"Non credo proprio..."

"Gabriel, TI PREGO, ho capito perché sei arrabbiato, ho capito!"

"Ma dai, non ci credo." Disse Gabriel ridacchiando.

"Sì invece! Mi dispiace! Ti giuro che mi dispiace! Non avrei dovuto nasconderti di quel bacio alla caverna di cristallo, avrei dovuto dirtelo, adesso l'ho capito, è solo che non credevo..."

"Non credevi che fosse importante.." disse Gabriel con amarezza.

"Non intendevo..."

"Quello che credevo il nostro PRIMO bacio non era neanche il primo e non hai avuto LE PALLE DI DIRMELO!" gridò Gabriel le ultime quattro parole.

Castiel sospirò.

"Senti, mi dispiace che questo ferisce il tuo super orgoglio da macho, ma non era facile da dire...ero..."

"Imbarazzato? Confuso? UMILIATO?? Non credo! Questo è come IO MI SENTO! il grande arcangelo! Trattato alla stregua di una principessa disney!!"

"Non mi pento di quello che ho fatto...perché ti ha riportato da noi..ti ha riportato da me.."

"Senti, Cas .io...non so...voglio stare da solo adesso.. "

Gabriel cominciò ad andare via e Cas gli gridò dietro.

" Pensi che Asmodeus ti abbia forse trattato meglio?? È vero che ti ha curato, protetto...ma ti ha anche allontanato da noi, ti ha privato della tua famiglia!!"

"Ma io non provo dei sentimenti per lui!!" Gridò Gabriel girandosi verso di lui.

Castiel rimase a bocca aperta mentre Gabriel appoggiato alla porta della stanza da cui era entrato, stava ora piangendo.

Gabriel era scioccato oltre ogni limite. Davanti a sé aveva una sfera bianca come quelle palle di neve di natale con la neve magica che gli umani amavano tanto. Era sospesa in aria davanti a sé, ma non era di plastica, né di vetro. Sembrava fatta di energia bianca e di luce, quasi di grazia angelica, tanto brillava. Credeva di aver frainteso il disegno all'interno, quindi si protese per guardare meglio. Guardò meglio e con sorpresa si rese conto che aveva visto giusto.

Dentro quella sfera, c'era lui e c'era Castiel che si baciavano, stretti in un tenero abbraccio, con la neve che scendeva dolcemente su di loro, mentre le loro forme si muovevano in cerchio, come se stessero danzando

Prese la sfera tra le mani e rimase incantato a fissarla, mentre Castiel, che si era materializzato nella stanza con i suoi poteri, aveva cominciato a parlare.

"Ho cosparso tutto il locale di sfere come questa, schermandola agli umani, in modo che potessi vederla solo tu, così in qualunque porta avessi deciso di entrare, avresti visto una di queste..." poi sorrise. "Almeno se avessi deciso di trasformare le tue proiezioni in realtà, ci sarebbero state le mie a disturbarti."

Gabriel sembrava aver perso la voglia di fare dell'ironia. Continuava a fissare la sfera che era ancora nelle sue mani e la toccava come fosse un reperto archeologico di inestimabile valore.

"E poi volevo che tu sapessi...che mi dispiace che quello che hai SCELTO tu non fosse il nostro primo bacio..." disse, mentre Gabe alzava finalmente il viso dalla sfera per guardarlo.

"E mi dispiace che non hai potuto vederlo.. MA volevo che tu sapessi, che quando tu mi hai baciato, era il nostro primo bacio anche per me."

Tutto può cambiare da un momento all'altro. Un momento prima Gabriel stava tremando da capo a piedi, comprese le sue mani, come il suo cuore. L'attimo dopo era volato tra le braccia di Castiel, le bocche incollate insieme e aveva lasciato andare la sfera, che non si era rotta né era caduta, ma era rimasta a galleggiare in aria, ritraendo i due che si baciavano facendo da cornice a loro due che facevano altrettanto.
   
 
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