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Autore: dragun95    25/11/2022    0 recensioni
Adam Strife ha cominciato a collaborare con la Dasao, un'organizzazione segreta che si occupa di monitorare e proteggere i Titani.
Gli viene affidato il compito di studiare un cristallo sconosciuto trovato mentre seguivano una delle imponenti creature. Il giovane non si aspetta certo che forse questo misterioso oggetto, possa aiutarlo a capire una delle domande che lo ha assillato su queste creature. Ovvero l'origine di Ghidorah, la nemesi di Godzilla.
Genere: Azione, Drammatico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Dasao Research'
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CAPITOLO 3
 
Quella domanda fece rimanere zitta l’aliena, come se non trovasse le parole. Mentre il giovane restava in attesa pensando che forse aveva fatto una domanda sbagliata. Poi però iniziò a guardarsi intorno, chiedendosi da quanto fosse in animazione sospesa.
Non c’erano orologi in quel luogo e iniziava a perdere la cognizione del tempo.
 
“Si, abbiamo fatto alcune supposizioni…sei sicuro di volerle sapere?”
 
-Come scienziato, mi sento il dovere di conoscerle. Inoltre ammetto di aver passato notti insonne a chiedermi che ambiente potesse aver creato un mostro al pari di un Titano Alfa!- l’Altamdal schioccò le dita proiettandoli in un nuovo ricordo. Ora erano all’interno di un museo alieno e a giudicare dalle ossa doveva essere uno di storia naturale.
 
“Prima che il mio popolo facesse la sua comparsa. Miradis era come ogni altro pianeta, abitato da creature primitive e selvagge” fece due passi portandolo davanti ad uno scheletro, presentava un lungo collo con le zampe anteriori che formavano delle ali.
 
“Questo è uno Shülkhe. Il primo carnivoro all’apice della catena alimentare” sullo scheletro davanti a loro vennero proiettati sopra, le immagini dei muscoli e le squame color oro.
 
“Questo che vedi è l’aspetto che aveva in vita, secondo i nostri studi” Adam si avvicinò per osservarlo meglio. Più lo vedeva e più gli sembrava di vedere Ghidorah, ma aveva solo una testa e sarà stato alto al massimo sette metri e lungo quindici.
 
-Sembra lui ma…è decisamente troppo piccolo- anche per gli standard dei Titani. Avrebbe potuto rivaleggiare con un Tyrannosaurus Rex questo era certo, ma di sicuro non con loro.
 
“Ovviamente queste creature si sono estinte, ma i loro discendenti vivevano ancora insieme al mio popolo” i due vennero circondati da delle piccole creature alte un metro. Somigliavano a dei pipistrelli paffutelli squamati di colore oro con delle ali simili a pinne, avevano una corta coda con un ciuffo di peli verdi uguali a quelli che gli crescevano sulla testa.
Le piccole creature iniziarono a svolazzare muovendo le ali intorno a loro. Adam fece per mettersi in posizione di guardia, ma Shiala lo tranquillizzò.
 
“Tranquillo, questi sono Dorat. Sono totalmente innocui, la mia gente li teneva come animali da compagnia” guardò le piccole creature paffutelle e poi la figura del drago più grande, chiedendosi come fosse possibile che da quella bestia fossero nati quegli esserini più adorabili.
 
-I misteri dell’evoluzione immagino- ammise per poi tornare all’argomento più importante –Ma questo non spiega come sia potuto esistere una creatura come Ghidorah. Avete capito se era una specie antecedente agli Shülkhe-
 
“Lo abbiamo pensato, ma nessun resto fossile ritrovato presentava più di una testa come lui. Anche se in base ad alcuni campioni di DNA che siamo riusciti a recuperare nel punto in cui era uscito. Era emerso che il suo genoma era simile a quello degli Shülkhe”
 
-Se era simile vuol dire che poteva essere un ramo evolutivo diverso?- gli domandò, volendo sentire ulteriormente le teorie, molto interessato.
 
“Era simile è vero, ma era mutato. Da questo abbiamo formulato una teoria che fosse un membro della specie nato con una mutazione genetica naturale, che gli ha causato la crescita delle altre teste e le dimensioni abnormi” ciò avrebbe anche potuto spiegare la sua esistenza.
 
-Non avete trovato altri resti simili a lui?- l’Altamdal scosse il capo.
 
“Nessuno dei DNA dei fossili ritrovati corrispondeva totalmente o quasi a quello di Chötvòs. Questo mi porta a pensare che fosse l’unico della sua specie” gli occhi dei due si misero a riguardare la figura dell’antico drago come se volessero chiedergli delle risposte.
 
-Per caso anche loro erano in grado di assorbire energia?-
 
“Lo abbiamo ipotizzato. I Dorat volavano tra le nuvole senza preoccuparsi dei fulmini e prendendo ad esempio i loro discendenti, ci siamo detti che potessero assorbire o almeno resistere ai fulmini costanti di Miradis” ammise. Al che le rotelle del ragazzo cominciarono a girare, cercando di assimilare tutte le informazioni e le ipotesi sulle origini del demone a tre teste.
 
“La maggior parte degli antichi Shülkhe si estinsero a causa dell’era fredda che investì il pianeta. Se anche fosse stato vivo insieme a loro può essersi rifugiato sottoterra e aver assorbita l’energia prodotta dai minerali presenti nel sottosuolo per alimentarsi e crescere. Questa era la nostra idea del perché fosse sottoterra”
 
-Sul mio pianeta era rimasto intrappolato in un blocco di ghiaccio, ma nonostante questo era ancora vivo. Suppongo abbia fatto lo stesso- lei schioccò nuovamente le dita e tutto ritornò nero.
 
E lei guardò il giovane dritto negli occhi.
 
“Hai detto che Lui è arrivato anche sul tuo pianeta! Siamo nel tuo subconscio, puoi mostrarmi tutti i tuoi ricordi. Devi solo concentrarti su di essi” gli spiegò per fargli capire come anche lui avrebbe potuto mostrargli ciò che aveva visto e che voleva che anche lui gli parlasse di come aveva conosciuto il demone a tre teste.
Adam chiuse gli occhi concentrandosi sull’immagine del suo pianeta e questi comparve davanti a loro come un’immagine proiettata.
 
-Questo è la Terra, il mio pianeta- l’immagine della terra si ingrandì fino a portarli al centro di Times Square. L’Altamdal si guardò intorno affascinata dagli edifici che si estendevano verso il cielo, come le antenne del suo pianeta e dall’imponente numero di persone intorno.
 
“È…molto affollato!” ammise lei.
 
-Si, l’essere umano è la specie dominante. Almeno così credevamo, ma la verità è che la specie più forte del pianeta sono loro…- si concentrò sulla fisionomia dei Titani che conosceva e questi apparvero davanti a loro -…noi li chiamiamo: Titani-
 
Shiala osservò le creature mastodontiche con gli occhi sgranati. Erano più grossi persino delle creature che abitavano il suo pianeta e potevano sicuramente arrivare a competere con Ghidorah, anche se non erano alla sua altezza.
 
-Sono creature antecedenti anche alle specie primitive che conosciamo. Vivevano sulla terra quando questa era ancora radioattiva e loro si nutrivano di queste radiazioni, ma di recente abbiamo appreso che la loro vera culla è la Terra Cava. Un ecosistema ricco di energia al centro del pianeta- alle immagini dei Titani si sovrappose l’ambiente della terra cava.
Shiala alzò la testa vedendo che sopra di lei c’era ancora terra e non il cielo. Come se l’ambiente continuasse anche sopra di lei, ma senza cadergli addosso.
 
-Ma il più importante di tutti i Titani è Godzilla il “Re dei mostri”- tutti gli altri Titani sparirono e rimase solo l’imponente figura del re dei Titani.
 
“Che…magnifica quanto minacciosa creatura” l’aliena fu rapita dalla figura della grande lucertola, soprattutto le sue placche ossee che gli percorrevano tutta la schiena e la lunga possente coda.
 
 
-*-*-*-*-*-*-*-
 
 
L’ambiente cambiò diventando innevato e pieno di ghiaccio, ma senza il freddo. Si trattava dell’avamposto 32 dove l’organizzazione Monarch, monitorava Ghidorah.
 
-Quando Ghidorah è stato scoperto era intrappolato in un blocco di ghiaccio e gli fu dato il nome di Mostro 0. Ma poi un pazzo ecoterrorista chiamato Alan Jonah lo ha liberato dalla sua prigione ghiacciata- davanti a loro apparve l’immagine dell’uomo, proprio come era stata rilasciata dai notiziari.
 
“Perché mai liberare quel mostro?” chiese subito. Se lo avessero scoperto quando era ancora in probabile ibernazione sul loro pianeta natale, avrebbero fatto qualunque cosa per farlo restare in quello stato. Lui si grattò il collo per cercare le parole visibilmente in imbarazzo.
 
-La nostra razza non è tra le più amichevoli. Né tra di noi, né con il nostro pianeta…abbiamo molti problemi, tra cui guerre e inquinamento ambientale causato proprio da noi stessi- intorno a loro apparvero alcune immagini veloci dei vari problemi che affliggevano la terra.
 
-I Titani hanno la capacità naturale di rilasciare radiazioni. Lui pensava che liberandoli, col tempo avrebbero ristabilito l’equilibrio del pianeta. Il problema è che Ghidorah era una specie invasiva e quindi nocivo per il pianeta!- su questo Shiala poteva dargli totalmente ragione.
 
-Per nostra fortuna Godzilla è una specie alfa, proprio come il nostro caro “Usurpatore”. Ti lascio immaginare da sola che cosa successe-
 
“Si sono scontrati per il predominio immagino!” lui annuì. La visuale si spostò, questa volta su una Boston distrutta, con Godzilla e Ghidorah che si stavano scontrando senza esclusione di colpi. Mentre sopra le loro teste anche Mothra e Rodan stavano dando vita ad una fantastica battaglia aerea.
 
-Ma alla fine ha dato a quel mostro ciò che si meritava!- l’immagine cambiò su Ghidorah a terra e Godzilla sopra di lui, il lucertolone aveva assunto una colorazione rossastra e alla fine esplose in una grande esplosione termonucleare. I due spettatori restarono in attesa quando videro la testa centrale del demone sbucare dalle macerie. Salvo poi notare che era tra le fauci di Godzilla, il quale sparò un raggio atomico tenendo la testa in bocca e ridurla in ceneri.
 
“Q…quindi è…morto!” chiese con il labbro tremante Shiala.
 
-Morto e sepolto!- gli rispose astenendosi nel raccontare la faccenda della Apex Cybernetic e del teschio di una delle teste del drago. Gli occhi dell’aliena iniziarono a versare calde lacrime di gioia, sapendo che chi aveva distrutto il suo pianeta era stato annientato. Rimase a guardare gli altri Titani inchinarsi davanti a Godzilla che aveva reclamato il suo trono e lei si inchinò con loro.
 
“Grazie, vostra maestà” Adam non disse nulla, lasciandole quel momento di pace che forse stava aspettando da troppo tempo.
 
Dopo ciò che gli aveva mostrato, rimasero in silenzio per un po' di tempo.
 
-Ora che abbiamo ascoltato le storie l’uno dell’altra. Immagino che tu possa farmi tornare indietro- per quanto avesse trovato il tutto molto istruttivo, ora voleva solo tornare indietro e riprendere le sue ricerche. Dopo essersi fatto una meritata dormita ovviamente.
 
Shiala a quella richiesta scosse la testa.
 
-Non ancora. C’è ancora una cosa di cui dobbiamo discutere, Adam!-.
 
 
 
 
 
Note dell’autore
 
Ed eccoci al penultimo capitolo di questa breve storia.
Qui vediamo le possibili teorie sull’origine di Ghidorah che la nostra scienziata aliena si è fatta. Ammetto che mi sono preso qualche immaginazione sulle sue origini nella mia storia.
 
Visto che in ogni versione le origini del drago a tre teste cambivano.
I Dorat che qui li ho fatti apparire come animali domestici dei miei Altamdal. Nei film del 1991 erano le creature da cui Ghidorah aveva origine.
 
Alla fine sembra che Shiala debba molto a Godzilla, ma inaspettatamente deve ancora parlare di una cosa con Adam. Chissà cosa? Lo scoprirete nel prossimo e ultimo capitolo.
A presto.
  
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