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Autore: LaceyPotter    28/11/2022    0 recensioni
Quando Smaug si impadronì della Montagna Solitaria, il principe dei nani perse tutto: il suo regno, la sua casa, la sua famiglia. Intenzionato a riconquistare Erebor, Thorin Scudodiquercia componerà una compagnia di tredici nani con l'aiuto di Gandalf il Grigio. Per far sì che la missione abbia successo però, saranno necessari altri due membri nella compagnia: uno scassinatore e un alchimista.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Salve a tutti! Questa è la primissima fanfiction che abbia mai scritto. Dopo aver visto centinaia di volte saghe famose come Harry Potter, le Cronache di Narnia o il Signore degli Anelli dalla prima elementare, ho cominciato a leggere molte fanfiction e dopo cinque anni ho pensato,” Ma sì, perché non proviamo a scriverne una?!”. Questa storia riprende la saga cinematografica de Lo Hobbit (che potrete trovarla anche su wattpad) ed è stata molto lunga da scrivere, ma ora è finalmente finita. Spero che vi piaccia e che vi entusiasmi, ma ora bando alle ciance! Che lo show abbia inizio! E vi auguro una buona lettura! 

Prologo  

 

Dopo la creazione di Arda il Bene e il Male furono in conflitto tra loro fin dall’alba dei tempi, coinvolgendo uomini, elfi, nani e orchi in innumerevoli scontri. 

Gli orrori della guerra prevalsero sempre di più, attraverso genocidi e malattie. 

Fu allora che i Valar mandarono tra gli abitanti della Terra di Mezzo dieci divinità ed essi crearono una nuova razza: gli alchimisti. Esseri estremamente simili agli uomini nell’aspetto, nel carattere e nella loro mortalità. Ma c’erano tre cose che li distinguevano da essi: innanzitutto vivevano il doppio rispetto ad un uomo normale. Se un alchimista mostrava di avere 30’anni, in realtà ne aveva 60. Se una bambina ne mostrava 10, in realtà ne aveva 20. Non erano immortali come gli elfi, ma invecchiavano più lentamente degli uomini. 

Poi, fin dalla nascita avevano sulle braccia delle bellissime voglie scure ed era proprio grazie a quelle che la gente poteva riconoscerli. Più ne avevano, più erano potenti. 

Infine, erano in grado di preparare potenti pozioni per poter aiutare, curare e salvare gli abitanti della Terra di Mezzo. Sapevano guarire persone affette di handicap e contenere epidemie. Potevano far ricrescere arti amputati, rendere fertile una donna sterile o salvare persone in fin di vita. 

Potevano persino far ottenere delle capacità fisiche sovrumane o poteri magici per un periodo di tempo limitato. 

Essi garantirono la vittoria del Bene, riuscendo a contenere il Male e salvarono innumerevoli vite. Ma le dieci divinità, sapevano che il Male sarebbe ritornato. Così, si tramutarono in dieci gioielli e ognuno di loro scelse come suo possessore uno dei dieci alchimisti più potenti al mondo, con il compito di vegliare e proteggere tutte le razze della Terra di Mezzo. 

Questo compito durò a lungo e venne tramandato di continuo ai loro discendenti. 

Ogni volta che il Male ricompariva, i dieci alchimisti furono sempre in grado di contenerlo e a respingerlo, riuscendo perfino a compiere dei veri e propri miracoli. 

   
 
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