“Non si può dire che è stata una storia normale
Tu va a capire perché, ma c'è sempre piovuto
Dai e ridagli le cose così vanno male 
Certo che noi questo qui ce lo siamo voluto 
Bada non metterti in testa idee sbagliate 
Non che io voglia rimpiangere cose passate”.

“Tutt'altro anche se...
Se io mi mangio il fegato, sbatto la testa al muro
Sono arrivato al limite ci manca che mi sparo
Ci ho messo qualche secolo lo vedo solo adesso
Per perderti in quel modo sono stato proprio un fesso
Se dicono ora è tutta colpa mia 
E se talvolta penso ormai è fatta e così sia, poi mi rimangio il fegato mi giro dentro il letto
Ridotto ad uno stato ma chi mai l'avrebbe detto”

Delle volte mi verrebbe da prendermi a pugni da solo, ci metto un bel po' a capire i miei sbagli e mi do del fesso per perderti in quel modo. Loro mi dicono che è per colpa mia.. del mio essere scostante e a volte anche un po' freddo nei tuoi confronti. 
Mi riprometto di non pensarci ma la notte mi giro e rigiro nel letto non riuscendo a dormire pensando agli errori commessi.
Se prima mi avessero detto che sarei stato ridotto così per una ragazza, sicuro gli avrei riso in faccia.

“Forse c'è stata all'inizio un po' di incomprensione
pensa a del resto che tu poi non eri da meno
forse ho preteso un po' troppo d'avere ragione
ma tu potevi ogni tanto anche darmi una mano
ora non credere che sono qui a supplicare
in fin dei conti io posso benissimo fare
a meno di te 
E poi mi mangio il fegato e sbatto la testa al muro 
sono arrivato al limite ci manca che mi sparo 
ci ho messo qualche secolo lo vedo solo adesso per perderti in quel modo sono stato proprio un fesso 
se dicono ora è tutta colpa mia e se talvolta penso ormai è fatta e così sia.
Poi mi rimangio il fegato mi giro dentro il letto ridotto ad uno stato ma chi mai l'avrebbe detto” 

All’inizio tra noi due c’è stata un po’ di incomprensione, io che prima mi sono fatto abbindolare da una strega che poi mi ha usato come una pedina insieme alle sue due sorelle per spiare i miei compagni e voi fate. 
Mi ricordo ancora adesso il tuo sguardo ferito quando alla tua richiesta di aiuto ti ho risposto “Perché dovrei!” in tono arrogante. 

Forse alcune volte ho preteso un po’ duramente di avere ragione, come quella volta con il produttore Jason Queen, ma tu non sei stata da meno quando li facevi gli occhi dolci e non hai provato a venirmi incontro o a capire come io possa essermi sentito in quel momento. 

Ora non sono qui per supplicare, perché ogni tanto posso fare anche a meno di te…
Che grandissima bugia io non ci riuscirei mai a farlo, sei e sarai sempre la prima ragazza che io abbia mai amato. Anche adesso che ci siamo lasciati definitivamente, mi logoro dentro e mi sento un grandissimo fesso ad averti persa in questo modo e penso che ormai sia andata così. 

Mi giro e rigiro in questo letto di un albergo, uno dei tanti in questo mio viaggio alla ricerca di me stesso. 

“Ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra

ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra ra

ra ra ra … “