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Autore: cassiana    10/12/2022    3 recensioni
Nuova raccolta di storie dedicate ai Pink Floyd partecipanti a varie iniziative e challenge sia stagionali che no. Ogni storia è a sé stante, vari avvisi e generi all’interno.
Disclaimer: ovviamente non possiedo nessuno dei Pink Floyd (sob). Questo è un lavoro di finzione e nulla di quanto raccontato è realmente accaduto. Nessuna diffamazione o calunnia è intesa. I personaggi sono la mia rappresentazione di fantasia delle persone reali, ma non c’è nessuna pretesa di verità dei dati biografici o storici.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: David Gilmour, Nick Mason, Richard Wright, Roger Waters
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Smutty David'
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Titolo: La fotografia
Fandom: Pink Floyd
Rating: G
Relazione: /
Personaggi: David Gilmour, Roger Waters, Nick Mason, Rick Wright
Note: Questa storia partecipa all’iniziativa Regali d'inchiostro L'angolo di Madama Rosmerta
Dedico questa storia a Albam perchè sa quanto ami la sua saga del Diavolo a Roma e soprattutto Razel. L’anno scorso mi ha regalato questa bellissima foto e quest’anno ho voluto raccontare di quel giorno. E poi mi ha permesso di scrivere di David in quel modo e io aspettavo solo l’occasione giusta!
Warning: silly floyd, elementi sovranaturali
Sinossi: Un assolato giorno di ottobre i Pink Floyd stanno registrando il loro film Live at Pompeii, tutto sta andando per il meglio, ma c’è un certo nuovo roadie che a David non convince per niente.




La fotografia




Il tastierista lasciò cadere il mozzicone sulla terra battuta dell'antico anfiteatro e strinse gli occhi chiari per proteggerli dalla luce del sole i cui raggi erano ancora tiepidi sulle sue spalle nude, anche se era ottobre appena iniziato. Fu raggiunto da un compagno di band che gli porse una bottiglietta di gazzosa. Rick la guardò in controluce per un attimo:

"Che roba sarebbe?"
"Tipo 7up - David scrollò le spalle - Adrian ha detto che fra un po' possiamo ricominciare a suonare."
"Che c'è in scaletta?"

David si scostò con noncuranza una ciocca di capelli dal viso, portò un momento le labbra in avanti e rispose:

"A Saucerful Of Secrets, credo."

Si attaccò a sua volta al collo della bottiglietta. Rimasero in silenzio un momento, Rick si annidò dietro al farfisa provando qualche tasto con le dita sottili. Un'esplosione di risate attirò l'attenzione dei ragazzi: dall'altra parte della piccola arena Nick e Roger stavano ridendo e scherzando con un omone dai capelli rossi in gilet di pelle nera.

"È uno dei nostri? Non l'ho mai visto."

David socchiuse gli occhi celesti per osservare meglio il tipo. Rick strinse le labbra:

"Penso sia uno di qui. Mi fa venire i brividi."
"Non mi piace: stà lontano da lui."

Dopo un minuto Nick si staccò dal gruppetto e veleggiò verso i compagni ancora ridacchiando:

"Quel Razel è un vero spasso!"
"Sarà."

Chiosò Rick accendendo una sigaretta per nulla impressionato. Adrian richiamò musicisti e maestranze e in breve tutti si misero al lavoro.

Più tardi, quel pomeriggio, i ragazzi si stavano preparando ad andare via e il roadie dai capelli rossi si avvicinò con andatura molleggiata a David sventolando una foto:

"Ahò, me fai l'autografo?"

David terminò di sistemare il suo equipaggiamento senza rispondere subito. Si tirò via una ciocca di capelli dalla faccia:

"Spero che gli altri non ti abbiano firmato niente."
"E che vor dì?"

David finalmente guardò l’uomo dritto in faccia e con un’espressione dura sul viso rispose:

"Vuol dire che ho capito cosa sei."

Il volto dai tratti grossolani di Razel era tagliato da un sorriso sarcastico, incrociò le braccia e cambiò posizione spostando il peso da una gamba all’altra facendo tintinnare le borchie della cintura. David sfilò la foto dalle mani dell’altro e la osservò attentamente: ritraeva lui a torso nudo e gli altri mentre eseguivano uno dei brani, forse Echoes e Razel dietro la cinepresa.

“Quando l’avresti fatta e come mai è subito pronta…non mi sembra naturale.”
“Ho i miei…metodi. E poi sai, non è che sia così complicato sviluppare un rullino.”

Razel si avvicinò per riprendersi la foto e fece un ganascino a David che, infastidito da tanta confidenza, si allontanò brusco. In basso tono di minaccia intimò:

“Sta. Lontano. Da. Loro.”
“Ah regazzì, tutto sto casino pe' 'na foto?”
“Ma non è solo una foto, vero …?”

I raggi radenti del sole creavano come un alone di luce intorno alla figura di David che per un momento sembrò riplendere. Razel ne fu abbagliato e in tono cupo rispose:

"E io invece dico che sarebbe mejo abbassà un pò le penne, angelo"

David si erse in tutta la sua statura, non aveva bisogno di dispiegare le ali, la sua voce angelica echeggiò in modo terribile nella mente del demone:

"Non ti lascerò insudiciare la loro anima con le tue laide insinuazioni."

Gli occhi di Razel si fecero in un istante rossi mentre con un guizzo trascinò la lingua scura e biforcuta sulle labbra.

“Non dirmi che non ti piace stare insieme a loro - sibilò con voce insinuante - o che non ti prendi le tue…soddisfazioni dal loro stile di vita. Quando suoni su quel palco e centinaia di fan ti guardano adoranti, quando ti fai un viaggetto con l’acido o ti fumi una canna, quando una groupie più che disponibile siede sulle tue ginocchia pronta a darti tutto, non pensi alla salvezza delle loro anime immortali. Dì la verità.”

David si oscurò in viso evitando di guardare il demone che gli stava girando intorno e sputò con disprezzo:

“Io devo proteggerli da quelli come te.
“Oh, non sei così integgerrimo come vuoi far vedere. Puoi credermi: sono abbastanza esperto della questione.”

Il demone scoppiò a ridere sguaiato. David strinse i pugni, gli occhi scinitillanti, gli tremava la voce dalla rabbia mentre ribatteva:

Lui mi ha dato questo dono ed è mio dovere onorarlo utilizzandolo.”
“Se, se … Raccontatela pure così angioletto. La verità la sappiamo, io e te.”

Razel strizzò un occhio con un ultimo sorrisetto impertinente. In quel momento Roger si avvicinò ai due:

“Stiamo aspettando solo voi due, cosa state facendo?”

Razel strinse a sè David mettendogli un braccio intorno alle spalle:

“Io e David, qui stavamo solo facendo una chiacchierata. Vero angiolè?”

Nel frattempo aveva allungato la foto a Roger che esclamò:

“Oh, figa sta foto! Posso vederla?”
“Certo, je puoi pure fa’ sopra n’autografo!”

David nel frattempo con fastidio malcelato si era liberato dalla stretta del demone e aveva preso Roger per un braccio, restituendo la foto a Razel:

“Andiamo Rog. Coso, qui, deve finire il suo lavoro.”

Con passo sostenuto David trascinò via un riluttante Roger mentre Razel sarcasticamente gli fece il gesto di sparargli contro.
   
 
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