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Autore: MaryFangirl    15/12/2022    0 recensioni
Bruno si sposa, ma Camilo ha altri piani per lui.
Una storia d’amore e di accettazione della mortalità. (Bruno/Camilo)
Genere: Erotico, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Bruno Madrigal, Camilo Madrigal
Note: Lemon, Traduzione | Avvertimenti: Incest, Mpreg
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Bruno sente la vergogna montare in lui in rapida successione. La visione di suo nipote in ginocchio davanti a lui indebolisce la sua determinazione. Gli occhi di Camilo sono socchiusi, le sue labbra arrossate e patinate di saliva. Il mento è sporco e Bruno pensa che Dio debba davvero odiarlo per sottoporlo a uno spettacolo così crudele. Il giorno del suo matrimonio, per di più. Camilo sogghigna, leccandosi i residui dalle labbra. La lingua sfreccia lentamente, mantenendo il contatto visivo. Camilo si alza, spolvera le ginocchia, inclina la testa verso Bruno che distoglie lo sguardo, il suo viso di una sfumatura di rosso più scuro di quella Camilo possa ricordare. È un caos. Gli piace quell’espressione su Bruno. Camilo si allunga verso di lui, prendendogli il mento, lo porta a guardarlo e giura di sentire il proprio cuore fermarsi. Bruno lo guarda con occhi umidi di lacrime non versate, le labbra si schiudono a ogni respiro affannato. 
 
“Io...io non la amo” dice Bruno con una voce così fragile che Camilo pensa che il vento potrebbe spazzare via ogni lettero. È tutto ciò che Camilo voleva sentire, si china e preme un casto bacio sulle sue labbra. La barba di Bruno gli solletica la pelle ma non ci fa caso. Ha aspettato troppo a lungo per quelle parole. 
 
“Allora perché, perché lo stai facendo?” chiede Camilo tra un bacio e l’altro. Le sue braccia si stringono intorno alla sua vita, tirandolo a sé. Bruno si aggrappa a Camilo come se fosse la sua unica ancora di salvezza, il corpo premuto contro il suo. I suoi fianchi si sfregano contro la coscia dell’altro, turgido e ancora una volta desideroso. 
 
“Tu meriti di meglio” 
 
Le parole bloccano Camilo, che si allontana per guardarlo con le sopracciglia aggrottate. La preoccupazione è stampata sul suo volto. Lo fissa come se gli avesse detto che i maiali possono volare. Come può qualcuno perfetto come Bruno pensare di non meritare l’amore che Camilo è disposto a dare. Bruno comprende Camilo più di chiunque altro, capisce il distacco, l’isolamento, la sensazione di perdersi per il bene dell’amore familiare. Camilo ringhia piano. La sua mano tocca Bruno, si muove lentamente, Bruno trema sotto il suo tocco. La sua schiena si inarca, spingendosi verso Camilo. 
 
“Non dirlo mai più” tuona Camilo, sottolinenado ogni parola con un altro tocco che fa gemere Bruno. Preme il viso nell’incavo della spalla di Camilo e le sue mani si abbassano rapidamente per strattonare la sua cintura. Tira frettolosamente i pantaloni di Camilo, artigliando l’intimo, liberando il membro teso. Il giovane sibila a denti stretti. Rapidamente Camilo afferra Bruno per le spalle e lo gira verso il muro, premendo il petto contro la sua schiena. 
 
“Ti meriti tutto l’amore che sono disposto a dare” sussurra Camilo, lasciando baci sulla nuca dell’altro. Bruno piagnucola. Le sue mani si appoggiano al legno, le dita di Camilo scendono abilmente per disegnare cerchi intorno al suo ingresso. Si ferma, come a chiedere il permesso. Bruno annuisce timidamente, gli sfugge un gemito soffocato. 
 
“Meriti di essere amato e custodito. Meriti di essere felice” dice Camilo lentamente, Bruno trema a ogni gentile tocco. Le sue spalle si irrigidiscono. “Respira. Ci penso io” mormora Camilo, preparandolo con cura. 
 
“Sei perfetto per me, Bruno” dice Camilo, riempiendolo di baci. Vuole lodarlo, adorarlo come se fosse l’unica divinità esistente. Nel confessionale che stanno condividendo, Camilo è convinto che lo sia. 
 
Camilo si muove con fervore, sussurrando lodi e dolci parole, mentre Bruno trema e geme il suo nome. Inebriato dalla sensazione che sta vivendo. 
 
“Ti amo...ti amo” balbetta Bruno, avvolgendo il braccio intorno al suo collo. Lo attira in un dolce bacio, le unghie premono sulla sua nuca; lascia dei segni rossi, ma a Camilo non importa, non mentre sente Bruno stringersi intorno a lui. 
 
“Ti amo anch’io. Mio perfetto...perfetto Bruno. Mia vita, mio cuore” risponde Camilo.
 
“Camminerai lungo l’altare pieno di me. Penserai solo a me” 
 
È tutto ciò che Bruno riesce a registrare prima che le porte della chiesa si aprano scricchiolando. 
  
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