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Autore: Patman17    20/12/2022    1 recensioni
Mano dopo un incontro speciale ha compreso che il suo più grande desiderio è gareggiare nei campionati mondiali.
La sua avventura partirà ad Alola precisamente ad Hau'oli da lì costruirà le fondamenta per la nascita di un vero allenatore pokémon.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Alba, il sole faceva capolino sulla spiaggia.
Non vi era alcun mercante... Era tutto spoglio. Io non riuscivo a dormire oltre.
Sprizzavo ancora l'adrenalina della lotta antecedente, mi sentivo per la prima volta davvero vivo.
Kairi dormiva, non volevo svegliarla per certe piccolezze ma davvero, non vedevo l'ora di ammirare la spiaggia e il campo da battaglia per il “torneo”.
I Wingull volavano in gruppo sopra il mare, alcuni Tentacool facevano capolino e con loro vi erano anche dei Corphish sul bordo del bagnasciuga.
Credevo di assistere ad una spiaggia silenziosa... Invece era pieno dei canti di Pokémon selvatici che ad Alola non sarei mai riuscito ad ammirare altrimenti.
Mi tolsi le scarpe – ed i calzini – e feci uscire dalle Pokéball i miei due compagni. Tutti e tre corremmo in acqua a sentire con il nostro tatto questa magnifica sensazione.
Era incredibile, riuscivo a sentire le voci di miriadi di allenatori che prima di me avevano percorso questa spiaggia per il loro primo, secondo, terzo o ultimo viaggio.
Per quanto ancora avrei viaggiato io invece? Vedere Popplio e Treecko giocare fra di loro mi faceva pensare a quanto io fossi ancora un completo inetto, ad Alola in molti avevano aspettative su di me... Per quanto li avrei fatti aspettare? Una volta incontrato il prof. Birch cosa avrei fatto? Immaginavo che sarei stato lì ad apprendere i segreti sui Pokémon per poter allenare meglio i miei.
Il tempo passava, il sole faceva più cocente e alto... Dalle varie navi approdavano svariati marinai con merci di ogni tipo, dai mercati si udivano delle voci. “Kairi si sarà svegliata?” Pensai di impulso, ero davvero contento di averla fra i piedi ancora una volta... Pensare che lei sia la mia fan numero uno è... Strano? Sentivo un calore sul cuore... Non riuscivo a spiegarlo a parole, era tipo un KA-BOOM!! O qualcosa di simile.
Mentre ero seduto sulla spiaggia a fissare Popplio nuotare mi iniziarono ad apparire nomi di alcuni Pokémon che avrei voluto catturare. Era innegabile, ero affamato... Ero voglioso di avventure, di competere... Avevo fame di vittoria.
Ero davvero curioso di sapere quali altri Pokémon avrei incontrato e aggiunto al mio team.
Decisi di muovermi verso il mercato con i miei due piccoletti vicino, parlando di fame mi era salita davvero.
“Alla fine sei davvero riuscito a domare quel Treecko? È Incredibile. Davvero ragazzo sei incredibile.” Disse uno dei mercanti che era passato lì per caso. “La tua amica allora non diceva il falso, spero di vederti far carriera davvero.” Dicevano le anziane signori venute lì per fare la spesa.
“Vai avanti così ragazzino!” Disse uno dei marinai, un tipo di poche parole.
“Grazie mille per credere in me.” Con un inchino ringraziai ogni singolo passante che si preoccupava di darmi delle belle parole, non sarei mai riuscito a non mostrare la calorosità di Alola era il momento migliore per farlo.
Feci una corposa spesa, in parte era per Kairi... Non mi avrebbe mai perdonato se avessi mangiato tutto da solo.
Mi trovavo seduto all'interno dell'edificio che aveva creato questo fantomatico torneo amichevole, era davvero molto accogliente e simpatico. Tutto veniva gestito dall'intera famiglia, era un piacere vederli così uniti.
Mi ero perso nel raccontare alla figlia del proprietario di Alola quando una figura importante fece il suo ingresso.
I suoi capelli verdi e il suo completo bianco non passava di certo inosservato. I suoi occhi erano così adulti, sprigionavano coraggio e forza ad ogni sguardo e il suo volto... Aveva sempre un sorrisetto stampato sul volto.
“Anche oggi avete organizzato un torneo vero?” Domandò quell'imperiale figura al proprietario.
“Sì signore! Come sempre è un piacere averla qui, immagino che porterete alla vostra famiglia qualche dono vero?”
“Esattamente! Ormai mi conosce così bene.”
“Allora deve far al più presto, non vogliamo che il traghetto parta senza di lei.”

I due continuarono il loro dialogo al lungo, io non riuscivo a non smettere di fissare il ragazzo in questione... Chi diamine era da ricevere tutto questo rispetto.
Mi metteva davvero in soggezione, era sicuramente un allenatore ma non di quelli che sono abituato a vedere ad Alola anzi, lui sicuramente vincerebbe contro qualsiasi allenatore ad Alola.
“Mano! Scusami il ritardo ma ho dormito tantissimissimo ti prego perdonami ti prego ti prego... “ Kairi corse in lacrime verso di me e come se non bastasse iniziò a pulirsi il naso su di me, davvero certe volte sembravo suo padre.
“Tranquilla... Ti ho preso la colazione.” Anche se ormai serviva il pranzo.
“Uh?” Il ragazzo posò lo sguardo su di me, sentivo una pressione fortissima sul mio corpo... Non riuscivo a guardare in alto, era come se la gravità fosse potenziata solo su di me.
Perché diamine mi faceva così tanta paura.
Tu non sei del posto vero?” La sua figura era così imponente... Più si avvicinava e più potevo sentire il dislivello fra noi due, era come se quel ragazzo fosse grande otto volte me.
Il suo volto era di quello di una belva feroce che avevano adocchiato una preda, non mi sentivo in condizioni di parlare.
“Sì io e Mano veniamo da Alola! Siamo in viaggio perché voglio vederlo diventare un Master 8!”
“Ohh quindi punti a quel titolo vero?”

Era inutile, era vicino... Kairi lo aveva istigato. Il mio viaggio era finito lì, come diamine avrei superato qualcuno che solo di presenza mi faceva tremare? Avevo paura, paura, paura, paura... Volevo tornare ad Alola.
“Sembra sotto pressione il tuo amico, come dargli torto... Anche io la prima volta che sono entrato nei Master 8 ho sentito questa pressione."
“Tu sei Lino di Petalipoli, vero?”
Calò il silenzio fra noi due.
“Ohh ma quindi tu sei il tipo che lo scorso anno era nei Master 8? Incredibile Mano come al solito ha un intuito pazzesco!” Kairi non aveva capito cosa volesse significare quello, lui non era nemmeno arrivato nelle fasi finali del torneo.
“Già peccato che lo scorso anno non sono riuscito ad andare avanti, quest'anno punto al titolo di campione!”
Kairi era davvero svampita come al solito, continuava a parlare con quell'individuo come se nulla fosse... Senza comprendere quanto dislivello poteva esserci tra un normale come me e un campione come lui.
“Comunque ora cosa volete fare?” Domandò Lino sedendosi sul nostro tavolo.
“Puntia... Puntiamo ad andare a Petalipoli ora.” Risposi balbettando, non riuscivo a togliermi il nervosismo.
“Davvero? Incredibile è dove sto andando io, sapete il capopalestra è un mio amico! Se volete incontrarlo posso aiutarvi.”
“Grazie Signor Lino sei davvero super gentilissimo!” Esclamò Kairi, in effetti dopo essermi abituato alla sua presenza lo trovavo davvero gentile ed educato.
“Quindi Mano intenderai partecipare al torneo vero?” prese il suo tempo per squadrarmi meglio, non riusciva a togliersi questo sorrisino sotto i baffi. “Se è così vorrò proprio vedere di che pasta sei fatto signor Alola.” Non credevo di aver capito bene, era una specie di sfida che mi aveva lanciato? Ugualmente non mi sarei tirato indietro, questa era la mia prima occasione di dimostrare agli allenatori del posto che anche io ero qualcuno.
“Sì parteciperò.” Avrei voluto dire altro ma Kairi si lanciò immediatamente all'attacco: “Sai Mano è stato riconosciuto dal Kahuna della nostra isola come possibile successore un giorno!” La cosa mi imbarazzava parecchio, tendevo a non parlare della vicenda dato che ne ero davvero timido.
“Allora oggi ne vedrò davvero delle belle. Dopo il torneo partiremo per la volta di Bluruvia lì incontreremo la professoressa Birch.” Lino si alzò dal tavolo salutandoci con la mano, io e Kairi ci guardammo negli occhi confusi.
“Mano ma era un uomo il professore di questa regione?”
“Ricordavo così dalle riviste...”
Era difficile credere che tutto quello che avevamo letto sul suo conto fosse falso.
“Ahah tranquilli, attualmente è sua figlia a svolgere il compito da professore, lui ora si starà godendo la pensione!” Aggiunse il proprietario, ci aveva davvero aiutato... Non saprei come avrei reagito nel vedere tutt'altra cosa arrivato sul posto.
I minuti passavano, io mi trovavo sulla spiaggia a pensare. Ad Alola spesso mi mettevo a fissare il mare di Hau'oli quando ero nervoso. La mia prima competizione in un posto sconosciuto, ero nervoso ma eccitatissimo... Non riuscivo a togliermi il sorriso dal viso.
“Incredibile che sei così tanto eccitato per le lotte Pokémon sai? Ricordo un bambino che diceva sempre di trovarle noiose... Sicuramente non eri te!” Ripeteva Kairi punzecchiandomi con l'indice, forse anche lei era in ansia di vedere i miei progressi.
“Smettila, io ricordo una bambina che piangeva sempre se non le tenevo la mano perché aveva paura di esser rapita dai Raticate.” Il volto di Kairi avvampò all'improvviso, si era fatta sicuramente meno invasiva dopo la mia affermazione... L'avevo colpita in pieno con un colpo critico.
“Idiota io non ho detto qualcosa di imbarazzante sul tuo conto.” Borbottò come una bambina a cui gli era stato negato il gelato.
Rimanemmo ancora poco lì io e Kairi, il torneo ebbe inizio e tutti gli sfidanti tirarono a sorte per i turni. Non eravamo molti, era pur sempre un torneo amichevole in cui si vincevano delle gassose non potevo aspettarmi una lega.
Io ero il numero 4, sarei stato il secondo ad entrare in campo.
Morivo dall'ansia ma ero eccitatissimo, un giorno tutto questo sarebbe diventato il campo dei campionati mondiali e io ne sarei uscito vincitore.

   
 
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