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Autore: Persej Combe    25/12/2022    1 recensioni
«Che gran cazzata, eh, Maxie?».
[Hardenshipping]
Questa storia partecipa alla Secret Santa Challenge indetta da BellaLuna sul forum Ferisce la penna.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ivan, Max, Max (Team Magma)
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Per Afaneia, perché quest'anno non ho potuto davvero nient'altro.


 





   Non c’è stato alcun accordo, perlomeno definito, che li abbia fatti muovere insieme – da quando hanno assistito impotenti all’ascensione di Rayquaza nei cieli, non è seguita parola tra loro, né il minimo cenno, nessun tentativo di riconciliazione – eppure l’urgenza deve essere stata tacitamente e per entrambi la stessa. Si ritrovano sulla sommità del Monte Pira, con le gemme splendenti tra le mani, non toccate dalla furia che esse stesse hanno scatenato.
   Tutti e due cedono, in un gesto meccanico, le sfere: Ivan la rossa, Max la blu; quasi all’unisono. È un gioco di contrasti che ha in sé dell’ironia – perché persino ora s’incastrano, nel tirare le somme di un’apocalisse scampata, alla chiusura di un conflitto che nei loro animi, sentono, rimane tuttavia ancora sospeso. Lo scambio avviene modesto, privo di cerimonie, e il danno è riparato.
   L’anziana custode li studia silenziosa, paziente, imperturbabile. Li congeda, così Max e Ivan si allontanano, si apprestano a riprendere il cammino per tornare a valle.
   Tra le lapidi pare di scorgere il volto di Vera. Max ne scandisce appena il nome sotto voce, ma non c’è verso di articolare una vergogna impronunciabile.
  Intanto che avanzano, nelle orecchie riecheggia ancora il frastuono della tempesta incalzata da Kyogre e il rimbombare dei passi di Groudon, mentre, al solo pensiero, sulla pelle arde il calore di un sole cocente e il gelo del vento. Ma qui tutto è pace, tutto è fermo, in silenzio e in riposo, accanto a loro giacciono i corpi dei defunti che dormono, ignari – nessuna colpa è reale.
   Dovrebbe suonare come una rassicurazione, eppure Max tra sé si tormenta, perché sa e non può non sapere. Si volta verso Ivan e ricerca in lui questa stessa consapevolezza, se ne sia cosciente e lo eviti – ma come potrebbe? Ivan ricambia il suo sguardo un istante, poi si gira, si arresta, scruta il paesaggio attorno, serra le mani sui fianchi. Max rimane in attesa.
   All’improvviso sente la sua voce vibrare in una risata sottile dentro la gola e poi crescere, incontenibile, sguaiata. Come prima reazione penserebbe forse che sia impazzito, se soltanto non ne fosse contagiato a propria volta: dalla bocca serrata gli scoppia irrefrenabile una risata, e si sorprende di come non possa farne a meno. Nel silenzio ci sono adesso Max e Ivan che ridono, ridono insieme, e chissà dopo quanti anni.
   «Che gran cazzata, eh, Maxie?».
   Max non riesce a rispondere, perché d’improvviso tutto quanto si è fatto serio e vitale e ridicolo, così Ivan prosegue:
   «Potremmo continuare a scontrarci fino alla fine dei nostri giorni, smuovere i mari e le terre, e ai Pokémon delle leggende non importerebbe nulla».
   Per una volta dalle sue parole traspare un ragionamento sensato, e magari Ivan non è poi l’idiota che egli ha sempre creduto. Max riflette, contempla in silenzio la lucida constatazione di un’assoluta indifferenza, e ribatte con un’amarezza che brucia:
   «È stato tutto insignificante».
   Egli si accorge – è impercettibile, eppure lo nota, come qualcosa di conosciuto da tempo – che la sua risata cambia, si tinge di un calore lieve e inatteso. Poi si spegne.
   Senza preavviso, Ivan si rivolge a Max con un’intensità negli occhi che gli irrompe dentro come marea e scava nelle viscere, sprofonda nel magma del suo animo fiero e impenetrabile. A quel punto non c’è davvero modo di negare il sollievo di ritrovarsi insieme proprio qui – qui dove tutto finisce, e dove tutto ricomincia.


 


 


Questa storia è stata composta in occasione della Secret Santa Challenge organizzata da BellaLuna sul forum Ferisce la penna, ed è dedicata ad Afaneia di cui sono stata sorteggiata la Babbo Natale segreta. È stato un anno che dire terribile è dire poco, perciò ti ringrazio dal profondo del cuore per essermi stata vicino più che mai, e ci tenevo tanto - almeno questo - a scrivere qualcosa per te in questi giorni. Spero ti sia piaciuta - è la prima volta che mi arrischio sulla hardenshipping, ma sono molto contenta di averlo fatto in questa occasione (e ci mancherebbe) ♥

Auguri di buon Natale a tutti quanti! ♥

Persej
  
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