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Autore: dragun95    25/12/2022    2 recensioni
Sono passati sei mesi dagli eventi della città di Nidolan in cui gli Inquisitori hanno trionfato. Nonostante ciò il lavoro degli Inquisitori non è ancora finito.
Havel un membro dei Consiglieri dell'ordine con il secondo potere decisionale più forte. Decide di riprendere le sue armi è mettersi alla ricerca di una reliquia che forse, potrebbe aiutarli. Ma trovarla non sarà semplice nemmeno per lui e l'epidemia della piaga, potrebbe complicare le cose.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'The Thorn Cronicles'
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PROLOGO
 

Al tavolo del consiglio, erano riuniti insieme tutti e cinque i Consiglieri. Questi erano l’organo più importante dell’ordine degli Inquisitori, con il più alto potere decisionale, secondo solo al leader dell’ordine stesso. Ormai erano riuniti lì dentro da una trentina di minuti e ancora niente era stato deciso.
 
-Direi proprio che siamo arrivati ad un punto morto!- sospirò uno dei cinque con fare annoiato.
 
-Non direi. Abbiamo con noi il Manoscritto recuperato a Nidolan!- precisò Greed, un Suiham dal manto marrone rossiccio con una cresta di colore verdastro. Indossava la divisa degli Scribi, ma questa era di un colore violaceo con alcune parti nere e un collare in pelliccia che gli ornava le spalle.
 
-Si, il Manoscritto che non siamo riuscito a tradurre, se non un paio di pagine!- gli ricordò l’altro in tutta la sua imponente stazza da Minotauro. Anche lui indossava un vestiario degli stessi colori del Suiham così come il resto degli individui seduti al tavolo, mentre faceva roteare la sua maschera da medico della peste nera con motivi argentati e lenti rosse.
Greed inforcò gli occhi grugnendo irritato dall’atteggiamento del compagno.
 
-Lo so anch’io. Non è possibile ricavarne qualcosa più in fretta?- domandò rivoltò ad un’altra figura rivolta a sud-est del tavolo. Questa però scosse la testa.
 
-Stiamo scandagliando tutti i testi e i libri di lingue antiche di cui disponiamo. Ma lo stato delle pagine non è dei migliori- rispose Fu Xua. Era una donna proveniente dalle isole orientali, come si evinceva dai tratti del suo viso e dai lunghi e lisci capelli neri.
 
-Credevo che dopo sei mesi aveste fatto progressi-
 
-Ci stiamo provando Varsos. Ma neanche gli Archivisti possono fare miracoli. Inoltre più che un manoscritto si direbbe un diario- Gli “Archivisti” erano un ramo di ricerca che collaborava insieme agli Scribi per elaborare le informazioni sulla piaga. Non possedevano una formazione medica, ma avevano conoscenze in vari campi di studio, incluse le lingue antiche e sapevano tradurre i testi.
 
-Allora mi spieghi come ha fatto quel pazzoide di Josef qualcosa, a riuscire a decifrarlo?- la punzecchiò il Minotauro ricacciandosi indietro il ciuffo di capelli rosa scuro che gli era caduto sugli occhi.
 
-Non è il momento di litigare! Quel diario o manoscritto che sia, rappresenta l’unica arma effettiva che abbiamo contro la Piaga da più di un secolo- si intromise Greed.
 
-Se fossimo riusciti a catturare quel pazzo vivo, forse avremmo potuto dimezzare i tempi-
 
-Stai criticando l’operato della mia divisione Xua?- l’altra donna guardò la sua compagna e scuotendo la testa.
 
-Non criticherei mai l’operato delle Ombre, Sabina…sto solo dicendo…- l’altra le scoccò un’occhiataccia per farla stare zitta. Nonostante fosse minuta, la Imp sapeva farsi rispettare. Era molto bella ed attraente con un fisico formoso coperto dalla sua divisa, la carnagione tendeva al grigio bluastra e tra i lunghi capelli violacei spuntavano quattro corna rosso fuoco, due che si diramavano in alto e le altre che si piegavano verso il basso.
 
-Ti ricordo che alcune delle mie ragazze sono morte a causa degli esperimenti di quel pazzo. Quindi preferirei che non parlassi male di loro!- gli ricordò rizzando e puntandogli contro la sottile coda con la punta a forma di cuore come a minacciarla.
Nella stanza calò il silenzio, anche se a Nidolan avevano trionfato contro gli intrighi del duca Kruagag, smascherando il suo piano di usare gli infetti. Molti innocenti e degli Inquisitori avevano perso la vita.
 
-Sabina, non mi va di parlare dei morti. Con tutto il rispetto che ho per loro- si scusò subito il Suiham, vergognandosi che la morte dei loro membri sia stata causata in parte da un membro della sua razza. –Ma al momento dobbiamo pensare al presente. Quel diario è l’unica cosa valida che ci può fornire più informazioni sulla Piaga-
 
-Ti fermo subito, ma credo che voi vi stiate dimenticando una cosa!- gli altri tre si misero a guardare Varsos non capendo cosa volesse dire.
 
-I Crociati della Chiesa!- disse con astio nel suo tono di voce –Quei maledetti bastardi hanno cominciato a farsi più audaci- negli ultimi tempi gli Inquisitori stavano ricevendo più segnalazioni, che alcuni dei loro membri erano stati sorpresi e in casi uccisi dal gruppo armato della Chiesa. I quali li paragonava solo a degli eretici e criminali.
 
-Su questo Varsos ha ragione. Non c’è un modo di anticipare le loro mosse?- chiese la Consigliera orientale.
 
-La mia divisione sta tenendo d’occhio alcuni dei loro elementi più importanti. Ma non posso certo mettere tutte le Ombre a sorvegliare la chiesa. Potrebbero servire anche in altre battaglia-
 
-Quegli idioti sono pericolosi è vero. Ma la Piaga lo è ancora di più di loro, dovremmo concentrarsi su di essa. Come abbiamo sempre fatto- grugni risoluto Greed ribattendo la sua manovra di azione. Da lì in poi iniziò una discussione tra i presenti. Tutti eccetto uno che era rimasto in silenzio.
Stanco di sentire i suoi compagni gridarsi sopra. Prese il boccale da birra che aveva davanti, sbattendolo con forza contro il tavolo mandandolo in frantumi. Di colpo gli altri quattro si girarono verso di lui.
 
-Potevi anche alzare solo la mano, Havel- gli disse Fu Xua
 
-Da come vi parlavate sopra, dubito mi avreste sentito!- rispose lui da sotto la sua maschera. Il Consigliere Havel era un uomo di altezza non impressionante come il Minotauro, ma nemmeno troppo basso con le spalle larghe. Anche lui indossava lo stesso vestiario degli altri con gli stessi colori.
Ma si distingueva per la sua maschera, che invece di essere a forma del becco di un corvo come gli altri. Era stata modellata sul teschio di un lupo di colore nero con motivi argentei.
 
-Hai qualcosa da dire?- gli chiese Varsos, l’altro annuì agitando appena la testa.
 
-Litigare come stiamo facendo ora ci sta solo facendo perdere tempo. Per come la vedo io dovremmo concentrarci su ciò che ci può essere utile, come il diario!- rispose incrociando le braccia al petto.
 
-Vi ricordo che non possiamo andare troppo velocemente con la traduzione. Potrebbe sbagliare a tradurre qualche parola per la fretta- gli fece presente l’Archivista, sapeva meglio degli altri nella stanza che tradurre un testo antico richiedeva tempo e pazienza. Havel annuì alle sue parole.
 
-E se ci fosse un modo per aiutarvi?- gli altri lo guardarono come a chiedergli spiegazioni. Lui alzò la mano guantata schioccando le dita. Dall’oscurità della stanza uscì fuori un membro della divisione delle Ombre, fermandosi vicino alla sedia del Consigliere.
 
-Spero non ti dispiaccia Sabina. Ma ho chiesto a qualcuno della tua divisione di fare una ricerca per me-
 
-Ricerca su che cosa?- domandò Greed che era curioso di sapere di come stesse parlando. L’Ombra allora gli passò un plico di fogli prima di ritirarsi tornando nelle tenebre. Diede una lettura veloce alle pagine e successivamente le passò ai suoi compagni.
La parola che svettava tra tutte era: Occhio del sapere.
 
-Cosa sarebbe questo “Occhio del sapere”?- gli chiese il Minotauro che non aveva mai sentito prima quella parola. Anche se non è che fosse poi così acculturato.
 
-Questo perché sei una zucca vuota!- gli rinfacciò Fu Xua, che sapeva benissimo che di cosa si trattasse.
 
-E’ un oggetto creato dai seguaci di Thoth. Secondo le storie antiche, tradurrebbe qualunque lingua in un’istante- spiegò subito l’orientale.
 
-Aspetta, se c’è un oggetto simile perché non lo avete usato subito?-
 
-Perché sono oggetti risalenti al periodo della “Guerra del sapere”- gli rispose la Imp. Ricordando che nei testi di storia ci fù una guerra tra i credenti delle divinità: Thoth, Atena e Quetzalcoatl. La guerra distrutte molti oggetti dei tre schieramenti, che venivano adoperati per cercare di capire i misteri del mondo e cose simili. Tutt’ora i pochissimi oggetti sopravvissuti a quel conflitto erano reliquie inestimabili.
 
-E allora dove pensi di andare a prenderlo, se è così raro?- l’altro gli disse di girare pagina. Su di essa c’era segnato un luogo conosciuto come: Lago della luna.
 
-Non voglio fare la guastafeste…ma se non ricordo male, lì non c’era un tempio in onore di Thoth, ormai in rovina e completamente saccheggiato?- nel vederlo l’Archivista era piuttosto confusa.
 
-Dovresti avere più fede amica mia. Credi davvero che gli accoliti di Thoth, lascerebbe che qualcuno distruggesse i suoi strumenti come se niente fosse?- gli altri Consiglieri lo guardarono.
 
-Dici che potrebbero aver protetto una di quelle reliquie?-
 
-Possibile- gli rispose il Lupo degli Inquisitori, come veniva chiamo del resto dell’Ordine. Ma ancora gli altri erano molto scettici.
 
-Non lo so Havel, mi sembra troppo un salto alla cieca- ammise il Suiham scettico.
 
-Già e vista la situazione non abbiamo tempo per inviare una squadra a controllare. Abbiamo già molti problemi e situazioni a cui far fronte- gli ricordò il Minotauro. Il Consigliere annuì d’accordo con lui.
 
-Lo so benissimo. Ma non possiamo fare molto per anticipare i Crociati. L’unica cosa che possiamo fare è dire ai nostri membri di stare ancora più in guardia- disse saggiamente, anche se avrebbe voluto fare di più per fermare il gruppo armato della Chiesa. Infine guardando uno ad uno i suoi compagni disse loro: -Per questo compito di ricerca invece, vi chiedo di affidarlo a me in solitaria!- la sua richiesta stupì non poco gli altri Consiglieri, che sicuramente non si aspettavano una richiesta simile da parte sua.

 
---/--/--/--/--/---

 
-Mi hai stupito sai!-
 
-Per cosa?- gli chiese Havel, mentre percorreva i corridoi della base insieme al Minotauro. Alla fine gli altri quattro gli avevano dato il consenso di partire per la missione di ricerca. A patto che se in caso non avesse trovato niente dopo un limite di tempo, sarebbe tornato subito alla base.
 
-Che tu ti offra per una missione in solitaria. Voglio dire è da parecchio che non vai sul campo- rispose non ricordando quando aveva visto l’altro andare in missione.
 
-Potrei dire lo stesso di te- gli disse di rimando, mentre alcuni Inquisitori che avevano davanti, si facevano da parte per farli passare in segno di rispetto. Varsos sorrise ad alcune Inquisitrici, facendole arrossire, divertendosi di quella reazione.
 
-Hai sentito che il Primo Inquisitore, vuole nominare un nuovo Consigliere?- il fondatore dell’ordine degli Inquisitori, aveva deciso di nominare un nuovo Consigliere per avere un altro punto di vista e di opinione. E toccava proprio agli altri Consiglieri in carica, decidere chi proporgli per la nomina.
 
-Sai già chi proporre?- Havel scosse la testa, non ci aveva ancora pensato.
 
-Siamo in due allora-
 
-Credevo avresti proposto Evereth- il sorriso del Minotauro divenne una lieve smorfia, solo sentendo quel nome.
 
-Solo perché è l’uomo di mia sorella? Essere mia cognato non gli dà privilegi!- il rosa era fermamente convinto che se volevi qualcosa dovevi guadagnarlo con le proprie forze. E non che qualcuno ti raccomandasse per i legami che si ha. Anche se Havel conosceva Evereth e sapeva che non era quel tipo di persona che prende scorciatoie. Era più convinto che non lo sopportasse per aver messo incinta la sua sorellina.
 
-Come procede la gravidanza di Blossom?- il Minotauro sospiro scuotendo la testa.
 
-Terribile! Ha sbalzi d’umore di continuo dovuti agli ormoni. Avvolte arriva anche ad usare le mani…e in quel caso non controlla la forza- sia le orecchie che la coda bovina si erano afflosciate. Era la prima volta che vedeva l’amico in quello stato, di certo non doveva essere piacevole.
 
-Inizio a pensare che nostra madre era una santa. Se ha resistito a ben due gravidanze- era contento a non essere al posto di Evereth, visto che doveva sorbirsi le richieste alimentari di sua sorella.
 
-Che hai detto di nostra madre?- i due alzarono lo sguardo, trovando la figura della Minotaura che li guardava con aria truce. Nei mesi si era fatta crescere i capelli che ora arrivavano lungo la schiena fino a metà, senza contare il pancione.
 
-Blossom, che ci fai qui? Dovresti restare a letto!- la riprese il fratello avvicinandosi per sostenerla in caso fosse potuta cadere.
 
-Avevo voglia di fare due passi. Giuro, se stavo ancora un minuto in quel letto, lo avrei scaraventato fuori dalla finestra- sospirò lei portandosi le mani alla schiena dolorante. Nonostante la gravidanza, la donna non ce la faceva a stare senza fare niente.
Ora che li metteva a confronto uno davanti all’altro, il Consigliere vide la somiglianza tra di loro. Anche se al contrario della sorella, Varsos era più alto e il suo corpo era più massiccio, inoltre a lui mancava il corno destro e i suoi capelli erano più scuri di quelli di lei.
 
-Invece di farmi la ramanzina. Renditi utile e vai a prendermi un panino con salsiccia e ortica- gli disse. Lui divenne rosso di rabbia, non sopportava che gli desse ordini quando c’era suo marito che poteva farlo.
 
-Non puoi chiedere al tuo uomo?- subito si sentì afferrare per l’unico corno rimasto ritrovandosi il volto all’altezza di quello della sorella. Che lo stava guardando con un’aura scura sugli occhi.
 
-Evereth sta allenando le reclute. Quindi non mi resti che tu. Di conseguenza, se non vuoi che ti rompa anche l’altro corno. PORTAMI QUEL PANINO!- il tono e la stretta che stava usando fece scemare la rabbia del rosa che deglutì.
 
-Certo sorellina…ci vuoi sopra delle salse?- gli domandò con un sorriso tirato, mentre prendeva a sudare freddo. Havel che aveva assistito alla scena si sentiva di troppo, inoltre non era così stupido da mettersi in mezzo ad un diverbio familiare.
 
-Io vado, ho delle cose da preparare. Ancora congratulazioni per la vostra gravidanza, lady Blossom- si complimentò superandoli velocemente, sentendo la Minotaura che lo ringraziava e lo sguardo dell’amico che gli implorava aiuto. Ma al momento aveva altro a cui pensare, doveva riprendere la sua fidata compagna.
 
 
 
 
 
 
Note dell’autore
 
Ecco la terza parte della mia saga. Qui facciamo la conoscenza dei Consiglieri, l’organo più importante degli Inquisitori dopo il grande capo.
E’ chiaro che dopo mesi non sono riusciti a decifrare il manoscritto recuperato a Nidolan (Questo oggetto è apparso nella prima storia: White crow) e qui entra in scena il nuovo protagonista: Havel.
Che si occuperà di recuperare un oggetto che possa aiutarli.
E nel mentre ritroviamo Blossom la cui gravidanza procede bene, ma non per suo fratello.
 
Spero che questa introduzione vi sia piaciuta e ci vediamo al prossimo capitolo.
A presto.
  
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