Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Danamochi97    26/12/2022    0 recensioni
“non riesco mai a capire cosa ti passa per la testa”
“..se lo sapessi non mi guarderesti più come fai ora”
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Seokjin/ Jin, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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24 dicembre 
Fiocchi di neve si infrangono sulle vetrate della casa dove attualmente si trovano i bangtan. È pomeriggio presto ma il sole vuole già tramontare. Appoggiato ad una di queste finestre c’è Namjoon intento a leggere un libro di Murakami che aveva messo in valigia prima di partire. Jungkook e Taehyung sono in soffitta a giocare alla play, jhope e suga stanno scrivendo il menù per il cenone della vigilia. Jin si sta specchiando nel tentativo vano di trovarsi un difetto, mentre Jimin sta guardando un film sul divano della stanza di Namjoon. “Che guardi Jimin?” 
“È un film d’amore ma non so come si chiama” 
“È bello?” 
“Tutti i film d’amore sono belli hyung” 
“Cosa ti piace di questi film esattamente?” “Che c’è sempre un bacio”
Il cuore di namjoon perse un battito sentendo quest’ultima frase, così strinse forte il libro per scaricare il rossore che sentiva in viso. 
“Tutto bene hyung?” chiese innocentemente Jimin 
“si sì, è bello questo libro” 
“se vuoi ti lascio tranquillo” 
“no, rimani”. 
Jimin riprese a guardare il film mentre namjoon ormai aveva perso del tutto la concentrazione. Si mise a guardar fuori dalla finestra, i fiocchi di neve non volevano saperne di smetterla di cadere e scontrarsi tra loro. Namjoon li osservava affascinato. “A cosa pensi?” lo fece sobbalzare Jimin “tante cose e nessuna”
“devi essere sempre così enigmatico?” “Non so essere diverso, ormai dovresti conoscermi” 
“non riesco mai a capire cosa ti passa per la testa” 
Namjoon si prese del tempo prima di rispondere, tanto di quel tempo che Jimin pensò si fosse dimenticato che c’era anche lui nella stanza, ma poi il più grande in un filo di voce sospirò: “se lo sapessi non mi guarderesti più come fai ora”. 
Tante erano le cose che namjoon pensava e non diceva o poteva dire. Si voltò dalla parte di Jimin vedendone solo il profilo concentrato. Si chiese come facesse una sola persona a contenere così tanta luce e purezza in quel mondo così buio e crudele.
“Perché non finisci di vedere il film con me hyung?” Namjoon rosso in viso si alzò titubante e si mise a sedere sul divano accanto a lui. Le loro cosce si sfioravano appena mentre le voci dei protagonisti del film erano le uniche che si sentivano. 
 
*tu non mi ami* 
*si che ti amo*
*allora dimostramelo!*
 
Il protagonista del film stava afferrando il viso dell’amata per baciarlo appassionatamente. Jimin aveva gli occhi a cuoricino mentre Namjoon si sentiva talmente a disagio da far ricadere lo sguardo sul tappeto.
“Visto! Ti avevo detto che c’è sempre un bacio!!!”
“Si, lo vedo Jimin”
“Chissà quando toccherà a me” 
“Che cosa?” 
“Vivere questa emozione” 
“Quando arriverà la persona giusta la vivrai” “E come la riconosco?” 
“Sarà quella accanto alla quale ti batterà forte il cuore” 
“Beh ora mi sta battendo forte, senti” Jimin prese la mano di Namjoon e se la mise sul petto. Namjoon divenne bordeaux ma riuscì a percepire il battito violento nel petto di Jimin che d’altronde era identico al suo in quel momento. Jimin stava fissando Namjoon negli occhi, Namjoon stava per perdere i sensi. La mano era ancora sul petto di Jimin. Namjoon lentamente e con timore avvicinò il suo viso a quello del biondo, Jimin scattò in avanti e spinse le sue labbra su quelle di Namjoon che trovò pronte ad accoglierle. Gli occhi chiusi e la fantasia aperta, i due iniziarono a scoprirsi nelle relative bocche. Cercandosi e rincorrendosi con le lingue bagnate, Jimin emetteva suoni poco consoni mentre Namjoon aveva afferrato il suo girovita e lo circondava con le braccia. Jimin si sentì venir meno per quante emozioni stava provando e prese con le mani il volto di Namjoon allontanandolo da sè per un istante, fissandolo negli occhi. 
“Da quanto tempo aspettavi?” 
“Così tanto che non lo ricordo più con precisione, ma di sicuro portavo gli occhiali da sole”.
Jimin rimase interdetto rendendosi conto che Namjoon parlava di anni ed anni addietro. Namjoon si sentì preso da un sentimento che non riusciva a spiegare ora: era felice, soddisfatto, stava avendo quello che voleva, ma Jimin? Era giusto lui per Jimin? Era abbastanza lui per Jimin? A questa domanda si rese conto che non sapeva proprio rispondere ma si sentì così egoista che allontanò Jimin da sè e si alzò dal divano. Jimin lo afferrò per un braccio chiedendo spiegazioni ma Namjoon disse che stava sbagliando, che si era spinto troppo oltre e che non andava bene questo. “Ti prego esci” lo supplico namjooon. “Aspetta, mi stai cacciando?! Prima mi baci e poi mi cacci via??” Namjoon si detestava in quel momento ma non disse nulla, spezzando in due il cuore di Jimin. Jimin raggiunse la porta senza voltarsi. Non avrebbe mai fatto vedere le sue lacrime allo Hyung. Namjoon chiuse la porta a chiave ed andò allo specchio. “È giusto così, è la cosa migliore per entrambi anche se ora non sembra.. Jimin non capisce quanto merita e io non sono abbastanza per lui” una lacrima stava scendendo lungo la sua guancia ma la asciugò subito. Più tardi la cena era in tavola e Jimin stava ridendo ad una battuta fatta da tae che era alla sua destra ma in cuor suo sapeva che stava solo sforzandosi di non far vedere agli altri quanto stava soffrendo e poi Namjoon sarebbe sceso di lì a poco e non voleva dargli alcuna soddisfazione, non dopo il loro primo e a quanto pare unico bacio. Jungkook alla sinistra di Jimin stava impilando le forchette in modo da creare una torre che andava a pendere sempre di più sotto lo sguardo attento di Jin pronto ad arrabbiarsi perché “non sia mai me ne va una in faccia, siamo rovinati, perché il mio viso è il più bello al mondo lo sapete!” testuali parole. Jhope e suga si stavano complimentando a vicenda per la bontà delle portate preparate insieme nel pomeriggio. Namjoon scese un paio di minuti più tardi con due grandi occhi rossi che tentò di non far vedere. Jimin era seduto lontano da lui e non gli aveva rivolto parola da quel primo pomeriggio ma ora stava ridendo alle battute di tae che lui non riusciva a sentire, ma gli bastava vedere il sorriso allungato che faceva scomparire gli occhi di Jimin per capire quanto lo facessero ridere. Il cuore di Namjoon era frantumato ma nessuno pareva accorgersene, tranne Jimin, che ogni tanto gli lanciava uno sguardo tra la rabbia e la preoccupazione. A fine cena i bicchieri di vino erano vuoti. Namjoon non aveva toccato quasi cibo mentre Jimin si era attaccato ad una bottiglia e non l’aveva lasciata più andare. Jungkook mise la musica e dalle casse partì Christina Aguilera che diede il coraggio a Jimin di salire sul tavolo e improvvisare un balletto sexy. Tutti ridevano e si divertivano ma poi Jimin incrociò per un secondo lo sguardo serio e teso di Namjoon che si voltò e si incamminò altrove. Jimin scese dal tavolo e corse per raggiungerlo sbandando di qua e di là per l’alcol che gli circolava in corpo. Quando lo raggiunse, gli implorò di voltarsi. 
“Perché diavolo te ne stai andando?” “Perché non posso vederti” 
“Non puoi o non vuoi?”
“Fa qualche differenza?” 
“Per me si”
Namjoon strinse i pugni, Jimin gli si piazzò davanti impedendogli di proseguire. 
“Dimmi che non provi niente per me e ti lascio andare dove ti pare” 
“Non so mentire e lo sai” 
“Allora dimmi la verità” gridò Jimin in lacrime. Namjoon prese quel volto tra le sue mani grandi e scacciò via le lacrime del più piccolo. “Tu mi hai baciato” disse Jimin singhiozzando “si è così” rispose Namjoon con il cuore in mano “perché l’hai fatto?” “Non potevo farne a meno” “e perché non prosegui allora?” “Perché so che non potrò farne a meno poi” detto ciò spinse le sue labbra contro quelle di Jimin con un impeto che sorprese lo stesso Jimin. Le loro bocche si incastrarono perfettamente in un ritmo unico che solo loro riuscivano a seguire. Le lacrime di Jimin si mescolavano alla saliva di Nam e la bocca di Nam succhiava forte quella di Jimin. Le loro lingue si stavano intrecciando in una danza calda e bagnata. Namjoon iniziava a sfiorare il corpo di Jimin che si stava sorreggendo al muro per non cadere dall’emozione. I battiti accelerati ed il fiato corto di entrambi non aiutavano affatto la situazione. La musica in sottofondo di Jungkook riempiva la casa e copriva i loro rumori mentre le lucine lampeggianti alle pareti oscuravano i loro gesti. Nessuno si sarebbe accorto di quello che stava per accadere di lì a poco, ma di certo sarebbe rimasto impresso nella memoria di entrambi, come solo la prima delle infinite notti che avrebbero passato insieme. 
   
 
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