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Autore: Iscrizione2020    26/12/2022    7 recensioni
Una classico racconto di Natale, senza troppe pretese, un piccolissimo ringraziamento a tutto voi...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Villaggio di Natale'
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Racconto di Natale

É la classica storia da film di Natale, romantica, Natalizia e che finisce sempre nel classico modo, una storia leggera, senza pretese di alcun genere, non sono brava a scrivere, anzi, preferisco leggere le vostre storie, sicuramente piu corrette e belle, è solo un piccolo mio pensiero per Augurarvi un Buon Natale e Felice Anno nuovo, spero che in qualche modo, anche se scritta male, venga gradita e capita.

Un piccolo omaggio a tutti voi che mi tenete compagnia tutto l’Anno con le vostre bellissime storie.

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“Stai addosso al numero nove, quello è pericoloso..”

“calmati Benji, qua non passa…”

“La palla passa al centrocampista che con un lungo traversone apre un varco verso la porta del Bayern, il numero nove è palla al piede, scarta l'ultimo difensore e tira un bolide verso l'incrocio dei pali, vola Price ma sembra imparabile anche per lui… si allunga… e la palla sfiora la traversa… attenzione… noooo… Price sbatte la testa contro il palo… cade malamente, sembra svenuto… una bella botta… chiedo al cronista a bordo campo, perché da qui non si vede nulla, intanto i sanitari entrano per prestare soccorso, la linea a te

“si mi sono posizionato dietro la porta di Price, confermo che è svenuto, i sanitari stanno provando a svegliarlo, non si vede molto ma anche da qui l’impressione è che il colpo sia stato abbastanza violento…..”

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Dio mio, ho un male infernale alla testa, che diamine ho combinato, faccio fatica anche ad aprire gli occhi… cazzo la luce mi uccide.. ma dove sono…

“Benji… Benji mi senti?.. andiamo ragazzone apri gli occhi...Karl tira le tende, temo gli dia fastidio la luce”

“Cazzooo… ma dove sono?”

“Benji sei in ospedale, Karl chiama il dottore.. ti hanno sedato dopo la tac, sei rimasto sedato per tre giorni, ti spiegherà tutto il dottore, tu come ti senti?.. a ecco il dottore con Karl”

“Signor Price, lieto di vederla sveglio, ci ha fatto prendere un bello spavento, ma ora controlliamo che sia tutto a posto, dalla tac è risultato un rigonfiamento vicino al cervello, abbiamo preferito sedarla per evitare complicazioni, ma non si preoccupi dall’ultima tac, sembra tutto ok..”

“Mi scusi ma lei chi è?”

“Ha ragione non mi sono presentato sono il dottor Muller, neurologo…”

“ok, ma voi chi siete e chi è Benji o Price?”

“Ben non fare l’idiota, non è divertente… “

“Ben??? Io sono Ben?”

“Karl, non credo stia scherzando… Benjiamin Price, sei tu, alcuni ti chiamano Ben o Benji, fai il portiere…”

“Signor Price cosa ricorda di se stesso?”
 

...

“Perché c’è tutta questa gente davanti casa mia…”

“Ben sei il portiere del Bayern Monaco, sei il piu forte portiere al mondo, SGGK, e se il famoso portiere diventa smemorato la stampa ci va a nozze…”

“Che palle!!!… davvero vivo qui, cazzo è un castello… sono cosi ricco?”

“Oltre che ricco sei anche megalomane, despota e stronzo, non che ermetico e figlio di buona donna…”

“Ci vai leggero Kalz, e io che speravo di avere qualche difetto!”

“dai smemorato fai le valige che poi ce ne andiamo da questo posto, Karl e io abbiamo visionato la casa dove andrai per un mesetto, mi raccomando, il paese e abbastanza tranquillo, tu tieni un profilo basso, non dire a nessuno dove sei e non combinare casini”

“Mi sento come se fossi in un film, dove la polizia ti porta in quelle case protette sicure prima di testimoniare… è assurdo tutto questo.”

“Lo so Ben, ma il Doc dice che devi rimanere tranquillo, fuori dai riflettori e dal casino di Monaco, qui non potresti nemmeno uscire di casa, lo vedi no!!Ma tranquillo, ti veniamo a trovare noi.”

“senti ma i miei genitori sanno di questo luogo”

“Si, ma non farti gradi illusioni, non credo ti verranno a cercare”

“A gia,! figlio con carriera sbagliata..“

“sei pronto Benji, non è lontano da Monaco, circa una mezz’oretta, ma ti garantisco che il paesino è delizioso..”

 

“ma dove siamo finiti!! Sembra un villaggio di Natale, tipo quelli nelle palle di vetro..”

“Magari ti inculchi in quella tua zucca dura un po di spirito Natalizio…”

“non so nemmeno se mai ho festeggiato”

“No, ma c’è sempre una prima volta, vedila cosi, ora sei una tela bianca, quindi puoi ripartire da capo ed essere la persona che vuoi..”

“Si bella prospettiva, non ho nemmeno idea se sono ancora in grado di fare il portiere, se non mi torna la memoria rimarrò bloccato qui nel villaggio di Natale, diventerà la mia bolla…”

“Non dire assurdità, sei nato per fare il portiere, vedrai che appena il medico ti da il via libera per metterti in porta tornerai il solito rompipalle!!”

 

L’appartamento sembra davvero carino, molto stile bavarese, finiture in legno, camino acceso, tutto addobbato, ma chi addobba la casa per affittarla, persino la porta esterna che da sotto al porticato della via centrale è addobbata, spero davvero che qui non venga nessuno a rompermi le scatole, devo mantenere un profilo basso e rilassarmi, forse dovrei farmi un giro, è ancora presto per andare a cenare. Mi sono letto tutto il possibile su me stesso in questi giorni, incredibile, per sapere chi sono basta andare su Google… quindi Benji usava sempre il cappello, evitiamo il cappello, la giornata è leggermente soleggiata possiamo usare gli occhiali da sole e speriamo bene.. avanti scopriamo cosa mi aspetta in questa bolla di Natale.

Incredibile, libreria antica, negozi con articoli di artigianato credo locale e alcuni dolci incredibili e poi questo profumo, da dove viene questo profumo… è illegale, solo a sentirlo ingrasso 10 kili, Dolce&Caffè… sembra bello… magari entro e mi prendo un caffè cosi mi scaldo un attimo, il freddo è tremendo.

Il Natale anche qui dentro non scherza… tutto super addobbato, questi sono pazzi!.

“Buon pomeriggio signore, si accomodi pure”

anche la cameriera vestita da babbo Natale, è davvero carina però

“Cosa le porto?”

“un caffè grazie”

“Gradisce anche un dolce, abbiamo appena sfornato lo strudel di mele, le garantisco che non se ne pentirà”

Certo che è carina, come faccio a dirle che non mangio dolci… il profumo però è invitante…

“ok ma un pezzo piccolo, non sono un gran amante dei dolci”

“come desidera”

Guardando fuori dalla finestra sono decisamente spiazzato, qui sembra si conoscano tutti, si salutano si fanno gli auguri e intanto chiedono del figlio o altri cari, davvero un paesino accogliente, possibile che esista davvero un posto cosi, sembra uscito da un film…

“ecco a lei signore, se posso permettermi, non è di queste parti, cosa la porta in questa piccola realtà?”

ecco.. e ora che le dico, che sono un portiere smemorato, possibile non mi riconosca… che fa… si siede pure al tavolo… ma dove sono?

“diciamo che sono qui per rilassarmi…”

“quindi rimane anche per Natale’”

“Si, credo di si..”

“benissimo allora non può perdersi la nostra bellissima fiera del Natale”

pure una fiera… io ci rinuncio.. questi sono aiutanti di babbo Natale..

“Si terra qui, nella piazza davanti al gazebo, ci saranno bancarelle di noi negozianti, canti, giochi e la veglia, le garantisco che non rimarrà deluso”

“non mancherò di venire allora, anche se io sono Giapponese quindi non è una mia festa..”

“mi sta dicendo che non crede nel Natale?”

“No.. non sono un Grinch o come lo chiamate voi, semplicemente noi in Giappone non abbiamo questa festa.”

“Amanda!… Amanda!”

“dimmi Robert, sono qui…”

“Amanda… o Cristo Santo…”

“Che c’è Robert sembra tu abbia visto un fantasma…”

“Lei è Benjiamin Price”

cazzoooo… sono qui da meno di un giorno e gia mi son fatto riconoscere, ma quanto sono famoso ….

“Buonasera...si, sono io..”

“Benjiamin Price.. non posso crederci…”

“Robert è un tuo amico…”

“Posso chiedervi una foto? Mio figlio è un suo grandissimo fans… Cristo Santo..”

“io.. non credo di poterlo fare al momento..”

“fermi tutti… ma di cosa state parlando?”

“Amanda lui è il portiere del Bayern Monaco, il SGGK, il piu gran portiere al mondo… “

forse un tempo, come gli spiego che non ho idea di quel che dice e forse non so nemmeno piu parare se non mi torna questa cazzo di memoria.. accidenti dovevo starmene rinchiuso in appartamento…

“… aspetta un attimo… sei fuori per infortunio, dicono i giornali che hai perso la memoria.. è tutto vero, e cosa ci fai qui?”

appunto… e intanto altri si siedono al tavolo e io sono incastrato, arrivano altre due signore, che mi guardano come fossi un malato, un altro uomo anziano e due ragazzi piu giovani, piu Amanda, la cameriera, alla fine non posso alzarmi e andarmene.. grande Benji.. il basso profilo è decisamente andato a farsi benedire… ora come ne esco…

“Si .. sono un portiere smemorato, non ricordo nulla e sono qui perché i medici mi consigliano di stare lontano da Monaco e dal casino dei paparazzi, il mio mister ritiene che questo sia il luogo giusto per tentare di avere un po di pace e quindi sperare che mi torni la memoria, quindi non posso fare una foto per suo figlio perché se la postate sui social tempo zero mi ritrovo i giornalisti tutti qui ed oltre a turbare la vostra tranquillità, mi toccherà scappare nuovamente..”

“Quindi.. in parole povere ti serve protezione…”

la signora alla terza sedia piu avanti sembra avere un istinto molto materno.. almeno a capito la situazione al volo, intanto altri si sono uniti, Amanda ha fatto portare uno strudel intero e tutti stanno mangiando il suo dolce.. sono diventato una attrazione… sempre meglio

“Diciamo che devo mantenere un profilo basso e stare calmo…”

“Io sono Olga, e lui è Ethan, mio marito, non che sindaco di questa città, ci pensiamo noi a te… vedrai che qui i paparazzi non ti troveranno.”

“la ringrazio signora, mi tranquillizza molto…”

Sbam…!!!.

Cazzo!!! mi tira un infarto.. e adesso a questo che gli prende…

“io sono Greg.. e figliolo, qui avrai la pace che cerchi, ma dimmi… ti ricordi come si gioca a calcio?”

“no signore, non garantisco di poter tornare cio che ero, non ho ancora indossato i guanti, dall’ospedale sono andato a casa ed era un delirio, cosi Karl e Kalz, parlo di Shneider e Hermann, mi hanno accompagnato qui, la dritta su questo posto non so da chi sia venuta.. comunque eccomi qui, sono arrivato questa mattina e gia mi son fatto riconoscere…. Faccio pena come profilo basso mi sa..!”

 

É passata una settimana, oramai ho la mia routine, sveglia alle 8:00, corsetta, alla fine almeno quella posso farla e meno male, poi doccia e alle 9:00 vado da Amanda, ho scoperto che non è una cameriera ma la proprietaria del Dolce&Caffè, una ragazza di bell’aspetto e non artefatta, modi molto gentili e cordiali, ma in questa città sono un po tutti cordiali e gentili con me, anche Ernest, il proprietario del negozio di antiquariato, o meglio orologi antichi, ha provato a spiegarmi alcune cose, ma non fa per me…. Ogni tanto chiamano quei due dementi di Karl e Kalz, mi raccontano aneddoti ma io continuo a non ricordare nulla… la cosa che comincia a pesarmi è la noia, sono stanco di stare qui senza far nulla, alla fine mi ritrovo sempre a passeggiare per le vie di questo paese e sperare di far due chiacchiere, comicio a innervosirmi, vorrei provare ad infilarmi i guantoni e stare fra i pali, ma il medico dice no.. categorico.. che palle!!

Quindi eccomi di nuovo qui da Amanda per bere caffè e strudel, devo dire che è davvero buono, lo fa lei ed è veramente fenomenale

“caffè e strudel Benji?”

“Si, grazie Amanda”

“che succede.. perché quella faccia?”

“nulla.. oggi sono un po lunatico…”

“avanti… spara.. il dovere di una barista è anche quello di saper ascoltare i propri clienti…”

“è che sono stanco di non far nulla.. a parte correre non posso far altro.. e non ho idea se prima avevo qualche hobby o come passassi il mio tempo, mi ha detto Kalz che lo passavo a gestire una parte dell’azienda di mio padre, ma sul mio pc non trovo nulla.. ho chiesto a mio padre, ma per ora non vuole metta becco nei suoi affari… e frustrante spero mi ritorni la memoria sono stanco di stare cosi… scusa.. forse non dovrei lamentarmi.. non credo di averne diritto…”

“Non preoccuparti, capisco cosa intendi, ma se ti fa piacere potresti aiutare per allestire la piazza per la festa, unisciti ai volontari, parla con Olga, vedrai lei qualcosa da fare lo trova di sicuro…”

“Allestire.. piu di cosi…”

“ahahah.. si diciamo che qui a decorazioni non badiamo a spese… ma sul serio se vuoi”

“grazie credo che lo farò…”

“ecco il sorriso che voglio vedere su quel tuo bel viso… adesso ti riconosco.. e ora sei pronto per la mia super cioccolata calda.. non puoi rifiutare”

“quanta corsa in piu mi costerà questa cioccolata calda..”

“Alla magia del Natale non puoi dire di no… assaggia..”

“Non ho parole… strudel e cioccolata calda.. una bomba, ma come fai.. è strepitosa… ora io sono smemorato quindi non vale molto, ma non credo di aver mai assaggiato qualcosa di cosi buono..”

“Amanda… Cristopher ha avuto un piccolo incidente in piazza, nulla di grave ma temo che per un paio di settimane sia fuori gioco…”

“sta bene?”

“si è caduto dalla scala e si è rotto un braccio… “

“Accidenti, proprio adesso…”

“che succede?”

“Benji.. Cristopher è il ragazzo che mi aiutava qui, adesso come lo trovo un rimpiazzo… sotto Natale e con tutti impegnati per la fiera… non ci voleva…”

“Posso aiutarti io se vuoi…”

“Tu?… sai fare un caffè o altre cose…”

“giusto.. probabilmente non so fare nulla.. però posso imparare, se vuoi”

“Amanda non credo tu abbia molte alternative al momento”

“ok.. ma posso pagarti quello che pagavo a Cris..”

“non serve che mi paghi… te l’ho detto.. mi annoio, mi basta non stare sempre chiuso in quell’appartamento… e poi non so fare nulla…”

“In questo caso… vieni di la, cominciamo subito…”

“Agi ordini… “

 

“No frena… fai il cameriere.. tu Benjiamin Price… quello che non sa fare nemmeno il caffè con la moka adesso fa caffè e serve cioccolate calde.. no… devo vederti, ti giuro che questo fine settimana scendo li e voglio vederlo con i miei occhi…”

“sfotti pure quanto vuoi, ma sto imparando e a parte qualche casino con i tavoli, non sputano il mio caffè.. Amanda dice che sono bravo, imparo in fretta”

“Amanda… fermo.. chi è Amanda?”

“la proprietaria del locale.”

“descrizione, spiega meglio”

“Una ragazza alta, molto gentile, fa dolci e cioccolate calde da pelle d’oca, poi è carina e divertente…”

“.. e ti stai innamorando….”

“.. e sei un cretino Karl, andiamo le sto dando una mano, mi sta insegnando qualcosa, mi stavo annoiando.. lei aveva bisogno di aiuto e io mi sono proposto, dovresti vederla, quando va in cucina a preparare i dolci è davvero uno spettacolo guardarla, è cosi sorridente e felice, è nel suo mondo… ieri ha provato a insegnarmi a fare un impasto di non so che… alla fine avevo piu farina addosso io che nel recipiente, cavolo quanto abbiamo riso.. “

“.. e non ti stai innamorando… andiamo Ben, sei bello che cotto…”

“Karl… “

“Dimmi…”

“se fosse cosi.. sarebbe cosi brutto? Mi piace stare qui e si.. mi piace stare insieme a lei.. non so quello che provi lei e non son sicuro di cosa provo io… ma se …”

“Ben… no… non cominciare a farti pippe mentali… non sarebbe brutto anzi, sarebbe bello per te, perché te lo meriti, a parte gli insulti di Kalz l’idiota, sei sempre stato una persona leale e corretta in campo e fuori, con le donne la tua notorietà ti ha causato vari problemi e hai preso diverse cantonate, ma se lei ti piace perché no.. lascia perdere tutti i se e ma..”

“Credo tu abbia ragione… ma è una donna davvero dolce, non vorrei illuderla, voglio essere sicuro prima di espormi”

“stop… no… lasciati andare, non stai giocando una partita, non fare calcoli o previsioni, goditi il momento.”

“grazie Karl!”

“ci vediamo sabato.”

 

“Buongiorno Amanda”

“Buongiorno a te Greg, cosa mi racconti di nuovo?”

“nulla, ma volevo chiederti come se la cava il nostro smemorato in caffetteria?”

“Oh bhè… è un pochino impacciato, la prima settimana … aiuto… ma adesso sta ingranando bene, ha imparato a fare il caffè e ha memorizzato tutti i tavoli, è davvero impressionante come riesca a memorizzare velocemente tutte le cose, è una spugna, si sta impegnando tanto devo ammetterlo.”

“Bhè… è la sua attitudine infondo”

“che vuoi dire… “

“é cosi anche in porta, o meglio lo era, ad ogni modo, riesce a memorizzare ogni tiro di ogni avversario, li studia, sul campo e una volta capiti è dura per gli attaccanti.. ecco perché è un fenomeno in porta.. un vero peccato se non gli tornasse piu la memoria, una gran perdita per il calcio… sai se si è ricordato qualcosa?”

“in realtà non ho mai chiesto nulla a riguardo, e lui non ha mai menzionato nulla.. anche perché non ho idea di chi fosse, quindi non saprei nemmeno come aiutarlo..”

“peccato… peccato davvero.. il Bayern senza di lui faticherà non poco…”

“la saluto Greg… “

“a dopo cara…”

“sei gia qui.. è molto che aspetti?”

Sono qui seduto da circa mezz’ora, fa un freddo cane e ho una gran voglia di tornare nel mio appartamento, mi fa male tutto… ma…

“no, sono appena arrivato!”

“scusami, ho visto Greg… te lo ricordi…. Mi chiedeva di te… se per caso ti fosse venuto in mente qualche cosa del tuo passato…”

Giusto sono smemorato…

“no, a dire il vero non è che mi sia sforzato troppo di pensarci, e sinceramente non credo che mi importi molto…” cazzo… davvero l’ho detto… mi sono incastrato da solo, eccola che mi scruta con quei suoi occhi color ghiaccio… sta calmo Benji… respira…

“sei serio?, non vuoi tornare alla tua vita di prima…”

“non ho detto questo… però….”

“avanti non fare il musone… sputa il rospo…”

certo se ti avvicini cosi, Cristo posso sentire il tuo profumo, sei troppo vicina… sei magnetica, mi ucciderai..

“non so… forse non sto male nemmeno qui…”

“vuoi fare il cameriere a vita?”

no… non lo fare Benji, non fissare le sue labbra cosi perfette… i suoi occhi cosi dolci…, il cuore mi batte a mille… mi tremano le mani.. ma che mi sta succedendo, nei suoi occhi c’è qualcosa che non capisco, paura, dolcezza, non riesco a decifrarlo, ma io invece non sto capendo piu nulla, persino lo stomaco è in subbuglio, la testa comincia a girare e noi continuiamo a fissarci negli occhi… non so che fare… lentamente le sue labbra si schiudono e io non so come mi avvicino e le sfioro… mi manca la terra da sotto i piedi, non ho piu controllo su nulla, sento solo la dolcezza delle sue labbra sulle mie, la meravigliosa danza che ne segue, le sue braccia che circondano il mio collo e le mie mani che cingono la sua vita… è bellissimo.. se questo è quello che si prova ad amare allora fermate il mondo.. io resto qui…

Quando diversi minuti dopo ci stacchiamo è come se il mio cuore avesse perso un battito, la guardo e sorride, è il sorriso piu bello del mondo, dolce, sensuale è perfetto, non ricordo nemmeno di aver ordinato alla mia mano di accarezzarle una guancia, e poi di aver ripreso questo bacio, ma sono di nuovo dove devo essere, le sue labbra si schiudono e le nostre lingue danzano perfette, giocano gentilmente è come se tutto intorno non esiste piu, ci sono solo io e lei.. Amanda…

non ho idea se queste sensazioni le ho mai provate prima, ma so che voglio continuare a provarle adesso.. è tutto meraviglioso ed inaspettato…

Ci stacchiamo e siamo di nuovo occhi negli occhi… che devo dire adesso… Beji collega il cervello… fosse facile… sta sorridendo, forse alla mia faccia che son sicuro in questo momento sia da imbecille totale…

“è stato un sogno…” ecco qualcosa è uscito… “tu sei un sogno Amanda” abbassa lo sguardo è imbarazzata… no… non lei… le metto due dita sotto il mento, voglio mi guardi negli occhi, cretino si, ma con dei limiti…

“è stato bellissimo Amanda, totalmente inaspettato ma terribilmente bello…”

“Si, è stato bello anche per me… ma dobbiamo tornare al lavoro, fra poco dobbiamo aprire..”

NO… non posso lasciare che finisca cosi…

“Qual’è il problema, ci stiamo girando in torno da una settimana, non negarlo, ci sono stati momenti dove … eravamo vicini a farla accadere, è successo ora… perché ti allontani…”

“perché …. perché cosa succederà quando tu ti ricorderai chi sei e andrai per la tua strada… non possiamo portala aventi Benji…”

“Andiamo Amanda, sarò anche smemorato ma in amore non mi pare ci siano garanzie di alcun genere….” non mi pare convinta… “l’amore non è forse un rischio?”..

non ci credo… adesso si che ho la sua attenzione… ho detto amore… io sono innamorato?… perché mi sta ridendo in faccia?

“dovresti guardarti… hai una faccia fra lo stupito e sconvolto…”

“sono un imbecille… ascolta… non so se è amore, ma quello che sento so di non averlo mai provato, perché una cosa cosi non credo di poterla dimenticare…”

“ok… ma ti avverto, non sono una ragazza copertina.. con me si fa sul serio, ho sei dentro al cento per cento o lascia perdere… non mi interessa se sei un portiere o un cameriere, ricco sfondato o povero in canna… io sono questo, non me ne andrò mai da qui, questo è il mio posto e questo è il mio locale… quindi pensa bene a quello che fai, perché in dietro non si torna”

grande… ora rivoglio le sue labbra….

“non ho nessuna intenzione di cambiare quello che sei, e poi Monaco dista trenta minuti da qui e adoro questo posto… sto cominciando ad apprezzare anche il Natale.”

 

Siamo alla Viglia di Natale, Karl e Kalz sono arrivati nel pomeriggio e da quando mi hanno visto col grembiulino e il cappello di Babbo Natale in testa non fanno che sfottermi, ma io guardo Amanda e sono felice, karl dice che sembro un coglione, Karlz invece si limita a scuotere la testa e abbracciarmi, comincia ad imbarazzarmi… ma non ho tempo di badare ai due cretini, devo aiutare Amanda con lo stand del caffè, strudel e cioccolata calda, sta cominciando a nevicare e questo paesino sembra poesia pura, adesso anche i due matti sono incantati dalle luci, colori e canti Natalizi.. è tutto magico, indescrivibile, ma perfetto… le campane suonano e la processione ha inizio, chiudiamo tutto e ci uniamo a loro, io la tengo per mano, ci avviciniamo al centro della piazza dove ci attende il gran finale…

Eccolo davanti a noi. il grande albero viene acceso.. è magnifico… cos’è questo suono… non è nuovo… pericolo imminente… mi giro d’istinto e lo blocco… è lui, un pallone da calcio… rimango a fissarlo per un po… è tutto mi appare chiaro e limpido… Holly, il pallone è mio amico… Kaiser è il suo tiro, Lenders.. Amburgo… Papà e la sua azienda… ricordo tutto....

“lo sapevo… sei nato per fare il portiere…”

“Ben… tutto bene…. Ben…. Ci sei…”

“mi ricordo… mi ricordo tutto… Karl sei un idiota… se non mi fossi ricordato avresti potuto far del male a qualcuno…”

“no… non sarebbe successo… !”

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Quindi vi siete conosciuti cosi tu e mamma….”

si… ho fatto il pendolare fino al mio ritiro… e nel mentre ho sposato tua madre, l’amore della mia vita e sei nato tu e poi tua sorella…”

avanti bambini adesso a nanna, altrimenti stanotte Babbo Natale non viene a portare nessun dono”

   
 
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